Mezzanotte
La
mezzanotte
la sua
esasperante lentezza
tendere
le braccia
a
un sonno che si nega
le
cifre sull’orologio non sanno
che
cosa vuol dire
essere
condannati a pensare
e
la stanchezza non si addensa
sotto
le ciglia
a
portare
l’angelo
della notte
e
della neve
il
sottile bordo della lama
tra
il dolore del giorno
e
la fresca, vuota incoscienza
della
fine
non so pių contare
i
respiri, i passi secchi
del
tempo
mi
perdo a cercare
un
desiderio
lo
nascondo a me stessa
per
il perpetuo, scomodo piacere
di
ritrovarlo
non
posso saltare
le
pagine
non
possiedo
alcun
indice
non
chiedo
nessuna
pace
nessun
titolo
e
dall’ombra si stacca altra ombra
ma
non viene mai la mollezza
l’abbandonata
carezza
che
cade
che
scivola nel pozzo senza vederlo
e
dall’ombra gocciola ancora altra ombra
ma
non viene mai
l’aurora
non
c’č passo
che
avvicini
ai
trasparenti mattini
del
cielo.