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Autore: Hedley    05/03/2010    8 recensioni
TUM TUM, Joe sollevò lo sguardo da terra e si accorse che Haiti si agitava fragile ed inerme al fruscio consistente del vento. Un cuore ferito,da un tremore della sue stessa terra. Ma un cuore che avrebbe ripreso a battere. Shaun è un piccolo orfanello di Haiti che non comprende l'inglese e ride se le parole hanno un suono buffo. Lui e Joe non hanno nulla in comune, se non fosse che per i loro occhioni scuri ed una fragile Haiti che fa da sfondo alle loro vicende. Dedicata a tutti i Joe e gli Shaun là fuori. Il mio pensiero si rivolge a loro.
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amazing. Il Miracolo di Haiti'
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Chapter 7.
7.


“Joe!” la voce che lo stava chiamando proveniva da poco distante ed era una voce che durante gli ultimi mesi aveva sentito solo di rado per telefono
Certo,di voci di bimbi ne aveva ascoltate tante in quel periodo.
Voci splendide, magiche, appartenenti a piccoli angeli che avrebbe portato sempre nel cuore.

Ma quel bambino era speciale e la sua voce, si disse, la sua voce gli era mancata da morire.
Perché era suo fratello.
“Frankie!”
Joseph accolse con un sorriso allegro il ragazzino che si precipitò a raggiungerlo seguito a breve distanza da altre quattro figure.
Mentre sia lui, sia Shaun, lo esaminavano, si accorse che era cresciuto parecchio: aveva tagliato nuovamente i capelli e perfino i lineamenti sembravano cambiati: erano più adulti.
“Ben tornato fratellone!” fece per stringergli la mano quando Joe lo afferrò per lo stomaco e lo prese in braccio con facilità.
“Non te la caverai con una sola stretta di mano dopo due mesi che non ti vedo,piccolo Nano malefico!” lo prese in giro strofinandogli un pugno sulla testa mentre il bambino si dimenava ridacchiando.

Shaun li osservò giocare pensieroso ed un po’ intimidito da tutto quel calore che il suo neo-papà rivolgeva a quell’altro bambino.

“Ehilà fratello!” Kevin gli avvolse un braccio attorno alle spalle e Nicholas fece altrettanto dall’altro lato.
“Ehilà a voi fratelli!Vi sono mancato eh?” Nicholas fece spallucce.
“Più che altro, ci è mancato l’idilliaco suono del tamburello!” lo prese in giro prima di stritolarlo in un portentoso abbraccio fraterno aiutato dal primogenito.
“Prova a partire un’altra volta così a lungo e ti strangolo vivo!”
“E io ti cucino per le feste!” intervenne Kevin scompigliandogli i capelli con aria allegra.
“Per quali feste?”
“Uhm non lo so, Natale, Capodanno,San Valentino, scegli tu…”

Il sorriso di Joseph si gelò sulle labbra, quando il suo sguardo individuò le figure dei suoi genitori avvicinarsi con aria perplessa al piccolo Shaun.

“E tu chi sei piccolino?” domandò Denise con espressione indecifrabile accarezzando la testolina scura del bimbo.
Paul concesse un’occhiata severa al suo secondogenito e Joseph rabbrividì: perfettamente consapevole che lui aveva capito.
“Mamma, papà, fratelli…”
Lo sguardo di Joe si depositò tremulo prima sul padre, poi sulla madre i quali occhi si erano sollevato a puntare dritti contro quelli di lui: erano lucidi.
Improvvisamente il suo coraggio venne meno ed il cuore prese a battere ad una velocità inverosimile disegnando farfalle in ogni meandro del suo petto.
Ma poi la manina di Shaun si insinuò esile e delicata all’interno della sua e la strinse con forza, ricordandogli tutte le emozioni che in quei due mesi aveva raccolto e conservato, scavando tra i desolanti resti di un Paese in rovina.

Per quei due mesi Haiti era stata la sua casa. Gli aveva concesso cose che molto spesso tutti i soldi e la salute di questo mondo non possono comprare: gli aveva concesso amore. Amore, tenerezza, amicizia, solidarietà.


Se adesso tornava a casa con il cuore colmo di gioia, era perché Haiti gli aveva donato la consapevolezza di quello che talvolta il più piccolo dei sorrisi può fare.

E c’era un altro dono, più grande. Il regalo più bello che Joseph avesse mai ricevuto.
Ed era proprio lì a fianco a lui.

