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Autore: semplicementeUsagi    02/08/2005    10 recensioni
Qualcuno bussava insistentemente alla porta. Il ragazzo guardò l’orologio. Erano le undici di sera, un po’ tardi per una visita. Si alzò e andò ad aprire.
Marzio: Bunny?! (la ragazza in lacrime si buttò tra le braccia del ragazzo) che è successo? Bunny: mio padre…
Genere: Generale, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno bussava insistentemente alla porta. Il ragazzo guardò l’orologio. Erano le undici di sera, un po’ tardi per una visita. Si alzò e andò ad aprire.
Marzio: Bunny?! (la ragazza in lacrime si buttò tra le braccia del ragazzo) che è successo?
Bunny: mio padre…
“Ancora?! Chissà cos’ha combinato adesso!”,pensò Marzio mentre consolava la ragazza.
Marzio: cos’ha fatto?
Bunny: stavo litigando, come al solito con Sam, (un leggero rossore si impossessò di lei come ogni volta che confessava a Marzio le sue marachelle) e lui ha dato di matto! Ha detto che è stufo di me e che se non cambio registro mi manderà in un collegio privato a Fukuoka!
Marzio: Fukuoka? E perché proprio laggiù?!
Bunny: perché ci vivono i miei nonni materni…
Marzio: certo che tuo padre è un testone! Per qualche brutto voto preso a scuola deve mandarti in un posto dimenticato da Dio?
Bunny: non sono la figlia che vorrebbe, questo l’ho capito, ma rinfacciarmelo ogni giorno mi sembra troppo!
Marzio: amore, non sentirti ferita dalle parole di qualcuno che non sa quanto grande sia il tuo cuore e quante cose hai fatto per permettere a lui e ad altri di vivere ancora su questo pianeta!!
Bunny: sailor moon è solo una parte di me, il fatto che lei riscuota successo, mentre la piccola Bunny Tsukino collezioni solo fallimenti, non mi rende felice!
Marzio: Bunny, sailor moon non è una parte di te… nella tua interezza tu sei sailor moon! quando prendi un brutto voto è anche sailor moon che lo prende! Non dividere le due cose come se fossero distinte, sarebbe un errore!
Bunny: (“incredibile! Sa sempre cosa dire per farmi passare tutto!”) è meglio che vada ora, mi spiace averti svegliato…
Marzio: ti accompagno a casa?
Bunny: preferisco andare da Rea stasera… non voglio tornare a casa (asciugandosi le lacrime)
Marzio: da Rea? Perché andare da Rea quando hai un fidanzato bellissimo e simpaticissimo che vive da solo?
Bunny: un fidanzato modesto…
Marzio: esatto! Resti qui con me? (abbracciandola)
Bunny: be, se me lo chiedi così come dire di no?

La mattina dopo in casa Tsukino
Ikuko: Chibiusa? Sai dove ha passato la notte Bunny?
Chibiusa: (che era appena scesa per la colazione) ehm io no…
Kenjii: sputa il rospo!
Chibiusa: non lo so!
Ikuko: Chibiusa per favore! Non siamo in vena di giochetti!
Chibiusa: Marzio…
Kenjii: ma bene! Adesso ci passa anche la notte!! Mi mancava solo questo per chiudere in bellezza!! (alzandosi da tavola)
Ikuko: amore, non hai mangiato niente!
Kenjii: non ho fame!! (uscì di casa sbattendo la porta)
Sam: questa volta papà è proprio arrabbiato… Chibiusa non avresti dovuto dire la verità…
Chibiusa: ma voi mi avete detto di non mentire! (guardando con occhi sbarrati Ikuko)
Ikuko: solo perché credevamo fosse andata da una delle sue amiche! Sapendo la realtà dei fatti avresti dovuto mentire…
“Non capirò mai questa famiglia!!”, pensò la ragazzina addentando un toast.

Qualcuno si trovava di nuovo a bussare insistentemente alla porta.
Marzio: ma cosa succede? Ieri tu e adesso?
