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Autore: Yumi_Slyfox483    09/03/2010    4 recensioni
Per l'ennesima volta Bill è costretto a vedere il gemello prenderle al posto suo. Ma cosa succederebbe se Tom ideasse un piano per far imparare al fratello come difendersi dai cretini di turno?
Che diavolo è successo?" gridò Katrine ripresasi dall'imbarazzo. [...]
"L'ho preso a botte!" il cantante sorrise malizioso mentre Tom continuava a lamentarsi dal dolore.
"Dovevate risolvere un problema non prendervi a pugni..." la ragazza si avvicinò al divano e si sedette sul bracciolo accanto a Tom cominciando ad accarezzare piano la testa del chitarrista.
"Stai bene, Tom?" esclamò con voce dolce.
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Liebe Katrine xD'
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Rissa a Casa Kaulitz!

Capitolo 1

Tom Kaulitz si abbandonò sul divano massaggiandosi la guancia e il labbro insanguinato. Non aveva mai picchiato qualcuno così tanto, ma soprattutto non aveva mai iniziato una rissa per primo.
Suo fratello Bill sedeva accanto a lui con un panno bagnato in mano e in qualche modo cercava di tamponare la ferita sul labbro e quella sulla fronte del suo gemello.
"Forse hai un tantino esagerato!" esclamò posando delicatamente il panno sulla fronte di Tom e cominciando a massaggiarlo piano.
"Se lo meritava!" Tom gemette al contatto con il panno freddo, ma subito dopo cominciò a sentirsi meglio e una piacevole sensazione invase il suo corpo "Bill, hai proprio delle mani d'oro!" esclamò sollevato. Il gemello arrossì leggermente sorridendo contento del complimento appena ricevuto.
"Va meglio?" chiese continuando a massaggiare la fronte di Tom.
"Moooolto meglio!" Tom chiuse gli occhi e si appoggiò delicatamente al petto del gemello che sussultò incredulo.
"Cosa fai?" Bill non si mosse e poco dopo sentì il respiro del gemello farsi sempre più profondo.
"Tomi?" esclamò, ma il gemello non gli rispose.
Bill sorrise continuando a tamponare le ferite. Il moro aveva un'espressione stanca e dopo quella brutta serata, appena terminata, aveva proprio bisogno di riposare un po'.
Stava pensando a una soluzione per portare il gemello in camera sua, quando Georg Listing entrò dalla porta d'ingresso estremamente preoccupato.
"Bill, cosa è successo?" domandò in preda a un'agitazione crescente.
"Tranquillo, Georg, va tutto bene, ora. C'è stato un piccolo disguido!" Bill poggiò delicatamente la testa del gemello sul cuscino del divano e si diresse verso la cucina assieme a Georg.
I due ragazzi si sedettero al tavolo. Il bassista aveva ancora un'espressione preoccupata nonostante il vocalist gli avesse detto di stare tranquillo.
"E' svenuto?" domandò poco dopo.
"Ma no, Georg, si è addormentanto mentre gli pulivo le ferite."
Georg tirò un respiro di sollievo e cominciò a calmarsi. "Cosa è successo?" esclamò una volta più tranquillo. Il bassista offrì all'amico una birra che aveva preso dal frigorifero, ma il cantante la rifiutò ancora scosso.
"Non posso lasciarvi soli due minuti che vi cacciate nei guai."
Bill lo guardò scocciato "E' stata colpa di quell'idiota! Ma, appropisito, dov'è Gustav?" in quella confusione il cantante si era completamente dimenticato dell'amico.
"E' rimasto al pub. A quanto ho capito ha chiamato l'ambulanza per quel tipo."
"Cosa?" Bill lo guardò sbalordito "E' finito in ospedale?"
"Sì, ma non sarà nulla di grave. Credo gli abbia semplicemente rotto il naso. Spera solo che non lo denunci!"
Bill chinò il capo tristemente.
