05/03/2010
4 recensioniPerché volevo provare un pair che mi è sempre piaciuto tantissimo :3
Scritta per lo Yaoi Day, anche questa ^^
Volevo dedicarla a Iria e ad Aphrodite, due carissime persone <3<3
Breeze
Riposava ogni cosa, placidamente, sotto quel cielo sereno pieno di stelle.
La luce pallida della luna giocava a rincorrere le ombre, schiarendole di chiaro e perlaceo – appena visibile.
Non c’era vento se non una lieve brezza che smuoveva i fili d’erba, intonando un lieve fruscio che arrivava appena distinto alle orecchie.
Nemmeno il clima temperato dava fastidio alle ossa: l’umidità se n’era andata con l’ultima pioggia, tre giorni prima.
Era quasi fermo, il tempo, gentilmente cullato da un’illusione piuttosto crudele.
La luce pallida della luna giocava a rincorrere le ombre, schiarendole di chiaro e perlaceo – appena visibile.
Non c’era vento se non una lieve brezza che smuoveva i fili d’erba, intonando un lieve fruscio che arrivava appena distinto alle orecchie.
Nemmeno il clima temperato dava fastidio alle ossa: l’umidità se n’era andata con l’ultima pioggia, tre giorni prima.
Era quasi fermo, il tempo, gentilmente cullato da un’illusione piuttosto crudele.
Sorrideva appena, Kei, piegando le labbra in un ghigno quasi ferino.
Disteso sull’erba morbida, le mani chiuse dietro la testa a sorreggerla, respirava piano, riempiendosi i polmoni di aria fresca
Sorrideva appena, Hiwatari, guardando l’alto cielo.
Fu però Rei a sorprenderlo, gli bastò un solo istante di troppo.
Parlò a voce chiara, senza vacillare neanche un poco; ma non riuscì a guardare negli occhi l’altro, preferendo il vuoto davanti a sé piuttosto che il suo sguardo indagatore e attento.
-Pensi che si possa mai ripetere una cosa simile? Magari un domani che ancora ignoriamo?-
Un secondo valeva l’altro? O si poteva disporre di momenti sempre uguali – anche solo due, giusto per dimostrare la regola?
Cambiava ogni cosa, perché era giusto così.
Cambiava, lasciandosi indietro o schiacciando senza pietà ciò che provava a ribellarsi, senza minimamente curarsene.
Rei conosceva meglio di chiunque altro questo principio immodificabile – così conforme con tutto ciò che lo circondava, così unito a ogni singola molecola.
Non era però la conferma di qualcosa di troppo grande, quella che andava cercando.
Solamente, la speranza di poter intraprendere un cammino comune, sempre marciando sui propri piedi indipendenti.
E Kei questo lo aveva perfettamente intuito.
Sbottò, tra lo scocciato e il serio – inutile e allo stesso proficuo un simile intervento.
-Bisogna solo avere la volontà di ripeterlo infinite volte. Ciò basterà perché possa accadere.-
Sorrise, il cinese, stringendosi nelle proprie spalle, guardando lo stesso identico cielo.
La brezza notturna si alzò appena più forte di prima, scorrendo sulle pelli e tra i capelli leggeri.
E mentre due bocche si univano ad una – gli occhi chiusi, le anime sospese – un grillo cominciò la sua serenata.
E mentre due bocche si univano ad una – gli occhi chiusi, le anime sospese – un grillo cominciò la sua serenata.