Disclaimer: la
storia non è stata scritta a scopo di lucro ma per
divertimento personale. Quanto
descritto è frutto della mia fantasia e non può
essere in alcun modo riconducibile a fatti realmente accaduti. Il
carattere dei personaggi è stato così immaginato
solo per narrare la storia. Rating: arancione Pairing: Bradley
James / Colin Morgan
Chi perde paga
Bussarono alla
porta e Katie, posata la rivista che stava sfogliando distrattamente,
si alzò dal divano, su cui era comodamente sdraiata, e si
diresse verso l’uscio. Con un sorriso luminoso accolse
entusiasta gli amici. «Angel,
Colin, Bradley... siete arrivati finalmente! Temevo non sareste venuti.
Avete portato il dvd?» «Eccolo,
due ore di noia assoluta… tutte per te», le
rispose Bradley sbuffando mentre le porgeva un piccolo astuccio. «Per
noi, volevi
dire», replicò prontamente lei afferrando
l’involucro e scostandosi per far accomodare gli ospiti. Varcando la
soglia, Bradley si lasciò sfuggire una smorfia disgustata.
Odiava i film d’amore ed essere costretto a guardarne uno, la
cui durata andava ben oltre i centoventi minuti, lo aveva reso di
pessimo umore. Mentre le
passava accanto, Katie lo osservò divertita, poi
spostò lo sguardo su Colin. Il giovane attore sembrava
ancora più seccato dell’amico, anche se cercava di
non darlo a vedere e lei, entusiasta, si godette ogni istante di quella
che, sapeva, sarebbe stata una serata memorabile per tutti. Con tono
autoritario e divertito stuzzicò i due ragazzi.
«Avete voluto scommettere con noi? Ora dovete pagare la
scommessa». Bradley,
sbuffando rumorosamente si lasciò cadere sul divano, tolse
le scarpe e appoggiò i piedi sul tavolino dinanzi a lui
mentre Colin si sedeva al suo fianco incrociando le braccia al petto,
in attesa che il supplizio avesse inizio. «Tutto
questo è semplicemente ridicolo»,
protestò contrariato, guardando la padrona di casa inserire
il dvd nel lettore. «Guai
a voi se provate ad addormentarvi. Se mi accorgo che state dormendo
faccio ripartire il film dall’inizio»,
asserì Katie puntando un dito nella loro direzione dopo aver
abbassato le luci per creare la giusta atmosfera, e i due giovani
attori, inorriditi alla sola idea di subire una simile tortura più del necessario,
si accinsero a trascorrere le ore più lunghe e noiose della
loro vita. Quando
finalmente scorsero i titoli di coda, la luce venne riaccesa
sicché Brad e Colin guardarono increduli le ragazze che
avevano le lacrime agli occhi. Avevano pianto per quasi tutto il film,
commovendosi a ogni frase sdolcinata pronunciata dal belloccio di
turno, mentre loro si erano dovuti scambiare più di una
gomitata nelle costole per cercare di non precipitare tra le braccia di
Morfeo. «La
scommessa è pagata. Sei contenta ora? Ci siamo annoiati fino
alla morte. Ancora cinque minuti di questa lagna e mi sarei gettato
sotto un treno», affermò Bradley sbadigliando
senza ritegno e Katie, ascoltate le sue parole, sorrise maliziosa
poiché aveva in serbo ben altro per lui e il compare. «Non
crederai che sia tutto qui! Non ve la caverete con così
poco», aggiunse Angel osservando i giovani attori che a
stento riuscivano a tenere gli occhi aperti da quanto erano annoiati.
«Dopo quello che ci avete costrette a fare quando noi abbiamo perso
la vostra stupida scommessa, non penserete che la semplice visione di
un film d’amore metta le cose a posto. Neppure voi potete
essere così stupidi!» Brad e Cole,
scambiandosi uno sguardo d’intesa, scoppiarono a ridere
ricordando l’avvenimento cui si stava riferendo la giovane
attrice. Angel, però, non sembrava altrettanto divertita. «Avete
voluto che ci vestissimo come due prostitute e ci avete costrette a
“passeggiare” per cercare clienti»,
sbraitò accigliata mentre Bradley, con un enorme sforzo di
volontà, cercava di restare serio e stampandosi sul viso la
classica espressione da sberle, che riusciva ogni volta a farla
imbestialire, ribatté alle sue parole. «Sai
bene che eravamo a pochi metri da voi. In caso di pericolo saremmo
giunti immediatamente per aiutarvi. Credi davvero che avremmo permesso
a degli estranei, completamente arrapati, di posare le mani sui vostri
bellissimi sederini? Non sia mai». Dopo aver
pronunciato quel “mai” come se da esso dipendesse
la sua stessa esistenza Brad, sempre più divertito,
guardò l’amico e con lui ricominciò a
ridere sguaiatamente, godendo al ricordo dell’umiliazione
inflitta alle ragazze. Infastidita
dalle risate che sembravano ragli di asino, Angel assestò ai
due attori una leggera sberla sulla testa per farli tacere.