Bunny: sarà un venditore ambulante…
Marzio: alle sette del mattino? (andò ad aprire) ehm… buongiorno…
Kenjii: dov’è mia figlia??
Bunny, dall’altra stanza, aveva sentito la voce di suo padre. Diamine, doveva vestirsi! Se l’avesse trovata in quelle condizioni l’avrebbe senza dubbio diseredata, o peggio!!
Marzio: sta parlando di Bunny?! (“sarà palese che cerco di prendere tempo?!”)
Kenjii: ti risulta che abbia altre figlie?!
Marzio: ah be, può succedere, non ha mai visto beautiful? (“che figura da idiota che sto facendo!”)
Kenjii: (“certo che questo tizio è proprio idiota!”) allora?
Bunny: eccomi papà… (guardandolo negli occhi arrabbiata) cosa fai qui?
Kenjii: volevo vedere con i miei occhi fino a che punto tu possa arrivare… (toccando la maglietta della figlia) avresti almeno dovuto metterla dritta e darti una pettinata per non farmi capire cosa è accaduto qui stanotte…
Bunny: (“scema che non sono altro!”) magari stavo solo facendo la doccia e mi sono vestita di fretta!
Kenjii: certo… (guardandola ironicamente) spero che il tuo fidanzato, o chicchessia, ti permetta di fare la doccia tutti i giorni perché tu a casa non ci torni!!
Bunny: cosa?
Kenjii: mi hai stufato Bunny!! Prenditi le tue responsabilità e cavatela da sola! (se ne andò)
Bunny: (abbandonandosi su una sedia) ma… è assurdo!
Marzio: non mi è mai stato simpatico tuo padre!!

Il signor Tsukino arrivò in ufficio alquanto pensieroso. “adesso chi lo dice a Ikuko che ho cacciato di casa Bunny?! Era l’unica cosa da fare!! Quella ragazza vive in modo troppo superficiale la vita! Qualche sacrificio non potrà che farle bene!”
Segretaria: signor Tsukino finalmente è arrivato! Il capo la vuole subito nel suo ufficio!!
Kenjii: ci sono problemi?
Segretaria: non lo so, ma sembrava urgente…
L’uomo si diresse nell’ufficio del capo con un po’ di agitazione in corpo.
Kenjii: capo mi ha fatto chiamare? (entrando senza nemmeno bussare)
Capo: Kenjii! Mio caro amico Kenjii!
“quando il diavolo alliscia vuole l’anima!!” , pensò Kenjii sedendosi (n.a: non so se sia così il detto, forse alliscia è dialettale, cmq, per chi non capisse: allisciare=arruffianare).
Capo: ascolta (con tono serio quasi da far ridere) negli ultimi mesi le vendite sono calate del 10% e non posso permettere che continuino in questo modo! Il nuovo giornale ci sta rubando clienti preziosi! Abbiamo bisogno di uno scoop!!
Kenjii: uno scoop?
Capo: si Kenjii! E tu, sei l’uomo che fa per me! (avvicinandosi all’uomo) tu segui le sailor dalla loro comparsa in questa città e hai sciatto parecchio su di loro…
Kenjii: non credo che un nuovo articolo sulle sailor possa essere considerato uno scoop!
Capo: vero… ecco perché voglio un articolo sulla vera identità di Sailor Moon!
Kenjii: cosa?
Capo: hai un mese da oggi! Mi aspetto un grande articolo degno del gran giornalista che sei! (non ammetteva nessun tipo di replica. Quando quell’uomo dava una disposizione, doveva essere portata a compimento senza batter ciglio)
Kenjii: uh uh…
“ci mancava anche questo!!”, pensò tornando nel suo ufficio.
“La vera identità di sailor moon? e come la trovo? devo seguirla dopo uno dei suoi combattimenti! insomma, non credo se ne torni a casa saltando di tetto in tetto! Anche se fosse? Prenderò in prestito il motorino del fattorino!”.

Nina: Bunny che hai? (dopo la scuola)
Bunny: niente, sono solo stanca…
Nina: come mai non indossi la divisa?
