Ricordo...Ricordo
le tue labbra...ricordo i tuoi baci...Roventi, dolci,incerti.
La tua
mano, piccola, calda, birichina sulla mia pancia: Mi accarezza e mi turba.
Tu...tu
che sei sempre stata la mia piccola amica. Sorriso sicuro e faccia da schiaffi,
bella
come una risata spontanea, divertente. Scontata mai. Folle da coinvolgermi
nelle
tue
assurdità.
Ora mi
guardi con le tue pozze scure. I tuoi occhi, bastardi traditori, mi rimandano
il
mio stesso desiderio...
E non va!
E di
nuovo baci.
Sei sopra
di me leggera per me che sono il tuo doppio, in molti modi.
Resisto
ai tuoi baci.
Devo
farlo
Non posso
cedere
Ma sei lì
aguzzina mia. Tentatrice, succube mi stai rubando quel poco di anima che ancora
ho. Mi porti con te in acque scure, torbide.
Non credo
nel peccato, ma ne farei uno al momento.
Và via!
Ti
scanso, ma dura poco perchè sei una droga pesante, rapida dai una dipendenza
che sa di menta e sole.
Passione
frustrata trattieniti
Lei non è
mia! Non la possiedo!
E’ di un
altro, di un amico...
Mio amico
ignaro di ciò che sta accadendo. Perdona la mia debolezza. Ma arido sono e lei
è acqua fresca
La mia volontà
cede...
E Lei sa
come finirà. Lei lo prevedeva, ha calcolato tutto. Sa che con lei sono debole,
la proteggerei da chiunque. Anche da se
stessa.
E velenosa
si insinua, provoca...volontariamente o meno. Ed è quel meno che mi spinge al
precipizio, la sua noncuranza nello sfiorarmi viso, collo, pancia, torace...
Mi
avvolge con le gambe, Oh Amico Mio, quanto sono lunghe lo sai. Tu stesso non
hai resistito perchè avrei dovuto farlo io.
Le
braccia si insinuano sul mio collo, le sue manine mi sfiorano il viso, mi
costringe a guardarla...Vicina così non è stata mai ed ha messo su il suo
broncetto da bimba viziata.
Le
abbiamo sempre dato ciò che voleva perchè oggi dovrebbe essere diverso.
Ciò che
Lei vuole si prende.
Ed ora
Dio mio, anche se non credo in te, Lei vuole me...
E le dò
ciò che vuole vinto dalla sua sicurezza. Ed in quel momento mi aspetto che si
scansi, che mi rifiuti come sarebbe giusto, che tutto fosse solo un malinteso.
E’pur sempre Lei che poggia la mano sul fuoco e poi si ricorda che scotta.
Adorabile disastro. Se non stiamo attenti si ficherebbe nei guai ogni secondo.
Pronti a
preoccuparci tutti se sta bene, Mina vagante vestita da Bambola di pizzo nero.
Ancora sostiene di potersi difendere da sola sempre, in ogni situazione.
E forse è
vero, Porca Puttana, guardala! Ride... Non si è scansata ed ora mi guarda, dopo
avermi scaricato addosso una passione assurda.
In quel
bacio c’è un mondo, il nostro mondo.
Ed è
Caos...
Nella mia
mente ...
Ovunque
E parlo,
cerco spiegazioni, disperato tentativo di distrarmi da Lei e dalla Sua bocca,
maledetta, provocante, arrossata
Ma Lei
non ne dà mai molte
E Tu
Amico Mio sai anche questo
La
piccola sa farti perdere la bussola e non dà manco spiegazioni.
Ti
incatena ai suoi occhi e serpente ti avviluppa e sei senza scampo...Vittima
felice di essere tale...Mangiami se vuoi
Non sto
cercando giustificazioni, non ne ho se non consideri che stiamo parlando di Lei
e tu sai...Sto cercando solo di spiegare
Non
avercela troppo con me, la Sua pelle è profumata ed ha l’odore del Paradiso, a
cui io non credo ma che se ci fosse profumerebbe come lei, la mela del peccato
è niente paragonata al suo collo, ti chiama i morsi.
Bastarda
Lei lo sa e continua a mostrarmi il profilo della testa...i lobi portano alla
follia
Sono
impazzito, non farmene una colpa proprio tu...
Anzi
troppo ho resistito tutto le avrei tolto: vestiti, gioielli, tutto, anche quel
ghignetto dalla faccia di chi sa di averti fregato per bene.
Cancellato
fra urla e sospiri.
Non
voglio tradire la tua fiducia ma noi siamo legati da troppo e dobbiamo capire
chi siamo.
Amici, lo
so!
Così ci
presentiamo a voi ma noi chi siamo non lo sapete, come potete non lo sappiamo
nemmeno noi.
Amici che
vuol dire. Dov’è il nostro limite?
Confuso
cerco di scacciare il ricordo ma non ce la faccio. E la notte passa, un pò
ricordando, un pò fantasticando su come sarà e se sarà.
Perdonami
Amico Mio, non voglio portarla via da te. Non ora, non ancora
Forse mai
o forse domani