Veleno d’inchiostro
C’è veleno.
Trasuda da ogni parola,
da ogni sguardo,
da ogni gesto.
Striscia fino a me e penetra nel mio corpo,
indelebile.
Un tatuaggio fatto col veleno,
impresso nella pelle e negli occhi e nel cuore.
Goccia dopo goccia l’inchiostro corrode e
b r u c i a.
Come il sangue che mi scorre nelle vene,
come il sangue che ho versato.
Ma il sangue è rosso,
quel rosso che vuol dire vita e morte e dolore,
mentre il veleno l’inchiostro è nero.
Lo vedi?
Sta oscurando anche il sole.
E’ tutto buio,
così buio che ormai
il mio tatuaggio non si vede più,
perso com’è
in questo mare nero.
Fa ancora male,
brucia ancora,
ma almeno
nessuno lo nota più.
Non c’è antidoto per questo veleno,
lo si può solo
n a s c o n d e r e.
* * *
Strappo di quaderno
Nascondiamo il veleno. Tanto prima o poi torna alla luce.
Ako