[fic] Snow issue – Reita/Ruki
– one
shot
Titolo: Snow issue
Capitoli: 1/1
Genere: fluff, humour, romantico, crack
Avvertimenti: scemo, scemo Ruki 8D (e pessimo
titolo >___> )
Rating: pg-13
Band: the GazettE
Pairings: Reita/Ruki
Disclaimer: non
mi appartengono né i
ragazzi,
né Koron o il suo cappottino T^T
Sintesi: “Aki, Aki
c’è così tanta neve!! Che stiamo
facendo dentro?!?!”
Sommario: Ruki, Reita e Koron amano la neve *fa
spallucce*
Commenti: alla fine.
“Ruki?” chiamò piano Reita, scuotendo
leggermente la piccola
spalla dell’altro.
“…”
ma non ci fu risposta dal vocalist.
“Ru
chan?” provò ancora.
“Mmmmmm“
Ruki si limitò a sistemarsi sul cuscino.
“Rukiiiiii”
“Tira
fuori quel gatto dal forno!” Ruki gridò
all’improvviso.
“Che
diavolo?!?”
Il
piccolo vocalist ridacchiò nel sonno.
“Ruki,
eddaaaaai”
La risposta fu un sonoro russare.
“Pigrone
svegliatiiiii”
“Nonvoglioooooo”
si lamentò Ruki, strizzando gli occhi e
nascondendosi sotto le coperte.
“Ru,
per favore” lo pregò Reita, scuotendolo ancora una
volta.
“Vatteneeeeee”
Ruki cercò di colpirlo, senza guardare.
“Ma..
c’è la neve”
“Stai
mentendo” Ruki sapeva che era un trucco per farlo
alzare.
“Non
sto mentendo, scemo, adesso vieni fuori da lì”
“Fottiti”
“Ok,
l’hai voluto tu”
Reita
tirò via bruscamente le coperte che coprivano il
piccolo corpo dell’altro. Ruki fece un verso lamentoso e
rabbrividì al freddo
che lo avvolse, poi si lasciò sfuggire un urlo sorpreso
quando il suo corpo
venne sollevato dal letto, ancora caldo:
“Nuuuuu
Rei lasciami andare” si lamentò mentre Reita lo
sollevava, ma si stava già mettendo comodo nella stretta
dell’altro,
accoccolandosi in cerca di calore.
“No! Ti faro un bagno e poi
usciremo” disse, trasportando il
vocalist.
“Te-heeee,
vuoi solo una scusa per molestarmi” Ruki ghignò
dandogli un bacio sulla guancia.
“Sei
un pervertito anche quando sei mezzo addormentato”
Reita ghignò di rimando.
Entrarono
in bagno. Reita mise giù Ruki e aprì il
rubinetto.
Mentre l’acqua calda riempiva la vasca cominciò a
spogliare il suo amore,
mentre questo sbadigliava e sentiva l’aria raffreddargli la
pelle, facendolo
rabbrividire.
“Entra”
ordinò gentilmente Reita, una volta finito.
“Tu
non vieni??” chiese deluso, un adorabile broncio sulle
labbra.
“No,
o non usciremo più da lì” rispose
Reita, baciandogli
una guancia.
“Non so di che
parli” disse, sorridendo innocentemente, sedendosi
finalmente nell’acqua calda che lo riscaldò
all’istante.
Reita
si sedette fuori dalla vasca e cominciò a lavargli a
capelli gentilmente. Ruki lo lasciò fare, godendosi la
vicinanza dell’altro e
rilassandosi sotto il tocco delle sue dita.
“Aki..
c’è davvero la neve fuori??” chiese
Ruki, i capelli
piani di shampoo schiumoso e gli occhi che brillavano di eccitazione.
“Sì
piccolo” rispose Reita sorridendo, lasciandosi quasi
sfuggire un “aaawww” per l’adorabile
immagine nella vasca.
“E
hai fatto tutta quella strada solo per dirmelo??” chiese Ruki
dopo aver sciacquato via la schiuma dai capelli castani.
“I-io..
be’.. ecco..” balbettò Reita, un
po’ imbarazzato.
