O One-slash.
O storia...
O quel caFFo che volete.
Questa è una Molsdal.
I personaggi sono Brian e Stef, anche se quest'affermazione è del tutto inutile, visto che vi ho già assicurato che codesta 'robettina da niente e meno' è una Molsdal.
Oh, ho ripetuto due volte Molsdal.*w*
Anche tre adesso *w*
Detto questo, Enjoy...
Ehm, si fa per dire...
Wake up and smell the coffee
Strinsi le coperte come feci con quelle possenti spalle la notte prima.Caldo e freddo.
Il calore del sudore e delle lenzuola pallide, il freddo dell'essere nudo.
Guardai le coperte senza fissarle.
Diafane come la mia pelle, forse meno.
Mi rigirai nel letto.
Mugolii.
Tastai le lenzuola.
Non lo trovai, non lo sentii.
Mi sollevai di scatto. Un sospetto. Un groppo in gola.
Non fui mai così attaccato a qualcuno.
Sbuffavo soltanto se non riuscivo a trovare il mio amante part-time tra le lenzuola.
Stavolta no.
Fissai le coperte disordinate, vuote, ghiacciate, forse.
Scostai la stoffa, come se si fosse nascosto.
Niente.
Sparito?
Scappato?
Mi sentii veramente vuoto in quel momento.
La cosa era già preoccupante di suo.
Andai a letto con il mio migliore amico.
Solo la sera prima mi disse di essere gay.
E, non so come, poco dopo ci ritrovammo nel mio appartamento a fare l'amore.
Penso troppo.
Passi.
La paura svanì.
Sorrisi incorniciati da labbra sottili.
Le stesse possenti spalle della notte prima ad attendermi amorevolmente.
Odore di caffé.
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Ah, dimenticavo.Dal titolo si può capire che oggi stavo ascoltando i Cranberries, anche se a nessuno potrà fregare di meno.
E' molto corta lo so, ma soltanto perché è stato un esperimento.
Ora, Ahimè (ma anche no! penserete) vi devo lasciare, ragassuoli/e. Alla prossima.
Au revoir