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Autore: kymyit    07/03/2010    2 recensioni
A Sadiq piaceva Kiku. E che aveva scoperto? Che anche a Heracles ''casualmente'' piaceva Kiku. Che fosse vero o meno, per lui era un affronto, un dispetto. Ma in quel momento, sia il turco sia il greco erano ben consci di una sola cosa. Kiku era veramente molto arrabbiato.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Giappone/Kiku Honda, Grecia/Heracles Karpusi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanabata.


-Adesso basta!- esclamò Giappone, con un tono di voce troppo alto anche per lui.
Turchia e Grecia, ancora aggrappati l'uno all'altro, pugni alzati, lividi e sangue al naso, si lanciarono una breve occhiata, per poi staccarsi e chinare il capo.
-Scusa... - iniziò Turchia.
-Mi dispiace non avremmo dovuto... - disse Grecia, senza curarsi di dare ragione al nemico.
Giappone però era piuttosto irritato. Gli occhi neri erano stretti a fessura e li fissavano quasi rabbiosi.
I due contendenti ne ebbero quasi paura, perché Giappone non si arrabbiava mai.
-Spero abbiate gradito la cena.- disse, ben conscio che la cena se l'era mangiata il tatami, dopo che Turchia aveva fatto un commento provocatorio nei confronti di Grecia e quegli gli aveva risposto in malo modo. Erano seguite altre frecciatine e la cosa era degenerata con Turchia che sollevava il tavolo e lo scagliava sul greco.
Gli dava sui nervi, sembrava quasi che volesse portargli via tutto.
A Sadiq piaceva Kiku.
E che aveva scoperto?
Che anche a Heracles ''casualmente'' piaceva Kiku.
Che fosse vero o meno, per lui era un affronto, un dispetto.

Ma in quel momento, sia il turco sia il greco erano ben consci di una sola cosa.
Kiku era veramente molto arrabbiato.
Non aveva fatto scenate, si era scusato e si era ritirato nel giardino sul retro, lasciandoli soli a riflettere.
Turchia fu il primo a decidere il da farsi. Prese il tavolo e lo rimise a posto.
Grecia iniziò a raccogliere i vari piattini, in silenzio e lentamente.
Dal giardino Giappone udiva ormai solo i grilli e il rumore delle porcellane in sottofondo. Quei due avevano smesso, finalmente. Odiava sentirli discutere su tutto.
Se si fossero fatti la guerra sul serio, cosa avrebbe fatto lui? Chi avrebbe dovuto appoggiare?
Prese una striscia di carta e un pennello. Velocemente fece scorrere le setole sul foglio e dopo averlo fatto asciugare, lo appese ai rami di bambù che aveva sistemato nel giardino.
I due contendenti erano ancora in silenzio. Forse troppo.
Giappone pensò di andare a dar loro un'occhiata e li trovò intenti a discutere all'altro lato della casa, nel giardino, ma dall'altra parte rispetto a dove stava lui.
-Ti ripeto che non c'entra nulla.- disse Heracles
-Sarà, ma io la trovo molto simile.- ribatté Sadiq, indicando il cielo. Sopra le loro teste, Vega e Altair risplendevano, separate dalla Via Lattea, luminosa e bellissima, carica di luci come un fiume argenteo sotto i raggi della luna.
-Si, la dea Orihime è Elena, il principe Hikoboshi è Paride.-
-Mi dici che nesso c'è tra le due storie?-
-Entrambi gli amori erano contrastati.- Sadiq fece una pausa -Ovviamente nel caso di Paride ed Elena era tutta colpa tua, Grecia.-

Kiku scosse il capo. Quei due non sarebbero mai andati d'accordo, ma sentirli discutere pacificamente e non come poco prima, lo rassicurava.
Sul ramo di bambù, sventolava il tanzaku che aveva scritto pochi minuti prima.
I caratteri dicevano "Vorrei che Grecia e Turchia smettessero di farsi la guerra."
Un risultato immediato non era certo possibile, ma col tempo forse... intanto un miglioramento vi era stato.




Questa fiction partecipa all'iniziativa di BlackIceCrystal, The One Hundred Project, Prompt #32 Stelle


The One Hundred Prompt
Project

   
 
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