“Aaaaaaw,
non ho il ragazzo più dolce del mondo?”
cinguettò,
avvolgendo le braccia attorno al suo collo.
“Ruffiano” disse
Reita, un sorriso divertito sulle labbra
mentre intrecciava le dita nei capelli bagnati dell’altro.
“Hey,
ero serio” disse Ruki, spingendo con la punta del naso
quello scoperto di Reita: “Dammi un bacio”
ordinò, prima di posarne uno piccolo
su un angolo delle sue labbra.
“Se
ti bacio poi ti sbrigherai, per favore??” disse,
fingendo di aver perso la pazienza.
“Huuuuum
ci” rispose l’altro annuendo.
“Bene”
concesse Reita, avvicinandosi per posare un bacio
sulle sue labbra calde.
“Mi
sei mancato stanotte.. faceva così freddooo” disse Ruki accoccolando il viso
nel collo
dell’altro.
Reita sorrise: “Anche a me
è mancato il mio nanetto..
nessuno che mi strizzava e nessuno che dormiva spiaccicato su di
me”
Ruki
lo guardò, alzando un sopracciglio: “Be’
scusami tanto
se voglio stare vicino al mio biondino preferito” e lo
colpì sul petto.
Reita
ridacchiò: “Sai, dopo tutto non mi dispiace quando
mi
strizzi forte”
“Oh?
Non l’avrei mai detto” rispose Ruki con un ghigno,
baciandolo sulle labbra.
Si
scambiarono un altro dolce bacio che li fece sospirare
uno nella bocca dell’altro. Ruki si mosse appena, per
stringere l’abbraccio in
cui aveva avvolto il bassista, e i suoi occhi mezzi chiusi catturarono
un frammento
dello scenario fuori dalla finestra. Tirò un forte respiro
di sorpresa e si
alzò, schizzando acqua dappertutto, interrompendo il bacio
bruscamente e corse
alla finestra, lasciando una scia di impronte bagnate sul freddo
pavimento del
bagno. Indicò eccitato tutto il bianco che
c’era fuori: “Aki, Aki c’è
così
tanta neve!! Che stiamo facendo dentro?!?!”. E
l’energetico nano corse di
nuovo verso la camera da letto, con buone probabilità a
prendere qualcosa per
coprirsi sedere, ancora nudo, lasciando indietro un Reita piuttosto
irritato (ma non sul serio).
“Pochi
minuti” dopo Ruki era pronto. Imbacuccato nei suoi
vestiti più caldi e in effetti quasi visibile sotto la
spessa sciarpa e il
cappello di lana.
“Sono
pronto” gridò eccitato, uscendo dalla sua stanza.
Reita,
che nel frattempo si era messo comodo sul divano,
spense la tv e guardò il suo piccolo amore.. solo che..
“Sai, con tutta quella
roba addosso non sembri più così
piccolo”
Ruki
gli fece la linguaccia, si avvicinò al divano e si
sedette sulle sue gambe:
“Fottiti tesoro, lo sai che
odio il freddo” disse,
accoccolandosi sul petto dell’altro
“Odi
il freddo, ma se potessi sposeresti la neve. La mia
adorabile contraddizione ambulante” lo prese in giro.
“Be’
mi piacciono anche le persone con un naso, eppure sto
con te” ghignò Ruki.
Reita,
divertito, gli lanciò un’occhiataccia:
“Spiritoso” ma
non potè fare a meno di sorridere e accettare il bacio che
Ruki posò sulle sue
labbra.
Si alzarono dal divano e Ruki
andò a recuperare dal
guardaroba un piccolo cappottino decorato con i teschi:
“Korooon!”
La
piccola palla di pelo arrivò correndo e scivolando sul
pavimento bianco, abbiadando felice al suo padrone.
Ruki si abbassò e gli
accarezzò la testa:
“Andiamo
a giocare nella neve Koron, a te piace tanto,
vero?”
Quando Koron
vide il suo cappotto nelle mani di Ruki capì
che qualcosa di molto divertente e molto freddo stava per accadere,
quindi
abbaiò di nuovo e, scodinzolando, abbassò la
testa per farsi vestire. Quando fu
pronto Ruki lo prese in braccio: “Fa’ il bravo,
ok?” lo abbracciò forte e
ridacchiò mentre Koron gli annusava la faccia col naso
freddo prima di metterlo
giù.
