La verità è che lo sapevi fin dall’inizio.

Hai voluto solo provarci. Quell’aria mista di ricordi e dolori ti opprimeva, e avevi bisogno che i polmoni ne respirassero una nuova.

Non ti sei mai chiesto perché non hai voluto abbattere quella costruzione, quel luogo. Quel luogo che ha graffiato la tua anima quasi lacerandola.

Eppure non hai avuto la forza di tramutarlo in misere macerie.

Oh, come siamo attaccati al passato noi umani. Come ci circondiamo il cuore con pesanti catene. E lo stringiamo fino a farlo scoppiare.

La verità è che se lo distruggessi, finiresti in macerie anche tu.

 

La neve accarezza il tuo viso color perla.

Oh, come ti mancava il freddo. Il gelido clima accarezzare le tue membra.

La verità è che ognuno di noi, alla fine, tornerà sempre a casa.

Tornerà ad intrufolarsi in ambienti familiari, tornerà a respirare quell’aria così opprimente.

Per poi rendersi conto che non vi è ossigeno più puro.

 

Le strade affollate, il Cremlino che si erge imponente, la lingua madre che stuzzica le tue orecchie.

Era questo il calore che ti mancava. Un calore che per anni hai detestato, e dal quale hai sempre tentato di fuggire.

Ora comprendi. Ed un dolce dolore ti provoca una lieve fitta.

 

E ora, dinanzi a te, quella costruzione.

Ma i tuoi occhi cristallini paiono inspiegabilmente calmi. Sereni.

Oh, non fartene una colpa. Non è il tuo orgoglio che diviene fragile.

La nostalgia è intrinseca nell’animo umano. E’ qualcosa d’innato, e ciò che è innato non ha risposta.

Impara, ed insegna al tuo orgoglio a conviverci. Essa è un dono.

 

“Yuri!”

Alzi lo sguardo. E loro sono li, come sempre. Compagni di disavventure, di squadra. Di vita.

“Come è andato il viaggio?”. Ti corrono incontro.

Sorridi. E famiglia è l’unica parola che ora scuote la tua mente.

La verità è che questo nuovo sentimento, che piano e dolcemente si è fatto strada nel tuo complesso animo, ti piace. Ti rende umano e vivo.

I tuoi occhi limpidi sembrano ridere assieme a te.

“Bene. E’ bello essere a casa”.

 

 

 

 

 

 

Note:

Aver: Nostalgia in inglese. Dunque, questo esperimento è nato in un momento di ispirazione/riflessione.

Infatti ero alquanto indecisa se pubblicarla o meno.

 

Yuri è sempre stato il mio personaggio preferito in assoluto e l’ho sempre ritenuto abbastanza complesso.

Mi piace il modo in cui l’anime lo ritrae: freddo, distaccato e orgoglioso. Ma anche molto leale nei confronti dei suoi amici.

Trovo interessante sviluppare riguardo ad esso svariate idee di scrittura, poiché secondo me ha un animo ricco di sfaccettature.

Mi rendo conto che è una Fiction abbastanza “strana”, ma riguardo pensieri e riflessioni Ivanov è la mia “cavia” prediletta eheh :)

Spero che abbiate apprezzato questa mia idea, fatemi sapere. Grazie ;)