«Cretini, abbiamo rischiato di passare la notte in galera per
colpa della vostra stupida scommessa», ricordò
contrariata e la sua voce fu seguita dalla replica allegra di Brad. «Non
è colpa nostra se siete sfigate. Con tutti i maiali che
circolano sulle strade, siete state così idiote da abbordare
dei poliziotti della buon costume in borghese. È stata la
scena più esilarante cui mi sia mai capitato di
assistere», rise divertito per poi rivolgere la propria
attenzione all’amico. «Che dici Cole?... Non era
divertente?» «Troppo
divertente, Brad. Credevo mi sarebbe scoppiato il cuore. Mai riso tanto
in vita mia». La risposta di
Colin non piacque ad Angel che gli indirizzò uno sguardo
gelido, mentre incrociava le braccia al seno sbuffando offesa.
«Sono contenta che almeno voi vi siate divertiti. Per noi
è stato umiliante. Cercare di spiegare a quei due poliziotti
che si trattava solo di una stupida scommessa non è stato
per niente facile. E mentre noi ci arrampicavamo sui vetri, per
sembrare convincenti, voi cosa stavate facendo invece di venire ad
aiutarci?» Bradley, col
palmo della mano, si asciugò una lacrima e cercò
di parlare seriamente, anche se evitare di ridere in faccia
all’amica era una prova davvero ostica. «E
dai, Angy, prima di intervenire ci siamo goduti un po’ lo
spettacolo. Dopotutto, era la nostra ricompensa per aver vinto la
scommessa. Peccato non aver avuto una videocamera... il video avrebbe
spopolato su youtube». Terminata la
frase, Brad riprese a ridere senza ritegno provocando
l’ennesimo moto di stizza dell’amica.
«Sei uno stronzo, Bradley... il peggiore che
conosca». L’attore
cercò di darsi un minimo di contegno e, assestata una
gomitata a Colin per imporgli di smettere di ridere, si rivolse di
nuovo alla giovane collega sul cui volto era apparsa
un’espressione indignata. Con il viso
tirato pronunciò tre frasi di vitale importanza, scandendo
bene parola per parola. «Avete scommesso... avete
perso... avete pagato...», dichiarò
col solito tono impertinente e, con un sorriso beffardo,
proseguì. «E non è successo niente di
male, siamo intervenuti spiegando la situazione prima che vi
arrestassero. Suvvia, non essere arrabbiata piccola Angy,
l’umiliazione fortifica il carattere, non lo sapevi? E poi
è stato divertente, ammettilo. Possibile che tu e Katie non
vi siate divertite nemmeno un pochino?» Dopo aver
pronunciato il discorsetto, Bradley osservò Colin e
ricominciarono a ridere sguaiatamente tanto che Katie, che fino a quel
momento si era limitata ad ascoltare in religioso silenzio, lo
avvicinò. Sapeva cosa fare per costringerlo a smettere di
prendersi gioco di lei e dell’amica. Con un
movimento brusco gli sollevò i piedi, costringendolo a
toglierli dal tavolino su cui si sedette per fissare sia lui che Colin. Un lampo di
puro piacere attraversò i suoi occhi di ghiaccio,
poiché stava pregustando la scena cui avrebbe assistito nei
prossimi minuti e sorridendo sardonica pronunciò
un’unica parola. «Baciatevi!» Come per magia
i due amici smisero di sghignazzare e la osservarono sgomenti. «Come...