Bunny: ehm… non ho dormito a casa stanotte… (arrossendo)
Nina: capisco… sei stata da Marzio scommetto! (sorridendo compiaciuta) ah, magari io e Ubaldo avessimo la stessa fortuna che avete voi…
Bunny: (cercando di non dare di stomaco immaginando Ubaldo che fa certe cose) si be… mio padre mi ha cacciato di casa
Nina: lui ha fatto cosa?!
Bunny: mi ha cacciato di casa perché, parole sue, devo prendermi le mie responsabilità!
Nina: wow!
Bunny: wow?!
Nina: be guarda la cosa positiva! Adesso puoi trasferirti da Marzio!
Bunny: oh no… non voglio farlo! Andrò da Rea!
Nina: perché lui non ti vuole?
Bunny: non ne abbiamo parlato affatto… credo dia per scontato che andrò da una delle ragazze. Infondo, Rea ha molto spazio al santuario, mentre Morea vive da sola. Una di loro potrà ospitarmi.
Nina: ti direi di venire da me, ma mia madre ti controllerebbe più di tuo padre! Ma adesso stai andando da Marzio?
Bunny: sì, mi ha detto che mi aspettava per pranzo…
Nina: ok, le nostre strade qui si separano… a domani Bunny!
Bunny: ciao…
Arrivò a casa di Marzio e pranzarono parlando del più e del meno.
Marzio: oggi dovrai andare a casa tua a prendere le tue cose…
Bunny: ci manderò Marta. È quella che è più simpatica a mia madre e che, delle altre, frequenta di più la mia stanza. Sa dove cercare le mie cose.
Marzio: hey cerca di non occupare tutto l’armadio però! (ridendo) sai vorrei conservare un po’ del mio spazio…
Bunny: il tuo armadio? (confusa)
Marzio: vuoi tenere le cose nella valigia? (sorpreso da quella reazione)
Bunny: be io… pensavo di andare da Rea…
Marzio: ancora Rea? Ma ti sarai mica innamorata di lei?! Senti Bunny (prendendole la mano) forse è presto per cominciare una convivenza, ma a me farebbe piacere che tu rimanessi qui!
Bunny: anche a me ma…
Marzio: niente ma! La decisione è presa!
Mentre si baciavano il sailorphono di Bunny cominciò a suonare.
Bunny: dimmi Morea…
Morea: nemico al parco giochi!!
Bunny: arrivo!
Marzio: ecco un motivo in più per vivere insieme, posso portarti io con la macchina al parco giochi…
Bunny: credo che faccia prima da sola… (trasformandosi)
Marzio: scommettiamo? (trasformandosi a sua volta)
Bunny: ok… ci vediamo lì Milord!

Morea: FULMINE AZIONE!
Rea: FUOCO AZIONE!
Marta: FASCIO DI LUCE AZIONE!!
Il mostro, una specie di carta da gioco con occhi e bocca, teneva una ragazza prigioniera. Naturalmente il suo scopo era tirar fuori dalla mal capitata lo specchio dei sogni e scoprire se Pegasus era nascosto lì dentro.
Mostro: non riuscirete a fermarmi!! (lanciò contro le ragazze una quantità enorme di piccole carte taglienti. Alcune riuscirono a scansarle, altre le colpirono superficialmente. Una carta stava per piantarsi nel collo di sailor mars)
Bunny: CRISTALLO DI LUNA AZIONE! (distrusse la carta) bene! Ogni tanto il diadema serve ancora!
Altre piccole carte uscirono dalla bocca del mostro, dirette alle guerriere sailor. Mentre le ragazze cercavano di non farsi prendere il mostro controllò lo specchio dei sogni della ragazza.
Mostro: NON E’ NEMMENO QUI MALEDIZIONE!!
Bunny: andata male eh? (correndo verso di lui) oh tranquillo andrà anche peggio! (gli sferrò un calcio in pieno volto, se quello poteva essere definito un volto. Non contenta, gli si pose alle spalle e lo atterrò con un altro calcio) ed ora POTERE DELLO SCETTRO LUNARE AZIONE!! (il mostro scomparve)
Amy: hey! Ma da dove viene tutta quella rabbia?
