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Autore: Lady Gray    08/03/2010    9 recensioni
Era la decima volta da quando ero tornata da Wonderland a rivivere in sogno il momento dell'addio al Cappellaio Matto. Mi ero resa conto di sentirne la mancanza...come se tornando alla mia vita qualcosa in me si fosse cancellata[...]Quando mi alzai dal letto ormai la mia idea aveva preso la forma di una certezza. Sarei tornata a Wonderland
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco l'ultimo capitolo di "Alice(4ever)in Wonderland?"!!!
Ci tengo a ringraziare coloro che hanno recensito, ovvero:

armony_93, per i complimenti sul mio modo di scrivere e sul fatto che anche lei come me ama il Cappellaio xD

skye182cla,per il fatto che ha scritto ben 4 volte che la mia ficchy le piace e che mi segue ;D

BlackLuna,come le altre ,per il semplice fatto che mi segue e crede nella mia storia!

Summerbest per i suoi complimenti e per avermi fatto notare il giusto nome del Giorno Gioiglorioso!! XD

Ovviamente grazie anche a coloro che hanno messo la mia ficchy nei preferiti e nelle seguite!
Ma ora non vi annoio +....e vi lascio alla mia storia!
1 Bacio e un grazie di cuore ^^
Lady Gray

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Alice(4ever)in Wonderland?

Quando raggiunsi il buco,vicino all'albero in cui qualche mese prima ero caduta ritrovandomi a Wonderland, le prime luci dell'alba illuminarono l'ambiente intorno a me.
Non esitai neppure un momento,e dopo qualche istante mi ritrovai a scendere veloce come un razzo in "caduta libera" verso la fine del passaggio tra il mio mondo e quello che avevo lasciato.
Come la prima volta,toccai suolo sbattendo la faccia contro il pavimento.
Nonostante il dolore alla guancia destra,sorrisi; avevo fatto ritorno nel mio mondo perfetto,ed era stato tutto decisamente facile.
Mi rialzai da terra,raggiungendo il tavolo in vetro,e rimasi sorpresa nel trovare un biglietto con il mio nome e la mia ormai conosciuta boccetta con il liquido "restringente".
Aprii il tappo bevendo e riducendomi a vista d'occhio; qualche istante dopo avevo già varcato la piccola porticina posta in basso a quelle più grandi.
E ancor meno minuti ci misi a raggiungere il mulino a vento,il quale ai piedi aveva il lungo tavolo simile come sempre a un campo di battaglia...ornato da tazzine rotte e cucchiaini spaiati su ogni angolo.
Nonostante tutto mi fosse così familiare,notai subito che qualcosa non andava assolutamente: vi era troppo silenzio e troppa desolazione.
Essendo ancora di misure mini,non riuscii a vedere ciò che stava accadendo intorno a quel pezzo di legno, ma quando avanzai capii il perchè di tanta desolazione: le sedie accanto al tavolo erano vuote.
Quella che era stata occupata dal Leprotto Marzolino era ribaltata al contrario e il posto del capotavola occupato quelle poche volte dallo stregatto era vuoto e silenzioso.
Un brivido di orrore mi corse lungo la schiena,e spinta dalla paura di non trovare neppure il mio amato amico iniziai ad arrampicarmi sulla tovaglia logora intenta a raggiungere il posto che Lui occupava e che pensavo avesse occupato in eterno.
Arrampicarmi non fu facile,ma la Determinazione che mi spingeva ad avanzare era più forte di tutto; salii sul tavolo e guardai.
Il mio cuore scoppiò di gioia.
Il mio pazzo,magnifico,stravagante Cappellaio Matto.
Impossibile non notarlo con quei suoi capelli arancioni e quei suoi occhioni verdi.
Avanzai di corsa,schivando cocci di tazzine e cucchiai(a me) giganti....riuscendo finalmente a raggiungerlo.

-Cappellaio!- chiamai con il sorriso sulle labbra.

Ma lui non rispose.
Mi avvicinai di più,notando che aveva gli occhi fissi sull'orlo della tovaglia e gli occhi spenti.
La testa ciondolante o quasi.

-Cappellaio sono io!- provai a richiamarlo,di nuovo senza ottenere risposta.

Mi avvicinai di più,nonostante quella vista iniziasse a farmi paura e a commuovermi allo stesso tempo.
Il Cappellaio continuava a tenere il suo sguardo fisso,come uno zombie.
Tentai un'ultima volta.

-Cappellaio?- nella mia voce stavolta non c'era nessuna nota di gioia,solo pura angoscia,mista a un tono supplichevole.

Finalmente Lui diede un cenno di vita: sempre con gli occhi fissi sull'orlo logoro della tovaglia sussurrò....

-La mia pazzia è arrivata...ha raggiunto il limite.....ti vedo da ogni parte,ti sento da ogni parte.....-

Rabbrividii a quelle parole.

