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Autore: limaccia_san    24/03/2010    4 recensioni
Ruki, Reita e Koron amano la neve *fa spallucce* [Reituki]
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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[fic] Snow issue – Reita/Ruki – one shot  


Titolo:
Snow issue
Capitoli: 1/1
Genere: fluff, humour, romantico, crack
Avvertimenti: scemo, scemo Ruki 8D (e pessimo titolo >___> )
Rating: pg-13
Band: the GazettE
Pairings: Reita/Ruki
Disclaimer: non mi appartengono né i ragazzi, né Koron o il suo cappottino T^T
Sintesi: “Aki, Aki c’è così tanta neve!! Che stiamo facendo dentro?!?!”
Sommario: Ruki, Reita e Koron amano la neve *fa spallucce*
Commenti: alla fine.

 

 
“Ruki?” chiamò piano Reita, scuotendo leggermente la piccola spalla dell’altro.

 “…” ma non ci fu risposta dal vocalist.

 “Ru chan?” provò ancora.

 “Mmmmmm“ Ruki si limitò a sistemarsi sul cuscino.

 “Rukiiiiii”

 “Tira fuori quel gatto dal forno!” Ruki gridò all’improvviso.

 “Che diavolo?!?”

 Il piccolo vocalist ridacchiò nel sonno.

 “Ruki, eddaaaaai”

La risposta fu un sonoro russare.

 “Pigrone svegliatiiiii”

 “Nonvoglioooooo” si lamentò Ruki, strizzando gli occhi e nascondendosi sotto le coperte.

 “Ru, per favore” lo pregò Reita, scuotendolo ancora una volta.

 “Vatteneeeeee” Ruki cercò di colpirlo, senza guardare.

 “Ma.. c’è la neve”

 “Stai mentendo” Ruki sapeva che era un trucco per farlo alzare.

 “Non sto mentendo, scemo, adesso vieni fuori da lì”

 “Fottiti”

 “Ok, l’hai voluto tu”

 Reita tirò via bruscamente le coperte che coprivano il piccolo corpo dell’altro. Ruki fece un verso lamentoso e rabbrividì al freddo che lo avvolse, poi si lasciò sfuggire un urlo sorpreso quando il suo corpo venne sollevato dal letto, ancora caldo:

 “Nuuuuu Rei lasciami andare” si lamentò mentre Reita lo sollevava, ma si stava già mettendo comodo nella stretta dell’altro, accoccolandosi in cerca di calore.

“No! Ti faro un bagno e poi usciremo” disse, trasportando il vocalist.

 “Te-heeee, vuoi solo una scusa per molestarmi” Ruki ghignò dandogli un bacio sulla guancia.

 “Sei un pervertito anche quando sei mezzo addormentato” Reita ghignò di rimando.

 Entrarono in bagno. Reita mise giù Ruki e aprì il rubinetto. Mentre l’acqua calda riempiva la vasca cominciò a spogliare il suo amore, mentre questo sbadigliava e sentiva l’aria raffreddargli la pelle, facendolo rabbrividire.

 “Entra” ordinò gentilmente Reita, una volta finito.

 “Tu non vieni??” chiese deluso, un adorabile broncio sulle labbra.

 “No, o non usciremo più da lì” rispose Reita, baciandogli una guancia.

“Non so di che parli” disse, sorridendo innocentemente, sedendosi finalmente nell’acqua calda che lo riscaldò all’istante.

 Reita si sedette fuori dalla vasca e cominciò a lavargli a capelli gentilmente. Ruki lo lasciò fare, godendosi la vicinanza dell’altro e rilassandosi sotto il tocco delle sue dita.

 “Aki.. c’è davvero la neve fuori??” chiese Ruki, i capelli piani di shampoo schiumoso e gli occhi che brillavano di eccitazione.

 “Sì piccolo” rispose Reita sorridendo, lasciandosi quasi sfuggire un “aaawww” per l’adorabile immagine nella vasca.

 “E hai fatto tutta quella strada solo per dirmelo??” chiese Ruki dopo aver sciacquato via la schiuma dai capelli castani.