"Vuoi dirmi cosa è successo al Pub, ora?"
Il moro si sporse sulla sala per controllare che il gemello dormisse ancora poi cominciò.
"Stavamo prendendo qualcosa al bar. Stranamente Tom non aveva voglia di ballare e mi ha praticamente trascinato al bancone. Appena ci hai lasciati quel ragazzo si è avvicinato a me..." il cantante si bloccò d'improvviso.
Georg aveva già capito con quale intenzione si fosse avvicinato a lui e nella sua testa cominciò già immaginarsi la reazione di Tom.
"Ho paura a chiederti di continuare..." esclamò al vocalist che era diventato rosso in volto per l'imbarazzo.
"Ti ha scambiato per una ragazza, vero?" domandò dopo un po' il bassista rompendo il silenzio e cercando di non far sentire Bill a disagio.
"In verità no! Si è avvicinato a me di proposito, cominciando insultarmi e..."
"Ho capito, Bill, non continuare!"
"Ho cercato di allontanarlo e di ignorarlo, ma soprattutto di calmare Tom, ma non ci sono riuscito. Quando pensavo di averlo calmato mi è sfuggito dalle mani e appena mi sono voltato il ragazzo giaceva a terra con il naso insanguinato."
Georg si prese la testa tra le mani disperato. Da quel momento in poi aveva assistito alla scena di persona. Il ragazzo con il naso rotto si era alzato, più infuriato che mai, e aveva risposto al pungo di Tom con un pugno sul labbro al chitarrista centrando in pieno il percing sulla sinistra.
Da lì in poi i due lottatori se le erano date di santa ragione.
"Tu come stai?" esclamò il bassista rialzando il capo.
"Io?" Bill si era talmente preoccupato per suo fratello che non aveva neppure pensato a lui "Io sto bene... credo.."
"Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure..."
"Solo un favore... Mi aiuteresti a portare Tom in camera sua? Io non credo di riuscire da solo. Voglio che sia a suo agio e che si riposi. Gli medico le ferite e quando si sveglia si sentirà meglio.."
"Ok, va bene..." i due ragazzi trasportarono il chitarrista in camera sua e lo adagiarono delicatamente sul letto.
Bill finì di medicargli le ferite e poi uscì dalla sua camera.
"Tutto a posto?" chiese il bassista non appena lo vide uscire dalla stanza.
"Jaja, non si è accorto di nulla, sta ancora dormendo."
"Io parlavo di te.. Il credo di prima non mi ha convinto. Sei sicuro di stare bene?"
Dato che quel ragazzo non lo aveva solo insultato, ma aveva anche alzato le mani, Georg era preoccuapato che Bill si sentisse ancora scosso dall'accaduto e l'espressione che il cantante aveva avuto sul volto per tutto il tempo che avevano parlato non faceva che alimentate le sue preoccupazioni.
"Sì, certo! Va tutto bene.. ci sono abituato, orami... Non volevo alzare un polverone, ma alla fine purtroppo si è verificato esattamente l'opposto di quello che volevo. Mi dispiace, Georg."
il cantante si diresse in sala e si sedette sul divano in silenzio.
"Non pensarci, vedrai che si risolverà tutto. Ha chiamato Gustav poco fa, mentre eri da Tom. A quanto pare il ragazzo non ha intenzione di denunciare Tom."
"Come? E per quale motivo?" il cantante era sorpreso.
"Gustav mi ha detto che... gli ha fatto un discorsetto mentre lo trasportavano sull'ambulanza.. tornerà tra poco."
Bill chinò il capo sorridendo. Cosa avrebbe fatto senza Tom e Gustav quella sera?
Avrebbe accusato le palpate e le critiche di quel ragazzo senza batter ciglio.
Era Tom quello impulsivo che agiva d'istinto, lui sapeva solo calmarlo ed accusare i colpi in silenzio.
