NOW THAT YOU’RE LEAVING

Premessa:

Salve! Questa fanfic non è mia ma di Allybally, la fanfic è stata tradotta dalla omonima fanfic sul sito di fanfiction.net. Perché ho deciso di tradurla? Semplicemente perché avevo deciso già da tempo di provare a tradurre una fanfic e quando ho trovata questa su 15/love ho optato per questa, anche perché sul sito c’è ne solamente un’altra. La fanfic è conclusa e tratta della coppia Squib/Cody. Il link della storia in inglese e' il seguente: http://www.fanfiction.net/s/2271163/1/

La storia, se ho capito bene, nasce dopo che Cody ha deciso di abbandonare la Cascadia per andare alla scuola d’arte di New York. La storia comincia pero’ con un’altra fine...Squib non è stato espulso e non c’è mai stata la scena dell’autobus (stupenda *____* mi ha fatto piangere UU)

“È solo, come può farci questo!”

“Squib, devi calmarti,” disse Cameron “e per favore smettila di andare su e giu, mi stai facendo innervosire.”

“Se ne sta andando, Cameron! New York! Un’altro paese! Come possiamo lasciare che se ne vada?”

“Lo so che ci sta lasciando e non ci possiamo fare niente. Nemmeno io voglio che lei se ne vada e poi perchè stai facendo tutto questo casino ora? Voglio dire, parte stasera! Non glielo potevi dire due settimane fa quando c’era ancora qualche possibilità di parlarne con lei?” chiese Cameron.

“Non pensavo fosse seria due settimane fa! Pensavo che avrebbe pensato a questa cosa per qualche giorno e alla fine realizzasse di non voler partire! Noi siamo i suoi amici, perché dovrebbe partire?”

“Bè,” disse Cameron, sedendosi sul letto “Non ci hai aiutato a farle cambiare idea, o sbaglio?”

“Cosa intendi?” chiese Squib.

“L’hai praticamente ignorata per due settimane! E non le hai espresso nessuna opinione sulla sua partenza. L’unica cosa che gli hai detto è stata: Divertiti a New York.”

“Bè, cosa dovrei fare ora?” sospirò Squib, passando le mani tra i suoi capelli biondi “Se ne andrà entro mezz’ora.”

“Vai da lei e parlaci.” Gli suggerì Cameron “provare non costa nulla.”

Squib non disse nulla ma corse fuori dal dormitorio.

“Oh, salve Squib.” Disse il Dr. Myers aprendo la porta.

“Salve signor Myers, posso parlare velocemente con Cody?” chiese Squib con il respiro leggermente corto.

Hartley sorrise “Certo, sali su.” Squib ringrazió e corse su per le scale.

“Cody?” disse aprendo la porta dopo avere bussato. La stanza era quasi completamente vuota. Nessuna foto sulla parete, nessun vestito nell’armadio. Tutte le sue cose erano impacchetatte e pronte alla partenza, Squib passò gli scatoloni che c’erano nel soggiorno e salì le scale. Le uniche cose rimaste erano dei nastri colorati e palloncini, rimasti dopo la festa di addio per lei, che Cody stava togliendo. Si girò

“Ehi Squib, che succede?”

“Ho bisogno di parlarti. Non preoccuparti sarò breve.”

“Okay, spara.”

“Non andare.” disse Squib semplicemente.

Cody strabuzzò gli occhi “Cosa?”

“Ho detto: Non andare.”

“Cosa intendi dire con: Non andare?”

“Voglio dire non andare a New York. Resta qui, alla Cascadia!” La voce di Squib era disperata.

“Squib, non posso restare! Sto per partire a minuti!” disse lei alzando la voce.

“Ma noi siamo i tuoi amici, Cody! Ci mancherai...Mi mancherai. Non so cosa farò senza di te. Non andare.” Squib finí la frase in un sospiro.

“Non ti credo.” disse Cody piano “e poi...hai deciso di dirmelo ora? Due minuti prima della mia partenza? Dove sei stato due settimane fa quando avevo bisogno di sentirmi dire tutte queste parole?” Squib notò la rabbia crescere nella sua voce.

“Cody lo so, mi dispiace! Sono stato un completo imbecille! Ma ora sono qua e te lo sto chiedendo. Per favore, non lasciarci.” disse Squib francamente.

“Cody” la voce del Dr. Myers rimbombò per le scale “dobbiamo andare!”

“Sto arrivando.” rispose Cody.

“Cody, per favore...”

“Sei arrivato in ritardo Squib.” Disse lei oltrepassandolo per scendere le scale. Una parte di Squib gli diceva di seguirla, di cercare di convincerla. Ma sapeva che non c’era niente da fare; aveva aspettato troppo e ora l’unica cosa che poteva fare era quella di restare nella camera di lei e guardare la macchina partire fuori dalla finestra.

“Va tutto bene?” chiese Hartley alla figlia mentre se ne stavano andando. Per un momento, Cody ha considerato il fatto di chiedere a suo padre di tornare indietro, sapeva che lo avrebbe fatto. Ma la parte logica di lei la fermò. La Cascadia era una scuola di tennis, e la sua vita non aveva niente a che fare con il tennis. Cascadia non l’avrebbe portata da nessuna parte mentre la nuova scuola sì. Anche se tutti i suoi amici erano rimasta la non era abbastanza per rimanerci. Se Squib fosse venuto due settimana prima forse avrebbe potuto ripensarci. Sapeva che avrebbe strapapto la lettera in un momento se avesse sentito quella confessione prima. Ma era troppo tardi, lei aveva preso la sua decisione.

“Si papà, tutto bene.”

I don't know what to do when the fire's going out
I don't know where it ends and I don't know where it starts
You tell me that I have to wait until tomorrow
But I don't know if I can make it through today
You will never know
What it's like to be here what it's like to be me
I won't let it show
What I'm really feeling now that you are leaving
One year later and the fire's going strong
I don't know what I did and I don't know what went wrong
You tell me that I have to wait until tomorrow
But I don't know if I can make it through today
I don't know what you want from me it's something that I cannot see
And everything you want from me is something I will never be

Finito il primo capitolo ˆˆ

Aspetto commenti…anche perche’ e’ la prima fanfic che traduco e voglio sapere come me la cavo ˆ_____ˆ