Joe have Shaun
“Vorrei presentarvi una persona speciale. Un ometto che ha rallegrato le mie giornate e quelle di molte altre persone con il suono della sua,della nostra chitarra. Non è vero Pulce?”
Shaun rise ancora una volta sotto lo sguardo confuso dei presenti, che il piccolo non sapeva, avrebbero riempito presto un secondo cartellone intitolato “Family”.

“Shaun resta con me.” Aggiunse il giovane con espressione tesa accarezzando il capo del bambino che annuì serio, a confermare le parole di Joseph.

“Shaun, questa è la mia mamma, Denise. E lui è mio padre, Kevin. E loro sono i miei fratelli.” Indicò ciascun membro della famiglia facendo bene attenzione a pronunciare le parole accompagnate dal rispettivo gesto.

“Famiglia Joe?” Shaun osservò con espressione interrogativa il ragazzo e poi, stranamente il suo sguardo cadde a combaciare con quello di Denise.

Il volto della donna era rigato di lacrime, lacrime che per Joe erano una speranza ed un tormento.
Nessuno dei presenti ancora aveva espresso alcuna opinione a proposito di quel piccolo ometto la cui mano giaceva ben serrata attorno alla sua. Ed il silenzio era ben più duro che un qualsiasi rimprovero.

Shaun lanciò un’ultima occhiata a Joe, dopodiché sfilò delicatamente la sua manina da quella del giovane e fece timidamente un passo verso Denise che lo osservò in tralice.
“Mamma Joe ciao. Io Shaun.” Mormorò con voce sottile, docile, indicando sé stesso mentre pronunciava il suo nome.
La donna sollevò il capo, mentre piccole gocce di rugiada scivolavano lente lungo le sue gote.
D’un tratto una manina bruna interruppe il tragitto di quelle lacrime adagiandosi morbida sul suo viso.
“Mamma Joe triste perché mancava Joe?” domandò con espressione interrogativa continuando ad accarezzare il volto della donna.

Fu in quel momento che successe.
Un attimo prima, Shaun inclinava il capo verso destra turbato dalla pioggia cristallina che pioveva dagli occhi di Denise, e l’attimo dopo il bimbo giaceva avvolto da un teporoso e morbido abbraccio materno.
“Sei un bambino bellissimo.” Mormorò commossa, mentre Shaun si lasciava stringere, il volto affondato nella sua spalla.
Le mani di Denise accarezzarono con tenerezza quel corpicino magro, ma sano ed indugiarono con sorpresa sulla felpa bianca allacciata al collo del bambino, che riconobbe facilmente: la felpa di suo figlio.
Volse lo sguardo verso l’alto e Joseph era lì. Sorrideva, leggermente impaurito forse, ma nel suo sguardo riluceva una luce speciale: in quegli occhi, la donna lesse l’amore.
E a Denise quello bastò.

Joseph si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo,quando la mano di Paul Kevin senior si depositò con energia sulla sua spalla ed i suoi gli occhi sorrisero orgogliosi.
“Ho fatto la cosa giusta?” domandò il ragazzo con un briciolo di imbarazzo osservando Shaun discorrere vivacemente con sua madre ed un incuriosito Frankie avvicinarsi ai due con calcolata lentezza.
Suo padre lo squadrò sorridendo con aria misteriosa.
“Forse sì, forse no.” Pronunciò lasciandolo interdetto, mentre anche Kevin e Nicholas si avvicinavano a Shaun che stava ridacchiando allegramente in compagnia della nonna.
“Ma vedi figliolo ,certe volte il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato non ci viene mostrato ben delineato come noi ce lo siamo aspettati.” Spiegò posandogli un braccio attorno alle spalle ed osservando la sua famiglia circondare un piccoletto bruno dall’aria vivace e gli occhietti vispi.
“Ed è allora che entra in gioco questo.” Aggiunse appoggiando la mano sul petto del figlio.
“Cuore.” Fu una cosa istintiva. Dopo due mesi di comunicazione a gesti, la parola sfuggì come trascinata dalle dita del padre adagiate sul suo petto.

