Tre, no, sei volte tanto?!

-Mi hai fatto un regalo, Yamarin?- Piemon sorrise malizioso, mentre il biondo, innanzi a lui, gli porgeva un pacchetto rosso a forma di cuore. Non vi erano biglietti, solo un nastro dorato a sigillare il dono, ma il viso arrossato del ragazzo la diceva lunga su quanto gli ci fosse voluto solo per ammettere di voler fare proprio a lui, il suo miglior peggior nemico, quel regalo.
Il clown lo prese, nascondendo l'emozione.
Non era mica cosa da tutti i giorni ricevere un regalo dal suo piccolo, tenero, lupacchiotto!
Scartò il nastro e aprì la scatola. Tanti piccoli cioccolatini fondenti si mostrarono ai suoi occhi, come scrigni amarognoli di dolcezza, emanando il loro dolcissimo e invitante profumo. Cosa meglio di essi esprimeva la realtà della loro relazione?
-Li hai fatti tu?- il prescelto dell'Amicizia annuì.
"Allora, sicuramente, uno di questi sarà pieno di peperoncino..." lo conosceva bene ormai.
Yamato era abituato a vivere solo e cucinava discretamente. L'unica nota negativa, era il suo esagerato uso del piccante in quasi ogni pietanza. E il cioccolato non avrebbe fatto eccezione.
-Il... peperoncino è in uno solo... così, per provare...- si massaggiò la nuca, tentando di mantenersi, se non indifferente, nemmeno così emotivo.
Piemon sorrise, con dolcezza questa volta, e sorrise anche Yamato, ancora rosso in volto, chinando leggermente il capo.
Il digimon si chinò su di lui, sussurrandogli soavemente all'orecchio -Anch' io ti ho fatto un regalo.- il suo sospiro caldo e sensuale trasmise al ragazzo un'afrodisiaca scarica di piacere. Socchiuse gli occhi, immerso in uno stato di torpore, mentre l'altro scivolava sulla sua bocca, mordicchiandogli appena le labbra sottili. Quando si separarono da quello stuzzicante bacio, il clown gli porse anch'egli un pacchetto, a forma di stella, azzurro, con un nastrino argentato. Lo fece "magicamente apparire" da dietro l'orecchio e glielo mise fra le mani.
Con calma, cercando di mantenere un certo contegno, di non apparire troppo emozionato, il ragazzo scartò il dono, ma ormai Piemon sapeva leggere le sue emozioni e, di recente, lui non riusciva proprio a nasconderle. A dimostrarlo, erano le mani, strette sulla scatola  per evitare che tremassero.
In quello stato sarebbe stato troppo semplice portarlo a letto e festeggiare degnamente anche il White Day, ma Piemon amava le sfide e stuzzicare Yamato, era il suo passatempo prediletto, insieme, ovviamente, al farci l'amore...
Non si trattenne dal sorridere maliziosamente, ancora.
Il ragazzo, scorto quel sorriso pericoloso, si irrigidì -Che c'è?- chiese, sul chi vive. Nella sua testa, il campanello d' "Allarme Piemon!" entrò fastidiosamente in azione. E sapeva benissimo cos 'accadeva a non ascoltarlo.
-No, nulla... è che... per il quattordici di Marzo, sbaglio o il regalo deve avere valore triplo a quello di San Valentino?-
Il prescelto socchiuse gli occhi sospettoso -Si, e allora?-
-Ti sei dimenticato del mio secondo regalo per San Valentino?-
Yamato capì. Eccome se capì... Nel cervello dell'altro non c'era spazio per null'altro!
Addio serata romantica di carezze e sguardi languidi! Addio dolci momenti dedicati ai sentimenti più puri! (E addio anche al vedere la faccia di Piemon contorta nell'assaggiare il cioccolatino extra-piccante!)
E lui che quasi ci aveva sperato... Povero lupacchiotto...
Il vero lupo è il clown, altroché!

Indietreggiò appena, inutilmente, ma almeno ci provava!
-Non scappare... Vediamo... Facendo i calcoli...- il digimon si finse pensieroso.
La porta era sempre più vicina, alle sue spalle.
-Una volta io e una volta tu...-
La maniglia si lasciò abbassare senza emettere cigolii traditori...
Ma l'uscio non si mosse.
-Fanno tre volte a me e tre a te... no?- con dipinto in volto il solito, irritante sorriso, il digimon mostrò al ragazzo la chiave della stanza -Ci aspetta una seratina niente male, Yamarin.-


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Et voilà!!!  Ci tenevo tanto a fare un altra fic su loro due!!! Li trovo così dolci, a volte...
Ieri era il White Day, il giorno in cui i ragazzi in Giappone ricambiano i doni ricevuti dalle ragazze a San Valentino, e, disgraziatamente per Yama, devono essere il triplo di quelli. E non mi riferisco al cioccolato XD

Nota1: Yama ha 15 anni, o comunque dai 14 in su.
Nota2: -rin è solo un suffisso idiota XD



Questa fic partecipa all'iniziativa di BlackIceCrystal, The One Hundred Project, Prompt #47. Emozioni