Bunny: problemi in famiglia!
Rea: allora ancora non hai risolto?
“prima informazione: sailor moon trae la sua rabbia da problemi personali!”, scrisse su un piccolo quaderno un uomo nascosto dietro le slot.
Milord: ma come hai fatto ad arrivare prima di me?
Bunny: amore ma io sono sailor moon!! (abbracciandolo)
“secondo informazione: sailor moon e milord sono una coppia”, scrisse ancora l’uomo.
Chibiusa: hey voi due! volete piantarla per favore?!
Bunny: ma sentila! Guarda che sei nata solo grazie alle nostre smancerie!!
“terza informazione: bunny e milord hanno una figlia, anch’essa componente del sailor team!”.
Rea: ok… che dite andiamo?
Marta: prendiamo un gelato??
Bunny: ti prego no! Ho appena mangiato!
Morea: infatti Marta! Non puoi mangiare ogni cinque minuti!
“quarta informazione: sailor venus in realtà si chiama Marta!”
Milord: andiamo a casa testolina buffa?
Bunny: mi dai un passaggio? (ridendo)
Milord: se proprio devo…
Chibiusa: mammina? Mi raccomando non farmi nascere prima del tempo!! (ottenne come risposta solo una linguaccia) “non farmi nascere prima del tempo? Che diamine significa??” annotò la frase e mise tutto nella borsa pronto a seguire sailor moon!
La ragazza e Milord saltarono di giostra in giostra per arrivare all’uscita senza essere notati. Kenjii non riuscì a stargli dietro perché c’erano molto persone al parco giochi che andavano nella direzione opposta alla sua per vedere il luogo che, poco prima, era stato teatro di una battaglia sailor.
Kenjii: permesso! Permesso!! Fatemi passare per favore!!
Vide sailor moon e milord che uscivano correndo dal parco e andavano a destra. Quando arrivò fuori li aveva persi.
Kenjii: maledizione!! (guardando la macchinetta fotografica) almeno ho preso informazioni importanti e ho fatto foto decenti!

Kenjii tornò a casa più tardi quella sera.
Ikuko: come mai hai fatto tardi?
Kenjii: il capo mi ha dato un articolo molto importante da scrivere e credo che, nel prossimo mese, sarò piuttosto impegnato…
Ikuko: capisco… questo ti farà pensare meno alla cattiveria che hai fatto a tua figlia?
Kenjii: le sarà d’aiuto! Almeno crescerà un po’!
Ikuko: crescere? Sola a 16 anni? Credi crescerà davvero?
Kenjii: non è sola! C’è quel Marzio con lei!
Ikuko: almeno lui le sta accanto! E lo farò anch’io Kenjii! Non la lascerò da sola! Farò qualsiasi cosa per aiutarla!
Kenjii: fai pure, ma qui non ci mette piede! In fondo, per sapere la notizia, deve averti parlato no?
Ikuko: affatto.. ha mandato Marta a prendere le sue cose oggi. Le ho detto di dirle che non sono d’accordo con la decisione che hai preso e che io sono dalla sua parte.
Kenjii: bene!
L’uomo si rinchiuse nella stanza che era adibita a suo ufficio in casa. In realtà non lo usava quasi mai perché non gli piaceva portare il lavoro a casa, ma ora aveva un articolo importante da scrivere ed inoltre… Ikuko era arrabbiata con lui. Da quando erano sposati era capitato si e no un paio di volte che si arrabbiasse così con lui. Quella donna amava la sua bambina con tutta se stessa. I primi anni del loro matrimonio, Ikuko, soffriva perché i figli sembravano non arrivare mai. Quando lui tornava dal lavoro, la trovava a ricamare il corredino che, diceva lei, sarebbe stato della loro bambina. Quando il dottore le aveva dato la notizia della gravidanza e, in seguito, quella che era una bambina proprio come desiderava, era impazzita dalla gioia e non aveva fatto altro che parlare con lei ed immaginare come sarebbe stata bella la sua vita una volta nata! Anche lui amava sua figlia, ma Ikuko molto, molto di più! Decise di non pensare più a Bunny, in fondo, tutto si sarebbe sistemato, erano pur sempre padre e figlia! Aprì l’enorme busta che aveva con lui e guardò le foto delle sailor. Scrisse Marta sulla foto che ritraeva la guerriera di venere. Marta… Marta… dove aveva già sentito questo nome?
