Our Lady of Disillusion
CAP.1- CHI HA PAURA DEI FANTASMI?
“Questo posto
mi mette i brividi”fece l’ inglesino, stringendosi addosso il cappotto pesante:
era marzo inoltrato ma inspiegabilmente in quella vecchia fortezza tirava un
vento gelido e, chissà perché,la luce del sole si era fatta meno intensa
avvicinandosi all’ edificio diroccato a picco sulla tranquilla campagna
lombarda. ”Benissimo, ci siamo: questa è la fortezza di San Giuda,utilizzata
come prigione fino a non molto tempo fa per la reclusione dei prigionieri
politici,poi è stata chiusa quando prima i reclusi poi le guardie hanno
cominciato a sparire per poi ricomparire dopo un po’ giurando che la fortezza
fosse infestata dai fantasmi”a parlare era stato un ragazzo dai capelli rosso
fuoco cronicamente ribelli trattenuti da una fascia ricamata ”si sospetta che
un Inocence sia responsabile di tutti quei fatti inspiegabili ma sarebbe meglio
prestare attenzione dato che i soggetti hanno tutti perso il senno per il
terrore”stava citando a memoria il dossier della Sezione Scientifica parola per
parola “certo che quei cervelloni l’ hanno messa giù piuttosto dura” aggiunse
tra il divertito e l’ annoiato con un mezzo sorriso, soprattutto per
tranquillizzare il compagno più giovane, pallido dalla paura.
Allen Walker
non si sarebbe certo potuto definire un ragazzo normale: primo era,a dispetto
dei suoi quindici anni e dell’ aspetto delicato,un temibile combattente,un
Esorcista al servizio del Vaticano in grado,grazie alla maledizione del padre
adottivo,di vedere le anime intrappolate nelle armi mostruose chiamate Akuma.
Insomma uno che si era scelto come ragione di vita rispondere alle preghiere di
quelle creature e salvarle facendole a pezzi non avrebbe dovuto avere una paura
tanto stupida eppure non poteva farci nulla: l’ inglesino maledetto aveva il
terrore dei fantasmi e non sopportava neppure le storie dell’orrore ma non l’
avrebbe ammesso neppure sotto tortura soprattutto davanti ai suoi compagni di
missione;il suo orgoglio glielo vietava categoricamente.
Il borgo era
molto antico e oltretutto praticamente disabitato, il che non contribuiva certo
a migliorarne l’atmosfera: lungo la strada che portava alla chiesa incontrarono
solo una vecchia che li guardò mestamente scuotendo la testa e se ne andò
borbottando qualcosa “Sbaglio o quella vecchina stava dicendo un Requiem
Aeterna, spero solo che non sia un cattivo segno”mormorò Allen,torturandosi le
maniche della divisa(di solito faceva la stessa cosa con Timcampi, ma il golem
dorato svolazzava a distanza di sicurezza e non aveva la minima intenzione di
farsi acchiappare) ”Fifa,moyashi?”lo canzonò l’ unico del gruppo ad essere
rimasto in silenzio “Guarda che mi chiamo Allen, razza di demente!”ringhiò il
piccoletto,ma senza la solita enfasi e soprattutto senza saltare alla gola dello
scorbutico orientale: o aveva improvvisamente acquisito la pazienza di un santo
o doveva essere veramente terrorizzato.
La chiesa di
San Giuda era un grande edificio romanico basso e abbastanza cupo “In questa
chiesa ai tempi delle crociate accadde un fatto terribile: gli abitanti che si erano opposti alle pretese di un
signorotto locale su queste terre furono tutti uccisi. Avevano cercato
protezione presso questa chiesa ma i soldati non hanno avuto pietà: hanno sprangato le
porte e dato fuoco. Si dice che le anime di quei poveretti vaghino ancora in
cerca di pace” al giovane Bookman era sembrata un’ ottima idea rallegrare l’
atmosfera con una storiella del suo infinito repertorio poi aveva concluso il
tutto arrivando alle spalle dei compagni
e tirando loro i capelli:l’ inglesino aveva cacciato un urlo mentre l’ altro si
era limitato ad acchiappare il rosso per la sciarpa, sbatterlo gentilmente
contro il muro, ringhiare un “Piantala o ti ammazzo”e andarsene indignato. Lavi non si lasciò certo intimidire da
quella semplice minaccia, anzi per lui era un invito a nozze, “Oh, Yuu! Non
dirmi che hai paura dei fantasmi!Non temere,piccolo Yuu-chan,ti proteggo io!”la
sua voce era tutta uno zucchero ma il sorriso perfido sul bel viso affilato non
lasciava presagire nulla di buono:voleva prendersi gioco del compagno e far saltare i nervi al già poco (anzi
affatto)paziente giapponese. Se qualcuno avesse chiesto al giovane Bookman che gusto ci trovasse a far infuriare Yuu
Kanda, lui avrebbe risposto che “ è trooppo divertente vedere Yuu-chan
arrabbiato”:non aveva senso ma lui era così:stupido, irritante e talmente
sveglio da essere l’erede dei Bookman, coloro che scrivono la Storia segreta. Allen rimase in disparte a guardare,con un po’
di invidia, quei due nemici-amici che se le davano di santa ragione:beati loro
che non avevano paura degli spettri!