“Esatto ragazzo mio.” Kevin annuì con espressione soddisfatta.
“è comunque, se vuoi il mio parere…” aggiunse sistemandosi il colletto della camicia ed osservando Denise ridere come una bambina con Shaun tra le braccia.
“La mia risposta è sì. Hai fatto la cosa giusta.” Fece per dargli un’altra pacca sulla spalla, ma poi ci ripensò.
Sfiorò il capo bruno del figlio con un bacio e si diresse canticchiando in direzione dei suoi familiari.
Joseph rimase immobile ancora per qualche istante, osservando i suoi genitori interagire con il piccolo Shaun.
Il bambino sembrava essere a suo agio con la nuova famiglia e Joseph non poté che avvertire un minuscolo sassolino scivolare via dal suo petto.
“E così mi sono sbagliato.” Nicholas sorrise con fare malandrino e gli posò un braccio attorno alle spalle.
“Chi l’avrebbe mai detto che il mio primo nipotino sarebbe stato figlio tuo?”
“Ehy con calma fratellino. Le mie bambine dovrebbero nascere fra pochi mesi. Tecnicamente le prime nipotine saranno loro due.” Kevin li raggiunse sorridendo soddisfatto.
“Come sta Danielle?” domandò Joseph avvertendo uno strano tepore avvolgerlo con delicatezza: era bello avere dei fratelli.
“Oh sta che è una meraviglia. Si è molto gonfiata dall’ultima volta che l’hai vista sai?” dichiarò il primogenito sorridendo apertamente e cingendo l’altra spalla di Joe.
“Pensavo che magari uno di questi giorni, potremo far conoscere Shaun alle future gemelle Jonas.”
“Con calma papà Kevin.” Lo smontò immediatamente Nicholas.
“ Il mio nipotino avrà sicuramente voglia di fare un giro per lo stage prima di qualsiasi altra questione familiare. Chi lo sa, magari ha del potenziale.”
“Però forse il mio nipotino non ha voglia di diventare un musicista…”
“Ah errore per Kevin!Lui suona la chitarra!Tecnicamente è già un musicista..”
“Certo,però magari ..”
“Ragazzi!” con un sorriso stanco, ma sereno, Joseph interruppe la discussione fra neo-zii.
“Sì, papà Joey?” Kevin canticchiò dandogli una gomitata scherzosa.
Joseph scosse il capo rassegnato.
“Grazie.” Mormorò lasciando scorrere lo sguardo dall’ uno all’altro.
“Grazie. Davvero.”
Nick gli diede una pacca sulla spalla.
“è di che Bro? Quello che hai fatto è meraviglioso.”
Kevin annuì vistosamente.
“Proprio così Bro. Sono davvero,davvero orgoglioso di te. Abbraccio di gruppo?” propose allargando le braccia.
Sbuffando, ma solo per mantenere le apparenze, Joe e Nick si insinuarono nell’abbraccio del fratello ridacchiando sommessamente quando quel mattacchione di Joseph cercò di farli precipitare tutti a terra.

Dopo un minuto buono di abbraccio, il secondogenito sgusciò via dalle grinfie di Kevin e raggiunse i genitori ed i due bambini che nel frattempo stavano facendo conoscenza.
“Quanti anni hai?” cercava di domandare Frankie a Shaun che scuoteva il capo confuso, non riuscendo a comprendere.
“Ne ha sei. Li ha compiuti il mese scorso.” Spiegò Joseph raggiungendoli sorridendo, lo sguardo rilucente di gioia.
Shaun si precipitò a stringergli la mano e Joe lo prese in braccio con facilità, permettendo al piccolo di avvolgere le proprie braccia attorno al suo collo.
“Joseph Adam.” Denise si avvicinò a lui e rivolse al suo secondogenito un’occhiata colma di amore misto ad orgoglio.
“Voglio che ti sappia di quanto mi hai resa orgogliosa affrontando quello che hai accettato di affrontare. E non sto parlando di…” si interruppe per accarezzare il capo del piccolo Shaun che coccolava Joseph con dolcezza.
“Di questo meraviglioso bambino, ma di tutto. Questi due mesi sono stati preziosi per entrambi, per me e per te. Per te perché ne sono sicura, ti hanno permesso di conoscere e di amare una terra scossa dalle disgrazie: disgrazie che l’hanno percorsa e continuano a percorrerla da anni. Tu hai saputo offrire qualcosa di te a quelle terre e loro ti hanno ringraziato, permettendoti di serbarle nel cuore.” Si interruppe osservando con tenerezza il piccolo Shaun che aveva preso a giocherellare con le mani del suo Joe.
“Sono stati preziosi per me, perché grazie a questi mesi mi sono potuta rendere conto di quanto tu sia cresciuto e maturato. E di qualche persona splendida tu sia diventata, non solo grazie a me e a tuo padre.
Ma anche grazie a te stesso. Per questo, sono sicura che tu e Shaun ve la caverete alla grande.” Aggiunse con un sorriso accarezzando la testolina di Shaun con dolcezza.
“Non sarà facile,certo che no. Ma ce la farete. Ce la faremo tutti assieme.”
“Grazie mamma.” Joseph strinse a sé la madre,quella donna che nonostante tutto, era sempre lì a sostenerlo, giorno dopo giorno,anno dopo anno.
“Sei un angelo lo sai?” Denise scoccò un bacio sulla guancia del figlio e contemplò il visetto vispo del piccolo Shaun sorridendo intenerita.
“Sei una benedizione per questo bambino.”
Joe scosse il capo con fermezza.
“è lui l’angelo.” La contraddisse porgendo una mano bimbo che la accettò con un sorriso carico di spensieratezza.
“è lui la mia benedizione.”


