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Autore: Aelis    11/03/2010    4 recensioni
Il primo episodio della Nuova Trilogia pullula di personaggi bizzarri: regine bambine che partecipano a sedute in Senato con lampade liberty in testa, monaci guerrieri in accappatoio, ragazzini prodigio odiati cordialmente dai vicini di casa...
Leggere per credere.
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin, Skywalker/Darth, Vader, Obi-Wan, Kenobi, Padmè, Amidala, Palpatine/Darth, Sidious
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa.

L’aura mistica e mitologica che pervade ogni Saga Fantasy che si rispetti, mal si coniuga con gli aspetti pratici, di ogni ordine e tipo, con i quali ciascuno di noi (e presumibilmente anche gli Epici Eroi) si ritrova a fare i conti tutti i giorni (le comuni piccole miserie quotidiane!).
Data questa premessa si potrebbe anche enunciare il postulato che:
Più la saga è mistica e “seriosa”, meno gli aspetti pratici vengono mostrati per non cadere clamorosamente nel ridicolo.
Non essendo trattati, e/o lasciati volutamente nel vago, ognuno di noi è liberissimo di immaginarseli come gli pare…Il che, se da un a parte, ciò risulta essere esercizio di fantasia originale ed inaspettatamente divertente, dall’altra dimostra quanto sia deleterio questo artificioso Pathos per il valore complessivo dell’opera.
Insomma, per dirla con parole semplici, più la storia “si prende dannatamente sul serio” più è ferocemente ed involontariamente comica.
Episodio I, in questo senso, ne è un esempio eclatante.

Le improbabili ambientazioni.

Il locale caldaia del palazzo Reale di Naboo.

Sicuramente tutti voi avrete seguito, frementi, il mitico duello “Buoni contro Cattivo” che vi avrà inchiodati alla sedia per i circa 7-8 minuti della sua durata…ma certamente non avrete potuto fare a meno di notare dove l’epica tenzone avesse luogo:
le cantine, o meglio, il “locale caldaia” del palazzo Reale di Naboo.
Che esistessero architetti pazzi in ogni luogo del globo terracqueo è cosa accertata e risaputa, ma il fatto che i folli seguaci di Zevi avessero aperto uno studio di progettazione nella Galassia Lucassiana , vi confesso, per me fu una rivelazione!!
Tutto quel po’ po’ di centrale energetica, mostrato con dovizia di particolari, a che diavolo sarà servito??
I Reali di Naboo avevano litigato con la locale Italgas/ENEL ed avevano deciso di provvedere al riscaldamento e al rifornimento energetico in proprio?
E le porte a tempo? Avevano, forse, paura che qualcuno si allacciasse abusivamente al contatore?
Personalmente io non ho mai avuto l’onore e l’occasione di visitare il Palazzo del Quirinale (giusto per fare un esempio casereccio) e tanto meno le sue cantine, ma dubito che esse contengano il reattore numero 3 di Chernobyl (o anche un banalissimo gruppo elettrogeno diesel).
Oppure erano le cucine?
E se lo fossero state, cosa dovremo aspettarci in Episodio II?
Un epico duello dentro al cesso (che magari assomiglierà in modo inquietante alla MIR)?
Chi vivrà vedrà.

Il condominio dove abita la mamma del Jedi.

Che un quartiere di schiavi non possa assomigliare a Beverly Hill è cosa ragionevole, ma rimane pur sempre molto divertente immaginare come una tipologia abitativa simile a quella mostrataci da Lucas come casa del futuro Darth Vader, possa prestarsi a prevedibili scene di vita quotidiana….In condominio!
No, dico, ve le figurate che razza di assemblee condominiali ci saranno state in un posto del genere?
Noo??
Basta leggere il verbale dell’ultima riunione….
Signora Brok (interno 15/a): “Signor amministratore, è uno schifo e una vergogna!!!! E’ possibile che a causa di tutti quei rottami di Pod che accumula il piccolo Skywalker nel cortile comune, non si sappia MAI dove PARCHEGGIARE LO SPRINTER????”
Signora Oks (interno 17/b): “Verbalizzi!!!! Io sono stufa, dico stufa, di pulire le cacche di Bantha dal mio zerbino!!”
Signor Eksen (interno 14/b): “Senta un po’ signora Skywalker, se suo figlio non la pianta di fare l’allenamento con la spada laser ed i remoti alle due DI NOTTE, la prossima volta che capita vengo giù e faccio un KASINO!!!!”
Signor Plommer (interno 12/e): “Signora Skywalker se becco ancora suo figlio a smanettare con il reattore del Pod, davanti alla MIA finestra, giuro che gli faccio passare la voglia!!!
Se si volesse, poi, buttarla sulla psicoanalisi sarebbe logico supporre che il piccolo Anakin dopo simili traumatizzanti esperienze, sia stato fortemente, negativamente, influenzato e sia così caduto in seguito nel LO…(Personalmente ho desiderato, più di una volta, d'essere la felice proprietaria di una spada laser durante una riunione condominiale….