“affatto.. ha mandato Marta a prendere le sue cose oggi. Le ho detto di dirle che non sono d’accordo con la decisione che hai preso e che io sono dalla sua parte.”, questo aveva detto Ikuko.
Marta Aino, l’amica di sua figlia. Poteva davvero essere lei? In fondo una certa somiglianza c’era… erano bionde entrambe, il fisico poteva essere quello e… il fiocco. Il fiocco rosso tra i capelli. Doveva controllare!!
Kenjii: Ikuko?? Dove sono le foto dell’ultima festa di compleanno di Bunny?
Ikuko: perché le cerchi?
Kenjii: devo controllare una cosa!
Ikuko: sono nel cassetto del mobile dell’ingresso insieme a tutte le altre… (sorpresa dal comportamento del marito)
Kenjii prese le foto che cercava e si richiuse nella sua stanza. Prese la foto migliore di Marta che aveva e la mise vicino a quella di sailor venus.
Kenjii: sembra proprio lei!
Poi guardò la guerriera di Mercurio… capelli blu…
Kenjii: ma dai… cosa vado a pensare! Non può essere… (prese una foto di Amy e la mise vicino a quella di sailor mercury) Amy!
Fece la stessa operazione con Rea e Morea comparandole con sailor Mars e sailor Jupiter.
Kenjii: assurdo… La piccola guerriera coi capelli rosa… (guardando una foto di quella piccola guerriera) chibiusa!
Si alzò e guardò fuori.
“possibile che abbia avuto sotto gli occhi le guerriere sailor senza che mi rendessi conto di chi fossero? Sono quattro anni che scrivo articoli su di loro e spero di scoprire chi siano e… sono sempre state qui!”, pensò osservando le stelle.
Poi fu colto da una sorta di folgorazione.
RICORDO
Sailor Mercury: hey! Ma da dove viene tutta quella rabbia?
Sailor Moon: problemi in famiglia!
Sailor Mars: allora ancora non hai risolto?
prima informazione: sailor moon trae la sua rabbia da problemi personali!

Milord: ma come hai fatto ad arrivare prima di me?
Sailor Moon: amore ma io sono sailor moon!! (abbracciandolo)
“secondo informazione: sailor moon e milord sono una coppia”
FINE RICORDO
Lesse quegli appunti con il cuore in gola! Prese una foto di sailor moon e una foto di… sua figlia.
“quella pettinatura… ma non può essere! Insomma un’acconciatura non è una prova!” gettò sul tavolo la foto del compleanno di sua figlia e si sedette di nuovo. Il suo sguardo andò alle tre foto che raffiguravano le persone che più amava al mondo: Ikuko, Sam e Bunny. Era bellissima in quella foto. Scattata quando aveva cominciato le superiori con la nuova divisa e quella spilla che indossava sempre per renderla originale. Sorrise.
“chissà dove le compra quelle spille!”, pensò. Poi un’altra folgorazione lo prese. Afferrò la foto della figlia e la mise vicino a quella di sailor moon…
“la spilla… la stessa identica spilla!”. Guardò quella foto tutta la notte! Studiò il volto ed il corpo di sailor moon per tutta la notte! Paragonò ogni singolo particolare con sua figlia.
Alle cinque del mattino non aveva più nessun dubbio.
“Bunny è sailor moon… la mia Bunny è la guerriera che ha salvato la città in passato e che lo sta facendo tutt’ora!”.
Uscì dallo studio e si diresse in camera da letto.
Kenjii: Ikuko!! Ikuko!!
Ikuko: kenjii! Sono le cinque del mattino! Che c’è?