Note dell'autrice.

Penultimo capitolo completato. Ahy siamo ormai giunti alla conclusione.. L'ultimo capitolo è vicino, vicino, incredibilmente vicino. Da un lato non vedo davvero l'ora che lo leggiate, perchè sarà un po' particolare.
Dall'altro beh, mi mancherete. Mi mancheranno Joe e Shaun.
Ma per i discorsi lacrimevoli attendiamo l'ultimo capitolo che arriverà la prossima settimana. Per il giorno, dipende dalle recensioni: più saranno e meno dovrete aspettare^^

Siete meravigliosi  come sempre!Ma passiamo a ringraziarvi uno per uno:

Ringraziamenti:

Benny:
 Tesoroo!Sei troppo tenera! Purtroppo siamo già al penultimo capitolo, ma ho un paio di progetti in programma sempre su Shaun che spero riuscirò a realizzare. Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere che questa è una delle tue fan fiction preferite. Spero di non deluderti!A presto cara ^^Un bacione!

Maggie_Lullaby: Tu riesci sempre a farmi venire gli occhi a cuoricione! Ed eccoti la reazione della famiglia di fronte alla decisione del nostro Joe. Tra l'altro mi sento onorata del fatto che tu abbia deciso di far leggere questa storia a tua mamma *.* Lo sai che ho fatto lo stesso con la mia? Sì è commossa al pezzo di Denise, perchè si è immaginata me che le portavo a casa un bimbo come Shaun. E grazie per aver commentato anche la storia dei due Nicholas *.* Per rispondere alle tue domande, sì, può essere che pubblicherò qualcosa di nuovo dopo Amazing, ma bisogna vedere come va con la scuola. Sì, Joe sa che Junior è figlio di Nick, perchè è successo prima che lui e Haley si sposassero. Ed in quanto al banner, uso un programma che si chiama photo filtre. Te lo consiglio, perchè è piuttosto facile da usare. A presto tesoro!Un bacione.

Cokina: Awww tenera tu che mi hai mandato un commento doppio. Hai visto che ho aggiornato? Appena mel'hai detto ^^Purtroppo ho il vizio di non postare mai a troppa poca distanza. Ma davvero venivi a controllare così spesso? Che dolce! In questo caso, spero vivamente che questo capitolo abbia placato la tua curiosità!Un abbraccio e a presto!

Nes95: Buondì!Ed ecco scoperto come l'ha presa la famiglia di Joe. E pare che Shaun abbia riscosso parecchio successo, specie dai due zii più grandi. Tesoro grazie per essere passata anche da Comatose, davvero tengo moltissimo a quella serie di racconti e ti annuncio che sto preparando un'altra one-shot sempre incentrato su Haley e Nick.  A presto!Un bacione!

Bennyaries: Grazie mille per i complimenti casa,sul serio. L'idea del posto a sedere è nata per proprio per caso, ma molto spesso le cose che non si preparano sono le migliori. Un bacione, a presto^^

Star711: Uuuh rieccoti!Che bello, non sai quanto mi fa piacere ricevere un altro tuo commento!^^ Proprio come avevi predetto tu è impossibile non amare un bimbo dolce come Shaun. Ed infatti la sua neo-famiglia sembra non avere occhi che per quel piccoletto.
Grazie ancora e a presto!Un bacione^^

Ebbene, siamo giunti alla fine!Colgo l'occasione per ringraziare le persone che hanno recentemente aggiunto questa storia fra i preferiti e le seguite. Più l'epilogo si avvicina e meno ho la speranza di scoprire che cosa ne pensate di Amazing, ma chi lo sa. Magari c'è ancora qualche possibilità.

Vi adoro! A presto!

Laura
   
 
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