Il Tempio Jedi: un mostro architettonico.

La mostruosità architettonica della sede dell’Ordine Jedi può ben far impallidire il ricordo di molti, più famosi, scempi edilizi (chi di voi non ricorda, ad esempio, il caso Fuenti?)
Probabilmente concepito per ospitare, più o meno, stabilmente 15000 persone, il Kraken edilizio cubava, ad occhio e croce, come il terrestre Pentagono (cioè circa 1.800.000 metri cubi); ma lungi dall’assegnargli solo una funzione strettamente pratica il folle architetto che lo progettò (sarà stato lo stesso che disegnò le cantine del Palazzo Reale di Naboo?? Mah?) volle pure sbizzarrirsi (probabilmente durante i postumi di una ciocca colossale) cercando di conferirgli anche un valore estetico, con il risultato che purtroppo conosciamo…

Gli stravaganti personaggi.

I Jedi e le loro strane abitudini.

Innegabilmente i Jedi sono identificabili come dei tipi “strani”: che vadano in giro per la Galassia per mantenerne l’ordine e far trionfare la giustizia è comprensibile, che lo facciano in accappatoio lo è molto meno (il perché, poi, non adottino come divisa un bell’impermeabilone da esibizionista, così magari qualche volta potrebbero divertirsi, proprio mi sfugge!)
“Arruolati” nell’Ordine entro i primi sei mesi di vita, rimane un mistero come possano sopravvivere all’età dei pannolini in un ambiente così deprimente e tetro come il loro Tempio (la casa degli Adams, secondo me, in confronto sembrava Disneyland).
Sarebbe poi curioso verificare come e da chi vengano allevati e, soprattutto, quali siano le madri degenerate che li affidarono ancora in fasce ai bei tomi di cui sopra.

I Sith e i loro metodi da Stenhome.

Come tutte le organizzazioni segrete che si rispettino i Sith debbono necessariamente celarsi agli occhi dei loro nemici (in questo caso i Jedi); ma che per riuscirci siano costretti ad indire le loro riunioni a casa di uno o dell’altro (appunto come le rappresantanti della nota ditta di prodotti per la casa sopracitata) francamente lo trovo un po’ comico.
Dato che c’erano potevano farsi una bella Sede Ufficiale nel retro di un ristorante, oppure in un capannone abbandonato o, meglio, in un garage.O magari trovarsi una bella facciata rispettabile tipo ditta import-export (questa non è neanche troppo originale come idea…), ma ridursi alla soluzione delle riunioni casalinghe...Suvvia! Fa tanto tè delle 5 con la vecchia zia Ada! J

Obi-Wan Kenobi:l’uomo sbagliato nel posto sbagliato.

Il signore in questione avrebbe sicuramente avuto davanti a sè una carriera sfolgorante nel campo dei furti d’auto (non so se avete notato con quale perizia il Nostro riesca a far ripartire il Bongo solo maneggiando i cavi dei contatti, senza neanche pensare per un attimo ad usare la chiavetta d’avviamento).
Avrebbe avuto anche parecchie possibilità di sicuro successo nel settore delle riparazioni meccaniche (pare molto più a suo agio con una chiave idraulica davanti all’iperpropulsore guasto, che non con la spada laser davanti a Maul).
Sicuramente la Saga avrebbe avuto una vicenda moolto diversa se al piccolo Obi Wan fossero stati dosati, oltre che la percentuale dei Midichlorians (mg/dl), anche gli ormoni tiroidei…un po’ di eutirox può fare miracoli!

Qui-Gon Jinn: un biologo mancato!

