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Autore: becky    20/03/2010    5 recensioni
Tribute to Lelouch. Da qualche parte c’è una strega che piange per te, Lelouch. Una donna che vorrebbe essere al tuo posto e che sorride pensando a quanto sia state dannatamente e perfettamente ironica la vostra vita. Partecipante al “Contest delle combinazioni”.
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lelouch Lamperouge
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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3° classificata al “Contest delle combinazioni”.

Traccia: Genere: angst/drammatico/tragico.  Prompt: sparo – temporale. Canzone:Running up that hill (Placebo) Nessuno di questi personaggi mi appartiene e non scrivo a scopo di lucro.

 

Se non avete visto il finale delle seconda serie, per favore non leggete.

 

Perfettamente Ironico

And if I only could, Make a deal with God, get him to swap our places, Be running up that road, Be running up that hill, Be running up that building*.

 

 

È ironico, non credi?

Tutta la tua vita, la mia vita, è stata ironica. Giocata su un filo teso e oscillante, fatto di macabra e crudele ironia.

Tu che hai ucciso tante persone con un colpo di pistola, ora muori trafitto da una spada. Come i nobili, come gli antichi, come i re. Agli altri, misere vite che ostacolavano il tuo immane progetto, hai lasciato una pallottola. Con un semplice e sterile sparo hai troncato le loro vite.

Invece tu muori sotto gli occhi di tutti, turbando i loro animi. Una lama, splendente e abilmente impugnata, ti trapassa.

Che ironia, non credi?

Proprio tu, che hai tolto la vita ai tuoi fratelli con quelle armi moderne che sono le pistole, ora te ne vai con tutt’altro genere di arma.

Quanti sono morti o sono stati feriti trafitti da pallottole metalliche a causa tua? Clovis, Euphemia, Shirley, Viletta, tuo padre. Io. L’elenco sarebbe terribilmente lungo da fare. Meriteresti di morire anche tu, Lelouch, per mano di una pistola. Dovresti anche tu udire come ultimo suono il freddo e doloroso sparo di una pistola.

Invece muori ucciso da una spada. Dimmi tu se non è ironico.

A differenza di te, Lelouch, io ho ricevuto tanti proiettili. Mi hanno ucciso centinaia di volte sparandomi. E ti dirò la verità: non è affatto bello. È impersonale. Ho sempre preferito essere uccisa da altre armi o in altri modi, piuttosto che da un’arma da fuoco. Impiccata, annegata, soffocata, sgozzata. Quello che vuoi, ma non un banale e comune proiettile.

Sono certa che hai pensato la stessa cosa anche tu. Ti conosco ormai bene, Lelouch. Sono certa che hai chiesto a lui di ucciderti con la spada che tu stesso gli hai affidato. Nel modo più eclatante possibile.

Ora sei soddisfatto, Lelouch? Sei felice adesso?

Io no.

Non sono nemmeno riuscita ad uscire da questa cappella. Se mi alzo, le gambe mi tremano. Se sollevo gli occhi, mi si riempiono di lacrime. Se apro la bocca, gemo.

Perdonami, Lelouch, se non posso assistere alla tua morte. Al tuo suicidio, perchè tale è. Il mio cuore, che si è fermato tante volte, non riesce a sopportare anche questa ferita.

Vorrei poter esserci io, al tuo posto, in questo momento. A me quella lama non farebbe nulla. Mi ucciderebbe per qualche ora, forse, ma alla fine io tornerei in vita. Tornerei da te.

Tu invece non tornerai mai da me.

Non c’era altro modo, vero? Questa era l’unica soluzione. Lo so, credimi. Ma vorrei che avessi accettato la mia proposta, che mi avessi lasciato prendere il tuo posto.

Ho pregato a lungo di poter sostituirti in questo giorno funesto. Invece ora non mi resta che pregare solamente per la tua anima, affinché non precipiti definitivamente nel girone peggiore dell’inferno. Fosse per me ti porrei nel più alto tra i cieli, nel paradiso migliore. Ma io non sono Dio, e non decido nulla. Posso solo pregare per la tua anima insanguinata, Lelouch. Assassino, guerrafondaio, egoista, usurpatore, traditore, fratricida, fraudolento e giusto. Dannatamente giusto.

Dimenticavo: bugiardo. Soprattutto bugiardo.

Ricordi quella notte, sul tetto di quel palazzo da dove si vedeva tutta la città? Quella notte in cui mi salvasti da Mao? La notte del temporale? Mi facesti una promessa. Giurasti di esaudire il mio ultimo desiderio: uccidermi.

Eppure non lo hai fatto, maledetto Lelouch. Non sono io quella che oggi muore, ma tu. Sai quanto vorrei essere al tuo posto? Quanto il mio cuore prega di essere trafitto da quella spada?

È ironico che oggi splenda il sole. Tu che hai ucciso sempre nell’ombra, che hai compiuto le peggiori azioni sotto la pioggia, muori in un meraviglioso giorno di sole. Ironico e triste che nemmeno il cielo riesca a piangere per te.

La tua unica consolazione sono le lacrime che scorgano per te le donne che ti hanno amato. Shirley, Karen, Nanaly. Ed io.

 

Ed è tutto perfettamente ironico, Lelouch. Tu, signore grazie alle pistole e agli spari, muori trafitto da una spada. Tu, signore sotto la pioggia e il temporale, muori in un giorno di limpido sole. Tu, mio signore, muori ingiustamente mentre io, che vorrei morire più di ogni altra cosa, vivo ancora. Tu muori mentre questa “strega” prega per la tua anima e ti piange. Ironicamente solo nel momento in cui ti ha perso, ha compreso quanto ti amasse.

È tristemente buffo tutto questo, ne Lelouch?

 

 

 

* Running up that hill (Placebo)

 

  
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