Kenjii: nostra figlia… sailor moon… sono la stessa persona!!
Ikuko: mi hai svegliato per dirmi questo?! (sorridendo)
Kenjii: lo sapevi? Te ne ha parlato?
Ikuko: non me ne ha parlato, ma… sono sua madre… conosco mia figlia e tutte quelle foto che portavi a casa… sapevo benissimo di conoscere quegli occhi, quelle espressioni arrabbiate, quelle mani…
Kenjii: sono una padre orribile! (sconvolto dalle rivelazioni di sua moglie)
Ikuko: tu non conosci i nostri figli come li conosco io… lavori così tanto e lo fai per loro! Non sei un padre orribile!
Kenjii abbracciò sua moglie più forte di quanto avesse mai fatto.
Kenjii: e adesso? Non mi perdonerà mai!
Ikuko: parlale… sei suo padre… ti perdonerà!
Confortato dalla moglie, Kenjii, riuscì a dormire un paio d’ore.

Quel giorno decise di prendere un giorno di ferie, il capo avrebbe pensato che era molto impegnato con il suo articolo.
Fece colazione ed uscì a fare una passeggiata. Si ritrovò davanti il palazzo dove viveva Marzio… e ora anche sua figlia.
“Sailor moon e Milord sono una coppia”… Decise di parlare con sua figlia in quel preciso istante! Non poteva rimandare.
Salì le scale ed ogni passo era sempre più pesante. Aveva paura di non trovare le parole per descrivere ciò che provava in quel momento. Davanti la porta respirò profondamente mentre bussava.
Bunny: chi è?
Kenjii: Bunny? Sono io… (immaginò sua figlia dall’altra parte della porta che decideva se aprire o no)
La porta si aprì dopo qualche secondo.
Bunny: vuoi entrare? (lo guardava freddamente)
Kenjii: uhuh…
Andarono in cucina e, la ragazza, versò due tazze di caffè.
Kenjii: Marzio non c’è?
Bunny: è al lavoro… sarebbe un figlio perfetto per te: lavora per pagare l’affitto. Stasera comincio a lavorare anch’io.
Kenjii: ah.. sono felice di questo…
Bunny: perché finalmente mi sto prendendo delle responsabilità??
Kenjii: Bunny io…
Bunny: cosa vuoi? Cosa sei venuto a fare??
Kenjii: (tirando fuori dalla tasca due foto, le porse alla ragazza che aveva davanti. Tanto diversa ora da quella pasticciona che era solo pochi giorni prima. Forse era lui a vederla diversamente) sono venuto a parlare di questo..
Bunny: (scioccata da quelle foto! Una ritraeva lei con la sua divisa, l’alta sailor moon. C’erano delle scritte sopra che mostravano come suo padre le avesse comparate in ogni dettaglio) cosa vuoi che ti dica? (cercando di rimanere calma e fredda)
Kenjii: tu sei sailor moon…
Bunny: quindi? Adesso che lo sai cosa cambia?
Kenjii: cambia tutto! Adesso capisco il perché di quei voti, perché sei spesso fuori, perché sei stanca senza aver fatto apparentemente nulla, perché sei distratta proprio nei periodi più difficili dei combattimenti delle sailor…
Bunny: questo non cambia niente… tu mi hai trattato come fossi una stupida fannullona! Forse non sono una cima a scuola ma non ho mai fatto niente per meritare il tuo trattamento!
Kenjii: ma non capisci? Non mi interessa più il tuo rendimento scolastico! Ho capito che essere sailor moon è una grande responsabilità, e tu sei così giovane… puoi tornare a casa (sorridendo)
Bunny: io non ci torno a casa…
Kenjii: cosa?
Bunny: dovevi accettarmi per quella che ero… prima tu non volevi me… adesso io non voglio te!
Kenjii: piccola mia ti prego… (cercando di abbracciarla)
Bunny: vattene! (evitando il contatto con suo padre)
Kenjii: ma, piccola mia, io…
Bunny: VATTENE!!
