Kaos
La mia ormai è un’eterna ossessione.
Ti ho perso e seppur lo sappia bene
ti bramo con ancor più passione
Ma tu ormai sei volato lassù
dove tutto ha inizio e fine.
So che non mi è concesso rivederti
Perché quella porta ai mortali è chiusa.
Ed è un doloroso martirio.
La mia vita è un continuo via vai,
colma di volti e metropoli,
tra voci sconosciute e lingue diverse,
il mio è un grigio caos,
se può mai possedere un colore.
E quando sarò stanco di tutto
alla fine, lo so,
laggiù mai potrò arrivare.
Il destino mi ha serbato altre strade
che non avrebbero mai dovuto
Incrociarsi con il tuo cammino.
Rimembri quando ti conobbi?
Tu eri l’unico, l’unico a parlarmi
Avrei dovuto lasciarti perdere allora,
ma ti cercai lo stesso, per anni,
e alla fine ti trovai.
Tanto tempo era trascorso,
e tu già mi avevi dimenticato.
Al tuo braccio stava un altro,
ai tuoi occhi c’era solo lui.
Ti vidi sorridere a quello sconosciuto,
lo stesso sorriso gaio che una volta,
era rivolto a me, me solo.
Ma tu mi avevi già dimenticato.