“Andiamoooooo!”
saltò in piedi e corse verso la porta, ma in
quel momento si accorse che mancava qualcosa, quindi si girò
per cercare Reita
con gli occhi.
Il bassista era appoggiato al divano,
le braccia incrociate
e un ghigno divertito sulle labbra:
“Stavi
dimenticando qualcosa?”
“Te-heee scusa”
ridacchiò Ruki, grattandosi la nuca.
Reita lo raggiunse e gli prese la
mano: “Sei una mammina
così carina”
“Sta’
zitto!” lo incenerì con lo sguardo, arrossendo.
Aprì la porta e uscirono
fuori dal palazzo, Koron saltava,
pazzo di gioia nel vedere tutto quel bianco paradiso. E il suo padrone
ebbe la
medesima reazione, l’unica differenza era che Ruki non
agitava la coda
freneticamente!
Reita rise e fece una palla di neve, lanciandola a Koron che
lo guardava eccitato. Con un salto acchiappò la neve con la
bocca e poi corse
in giro, felice, annusando la neve e starnutendo per il freddo.
Reita ridacchiò, ma un attimo dopo
una palla di neve gli colpì la spalla, un
po’ di neve gli arrivò sul collo, scivolando
gelata sotto i vestiti, mentre si
scioglieva. Sentì le risate del piccolo bastardo che l'aveva
colpito e
non ebbe neanche il tempo di vendicarsi che la nano dispettoso gli
saltò sulla
schiena, facendolo quasi cadere di faccia nella neve.
Voleva arrabbiarsi, voleva davvero, ma le risatine di Ruki e i freddi
bacini
che gli diede sulla guancia lo fecero solo sorridere:
“Mi
dispiace Aki chan” disse, strofinando il naso sulla
guancia dell’alto.
“Oh
oh ci credo” rispose Reita, guardandolo da sopra la
spalla.
Ruki ridacchiò di nuovo e non notò il ghigno di
Reita: il secondo successivo il
bassista si fece cadere di lato nella neve, portando Ruki, ancora
aggrappato
alle sue spalle, con sé.
Ruki rimase così shockato che per un momento rimase seduto
sul freddo tappeto
bianco, un’espressione perplessa sul viso. Solo quando
sentì le risate di Reita
capì cos’era appena successo e, sorridendo, fece
una nuova palla di neve e giela
lanciò, colpendolo dritto in faccia.
Ruki
scoppiò a ridere, rotolandosi nella neve mentre si
godeva la vista di Reita che imprecava, cercando di pulirsi il viso,
per
evitare che si congelasse completamente.
“Come hai osato??” urlò.
Poi
si lanciò sull’altro.
“Aki, noooo!!” urlò
Ruki tra le risate
mentre continuavano a rotolarsi nella neve, lottando.
Alla
fine Reita riuscì a intrappolare il piccoletto che
ancora ridacchiava sotto di sé: “Ah ah sei mio,
nano”, disse, bloccandogli i
piccoli polsi sopra la testa
Ruki
fece un versaccio e ghignò: “Che
novità, eh?”
Reita rise e si avvicinò
per rubargli un bacio.
“Taka?” sussurrò sulle sue labbra.
“Cosa?”
Ruki lo guardò negli occhi sensualmente.
“Chi diavolo ha infilato un gatto nel forno?”
Note ♪:
L’ho
cominciata a dicembre, quando ha nevicato per la prima volta
l’anno
scorso, poi qualche settimana fa mi sono svegliata sotto mezzo metro di
neve e
questo è il risultato.
Per favore qualcuno mi spari così smetterò di
scrivere questa roba èOé *segretamente
le piace*.
Vorrei fare una banner per il mio profilo e un archivio di fic sul mio
lj,
visto che stanno aumentando. Se solo non fossi pessima con Photoshop T^T
Comunque spero vi sia piaciuta, Ruki-monello-iperattivo è
stato divertente da scrivere e immaginare XD.