Com’è potuto accadere? Come può essere realmente successo? Come può essere stato così incosciente? Queste domande risuonano nella mia testa mentre osservo il corpo di Tony cadere lentamente per terra. Un caso semplice, un omicidio elementare e neanche tanto bene nascosto, un colpevole inesperto. Incosciente. Mai dare una pistola ad un incosciente. E mai mettere Tony contro un incosciente con una pistola. Appena l’abbiamo visto lui è cominciato a scappare. La piazza era affollata, lo stavamo perdendo. Ti sei messo a correre più forte e io l’ho perso. Poi, uno sparo. Il silenzio. Gli ho sparato appena l’ho visto. Il corpo esanime di quel criminale cadeva per terra, ma i miei occhi erano sull’altro corpo a terra. Non ho la forza di muovermi. Sento una ragazza che in lontananza chiama il 911 ma è un eco lontano. Alzati, Tony, forza, non scherzare. I tuoi occhi sono semichiusi. Sento il tuo respiro pesante e debole rimbombarmi nella testa. Faccio un passo verso di te. Poi un altro, e un altro ancora. Alla fine mi inginocchio. I tuoi occhi sono chiusi. Sento il tuo cuore. Debolmente, ma batte. Tento la rianimazione. Batto forte sul tuo petto. Ho paura si fare danni. Le mie mani sono coperte di sangue, del tuo sangue. Non posso neanche pensare che tu sei li, per terra, un proiettile nel tuo petto. Non è un pensiero che il mio cervello accetta. Ciò che avevo provato alla morte di Michael non era dolore. Era.. Bo, chi lo sa che cosa era. Questo è dolore. Atroce. Il mio cuore sanguina con il tuo. Un macigno mi impedisce di respirare e un fiume cominciava a correre lungo le mie guance. La gente intorno mi osserva, ne sono consapevole. Ma loro che ne sanno di ciò che provo? Le persone che amano stanno tutte bene. Le lacrime mi rendono la vista appannata e non riesco a vedere il tuo viso. Asciugo gli occhi.
“Ziva .. “
La tua voce è talmente bassa. Prendo le tue mani tra le mie e le metto sul tuo petto insanguinato. Le stringo forte.
“Non lasciarmi” Sussurro. Il tuo cuore.. Il tuo respiro.. Apri gli occhi leggermente. Non voglio dimenticare i tuoi occhi. Ora sono scuri. Dov’è il mio verde?
“Ti…”
La tua voce è un soffio, ancora più bassa di prima. Quella voce che fino a cinque minuti prima mi prendeva in giro perché non sapevo pronunciare correttamente ferro da stiro, quella voce che aveva riso con me, per me e di me per tanti anni, quella voce che aveva detto così tante cose inutili ora non avrebbe più popolato le mie giornate. Lo so. Non resisterai. Troppo vicino al cuore. Forse proprio il cuore.
“No. “
Dico con più forza. Mi rifiuto di crederlo.
“Non voglio. Tu.. Tu ce la farai. Sei forte. Non puoi lasciarmi, non ora. Non dopo quello che abbiamo passato fino ad adesso. Tu… “ Mi manca la voce sull’ultima frase e il tuo viso sta tornando ad essere sfocato. Sorridi. Il tuo ultimo sorriso. Anche in questo momento non posso non notare che sei bellissimo. Mi sento morire anche io, con te. Il mio cuore non esiste più. Stringi la mia mano.
“Ti amo.” Chiudi gli occhi e le tue mani non stringono più le mie. In lontananza una sirena si avvicina. 



Un raggio di sole illumina il mio viso. Mi alzo a sedere sul letto, il fiato corto.
Di tutti i miei incubi mai uno era stato così realistico. L'angoscia ancora mi stringe lo stomaco. La sveglia indica le 8:05. Sono dannatamente in ritardo. Il telefono sta vibrando. Tony, dice il display. Ricomincio a respirare. Solo un sogno, solo un brutto sogno.
"Ciao, Tony. Che piacere sentirti. "
"Ziva? Che stai dicendo?"
Il mio cuore si ferma.
"Sono Gibbs, Ziva. Ricordi? Sto andando in ufficio a consegnare il telefono di Tony al nuovo agente che prenderà il suo posto. Non hai ancora cambiato nome in rubrica?" Fa una piccola pausa. "Ti ho chiamata per ricordarti il funerale oggi alle tre. A dopo."



All by myself
Don't wanna be
All by myself
Anymore 
( All By Myself – Celine Dion )