 “I-io.. be’.. ecco..” balbettò Reita, un po’ imbarazzato.

 “Aaaaaaw, non ho il ragazzo più dolce del mondo?” cinguettò, avvolgendo le braccia attorno al suo collo.

“Ruffiano” disse Reita, un sorriso divertito sulle labbra mentre intrecciava le dita nei capelli bagnati dell’altro.

 “Hey, ero serio” disse Ruki, spingendo con la punta del naso quello scoperto di Reita: “Dammi un bacio” ordinò, prima di posarne uno piccolo su un angolo delle sue labbra.

 “Se ti bacio poi ti sbrigherai, per favore??” disse, fingendo di aver perso la pazienza.

 “Huuuuum ci” rispose l’altro annuendo.

 “Bene” concesse Reita, avvicinandosi per posare un bacio sulle sue labbra calde.

 “Mi sei mancato stanotte.. faceva così freddooo” disse  Ruki accoccolando il viso nel collo dell’altro.

Reita sorrise: “Anche a me è mancato il mio nanetto.. nessuno che mi strizzava e nessuno che dormiva spiaccicato su di me”

 Ruki lo guardò, alzando un sopracciglio: “Be’ scusami tanto se voglio stare vicino al mio biondino preferito” e lo colpì sul petto.

 Reita ridacchiò: “Sai, dopo tutto non mi dispiace quando mi strizzi forte”

 “Oh? Non l’avrei mai detto” rispose Ruki con un ghigno, baciandolo sulle labbra.

 Si scambiarono un altro dolce bacio che li fece sospirare uno nella bocca dell’altro. Ruki si mosse appena, per stringere l’abbraccio in cui aveva avvolto il bassista, e i suoi occhi mezzi chiusi catturarono un frammento dello scenario fuori dalla finestra. Tirò un forte respiro di sorpresa e si alzò, schizzando acqua dappertutto, interrompendo il bacio bruscamente e corse alla finestra, lasciando una scia di impronte bagnate sul freddo pavimento del bagno. Indicò eccitato tutto il bianco che c’era fuori: “Aki, Aki c’è così tanta neve!! Che stiamo facendo dentro?!?!”. E l’energetico nano corse di nuovo verso la camera da letto, con buone probabilità a prendere qualcosa per coprirsi sedere, ancora nudo, lasciando indietro un Reita piuttosto irritato (ma non sul serio).

 “Pochi minuti” dopo Ruki era pronto. Imbacuccato nei suoi vestiti più caldi e in effetti quasi visibile sotto la spessa sciarpa e il cappello di lana.

 “Sono pronto” gridò eccitato, uscendo dalla sua stanza.

 Reita, che nel frattempo si era messo comodo sul divano, spense la tv e guardò il suo piccolo amore.. solo che.. “Sai, con tutta quella roba addosso non sembri più così piccolo”

 Ruki gli fece la linguaccia, si avvicinò al divano e si sedette sulle sue gambe:

“Fottiti tesoro, lo sai che odio il freddo” disse, accoccolandosi sul petto dell’altro

 “Odi il freddo, ma se potessi sposeresti la neve. La mia adorabile contraddizione ambulante” lo prese in giro.

 “Be’ mi piacciono anche le persone con un naso, eppure sto con te” ghignò Ruki.

 Reita, divertito, gli lanciò un’occhiataccia: “Spiritoso” ma non potè fare a meno di sorridere e accettare il bacio che Ruki posò sulle sue labbra.

Si alzarono dal divano e Ruki andò a recuperare dal guardaroba un piccolo cappottino decorato con i teschi: “Korooon!”

 La piccola palla di pelo arrivò correndo e scivolando sul pavimento bianco, abbiadando felice al suo padrone.

Ruki si abbassò e gli accarezzò la testa:

 “Andiamo a giocare nella neve Koron, a te piace tanto, vero?”