Ma quella sera non era riuscito a fare nessuna delle due cose. Il suo gemello era stato pestato e lui non era certamente felice delle parole che gli aveva rivolto quel ragazzo.
Decise di non pensarci, non volendo far preoccupare Georg, già abbastanza preoccupato, e sentendo il disperato bisogno di vedere il suo amico Gustav per ringraziarlo.
Non appena Tom si fosse svegliato avrebbe dovuto chiedere scusa anche a lui.
Quella serata era stata la peggiore della sua vita e sperò che una bella dormita lo avrebbe aiutato a dimenticare i sensi di colpa che provava in quel momento.
"Io vado in camera mia, Georg, quando arriva Gustav puoi farlo venire da me, per favore?"
"Certo! Va a riposare, ci vediamo domani... buonanotte, Bill.." L'amico lo abbracciò e uscì dalla sala guardando l'orologio.
Il cantante diede la buoanotte al bassista e si diresse in camera sua a capo chino, non prima di controllare un'ultima volta il suo gemello dormire.
Speriamo si svegli presto.. pensò chiudendosi la porta alle spalle.

"Tomi come ti senti oggi?" Bill, seduto sul letto accanto al suo gemello, lo guardò con due occhioni tristi e un'aria preoccupata.
Per tutta la notte non aveva chiusto occhio, ripensando alla sera prima e a suo fratello. Non appena si era alzato quella mattina si era diretto piano piano nella camera del gemello e aveva bussato, trovando il fratello già sveglio.
Tom era ancora sdraiato con la testa voltata dalla parte opposta a quella di Bill, cosa che fece molto preoccupare il cantante.
"Meglio..." rispose il chitarrista rimandendo nella sua posizione a fissare il panorama che dava sulla finestra.
Bill non sapeva cosa dire e per un momento pensò che il gemello fosse per qualche motivo arrabbiato con lui.
"Sono.. sono passato per chiederti se volevi mangiare qualcosa.." mentì il moro, non volendo rivelare il vero motivo della sua visita, gioendo che il gemello fosse voltato e non potesse vedere la sua espressione triste.
"Nein..." Tom sembrava non voler pronunciare più di una parola alla volta.
"Ok.." Bill fece per rialzarsi. Era andato lì per chiedergli scusa e sfogarsi un po', ma alla fine non aveva avuto il coraggio di dirgli niente.
Il moro stava dirigendosi alla porta quando il gemello lo aveva chiamato d'improvviso.
"Bill.."
"Cosa?" il cantante si voltò felice e speranzoso.
Ci fu un attimo di silenzio poi il chitarrista continuò "Devi imparare a difenderti dagli stupidi come il ragazzo di ieri sera..." il gemello si era voltato alzandosi dal letto e guardandolo negli occhi.
Bill si sentì improvvisamente impotente di fronte alle parole e allo sguardo del gemello.
"Io..." non riuscì a dire nient'altro "Scusami..." si voltò e uscì di fretta dalla camera del fratello dirigendosi in cucina.
Ci aveva pensato tutta la notte. Sapeva che avrebbe dovuto migliorare il suo carattere e cominciare a difendersi.
Ma come poteva fare? Fino a quel momento c'era sempre stato Tom a proteggerlo sin da quando erano piccoli. Il suo carattere gli impediva di rispondere adeguamente e difendersi.
Lui era quello che ragionava e Tom che menava.
In questo senso erano esattamente l'opposto.
Si diresse in cucina più triste del giorno precedente. Appena varcò la soglia e alzò il capo, trovò di fronte a lui la figura dell'amico Gustav. Bill gli corse in contro e gli saltò al collo abbracciandolo felice.
"Ehi, Bill, cos'è tutta questa felicità?" esclamò il batterista sconvolto mentre abbracciava l'esile corpo dell'amico.
"Danke, Gusty, danke!" urlò il cantante abbracciandolo stretto.
"Non ho fatto nulla di speciale.." commentò Gustav.
