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Autore: Chiara_Chiara    11/03/2010    4 recensioni
Scritta per la community 1frase.
C’era una volta, in un paese lontano, un uomo che combatteva per la pace, e una donna che promise di seguirlo…
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per la community 1frase: cinquanta frasi su una coppia, ognuna ispirata da una parola. 

 

 

Titolo: Resistance

Rating: Verde 

Avvertimenti: Manga-based, spoiler fino al capitolo 102.

Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Hiromu Arakawa.

 

#1 – Sonno: Da quando aveva scoperto che anche lei si era arruolata, ed erano entrambi a Ishbar, aveva smesso di dormire quel poco che ancora riusciva.

#2 – Treno: Dal treno che la riporterà all’Accademia, l’ultimo sguardo che le arriva da lui è un ribadire ciò che le aveva promesso davanti alla tomba del padre, costi quel che costi.

#3 – Fermata: Tutti i giorni lo riaccompagna a casa, tutti i giorni sospirano insieme appena la macchina si ferma, desiderando la stessa cosa: che casa sua non sia più per lei solo una fermata di passaggio, ma la destinazione definitiva.

#4 – Ora: Era stata l’ora più lunga della sua vita: prima la corsa in ospedale, e poi l’attesa in preda all’ansia, ma alla vista di Riza stanca e sorridente con il bambino – il loro bambino! – fra le braccia, pensò che ne fosse valsa assolutamente la pena.

#5 – Ritornello: La ninna nanna che Riza stava cantando al piccolo era la stessa che lui le mormorava tutta la notte quando lei era spaventata dal temporale e cercava rifugio in camera sua.

#6 – Cambiare: All’inizio pensava di potergli far perdere qualche brutta abitudine, come dormire in ufficio – e un addestramento simile a quello di Hayate avrebbe funzionato alla perfezione, ne era certa – ma poi, ripensando a quanto amava quel Roy, con tutti i suoi difetti, aveva cambiato idea.

#7 – Pietra: “Io… sì!” esclamò, mentre lui le infilava al dito l’anello con il diamante incastonato.

#8 – Rugiada: Ha le mani bagnate per tutta la durata della funzione per colpa della rugiada del bouquet di fiori freschi, ma alla fine non sa più se sono davvero i fiori o le sue lacrime di felicità.

#9 – Vento: Glielo aveva detto una volta, “ti amo”, ma il vento crudele del deserto di Ishbar aveva confuso le sue parole appena sussurrate e le aveva trascinate via, impedendole di sentire; adesso che le ripete lo fa quasi urlando, così che nemmeno una tempesta possa offuscarle.

#10 – Sentimento: Sapevano entrambi che era un errore, che era sbagliato, contro la legge e quanto di peggio ci potesse essere nella loro situazione, ma loro due, insieme, legati in quel modo così potente, erano allo stesso tempo la cosa più giusta che avrebbero mai potuto immaginare.

#11 – Strappo: Per dare uno strappo al passato, stava recidendo anche il presente: rifiutava l’alchimia del padre, ma l’impressione era quella di volersi allontanare anche da Roy, chiedendogli di bruciare la sua schiena.

#12 – Desiderio: “So che non ho più il diritto di chiederti nulla, dopo tutto quello che hai fatto per me in tutti questi anni, ma vorrei davvero che rimanessi al mio fianco per sempre.”

#13 – Acqua: L’acqua calda le scivola veloce sul corpo, ricalcando l’abbraccio che lui le ha dato prima, mentre nessuno vedeva; nella sua mente riecheggiano le parole bisbigliate nell’orecchio, in un’eco infinita: “Ti amo, ti amo, ti amo…”.

#14 – Favola: C’era una volta, in un paese lontano, un uomo che combatteva per la pace, e una donna che promise di seguirlo…

#15 – Premio: Aveva ottenuto riconoscimenti, elogi e una nazione: tuttavia, il vero premio delle sue fatiche in quel momento era tra le sue braccia.