Il maestro Jedi sarebbe stato sicuramente più utile all’umanità (e alle altre creature della Galassia) dietro il becco di un Bunsen od a manipolare capsule Petri in un bel laboratorio.
Le aspirazioni frustrate spesso conducono in vicoli ciechi; così non potendo scegliere, il tapino, si trovò incastrato nello scomodo ruolo di paladino ad oltranza della giustizia, salvo poi ritrovarlo ad eseguire esami del sangue non richiesti su bambini sconosciuti.
Oltretutto poi per finire, dopo morto, ingloriosamente grigliato come un wurstel senza neanche l’onore di una pira decente.

La regina Amidala e la sua parrucchiera folle.

Nella mia famiglia si tramanda il ricordo di una vecchia zia, ormai defunta, da tutti universalmente riconosciuta come l’incarnazione vivente del cattivo gusto. Della sua “beLiSima” casa conservo l’indelebile ricordo di un incubo ad occhi aperti…
Memorabili i suoi mobili in stile Roccobaroccorococò ed i suoi ripugnanti complementi d’arredo che non avrebbero sfigurato sul set di un film dell’orrore.
Nel posto d’onore, sulla credenza (dotata di zampe unghiute) della sala da pranzo, troneggiava facendo bella mostra di sé un’importante antica lampada che, nelle intenzioni del suo pervertito creatore, avrebbe voluto essere in stile Liberty, ma che in realtà assomigliava di più ad un trofeo di guerra Maori.
Quando vidi per la prima volta Episodio I ed esattamente si arrivò alla scena della povera Amidala al Senato, un pensiero balenò nella mia mente:
la parrucchiera della regina aveva “fregato” la lampada della zia Ada e l’aveva riciclata come acconciatura per la sua sovrana!
Questo insano gesto, così sconsiderato, dovrebbe farci riflettere sulla sanità mentale degli stretti collaboratori della Real Casa di Naboo, la quale, oltre che a tenere a bada gli arrogantissimi rappresentanti della Federazione del Commercio, avrebbe fatto bene anche a controllare più da vicino le assunzioni del personale domestico.

Anakin: un ingegnere mancato (per colpa di sua madre).

Se la signora Shmi fosse stata una donna di polso probabilmente la storia della Galassia sarebbe stata assai diversa.
No, scusate, ragioniamo!
La famiglia Skywalker abitava in quartiere, per così dire, “degradato” dove sarebbe stato molto facile fare brutti incontri e dove, per le strade, si aggirava di tutto, e di più.
Con quale coraggio, o forse sarebbe meglio dire incoscienza, la mamma di Anie faceva entrare in casa tre perfetti, nonché bizzarri, sconosciuti e senza battere ciglio offriva loro ospitalità??
Personalmente ritengo che se fossi stata io al suo posto le cose sarebbero andate diversamente…più o meno così:
Annie (entrando giulivo con i suoi strani accompagnatori):”Ciao mamma sono a casa!”
Mamma (arrivando dalla cucina): “Dove diavolo sei finito? Devi ancora studiare e sei in ritardo per la cena!”- occhiata in tralice ai 3 figuri, 4 con il droide- “E questi chi sono?? Via! Fuori da casa mia!”
Qui Gon (con aria conciliante):“Sono Qui Gon Jinn e suo figlio è stato così carino da offrirci un rip…”
Mamma (scambiandolo per un venditore porta a porta di enciclopedie): “Senta io non compro niente, non firmo niente, se ne vada!!!! Fuori entro tre secondi o se no qui succede un macello!”
Qui Gon (contrito): “Lei non capisce…Abbiamo un’importante missione da compiere…”
Mamma (spingendoli verso la porta d’ingresso con uno spazzolone): “Sì’, sì, dite tutti così, via sciò!”
Annie (delusissimo): “Ma mamma! Il signore è un Cavaliere Jedi!!!”
Mamma: “Sì certo, e io sono Jabba The Hutt!! RAUSS!!”- spintonandoli fuori dalla porta ed innescando il sistema di bloccaggio, poi rivolta al figlio- “Senti, se non la pianti di portarmi a casa certa gente, per te si mette male!! Adesso fila a studiare perché se anche questa volta non passi Analisi 2, le corse con il Pod te le scordi per un pezzo!!!”
E molto probabilmente nella Galassia ci sarebbe stato un Cavaliere Jedi in meno ed un ingegnere in più.

