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Autore: Pochka    14/03/2010    1 recensioni
Longchamp si sveglia sulle note di una certa canzone. Una fiction veloce e nata per gioco che racconta una sua mattina tipo.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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baby, you just can't stop me
Baby, you just can't stop me.

Stop the rock, stop the rock
Stop the rock, stop the rock

Can't stop the rock again


Naito Longchamp, quattordici anni, futuro boss della famiglia Tomaso.
La sua radiosveglia stava suonando da soli 50 secondi quando aprì gli occhi.
Alzarsi presto non era mai stata una sua abitudine. Era solito, infatti, ad arrivare piuttosto in ritardo a scuola. Questo gli garantiva numerose e lunghe prediche da parte degli insegnanti. Ma questo a lui non era mai importato: aveva cose più importanti a cui pensare, anche durante i sermoni di quegli adulti che non aveva mai compreso appieno. Per prima cosa, a sé stesso. Poi alla sua famiglia, a divertirsi... e a vivere.
Si mise a sedere sul pavimento -era caduto dal letto, tanto si era agitato nel sonno-, allungò il braccio per spegnere la sveglia...

Shake that paranoia
 Come move me move me
Dancing like Madonna, into the groovy


Si bloccò. Invece di spegnerla, alzo il volume, in modo che si sentisse più o meno bene da ogni stanza della casa.  Era una delle sue canzoni preferite, poteva fargli compagnia mentre, con calma, si preparava per una dura giornata di scuola.
Si tolse il pigiama e, mentre andava in bagno, cercò di infilarsi i pantaloni saltano su un piede solo, cadendo più di una volta, ma continuando a cantare a squarciagola.

 Let's get down and dirty baby
Come get down and dirty babe
Down and dirty baby


Controllò i nuovi messaggi sul suo cellulare. Quella mattina era uno solo: la sua bellissima ragazza, Akane, lo aveva appena mollato, e per giunta con toni non molto educati. Naito fece spallucce e appoggiò il telefono dopo aver controllato l'ora: 08:12.
Fece spallucce, mettendosi davanti allo specchio.  La canzone non era ancora finita e continuava a dargli quell'energia di cui una persona ha bisogno per alzarsi.

Shape the rock like Henry Moore
Aphrodite at the waterhole, come on!


Iniziò a fare boccacce e pose strane allo specchio, facendo discorsi assurdi e imitando i suoi professori.
Finì di vestirsi dopo venti minuti e decise che era ora di andare. Schivò i fatali colpi di Pantera- le disse di fare più attenzione quando si allenava-, afferrò un pezzo di pane tostato al volo e si mise a correre.
La canzone era finita da un sacco di tempo, ma lui continuava a cantarla. Perché anche per fermare lui si doveva fare molta fatica.


Stop the rock, can't stop the rock
You can't stop the rock, can't stop the rock

Angolo Autrice
Non lo so. xD
Ho fatto uno di quei testi abbei dove ti dicono "scegli 12 personaggi!", e poi a questi personaggi fai fare cose indicibili... E mi è uscita la domanda "Se dovessi scrivere una song-fic con Longchamp come protagonista, cosa sceglieresti?". Ho optato per "Stop the rock" degli Apollo 440. Non so come sia uscita questa fiction, né  se abbia senso o meno. Però, che dire, a me piace!
Grazie mille per aver letto e per essere arrivati fino a qui!


  
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