-Cappellaio,sono io...Alice-

-Ti sento Alice....sembri così reale....- .

il Cappellaio scoppiò a ridere: una risata triste e distante da quelle che avevo imparato a conoscere e ad amare.
Non riuscivo a credere a quel momento: non l'avevo mai visto così triste e depresso,in tutto quel tempo da cui lo conoscevo.
Le sue mani erano poggiate sul tavolo,ferme come due pezzi di marmo; avanzai verso quella destra iniziando a prenderla a calci per destarlo da quella sua specie di trance.

-Cappellaio sono io! Alice! La tua Alice! Alice Kingsley! Svegliati da questa tua trance!Sono io!Sono tornata!-

Scoppiai a piangere nonostante io solitamente vantassi di un coraggio e di una forza fuori dal comune.

-Parlami ti prego!-

Mi accasciai sul suo dito indice,nascondendo il viso tra le mie braccia...
Per qualche secondo ci fu solo silenzio, rotto dai miei singhiozzi...ma poi accadde.
Sentii un qualcosa toccarmi il mio piccolo corpo più e più volte,con fare insistente fino a che non dovetti alzare la testa per vedere cosa fosse.
L'indice della mano sinistra del Cappellaio continuava a toccarmi.
I suoi occhi continuavano a scrutarmi, meno buii di prima,illuminati da una strana luce.

-Mmmmmmh...sembri così vera....-

Mi alzai,scuotendo le braccia.

-Cappellaio,io sono vera! Guardami! Sono di fronte a te!-

Diedi un calcio al suo dito indice,facendolo sobbalzare..

-mhh....questo sembra decisamente vero...sembra reale questo sogno.-

-Oh dannazione!Non è un sogno! Dammi un pezzo di Tortinsù!-

Il Cappellaio si guardò all'interno della giacca estraendo un pezzo di quel dolce così buono che avevo mangiato così tante volte per crescere, allungandomene un pezzetto.
Mangiai così veloce che pensai di strozzarmi,mentre lentamente iniziai ad allungarmi,fino a cadere dal tavolo per non travolgerlo.
Quando ritornai alla mia grandezza naturale,mi girai a guardare il Cappellaio che ora mi guardava con occhi convinti e straniti.

-Alice?-

Agitai le braccia,sorridendo a 32 denti: finalmente si stava riprendendo!
Quando annuii,Lui si allontanò dal tavolo con un sonoro rumore di sedia: balzò in piedi e mi si avvicinò studiandomi nei minimi particolari.
Era incredulo.
Non riusciva a credere che fossi tornata.
Sussultammo insieme quando mi sfiorò la guancia, e piansi(di nuovo) quando lo vidi illuminarsi e improvvisare un balletto.

-Alice!Sei tornata!Sei di nuovo qui!-

Pazza di gioia cominciai a ballare con lui.
Era talmente bello e perfetto quel momento,che provai per qualche millesimo di secondo la paura che fosse tutto un sogno.
Ma tutto era vero.
Ci fermammo nello stesso istante rimanendo a qualche cm di distanza l'una dall'altro: ognuno sembrava scrutare l'altro,come a memorizzare ogni piccolo,singolo,minuscolo dettaglio dei nostri visi.
Quando parlò,sentii quanto fosse emozionato e contento.

-Sei proprio tu Alice-

-Finalmente l'hai capito....dove sono gli altri?-

-Sono al castello della Regina Bianca...stanno festeggiando la festa di Primavera.-

-Perchè non sei con loro?-

-Non festeggio più da quando te ne sei andata...-

Sorrisi nonostante le sue parole, non fossero decisamente piacevoli(diceva di non aver più gioito,lui che era composto in ogni sua singola molecola da gioia e felicità...dal mio arrideverci al Paese delle Meraviglie),per poi riprendere..

-Sapevi che sarei tornata?-

-ci speravo-

-La boccetta con il liquido riducente....l'hai messa tu sul tavolo di vetro,vicino al passaggio tra il mio mondo e il tuo...vero?-

Il Cappellaio annuii contento,per poi ritornare qualche istante serio.

-Rimarrai?-

-Prima di rispondere a questa domanda,senti quello che ho da dirti- e contro ogni limite,contro ogni paura,contro ogni razionalità...mi avvicinai a lui.

E poggiai le mie labbra sulle sue.
Su quelle labbra che scoprii essere soffici.
Su quelle labbra così rosse.
Su quelle labbra che avevano trattenuto pensieri su di me e paure.
Labbra che avevano detto mille barzellette e mille cose che avevano fatto ridere,piangere e pensare.
Ora quelle labbra erano mie....e mi stavano ricambiando.
In modo leggermente impacciato e inesperto...ma stavano rispondendo.
Quando ci allontanammo,lo guardai e risi di gioia.
Di fronte al mio gesto e alla sua faccia contenta e spensierata.

-Rimani a Wonderland?- le sue guance si infiammarono,tingendosi di rosso.

Sorrisi,ricambiata dalla sua espressione prima di rispondere.

-Sì,e non me ne andrò mai più.-

Ci prendemmo per mano,e insieme ci dirigemmo verso il castello della Regina Bianca, circondati da un'atmosfera di pace e felicità che non ci avrebbe mai più abbandonati.
  
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