"E invece sì! Se quel ragazzo avesse denunciato Tom non so cosa avrei fatto!"
"Mi sembra ovvio..." esclamò Gustav dolcemente guardandolo negli occhi "Tu avresti denunciato lui visto che ti ha importunato toccandoti non poco..."
Bill chinò il capo tristemente.
L'amico aveva ragione.
Si sedette sulla sedia versando i cereali nella sua tazza, che Georg, seduto di fronte a lui, gli aveva preparato.
"Come mai non sei venuto in camera mia ieri sera?" chiese poi il cantante cominciando a mangiare.
"Sono venuto, Bill!" rispose Gustav "Ma ti eri addormentato e non volevo svegliarti. Avevi un'aria stanca e sembravi un po' agitato.
Bill lo guardò quasi sorpreso "Ho dormito, quindi?" domandò incredulo.
"Credo di sì, Bill.. se non lo sai tu.." rispose Gustav.
"Non ho chiuso occhio tutta la notte. Magari ho dormito poco. Ero preoccupato per Tom.."
"E come sta oggi?" continò il bassista.
"Non lo so, mi è sembrato un po' giù..." Bill chinò il capo smettendo di mangiare.
"E' normale ieri sera lo hanno menato. Non preoccuparti, Bill.."
"Sì è solo che ha accennato qualcosa riguardo al fatto che devo imparare a difendermi.." il cantante cominciò a giocherellare con il cucchiaio nella sua tazza di cereali.
"Non ha tutti i torti!" commentò Georg continuando a mangiare.
Il moro rimase pensieroso a fissare la tazza quando d'improvviso sentì qualcuno che lo stava fissando dalla porta della cucina.
Rialzò lo sguardo. Tom era appena entrato nella stanza e si guardava intorno spaesato.
Aveva un cerotto sulla fronte, un grosso taglio sul labbro e il percing che per poco non era un tutt'uno con la ferita.
"Buongiorno!" esclamò il bassista preparandogli una tazza con il latte e qualcosa da mangiare.
"Buongiorno!" rispose Tom assonnato "Dov'è il caffé?"
"Ma ti ho preparato il latte!"
Il chitarrista sbuffò e poi si sedette rumorosamente sulla sedia "Non importa, va bene, non preoccuparti!" esclamò alzando lo sguardo e guardando il gemello che cercava in tutti i modi di evitare di guardarlo.
"Bill, che c'è?" chiese Tom accorgendosi che lo stava praticamente ignorando.
"Nulla... Perché dovrei avere qualcosa?" domandò il cantante quasi sorpreso.
"E' per quello che ti ho detto prima, vero?"
Bill chinò il capo un po' imbarazzato. In effetti aveva proprio centrato il motivo del suo malumore.
"Non te la prendere, stupido!" Tom sorrise raggiungendo con la mano la testa del gemello e scompigliandogli i capelli.
"Sì, ma è successo tutto per colpa mia. Se quel ragazzo non mi avesse importunato e io fossi riuscito a calmarti non ti saresti ferito."
Tom lo guardò dapprima perplesso e poi corrucciato.
"Ti sei bevuto il cervello? Guarda che quel tizio ha insultato anche me e credo di essere abbastanza consenziente da pensare con la mia testa. Faccio le cose che ritengo giuste e se dovessi tornare indietro lo rifarei di nuovo. Quindi se devi dare la colpa a qualcuno quello sono io, chiaro?"
Bill rimase in silenzio per tutto il discorso di Tom e oltre. Più o meno era lo stesso discorso che gli faceva quando erano piccoli. Ogni volta che Tom picchiava qualcuno per proteggerlo e Bill si sentiva in colpa, Tom gli diceva sempre le stesse parole e Bill sentiva sempre un po' meno in colpa. Ma questa volta sembrava diverso. Non si sentiva affatto meglio dopo quel discorso, anzi era ancora più turbato di prima.