cosa... cosa hai detto?» chiese Brad deglutendo a forza e
Katie, afferrata Angel a un braccio, la invitò a sedere
accanto a lei, in modo che potesse trovarsi faccia a faccia con i due
ragazzi. Prima che la
serata avesse inizio, le aveva promesso che si sarebbero divertite alle
spalle di quei furbetti, senza però svelarle le sue
intenzioni che in quel momento erano chiare. «Baciatevi!»
ordinò di nuovo. La sua voce
echeggiò forte e Bradley, incredulo, cercò di
alzarsi dal divano per mettere fine alla strana situazione che si era
creata, ma la mano di Katie, posata sulla sua gamba, lo
fermò prima che potesse fuggire. Con un sorriso malizioso, e
un tono che non ammetteva repliche, la ragazza articolò le
stesse frasi da lui elencate solo qualche minuto prima. «Avete scommesso... avete
perso... dovete pagare... funziona così,
giusto?» Visibilmente
imbarazzato, Colin cercò di farla ragionare. «E
quello stupido film che ci avete costretti a vedere? Non è
una punizione sufficiente per aver perso la scommessa? Per quanto mi
riguarda, dico che abbiamo già scontato la condanna.
Perché dovremmo pagare un supplemento?» Katie scosse
la testa mostrando un sorrisetto maligno. Per nulla al mondo avrebbe
rinunciato alla vendetta. «Angel ed io abbiamo rischiato di
finire in galera a causa vostra. Quello stupido film era solo
l’aperitivo, ora vogliamo goderci il dolce. In fondo, una
sana umiliazione “fortifica” il carattere. Non
è così che ha detto Brad? E noi vogliamo vedervi
umiliati affinché il vostro carattere possa fortificarsi
quindi... baciatevi!» Colin emise
una risatina isterica contorcendosi le mani. «E dai, Katie,
non ti sembra di esagerare? Trova qualcos’altro per
punirci». La ragazza si
sfiorò il mento e finse di pensare alle sue parole. Osservata
Angel, come se volesse cercare la sua approvazione, rimase in silenzio
valutando la richiesta poi, con un enorme sorriso beffardo,
guardò i due giovani attori. Di nuovo i suoi occhi
brillarono maliziosi e con un piacere immenso pronunciò
poche semplici parole. «Sulla
bocca... un bacio intenso, lungo, passionale... possibilmente con la lingua». Brad e Cole la
osservarono senza accennare alcun movimento, tanto da indurla a perdere
la pazienza. «Siete codardi, vili, spregevoli e ignobili.
Avete giocato, avete perso, ma non volete mantenere la parola. Questa
è l’ultima volta che facciamo una scommessa con
voi… siete falsi, meschini, bugiardi, ipocriti
e...» Stanco di
sentire la sua voce, Bradley le posò una mano sulla gamba
per zittirla.«Basta, ti prego… hai vinto tu. Ora
fai silenzio e goditi la scenetta, potresti imparare
qualcosa». Soddisfatte e
in trepida attesa per la vittoria ottenuta, Katie e Angel osservarono
il biondo collega mentre si voltava verso Colin, ansiose di assistere
alla capitolazione di entrambi. Con gli occhi fissi sui due attori
attesero mentre Bradley, incurante dei loro sguardi, scrutava il volto
dell’amico. «Allora…
sei pronto?» Senza
attendere una risposta, intrecciò le mani dietro la sua nuca
attirandolo a sé. Colin
cercò di opporre una timida resistenza, ma alla fine si
lasciò coinvolgere. Senza timore affondò le mani
nella chioma dorata di Bradley per andare incontro alla sua bocca,
mentre Angel e Katie osservavano estasiate la scena, incredule che
sarebbero andati fino in fondo. Con gli occhi
spalancati per lo stupore, videro il moro dischiudere le labbra per
dare accesso alla lingua del biondo. Incantate
dalla sensualità con cui tutto si stava svolgendo,
trattennero il respiro, incapaci di credere che stesse veramente
accadendo una cosa simile davanti ai loro occhi. Bradley e
Colin si stavano impegnando oltre ogni più rosea previsione,
offrendo uno spettacolo emozionante che non mancò di far
provare loro brividi d’intenso piacere. I due attori
si stavano baciando con infinita passione. Le labbra incollate, le
lingue che si sfioravano per poi cercarsi e ingaggiare una danza senza
tregua. Un bacio lungo, caldo, umido. A corto
d’aria, quando respirare divenne una necessità, si
separarono sfiorandosi delicatamente per concludere il bacio. Brad
lanciò un’occhiata furtiva a Colin che la
ricambiò, poi si staccò definitivamente da lui
osservando le colleghe rimaste senza parole. Con un sorriso
malizioso si passò la mano nei capelli, per sistemarli, e si
rivolse alle due amiche ancora piacevolmente scioccate.
