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Autore: BestAbsolutePerfectBABY    18/03/2010    3 recensioni
Si sentiva libero sotto quelle gocce bagnate. Avrebbe voluto correre via, scappare dal quel posto ed andarsene, sempre più lontano, senza mai voltarsi indietro...
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piove ancora


You’re feeling like you’ve got no place to run
I can be your shelter til it’s done
We can make this last forever
So please don’t stop the rain

James Morrison - Please don't stop the rain




Pioveva.
Pioveva da giorni ormai, e non accennava a smettere.
E lui se ne stava lì, solo, su quel tetto.
Aveva sempre adorato la pioggia. Gli piaceva come essa bagnava il suo corpo, il suo viso, i suoi capelli, e di come sapeva spogliarlo di quella maschera che troppo spesso portava.
Sì, si sentiva libero sotto quelle gocce bagnate. Avrebbe voluto correre via, scappare da quel posto ed andarsene, sempre più lontano, senza mai voltarsi indietro; ma non poteva.
Si era ripromesso di salvare l’umanità da quel brutale assassino, e ce l’avrebbe fatta, anche a costo della sua stessa vita.
Perché lui era fatto così: qualcuno lo definirebbe un pazzo, qualcun altro, probabilmente, proverebbe pena.
Sì, pena. Pena per quel povero ragazzo dai capelli neri che si era prefissato un obiettivo troppo grande.
E in effetti, quel caso era stato sicuramente il più difficile della sua carriera investigativa.
Non aveva mai visto nessuno uccidere così a sangue freddo delle persone.
Non gli andava giù tutto questo, perché anche se le vittime erano assassini e truffatori, rimanevano pur sempre esseri umani.
Aveva sempre pensato che una persona avesse il diritto di poter ricominciare da capo la propria vita dopo aver commesso un crimine, senza avere il terrore di qualcuno che si definisce “il dio del nuovo mondo”, e che giudica gli altri come se si trovasse un gradino più in alto.
È questo che pensavi, vero Ryuzaki? In fondo tu sapevi che quel ragazzo dai capelli castani era l’assassino che si era autoproclamato “padrone del nuovo mondo”, e che tutti chiamavano Kira.

«Kira è il salvatore!»

«Kira è la giustizia suprema!»

Stupidi esibizionisti.
Ne aveva visti tanti come quelli, e sapeva che acclamavano il “dio Kira” più per paura che per vera devozione.
Light Yagami: ecco chi era Kira. Il ragazzo su cui avevi subito avuto dei sospetti: troppo perfetto, troppo preciso per non nascondere qualcosa.
L’avevi avvicinato, cosciente del fatto che saresti potuto morire. E, alla fine, quel triste giorno era arrivato. Ma, in fondo, sapevi che prima o poi sarebbe successo.
Tuttavia non la consideravi una sconfitta, anzi, ormai non avevi più dubbi: Light Yagami era Kira.

Avresti voluto vivere di più in questo meraviglioso mondo, come tu stesso l’avevi definito, ma avevi sempre pensato che, se la tua vita fosse servita a salvare questo bellissimo pianeta, allora l’avresti data più che volentieri.
E ora l’assassino era lì, che ti fissava attraverso la pioggia, e ti invitava ad entrare, prima che potessi prenderti un malanno.
Rientrasti di malavoglia, conscio del fatto che, forse, quella sarebbe stata l’ultima volta che avresti visto la pioggia cadere.





Nota da parte dell'autrice (Gre):
So che questo tema è stato usato e strausato, ma sentivo comunque il bisogno di scrivere qualcosa a riguardo.
Spero vi sia piaciuta. Sono bene accette anche le critiche.
  
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