Non rispose, ma la sua espressione non cambiò da qualche minuto prima e Tom capì che non lo aveva convinto.
"Più tardi devo parlarti!" esclamò d'improvviso.
Georg e Gustav alzarono la testa stupiti dal tono di voce di Tom. Era estremamente serio e questo li preoccupava, ma soprattutto non avevano idea di cosa avesse intenzione di dire al fratello in privato.
"Scusa cosa stiamo facendo adesso?" relicò il gemello.
"Devo mostrarti una cosa..." Tom finì la sua colazione e posò la tazza nel lavandino "Finisci di mangiare. Ti voglio in forze..." esclamò infine.
Bill strabuzzò gli occhi confuso guardando i suoi due amici altrettanto perplessi.
Tom uscì dalla cucina e si diresse in camera sua. Fece per seguirlo, ma Gustav lo bloccò di colpo.
"Aspetta!" esclamò afferrandolo per un braccio "Fa come ti dice... Ci penso io..." l'amico si alzò e uscì dalla stanza.
Bill, troppo preoccupato per mangiare, continuò a giocherallare con il cucchiaio nella tazza.
"Ehi, Bill.." pronunciò Georg d'un tratto vedendolo triste.
"A cosa stai pensando?"
"Che le cose sono leggermente cambiate! Dopo un discorso del genere normalmente mi sentivo un po' meno preoccupato e invece adesso mi sento esattamente come prima.."
"Qual'è il problema?" Georg si sedette alla sedia di fronte a lui e lo guardò negli occhi.
"Il problema?" ripeté Bill "Credo di essermi stancato di farmi sempre difendere da Tom. Credo di averlo realizzato adesso per la prima volta."
"Meglio tardi che mai, no?" esclamò Georg sorridendo cercando di sdrammatizzare la situazione. Infatti il cantante sorrise, ma il suo sorriso triste fece scattare in Georg una voglia di fare da padre al ragazzo che aveva di fronte.
"Senti.." cominciò dopo un po' ".. guardalo da un altro punto di vista. Tom si è talmente innervosito quando ha visto che ti importunavano e ti insultavano che non ci ha pensato due volte a difenderti. Questo dimostra quanto ti vuole bene e quanto farebbe di tutto per proteggerti, anche finire denunciato o con un taglio sul labbro. Nonostante spesso non lo dimostri ci tiene molto a te, e cerca sempre di insegnarti qualcosa per la tua felicità."
"Sì, lo so.." commentò Bill rialzando il capo sorridendo. Questa volta il suo sorriso era felice.
"Conosco mio fratello abbastanza da darti ragione. Solo che vorrei anche io fare qualcosa per lui ogni tanto. Per esempio calmarlo per non fargli iniziare una rissa. Questa volta credo che Tom si sia innervosito perché non mi sono difeso dagli insulti e ha ragione anche lui, non trovi?"
Il bassista annuì. Guardò il suo amico sorridendo. Bill aveva proprio centrato il punto della situazione.
E' proprio vero che i gemelli sono in sintonia! pensò divertito.
"Perché ridi?" domandò Bill imbronciato dopo un po'.
"Perché sono contento di avere due amici gemelli!" rispose l'amico scompigliandogli i capelli.
"Strano di solito dici esattamente l'opposto!" il cantante prese il polso dell'amico allontanandolo dai suoi capelli.
"Georg, posso farti una domanda?"
"Certo!" rispose il bassista confuso dal tono imbronciato del cantante.
"Perché ce l'avete tutti con i MIEI CAPELLI OGGI??????"
"Bill, i tuoi capelli gridano: SCOMPIGLIATEMI!"
I due amici scoppiarono a ridere.

***

Eccomi tornata con una nuova FF. Non è esattamente il seguito di Frohe Weinachten, Kleine Bruder! però diciamo che è collegata. Grazie mille per aver letto e spero che la storia vi sia piaciuta. ^^
   
 
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