Quando Koron vide il suo cappotto nelle mani di Ruki capì che qualcosa di molto divertente e molto freddo stava per accadere, quindi abbaiò di nuovo e, scodinzolando, abbassò la testa per farsi vestire. Quando fu pronto Ruki lo prese in braccio: “Fa’ il bravo, ok?” lo abbracciò forte e ridacchiò mentre Koron gli annusava la faccia col naso freddo prima di metterlo giù.

“Andiamoooooo!” saltò in piedi e corse verso la porta, ma in quel momento si accorse che mancava qualcosa, quindi si girò per cercare Reita con gli occhi.

Il bassista era appoggiato al divano, le braccia incrociate e un ghigno divertito sulle labbra:

“Stavi dimenticando qualcosa?”

“Te-heee scusa” ridacchiò Ruki, grattandosi la nuca.

Reita lo raggiunse e gli prese la mano: “Sei una mammina così carina”

“Sta’ zitto!” lo incenerì con lo sguardo, arrossendo.

Aprì la porta e uscirono fuori dal palazzo, Koron saltava, pazzo di gioia nel vedere tutto quel bianco paradiso. E il suo padrone ebbe la medesima reazione, l’unica differenza era che Ruki non agitava la coda freneticamente!
Reita rise e fece una palla di neve, lanciandola a Koron che lo guardava eccitato. Con un salto acchiappò la neve con la bocca e poi corse in giro, felice, annusando la neve e starnutendo per il freddo.
Reita ridacchiò, ma un attimo dopo una palla di neve gli colpì la spalla, un po’ di neve gli arrivò sul collo, scivolando gelata sotto i vestiti, mentre si scioglieva. Sentì le risate del piccolo bastardo che l'aveva colpito e non ebbe neanche il tempo di vendicarsi che la nano dispettoso gli saltò sulla schiena, facendolo quasi cadere di faccia nella neve.

Voleva arrabbiarsi, voleva davvero, ma le risatine di Ruki e i freddi bacini che gli diede sulla guancia lo fecero solo sorridere:

 “Mi dispiace Aki chan” disse, strofinando il naso sulla guancia dell’alto.

 “Oh oh ci credo” rispose Reita, guardandolo da sopra la spalla.

Ruki ridacchiò di nuovo e non notò il ghigno di Reita: il secondo successivo il bassista si fece cadere di lato nella neve, portando Ruki, ancora aggrappato alle sue spalle, con sé.

Ruki rimase così shockato che per un momento rimase seduto sul freddo tappeto bianco, un’espressione perplessa sul viso. Solo quando sentì le risate di Reita capì cos’era appena successo e, sorridendo, fece una nuova palla di neve e giela lanciò, colpendolo dritto in faccia.
Ruki scoppiò a ridere, rotolandosi nella neve mentre si godeva la vista di Reita che imprecava, cercando di pulirsi il viso, per evitare che si congelasse completamente.

“Come hai osato??” urlò.

 Poi si lanciò sull’altro.

“Aki, noooo!!”  urlò Ruki tra le risate mentre continuavano a rotolarsi nella neve, lottando.

 Alla fine Reita riuscì a intrappolare il piccoletto che ancora ridacchiava sotto di sé: “Ah ah sei mio, nano”, disse, bloccandogli i piccoli polsi sopra la testa

 Ruki fece un versaccio e ghignò: “Che novità, eh?”

Reita rise e si avvicinò per rubargli un bacio.

“Taka?” sussurrò sulle sue labbra.

 “Cosa?” Ruki lo guardò negli occhi sensualmente.

“Chi diavolo ha infilato un gatto nel forno?”


Note ♪:
L’ho cominciata a dicembre, quando ha nevicato per la prima volta l’anno scorso, poi qualche settimana fa mi sono svegliata sotto mezzo metro di neve e questo è il risultato.

Per favore qualcuno mi spari così smetterò di scrivere questa roba èOé *segretamente le piace*.
Vorrei fare una banner per il mio profilo e un archivio di fic sul mio lj, visto che stanno aumentando. Se solo non fossi pessima con Photoshop T^T
Comunque spero vi sia piaciuta, Ruki-monello-iperattivo è stato divertente da scrivere e immaginare XD.

  
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