10/03/2010
1 recensioniQuesta Fanfiction vuole essere un’introspezione su Lenalee, centrata tra il primo scontro tra Allen e Tiky e la battaglia con il livello 3 (l’Akuma title XD)
Sono le night tra la 57 e la 64.
Spero non sia un momento già troppo sfruttato, anche se non ci conto ^^ Comunque spero che apprezziate e recensiate XD
Dedicata al generale Cross. Dream Loom
Un grazie speciale a Mistral e al mio Beta*star
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Ho fatto un sogno molto tempo fa, un sogno che poco a poco sta diventando reale.
Mi trovavo seduta su delle rovine, circondata da un mare rosso e scuro. Ovunque guardassi vedevo solo cadaveri, senza nome e senza volto.
La mia famiglia era stata sterminata e resa irriconoscibile. Non potevo neanche trovare le salme di chi amavo per donargli un ultimo, inutile abbraccio. Ero così impotente da riuscire solo a sciogliermi in lacrime e stringere convulsamente la testa fra le mani.
Ogni cosa era in frantumi, ma io no.
Proprio come ora.
Nel sogno, piano piano, dimenticavo cosa significasse respirare liberamente, senza l’affanno datomi dal pianto, dimenticavo persino cosa significasse la sensazione calda di qualcuno accanto.
In quel frammento delle mie paure, ero preda della disperazione. Non avevo vie d’uscita.
Ma ora no: devo tornare indietro, c’è un messaggero.
Speranza.
Non sono lucida, ma riconosco la persona che mi sta davanti: è un membro della sezione Asia.
“Abbiamo trovato uno dei vostri, Allen Walker, e ci stiamo occupando di lui”
E’ vivo! Voglio andare da lui! Voglio…
“Dovete salpare immediatamente, dovete lasciare Allen Walker in Cina”
…lasciarlo qui.
“Ha perso la sua Innocence, non c’è alcuna strada possibile perché continui ad essere un esorcista”
E’ insopportabile. Ed è colpa mia.
Vagamente mi rendo conto che ora c’è anche Miranda con noi, ma non capisco cosa mi accade intorno.
Vengo condotta sulla nave, e mi lascio scivolare a terra esattamente lì dove mi accompagnano - sugli ultimi gradini per scendere sottocoperta. Non riesco a far altro che fissare il vuoto davanti a me, quel vuoto che si rispecchia dentro il mio spirito.
Non è più un’esorcista. Alla mia famiglia è stato strappato un altro pezzo.
E’ colpa mia. Non li ho saputi proteggere.
Lavi mi grida contro, è arrabbiato con me e questo concretizza la mia angoscia in pianto. Non ascolto veramente ciò che dice, non comprendo il significato delle sue parole, ma non riesco a fare in modo che le lacrime non sgorghino dai miei occhi.
Sento che la situazione attorno a me si anima, qualcuno mi passa accanto facendo un gran trambusto, ma i miei occhi riescono solo a vedere quel sogno. Quella visione è sempre più vicina, sempre più reale.
Mi soffoca.
Vorrei semplicemente scomparire da questo mondo per non dover affrontare tutto questo.
Perché devo combattere?
Questa è una guerra senza confine che non riserva la salvezza a nessuno.
Non ha pietà per gli innocenti, non risparmia i combattenti. Ogni anima coinvolta, ogni anima su questa terra non ha speranze di sopravvivere.
Non posso fare niente per cambiare queste regole, queste stupide regole imposte dall’alto. Hanno massacrato persone a cui volevo bene senza che potessi fare niente.
Allen è morto, come esorcista.
Se penso al mondo, ora, lo vedo inevitabilmente più povero rispetto a qualche anno fa, a qualche mese fa.
È successo perché l’hai abbandonato.
Non sono stata in grado di proteggerli.
Nessuno poteva proteggerli perché nessuno è in grado di sconfiggere chi ci minaccia, esseri troppo superiori a dei poveri umani.
Non esiste la salvezza per i compatibili, condannati da Dio ad un destino che non hanno mai desiderato. Un fato che rimpiangono ogni istante della loro vita.
Odio il Dio che ci ha condannati a tutto questo, dandoci i mezzi per combattere e perdere inevitabilmente.
Odio l’Innocence, che ha portato solo dolore e disperazione, esattamente come il Conte del Millennio.
Ha cambiato vite ed infranto sogni, ha sconvolto e portato al martirio.
Ha costretto Komui a chiudersi in prigione.
Mi ha fatto conoscere la mia famiglia solo per privarmene lentamente.
Nonostante questo, ne ho un bisogno disperato.
Perché Lenalee Lee deve combattere.
Perché Lenalee Lee vuole proteggere i brandelli della sua famiglia.
Molto tempo fa ho deciso che la mia vita non sarebbe stata più mia. Avrei cercato di proteggere con ogni mezzo le persone importanti, coloro che avevano tinto di sorrisi il mondo intorno a me.
Coloro che, dopo Komui, mi avevano salvata dai toni scuri e profondi in cui mi ero persa.
La mia vita è al loro servizio, non al servizio dell’Innocence.
Per questo posso combattere, per questo devo indossare di nuovo la divisa e avere fede.
Allen è vivo, come essere umano.
Voglio pensare che, almeno questa volta, riuscirò a proteggere chi amo.
Indossando ancora il distintivo dell’Ordine, voglio convincermi che lui ci stia raggiungendo.
Tornerà da noi.
In questo modo, nonostante odii questo Dio così crudele, nonostante odii l’Innocence, posso tornare sul campo di battaglia e mettere a rischio l’unica cosa che realmente possiedo per salvare i miei compagni.
La mia Home non sarà lacerata di nuovo.