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Autore: I Walk With Shadows    10/03/2010    10 recensioni
Ci sono tante parole per descrivere una persona. Una persona normale, sì, ma visto che Zackary non era una persona normale, non si trovavano così tante parole. L'unico che Brian aveva trovato da quando l'aveva conosciuto era strambo, senza parafrasi, con nessun sinonimo. Neanche strano, perchè per Zacky era troppo normale. Si faceva passeggiate in bus, o anche in casa, stappava le birre con le ciabatte, rideva come una donzella in difficoltà -che poi non è che il signor Haner ridesse in modo maschile, ma vabbè- e ogni tanto, si metteva a giocherellare col piercing al naso.
[Demential,ForChia(L).]
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Johnny Christ, Matthew Shadows, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, non mi pagano, non li conosco, non vivo ad Huntington Beach sulle spalle di Matt Shadows -sèh, magari-, non sono fatti reali, non voglio offendere i Sevenfold che tra l'altro venero e bla bla bla. Già sapete, no?


Dedicato a Chiara.

Perchè semplicemente ora che le piacciono gli Avenged le cazzate che spariamo sono enormi e bellissime, perchè dovevo dedicare qualcosa anche a lei, e perchè merita un premio, visto che dopo 7 mesi di rompitura dei maroni sono addirittura riuscita a farle piacere i Sevenfold e persino Syn.

O forse, semplicemente, perchè le voglio bene, perchè è una delle mie migliori amiche, perchè la adoro, e perchè so che sbogierà come una cretina a leggere questa ff.

Ti amo, Chia. Non cambiare mai.

PS. Ricordati che quando Matt si butta giù dalla finestra, il terreno si divide in due, ma poi con la sua forza riunisce tutto e si riforma la pangea, e tutti veneriamo Dio Matthew u.u.



So che scrivere una Demential dopo la morte del Rev non è il massimo, ma se non la avessi scritta mi avrebbe perseguitato comunque.

Buona lettura.



McDonald's Hamburger.


Brian si sedette sul letto, lasciando cadere il sacchetto pieno di panini mollicci e bibite gassate, che fece un tonfo sul pavimento.

Si tolse il cappello e lo fece volare via in un posto indefinito nella camera, probabilmente sotto-sopra il tavolino, si massaggiò le tempie pulsanti, lasciandosi poi cadere all'indietro e spettinandosi i lunghi capelli scuri.

Zack era fuori, a fare una passeggiata.

E ora direte, “una passeggiata su un tour bus?”, e io vi dirò, sì, una passeggiata su un tourbus.

Ci sono tante parole per descrivere una persona. Una persona normale, sì, ma visto che Zackary non era una persona normale, non si trovavano così tante parole. L'unico che Brian aveva trovato da quando l'aveva conosciuto era strambo, senza parafrasi, con nessun sinonimo. Neanche strano, perchè per Zacky era troppo normale. Si faceva passeggiate in bus, o anche in casa, stappava le birre con le ciabatte, rideva come una donzella in difficoltà -che poi non è che il signor Haner ridesse in modo maschile, ma vabbè- e ogni tanto, si metteva a giocherellare col piercing al naso.

Poi i passi pesanti si fermarono, e Zacky sbucò dalla porta facendo spaventare Gates, che in tutta risposta fece un urlettino piacevole nel sentirsi, alle nove e mezza di sera.

-Ho fame- Disse Zack, senza degnare il chitarrista di uno -uno- sguardo, e dirigendosi verso il sacchetto che emanava quell'odore così riconoscibile di fast-food caldo.

-Ho preso il McDonald. Matt mi aveva promesso una qualche ricompensa, come due dollari o roba simile-.

-Non te li darà, lo sai, vero?-.

-Certo che lo so, più che altro l'ho fatto per uscire. Sai, quando...-.

-No Gates, non mi interessa sinceramente. Quando mangio?-.

-Mangiamo. Prima persona plurale-.

-Seh, seh, comunque, quando mangiamo?-.

-Tempo di riscaldare gli hamburger, mio caro, e mangiamo-.

-Ah, okay. Gnammy gnamm...-.

Con le dolci parole sopra, Zack chiuse la porta della stanza nel quale aveva infilato al massimo la testa comprendendo il collo, e riprese a camminare nervosamente su e giù.

Brian si sdraiò di nuovo sul materasso ad acqua, facendo ondeggiare tutto e rischiando di cadere e di rompersi l'osso del collo, ma vabbè.

Inspirò profondamente, guardando il soffitto sopra muoversi a ritmo di Matt-e-Val, e chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare da un sonno dolce e coccoloso.


Ci sono tre versioni di Matt.

La prima è quella che, per fortuna, si trova più spesso: quella dell'omone pacifico, che ama sua moglie, che sorride sempre come un bambino, che balla Barbie Girl degli Aqua e che ride in modo maschile -almeno uno che ride come un uomo c'è-, meglio detta come Matthew Sanders.