Kenjii: va bene… (posando la tazza sul tavolo e aprendo la porta) in fin dei conti non sei così matura come credevo! (andò via lasciando una Bunny che versava calde lacrime)
Il sailorphono cominciò a suonare.
Bunny: che c’è? (arrabbiata)
Rea: dormito male stanotte?! Comunque corri al parco perché c’è un nuovo nemico!
Bunny si trasformò in sailor moon e corse al parco. Suo padre, che era rimasto nascosto nei pressi del suo palazzo la seguì. Aveva un articolo da scrivere. Forse avrebbe rovinato la vita di sua figlia, ma non poteva perdere il lavoro per una persona che dimostrava di essere solo una bambina irresponsabile! Avrebbe dovuto mandare in malora una famiglia solo per dovere? Nei confronti di chi poi? Di una figlia che non aveva esitato a chiudergli le porte in faccia nonostante fosse pentito da quello che aveva fatto? No! Non l’avrebbe fatto! Aveva una moglie e un altro figlio a cui pensare. Bunny se l’era cercata! Avrebbe affrontato le conseguenze e lui non se ne sarebbe preoccupato! Arrivarono al parco in pochi minuti. Vide che Sailor venus era stata legata ad un albero. Il mostro, il nuovo nemico di sua figlia, era una specie di pianta che usava delle radici per intrappolare o legare le sailor dove poteva, e foglie a mo di proiettile.
Rea: FUOCO AZIONE! (distrusse un paio di radici ma, queste, sembravano rigenerarsi più forte delle precedenti)
Morea: FULMINE AZIONE!!
Il mostro, non solo riuscì ad evitare il colpo della guerriera, ma con una radice la legò all’albero vicino quello che teneva intrappolata sailor jupiter.
Bunny: adesso basta mostro!! Battiti con me!!
Mostro: è arrivata la principessina della luna… vieni sailor moon! ne ho anche per te!!
Aprendo la bocca le sputò addosso una quantità enorme di foglie. La ragazza con mosse agili riuscì ad evitarle tutte tranne una che la colpì in pieno viso. Un taglio vistoso comparve sulla sua guancia e cominciò a perdere sangue.
Bunny: maledetto mostriciattolo!! (cominciò a corrergli incontro continuando ad evitare le foglie che le venivano lanciate. A metà strada estrasse lo scettro.)
Mostro: maledetta! Non arriverai fino a me!! RAGNATELA DI LIANE!! (delle liane che formavano una specie di rete si diresse verso sailor moon)
Bunny: maledizione! (ne restò intrappolata)
Mostro: ahaha… credo che tu abbia fatto il conto senza l’oste mia cara!!
Rea: Amy? Uniamo i poteri e cerchiamo di metterlo fuori combattimento il tempo necessario per liberare sailor moon!! CERCHI DI FUOCO SAETTANTI
Amy: VORTICE ACQUATICO
Rea&Amy: AZIONE!!
La creatura vegetale non si spostò e il colpo la fece cadere, sembrava svenuta. Le due guerriere si voltarono per correre verso Bunny e liberarla.
Rea: avanti Amy! Solo lei può dare il colpo di grazia a quell’esperimento di laboratorio uscito male!!
Amy: ma queste liane sono troppo spesse!! Non riesco a romperle!!
Bunny: congelale!!
Rea: cosa?
Amy: hai ragione! Se io le congelassi e poi tu, Rea, le colpissi col fuoco, si romperebbero!
Rea: ma colpiremmo Bunny!!
Ad un tratto si sentirono afferrare alle spalle!
Mostro: ahahah! Siete cadute nella trappola! Sapevo che avreste cercato di liberare la vostra amichetta!! Adesso morirete! Nessuno può correre in vostro aiuto adesso!!
??: ti sbagli!
Mostro: chi ha parlato?!
Bunny: papà?! Che diavolo fai qui?! Vattene!!