#16 – Regno: Dall’alto della finestra del loro nuovo ufficio si vede tutta la città.

#17 – Delirio: Il vecchio sarebbe dovuto essere l’ultimo, ma poi eccola – pazza! – a supplicarlo di bruciarle la schiena, e lui – ancora più pazzo! - a dirle di sì.

#18 – Rana: Decisamente la sua giornata ideale: prima un picnic in campagna, lontani dai doveri di stato, e poi disteso al sole a osservare sua moglie e suo figlio che ridono mentre affrontano una “temibile” rana vicino al laghetto, una serenità finalmente trovata.

#19 – Fratello: Per la piccola Riza, Roy Mustang era il fratello maggiore che non aveva mai avuto, che l’avrebbe difesa dai rimproveri paterni, dai momenti malinconici al ricordo della madre, ma ancora lei non sapeva quanto questo sentimento si  sarebbe evoluto fino a trasformarsi in qualcosa di completamente diverso e totalmente inaspettato.

#20 – Profumo: La mattina dopo il suo incontro con Pride e la chiamata del Colonnello, davanti alla porta di casa ci sono settantadue vasi stracolmi di fiori, il loro profumo sparso ovunque.

#21 – Essere: Non vuole morire, vuole essere ancora il suo sostegno, essere la sua guardia del corpo, la sua aiutante, la sua confidente, essere tutto per lui, e soprattutto essere sua.

#22 – Ritmo: Il ritmo deciso dei passi di lei che lo seguivano era la sua musica preferita.

#23 – Garanzia: “Sai cosa è bello?” le disse una volta. “Che nonostante ogni volta tu la usi per minacciarmi, il rumore della pistola è la garanzia che sei sempre qui a vegliare su di me.”

#24 – Proiettile: Gli aveva promesso di sparare se fosse uscito dal tracciato, ma lui non sapeva che se fosse successo, alla fine i colpi sarebbero stati due.

#25 – Tentativo: Il tentativo furioso di uccidere l’homunculus aveva trovato la sua fine non con la minaccia della sua morte, ma con quella della morte di lei.

#26 – Amanti: Fare l’amore la prima notte di nozze è completamente diverso: più dolce, adesso che il “finché morte non vi separi” è una promessa e non più una minaccia, sanno che hanno tutto il tempo del mondo per essere innamorati.

#27 – Segnale: Dopo tutto, erano insieme da anni, non avrebbe mai potuto non riconoscere quell’occhiata.

#28 – Bandiera: Alla cerimonia per la sua nomina il suo viso ha un’aria spavalda, ma mentre vede passare lo stendardo con il dragone rampante, la sua mano stringe quella di lei con forza.

#29 – Stupidità: La prima cosa che le viene in mente è che correre fuori a rotta di collo dal Quartier Generale e gettarsi a capofitto nella lotta con quei mostri sia stato abbastanza - molto – stupido; poi ripensa al fatto che lui è venuto perché lei non gli ha risposto, ripensa a cosa è accaduto con Hughes, e pensa che è lei la vera stupida ad avergli dato dello stupido, perché avrebbe fatto esattamente la stessa cosa.

#30 - Schiaffo: “Lascia fare a me tesoro!” e poco dopo la pentola aveva preso fuoco, la cena era carbonizzata e Roy aveva cinque dita stampate in faccia.

#31 – Accendere: Ogni mattina la gioia più grande è accendere la luce e scoprire di essere ancora insieme.

#32 – Velocità: Ogni volta che la vede, anche solo di striscio, per i corridoi, il suo cuore accelera terribilmente.

#33 – Collo: Il livido sul collo di lei, nonostante il debole tentativo di mascheramento, era lì, sufficientemente visibile perché lui lo notasse, e si dovesse costringere a mantenere la calma al pensiero che qualcuno le avesse fatto del male.