Poi c'è Matt Shadows. Quello che canta, s'intende. Il metallaro con la maglietta dei Pantera che gira per il palco a cantare A Little Piece Of Heaven, che sia rasato o con la cresta.

Poi c'è Il Signore delle Ombre. Ed è la versione incazzata di Matt. Perchè quando M. Shadows si incazza non solo lui diventa arrabbiato, ma anche le mura si arrabbiano, e speri solo che non ti metta una delle sue grosse mani in faccia per fartela volare via.

Ecco, e il modo per riconoscere Il Signore delle Ombre, è il modo in cui si mette a urlare, come quando canta, solo con un po' più di finezza.

-Dove cazzo è il mio cibo, porca di quella puttana!?-.

Ecco, questo è il Signore delle Ombre.

Ora che l'avete conosciuto, scappate pure. Meglio per voi.

-Buongiorno, raggio di sole- Ridacchiò Jim, facendo ondeggiare la birra nel calice.

-TU! Tu sai dov'è il mio cibo?!-.

-...No-.

Matt ruggì, girandosi verso Johnny, che impaurito, si era nascosto dietro un barattolo di sottaceti.

-E tu?! Sai dov'è il mio cibo?!-.

-...No-.

A questo punto il Signore delle Ombre, con un leggero grugnito, e un movimento occulto di braccio per far quasi cadere i sottaceti, che Johnny prese prontamente, si dileguò e camminò a passi pesanti verso la stanza di Brian, sbattendo la porta violentemente e svegliandolo.

-TU! Tu dovevi prendere il cibo! Dov'è il mio cibo?! Cibo mio! Mio cibo!-.

Brian, terrorizzato, cercò il suo cappello per far finta di essere Micheal Jackson, inutilmente, visto che Matt lo iniziò a guardare in cagnesco, aspettando una risposta che soddisfasse la sua fame.

-Io... Io... Era lì ma...-.

Indicò il punto in cui poco prima si trovava il sacchetto di hamburger, ma non trovò nulla che potesse soddisfare la domanda del Signore delle Ombre.

Matt alzò prontamente la mano per fargli volare via la testa, quando a Synyster tornò in mente una piccola cosa.

-Aspetta Matthew, non uccidermi!-.

-Perchè non dovrei?!-.

-Zack! Zack! Lo hai trovato?-.

-In effetti... No-.

-Potrebbe avercelo lui! Aveva fame!-.

Così, dopo aver evocato Jim, Johnny e Valary, i cinque si diressero in punti molto remoti del bus. Chi nel bagno, nella cucina, nel salotto, nelle stanze e persino nella lavatrice, ma nessuno trovò traccia di Vee.

Matt stava per perdere la coscienza, risvegliato ogni tanto da Val, che con qualche sberla riusciva dopo un po' a svegliarlo, e a ricordargli che stavano cercando colui che aveva rubato gli hamburger, trattenendolo da uno strano impulso omicida.

Poi Brian si ricordò: lo sgabuzzino. Conoscendo Zack, amava i luoghi chiusi più di ogni altra cosa, e mangiare nello sgabuzzino per terra sei panini iper grassi non gli avrebbe certamente distrutto la vita.

Così lo sussurrò a Matt, che tra vari sghignazzamenti, disse agli altri tre cercatori di seguire una rotta nuova, e tutti insieme, come dei profanatori di tombe ubriachi, si diressero verso lo sgabuzzino.

Quando Jim aprì la porta gli venne da piangere.

Zack, con tutti quei panini aperti, la bocca piena, salse sparpagliate per terra, bibite aperte e con cannucce già infilate, non era un bel vedere.

Subito il Signore delle Ombre gli si scaraventò contro, dicendo qualche bestemmia qua e là, con Valary dietro che cercava di trattenerlo.

Zacky si mise a pregare ai suoi piedi.

-Ti prego, grandissimo uomo, non mi uccidere-.

Matt alzò un sopracciglio, per poi sfoderare una risata malvagia che fece agghiacciare tutti i presenti.

-No, a dir la verità non avevo questo, in mente...-.


-Mmh, buono questo hamburger!-.

-Ehi, fammelo assaggiare-.

-Johnny, passami il tuo!-.

-Dammi il ketchup!-.

-No dio... Passami la maionese, per favore-.

-Ehm, ragazzi- Sussurrò Zack, incatenato al muro -Posso avern...-.

-NO!-.

-Ah... Va bene...-.



***Walks Angle.

Ok, mi rendo conto che fa schifo, lo ammetto, non so da dove sia uscita, non so come, non so quando, non so perchè.

Non ho voglia ora che Jim è morto di pensare sempre triste, dovevo scrivere qualcosa che facesse ridere ed è uscita questa cosa senza senso. Abbiate pietà! * scappa impaurita *.

Niente, recensite, soprattutto tu Chiara (XD) sennò vi mangio a colazione u.u.

Baci,

Walks.

  
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