Kenjii: hey mostro! Adesso ci penso io a te!! (mentre le guerriere cercavano di liberare Bunny, lui era corso nella piccola costruzione all’entrata del parco, dove il guardiano teneva gli attrezzi con cui si occupava delle piante. Aveva preso una piccola motosega elettrica) adesso vediamo quanto sono resistenti queste belle liane!! (si avvicinò minaccioso alla liana che teneva imprigionata sailor mercury)
Mostro: aaaaaaaaahhhhhhhhhh!! Maledetto!! Pagherai per questo!! (dette queste parole, una radice fuoriuscì dal terreno e raggiunse l’uomo. Il mostro lo colpì così forte da farlo cadere a terra e poi, non contenta, cominciò a percuoterlo senza sosta)
Bunny: (piangendo) Amy!! Devi liberarmi!!
Rea: io posso colpire anche da qui ma rimarrai ferita!!
Kenjii: non farlo… Bunny… non merito… niente!!
Bunny: Amy!!
Amy: ok… BOLLE DI NEBBIA AZIONE CONGELANTE!
Rea: FUOCO AZIONE!
Bunny: aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!! (le liane la lasciarono libera, ma cadde sulle ginocchia col vestito e i capelli bruciacchiati, la faccia annerita e delle ferite su gambe e braccia) lascialo stare subito!!
Rea: CERCHI DI FUOCO SAETTANTI AZIONE! (colpì il mostro)
Amy: VORTICE ACQUATICO AZIONE! (lo colpì nello stesso punto)
Marzio: (arrivato in quel momento) ROSE ROSSE ATTACCO A RAFFICA!
Tutti i colpi, concentrati nello stesso punto, fecero vacillare il mostro che cadde a terra.
Bunny: stavolta non ti rialzerai! POTERE DELLO SCETTRO LUNARE AZIONE!!
Mostro: aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh!! (scomparve)
Bunny: (corse da suo padre) papà…
Kenjii: Bunny, o meglio sailor moon… (toccando le ferite di sua figlia) non avresti dovuto!
Bunny: essere sailor moon vuol dire questo, proteggere le persone che amo… non importa quale sacrificio comporti!
Kenjii: credo che dovrò abituarmi a questa tua veste…
Bunny: mi dispiace papà di averti mandato via in quel modo! Anche tu oggi hai rischiato grosso per me… ti voglio bene papà!
Kenjii: ti voglio bene anch’io piccola mia!

Due giorni dopo.
Marzio: …quindi ho deciso di terminare così il mio articolo: volete conoscere la vera identità di sailor moon? osservate ogni ragazza che incontrate, studiate ogni suo gesto, ogni sua espressione e ogni suo sentimento nella profondità del suo sguardo. Se in quegli occhi leggerete la verità è perché sarete meritevoli di farlo, altrimenti… resterete per sempre con la curiosità nel cuore e una domanda nella mente: chi è davvero sailor moon? La risposta che mi sono dato io? Sailor moon è colei che ha un solo scopo nella vita: proteggere le persone che ama! Prendiamone esempio. Kenjii Tsukino (posando il giornale sul tavolo) carino no?
Bunny: direi di sì… (abbracciandolo) ora ho il permesso di tornare a casa… (con sorriso triste)
Marzio: il permesso o l’ordine?
Bunny: credo sia un ordine mascherato… (sorridendo)
Marzio: va be… vorrà dire che questa la considereremo come una prova, tra l’altro positiva, della nostra futura convivenza…
Bunny: ok… ne riparleremo tra un paio d’anni! (lo baciò)
Bunny: sai qual è stata la cosa più difficile?
Marzio: quale?
Bunny: spiegare ai miei l’esistenza di Chibiusa!! Per poco non gli veniva un colpo!! (ridendo)
Marzio: tuo padre non vuole uccidermi vero?! (terrorizzato)
Bunny: be no… non credo!!
BUM BUM BUM
Bunny: cos’è?
Marzio: qualcuno che cerca di spallare la porta della mia casa credo… (leggermente impaurito)
Kenjii: VIENI FUORI MALEDETTO!! COME HAI OSATO TOCCARE LA MIA PICCOLA!!
Bunny: Marzio??
Marzio: s-si?
Bunny: SCAPPAAAAAAAAAAAAA!!

  
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