Palpatine il Fregoli del Senato.

E’ noto che i politici sono spesso degli intriganti e truffatori e che quando si chinano per baciare i bambini rubano loro le caramelle.
Spesso sono corrotti anche nei loro costumi privati, ma il senatore Palpatine credo che, in quanto a stranezze, li abbia surclassati tutti.
Un esponente di spicco della politica della Repubblica Galattica che al termine delle riunioni parlamentari si precipita a casa, si toglie gli abiti da Senatore e si infila in fretta e furia una “palandrana” nera per “telefonare” ai suoi amici sparsi in mezza Galassia, risulta essere perlomeno bizzarro (io direi più prosaicamente che il signore “era fuori di testa come un balcone!”)
E se, dopo una notte di bagordi, si fosse sbagliato ed avesse indossato il vestitone nero per andare al Senato, e poi gli abiti del rispettabile Senatore per le sue “telefonate” private, che cosa sarebbe successo??
Il dubbio atroce che mi tormenta è che, vista la banda di storditi da cui era circondato, probabilmente non se ne sarebbe accorto nessuno…

Darth Maul: croce e delizia di ogni dentista della Galassia.

In mezzo ai tanti dubbi e perplessità suscitati da Episodio I, brilla di luce propria una assoluta certezza: il signor Darth Maul non aveva MAI, ma proprio MAI, sentito parlare del mese della prevenzione dentale!
Che sia lecito e tollerabile il fatto che uno possa andarsene in giro tatuato come un guerriero Maori esibendo, per di più, anche una mezza dozzina di corna sul cranio, nessuno lo discute, ma che per rendere più terrificante il proprio aspetto uno debba rovinarsi i denti a quel modo…Proprio non lo capisco…Cosa avrà potuto mangiare con quella dentatura il nostro cattivissimo Maul?…Frullati e pappine?
Forse era così malvagio solo per effetto della cattiva digestione?
Oppure era così incazzoso perché non poteva mai partecipare senza imbarazzo alle grigliate dei suoi amici??
E andare dal dentista?
Paura del trapano?
O del preventivo?
Mah??!!

Le inconsulte gesta.

The Obi-Wan’s no water proof lightsaber.

L’ingloriosa scena ci fu risparmiata sul grande schermo, ma la sua popolarità è, comunque, grandissima: Obi Wan che si tuffa in un lago (dalla nave da sbarco truppe Droidi Cattivi) con la spada laser accesa, questa si spegne e rimane inservibile per un bel pezzo.
Che il giovane Padawan fosse, forse, più portato per altre carriere (ladro d’auto, meccanico, elettricista), che non per quella di “guerriero”, mi pare di averlo già detto; in ogni caso rimane un fatto piuttosto curioso che l’arma, che concentra in sé tutta la potenza della Forza, possa “smorzarsi come una candela” se immersa in acqua.
Sorge, allora, spontanea una domanda: perché fare tanto Kasino con ‘sti duelli…Quando sarebbe bastato un idrante o, magari, un semplice estintore?
I Jedi battuti dai pompieri?
Boh?!

Annie: il Mozart del combattimento aereo acrobatico?

La storia ci insegna che sono sempre esistiti i bambini prodigio: talenti straordinari, versati in una particolare branca del sapere e con capacità di apprendimento prodigiose.
Apprendimento, appunto!
Il piccolo Wolfgang Amadeus, che compose il suo primo concerto ad otto anni, probabilmente non sarebbe diventato il genio che tutti conosciamo se suo padre, il vecchio Leopold, non gli avesse fatto, fin dalla più tenera dalla più tenera età, “un mazzo tanto” con la teoria del solfeggio e gli esercizi di tecnica.
Come, dove e soprattutto da chi, il piccolo Anakin avrà imparato tutte quelle nozioni e quella manualità che gli consentirono di abbattere la superastronavona dei Cattivi di Turno senza il minimo sforzo?
Solo impratichendosi con le gare degli sgusci?
Watto gli avrà dato ripetizioni?
Oppure scuola Radioelettra?
Chi lo sa?

Conclusione.

Star Wars rappresenta, per tutti noi, una favola mitica e tecnologica dal fascino indiscutibile, spero vivamente che mi perdonerete se in questo mio scritto ho “sparato a zero” su di essa…ma la tentazione di metterne in luce i lati deboli è stata troppo forte!

  
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