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Autore: sweetevil    16/03/2010    1 recensioni
Alexi in crisi con la ragazza, i Children of Bodom non riescono a trovare nessuno che possa aprire i loro concerti, mentre dall'altra parte del globo (o quasi) quattro ragazzi e una ragazza vivono alla giornata, prendendo tutto così come capita. -Ragazzi, ho risolto tutti i nostri problemi!-
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5) Fight and Beer



Henkka era soddisfatto della telefonata appena fatta. Come aveva detto il loro manager, i Death Scream sarebbero stati felicissimi di prendere parte al loro tour. Il ragazzo con cui aveva parlato poi, sembrava che addirittura non vedesse l’ora di organizzare un incontro per conoscersi e pianificare il tour.

“È senza dubbio un nostro fan” si disse, anche se dovette ammettere che gli avrebbe fatto più piacere parlare con la chitarrista,per conoscerla. Sperava che fosse una bella ragazza, simpatica e alla mano, altrimenti sarebbe stato un vero strazio dover passare un anno e mezzo in giro con una che si atteggiava a prima donna, iperattiva in più.  
In quel momento qualcuno entrò nello studio, e non appena si voltò si trovò davanti Alexi che lo guardava con degli occhi da cerbiatto e il labbro inferiore leggermente imbronciato.

- Allu? Che hai combinato?- gli chiese ricambiando il suo sguardo con uno molto sospettoso

- Ehm.. Ecco, vedi.. Hai presente Dana? Quella ragazza mora, con i capelli a caschetto, occhi verdi…-

- Alexi conosco la tua ragazza, perciò dacci un taglio e dimmi che casino hai fatto- Lo interruppe massaggiandosi gli occhi con pollice e indice di una mano e preparandosi ad ascoltare l’ennesima cazzata fatta da quell’irresponsabile ragazzetto che diceva di avere trent’anni.

- Le ho chiesto..
di venire con noi.- rispose abbassando la voce di colpo, ma il bassista aveva sentito quelle parole, che ora gli rimbombavano in testa.

- Cosa?! No, ti prego, dimmi che ho capito male. Non puoi averlo fatto, non puoi, non…- Henkka si sedette, prendendosi la testa tra le mani –Alexi, ti imploro, dimmi almeno che ha dimostrato di avere un po’ di buon senso e ha rifiutato- il silenzio dell’altro fu più eloquente di qualsiasi parola. Si alzò di scatto, facendo cadere la sedia sulla quale si era seduto. –Bene, d’accordo, viene anche lei, ma fa che non si faccia venire una crisi di nervi o qualsiasi altra cosa le passi per la mente per attirare l’attenzione. In quel caso non credo risponderei più delle mie azioni-

- Ehi, datti una calmata, è la mia ragazza, non puoi permetterti di rivolgerti a lei in questo modo! È vero, a volte sa essere davvero pesante, e forse, ogni tanto, ma molto raramente cerca di attirare l’attenzione su di sé – Henkka alzò un sopracciglio – Ok, forse non così di rado, ma è pur sempre la mia ragazza!-

Il bassista rialzò la sedia che aveva buttato a terra e vi si sedette sopra, prendendosi la testa tra le mani e appoggiando i gomiti sui ginocchi, come faceva quando cercava di trattenere la sua rabbia.

- Senti, so come la pensi. E sinceramente mi spiace che tu non l’abbia presa in simpatia, quello che ha fatto è stato davvero grave, ma..-

Henkka alzò la testa di scatto e fulminò Alexi con lo sguardo

-Quello che ha fatto? No, non quello che lei ha fatto, quello che TU hai fatto!!- gli gridò –Se non fosse stato per te il suo sarebbe rimasto un semplice capriccio, magari col tempo non le avrebbe neanche più dato noia, magari sarebbero diventate amiche! Invece no, hai voluto fare il cagnolino obbediente, e guarda in che situazione ci hai messo! Quello che non capisco è il perché! Eve era la tua migliore amica, ti è sempre stata accanto, in qualsiasi situazione, e tu hai distrutto tutto! Ma ne valeva davvero la pena? Voglio dire, hai sofferto quando se n’è andata, e continui a soffrire anche adesso, come me, siamo solo diventati un po’ più bravi a recitare la parte di quelli che se ne fregano, tu per tenerti stretto Dana, io per non farmi annientare dal dolore. Senza pensare a quanto sarà stata male lei, nel vedersi rifiutata, anzi no, abbandonata da quello che considerava il suo migliore amico. E per cosa? Per una puttananella che te la mette sotto il naso per farti fare tutto ciò che vuole!-

Alexi non aveva mai visto Henkka così furioso, ma non per questo si trattenne dal rispondergli a tono

- Basta! Non puoi permetterti di parlare così di lei! Tu non la conosci!- gridò prendendo l’altro per il colletto della camicia e tirandolo verso di sé – Non osare mai più definirla puttana ok?-

Si guardarono negli occhi furenti di rabbia per un lungo istante, poi il chitarrista lo lasciò andare e uscì dallo studio sbattendo la porta alle sue spalle. Henkka rimase per qualche minuto a fissare la porta dalla quale se ne era appena andato il suo amico, poi si riscosse e decise che era il momento adatto per una birra in compagnia.

Rincorse Alexi fuori dall’edificio, quando lo raggiunse gli appoggiò una mano sulla spalla e si chinò, appoggiando l’altra sulle ginocchia per riprendere fiato dopo la corsa appena fatta.

-Scusa, non volevo offendere né te né Dana – gli disse – Ma lo sai, per me questo è ancora un tasto parecchio delicato-

- Hai ragione invece, sono stato un cretino. Ho combinato veramente un gran casino. Pensi che.. se dovessimo rincontrarla, potrebbe mai perdonarmi?- chiese Alexi, cercando un po’ di conforto dall’amico

- Eri il suo migliore amico, e l’hai tradita, abbandonata- Alexi sospirò guardando a terra – Ma ti voleva troppo bene, per dirti addio definitivamente. Se capitasse l’occasione, ti perdonerà. Magari ci vorrà un po’ di tempo, ma alla fine sareste amici come prima, forse anche di più, sai come si dice, ciò che non uccide fortifica- gli rispose sorridendo

Le parole di Henkka riuscirono a tirarlo su di morale. Aveva sempre sperato in una seconda possibilità, ma l’aveva sempre vista come una lontana speranza, un’illusione. Invece adesso, con le parole dell’amico quella speranza non gli sembrava più così irraggiungibile. Adesso bastava solo ritrovarla.

“È impossibile” si disse Alexi. “Non so neanche in quale paese si trovi, con tutte le persone che ci sono al mondo, ritrovarla così, per un incontro fortuito è praticamente impossibile”



Ringrazio
Killing Loneliness e _LizbethVengeanceSullivan per aver recensito anche questo capitolo..
Devo confessare che per un pò di tempo mi è passata per la testa l'idea di fare dei due protagonisti una ex coppia, ma poi ho pensato che il tradimento da parte di una persone che ti conosce persino meglio di quanto ti conosca te stessa è molto più doloroso, e quindi più intrigante XD
  
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