25/03/2010
4 recensioniSe io fossi una ragazza
anche solo per un giorno
penso che potrei capire
come ci si sente ad essere innamorata di un ragazzo.
E giuro che non saprei essere un uomo migliore a quel punto.
L'ascolterei, anche se non so' come fa male
quando perdi qualcuno che volevi.
Perché l'ho dato per dovuta
e ogni cosa che abbiamo fatto è andata distrutta.
Starei a pensarlo tutto il giorno avendo paura che mi possa tradire.
E dopo il tradimento è troppo tardi
Dico che è un errore stare con te, quando quell’errore sono io.
Pensavi che non ti abbia mai tradito, ma sbagliavi.
E così quando mi dici che sono un ragazzo e che non posso capire, sto male.
Sì, non posso capire come ci si sente ad amare un ragazzo ogni giorno.
Capisco che non riesco ad ascoltarti e a me non importa come fa male.
Introduzione:
Tom e Annie stanno insieme da circa due mesi.
Tom, convinto che la ragazza lo tradisca: progetta una cena in un ristorate invitando suo fratello ed Emily la sua fidanzata;
Ma quella sera era strana e tirava una strana brezza.
Ordinano un tavolo e prima di magiare Tom e Emily vanno in bagno e litigano per l'ennesima volta:
-Ma vedi come la tratti male? –
- Tanto lei mi tradisce…- risposi.
- Smettila Tom! Lei ti ama..ma probabilmente nemmeno lo riesci a capire! –
- Non sai carina sai? Anzi, dovrò dirlo a Bill come mi tratti!- esclamai
- Guarda che io non ti tratto male!-
- Ok, vabbè tagliamola perché non ne ho voglia!- tagliai corto io.
Si avvicinò a noi una signora. Un po' avanti con l'età, la quale ci offrì da bere.
Non accettammo e ricominciammo a litigare. Ci interruppe per la seconda volta, riproponendoci la stessa domanda.
-Uffa! Eh va beh! Beviamoci questo drink!- afferrai dal vassoio quel bicchiere e buttai giù tutto il liquido, così anche Emily.
Ritornammo al tavolo e ci sedemmo ognuno ai proprio posti.
*
Portai una mano sulla fronte dolorante. Ok, forse ieri avevo esagerato un po' troppo con l'alcool.
Aprì leggermente gli occhi e vidi il colore del soffitto di un rosa chiaro.
Sgranai gli occhi per vedere se forse stavo sognando.
No, non stavo certamente sognando e quel soffitto era rosa.
Notai anche che il letto era abbastanza morbido e le coperte erano azzurre con i fiorellini arancioni.
Mi girai vero sinistra e vidi a mia insaputa Annie che dormiva.
- Cosa? - mi domandai. Forse avevamo fatto qualcosa, ma non ricordavo. Ma l'avevo lasciata!
Sì, l'avevo lasciata e... allora perché mi ritrovavo nella sua stanza?
Le avrei chiesto informazioni quando si sarebbe svegliata, adesso avevo solo bisogno di andare in bagno.
Aprì la porta e mi sciaquai il viso con acqua tiepida e non appena mi guardai allo specchio, tirai un urlo.
*
Sì svegliò stuzzicata/o dai raggi del sole e così si alzò. Si stiracchiò davanti al letto e appena aprì gli occhi vide Bill.
Subito si domandò perché si trovasse in quel posto, poi le sfuggì un sorriso malizioso e si avvicinò al ragazzo
-che stava beatamente dormendo- con sensualità.
Si trovò a pochi centrimentre al suo viso e li iniziò a stuzzicare passandogli un dito su tutto il viso.
Bill sì svegliò e sorrise, poi guardò meglio e rimase impietrito:
- Ma Tom che cazzo fai?! - urlò.
- Cosa?! Io non sono Tom! Come mi puoi scambiare per Tom amore?! Sono Emily! -
- Sì, certo Tom, adesso lasciami dormire! -
- Uffa Bill! Sono Emily! Guardami! - voltò gli occhi verso il basso e vide una sporgenza.
Una strana sporgenza. Si toccò il petto e non "trovò" più le sue amate tette. Si toccò freneticamente il viso e trovò al labbro il piercing.
- Aaaaaaaaaaaaaaaah! -
Welcome to
Tom's Body
Emily - nel corpo di Tom - chiamò subito a casa di Annie e non appena Emily - Tom - rispose le urlò:
- Ma che cazzo sta succedendo?! -
- Ma che cazzo ne so! Oddio, ho le tette! Non ho più il mio amato pirulin! Come faccio a cuccarmi le ragazze?! -
- Hey! Non ci porvare! Ricordati che tu sei me e io sono te! -
- Lo so! Ma..ogni cosa hai suoi fantaggi! -
- Non ci provare a guardami! Cioè a guardarti! - Urlò Tom.
- Tanto lo so' che hai le tette piccole - disse Emily.
- Spiritoso, comunque ci sarà stata la causa per tutto questo no? - domandò Tom, mentre Emily non rispose.
- Tom! Tom non ci provare!-
- Ma che succede? Con chi parli? - si alzò dal letto Bill che lo guardò stranito.
- Niente, niente! Tom rispondi!-
- Che c'è?! Stavo solo dando un'occhiata! - rispose.
- Non ci provare se no lo dico a Bill!-
Bill: O______O
- Ahah, Bill sto scherzando! Ti sembro la tipa...cioè il TIPO che parla da solo?!- sorrise sarcastico Tom.
- Ok, ci vediamo tra mezz'ora qui!- disse Emily.
- Ok, però non guardarmi niente! - urlò Tom.
- Sì, sì ciao!-
Appena staccò guardò di nuovo Bill.
- Ma stai bene Tom? -
- Mai stato meglio! Cioè sono io Tom, sono io Tom! - cercò di farsi riconoscere ma il moro sembrava non capire.
- Ok Tom vado a farmi una doccia a dopo..-
****************************************************
Ciao ragazze! Ecco, qui! Dopo il concerto mi sono ispirata ad una nuova fanfiction!
Allora, se notate un'assomiglianza tra il film "Quel pazzo venerdì" e questa storia,
state tranquille ho preso spunto inizialmente dal film, ma la storia non ha scopo di copiarlo,
infatti si svolgerà grazie alla mia fantasia.
Fatemi sapere che ne pensate! Bacio!