#34 – Meraviglia: All’annuncio del loro fidanzamento, il commento più frequente era stato: “Era l’ora!”, insieme a “Ce l’avete fatta finalmente, eh?”, seguiti puntualmente dall’espressione sconcertata dei due, che non avevano la più pallida idea del fatto che tutti avevano indovinato una certa simpatia da un bel po’.

#35 – Bambini: “Bambini? Direi proprio di no… A meno di non avere una persona veramente eccezionale accanto.” aggiunse, occhieggiando la chioma bionda del tenente poco lontano.

#36 – Eclissi: Se il sole si fosse eclissato all’improvviso, per nessun buon motivo, avrebbe avuto meno paura del vederla stesa in terra nel suo sangue.

#37 – Stranezza: Riza aveva osservato spesso di soppiatto le partite di scacchi del colonnello e di Breda: sapendo che la regola era quella di salvare la pedina del re, trovava estremamente strano che invece il colonnello cercasse in tutti i modi di proteggere la regina.

#38 – Orrore: In quel lampo di fuoco c’è tutto l’orrore dell’odio, della vendetta, e lei si ripromette di fermarlo, di rimetterlo sulla retta via, anche se ciò costerà la sua vita.

#39 – Miseria: La miseria che aveva contribuito a seminare a Ishbar aveva dato come frutto la sua ambizione smisurata: diventare Comandante Supremo, finirla con le guerre e restituire la speranza a una ragazzina cresciuta troppo, troppo in fretta.

#40 – Luce: Dopo essere stato abbagliato dalla luce bianca nel portale, adesso era all’improvviso tutto completamente buio, ma non riusciva a pensare al fatto che erano in pericolo nella tana del nemico e che non poteva vedere, dato che lei era da qualche parte, lontana, insieme a King Bradley.

#41 – Fine: “Fino alla fine, starò con te fino alla fine.” lo rassicura lei ogni giorno, con ogni sguardo.

#42 – Illuminare: Il fuoco del campo le illumina gli occhi, e lui vorrebbe non aver mai visto come invece questi si sono spenti.

#43 – Richiesta: “La prego, non muoia.”

#44 – Cristallo: Una goccia solitaria scende giù dall’occhio scuro di lui, lasciando sulla guancia una scia che riluce cristallina, e lei non può fare altro che stare ad osservare, senza sapere come fare per fermare quell’acquazzone improvviso, concentrato in un’unica lacrima.

#45 – Incubo: Stretta stretta a lui, l’aria che finalmente torna a riempirle i polmoni, capisce che sono riusciti a uscire dall’incubo.

#46 – Specchio: Quando ha sentito dire che gli occhi sono lo specchio dell’anima, Riza ha desiderato non avere mai visto quelli di Roy durante Ishbar.

#47 – Linea: La prima volta che aveva visto le linee intrecciate, la complessità del tatuaggio, aveva badato solo a ciò che vi era scritto; la seconda volta, molti – troppi – anni dopo, vide finalmente il foglio.

#48 – Muro: Attraverso il muro creato da Alphonse, avvertiva il calore del fuoco: pur senza vederlo, sapeva che lui era lì, vivo.

#49 – Impressione: Al telefono gli aveva dato l’impressione che ci fosse qualcosa sotto, nel suo silenzio così pieno di parole non pronunciate, nei suoi mormorii insicuri su come tutto fosse a posto, ma se ci fosse stato qualcos’altro, lei gliel’avrebbe detto, no?

#50 – Particolare: A un passante potevano sembrare una coppia qualunque che aveva deciso di passare un pomeriggio a gironzolare per la città, ma chi si fermava a osservarli attentamente avrebbe potuto notare un luccichio negli sguardi, un cercarsi delle mani, come a timore di perdersi, i sorrisi che nascevano spontanei e rilassati, che ne facevano una coppia decisamente particolare.

  
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