«Direi che abbiamo pagato per aver perso la scommessa, o
c’è qualcos’altro che dobbiamo fare per
voi? Avete altre idee bizzarre da proporci o possiamo dichiarare finita
la serata?» Katie, ancora
estasiata, guardò Angel che annuiva soddisfatta.
«No, non abbiamo altre richieste, è sufficiente
così. Grazie per il bellissimo spettacolo». Bradley si
alzò dal divano per recuperare le scarpe.
«È tardi e domani ci aspetterà una
lunga giornata di lavoro. Dopo aver visto quella palla di film, ho un
sonno pazzesco e non riesco a tenere gli occhi aperti. Me ne vado a
letto. Buonanotte ragazze. E in futuro ricordatemi di non scommettere
con voi». Seguendo
l’esempio del biondo, anche Colin si alzò.
«Anch’io vado. Grazie per la serata, non la
scorderò tanto facilmente». Lasciato
l’appartamento dell’amica, Brad e Colin si
incamminarono verso casa. Svoltato
l’angolo, dove nessuno li poteva vedere, Brad spinse Cole
contro il muro. Con un gesto rapido gli afferrò i polsi per
portargli le braccia sopra la testa, in modo che non potesse muoversi. Mentre gli
catturava le labbra, in un bacio passionale da togliere il respiro,
avvicinò il bacino strofinandosi contro di lui. La sua
eccitazione era percepibile anche attraverso la stoffa dei pantaloni e
Colin emise un gemito soffocato spingendo i fianchi per incontrarne la
virilità. Le mani di
Brad s’insinuarono sotto la t-shirt e Cole affondò
le dita nella sua chioma, scendendo a carezzargli la schiena muscolosa
e facendogli provare un brivido di piacere. Eccitato,
Bradley insinuò la mano tra i loro corpi. La voglia che
aveva di Colin era tanta e, senza pensare, fece scorrere la cerniera
dei suoi jeans per intrufolarsi attraverso la scomoda apertura e
stabilire un contatto più intimo. Quando le
emozioni stavano per avere il sopravvento, i due amici si ricordarono
di essere in un vicolo dove chiunque, passando, avrebbe potuto vederli
e con uno sforzo enorme si sciolsero dall’abbraccio che li
stava unendo. Brad rise
divertito e Colin lo imitò, scostandogli una ciocca bionda
dagli occhi e sfiorandogli teneramente le labbra. «Quando
Katie ha voluto che ci baciassimo mi sono sentito morire, credevo di
non farcela. Ero talmente teso». Brad lo
guardò malizioso carezzandogli il volto. «A me lo
dici? Sai che effetto mi fanno le tue labbra. Temevo che Katie potesse
vedere il rigonfiamento nei miei pantaloni. Se mi avesse detto che
oltre a baciarti dovevo scoparti lì, davanti a lei, credo
che l’avrei fatto». Colin sorrise
eccitato e ricambiò la carezza facendo scorrere la propria
mano sul viso del giovane amante. «Sarebbe stato decisamente
troppo per quelle due… hai visto le loro facce mentre ci
guardavano? Non pensavano saremmo andati fino in fondo. Credevano di
averci fatto un dispetto costringendoci a baciarci. Se solo sapessero
la verità... dovremmo perdere più spesso le loro
stupide scommesse. È stato un vero piacere pagare
pegno». Brad gli
passò un braccio attorno alle spalle per stringerlo a
sé. «E il meglio deve ancora arrivare. Stavolta si
va a casa mia. Ho tutto l’occorrente per farti trascorrere
una notte indimenticabile». Felici ed
eccitati lasciarono il vicolo e si diressero verso
l’appartamento di Bradley dove, finalmente, sarebbero stati
liberi di amarsi come già succedeva da parecchi mesi.
Fine
Come
sempre approfitto per ringraziare chi leggerà queste poche
righe. Un
ulteriore ringraziamento a chi, oltre a leggere, deciderà di
lasciare un commento. Grazie
a tutti!