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Autore: Cinfri    25/03/2010    5 recensioni
Questa è una piccola one-shot che ho tradotto grazie al consenso dell'autrice.. La canzone cambiò in un lento e le luci si abbassarono. Lisbon, non trovandosi più a suo agio in quella situazione, cominciò ad allontanarsi. Ma Jane aveva altri programmi, visto che la sua mano la trattenne lì. "Balla con me"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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DISCLAIMER: I personaggi e la serie di The mentalist non sono di mia proprietà.. In particolare non lo è neanche la fanfiction, in questo caso.. XD

 

 

 

RIGHTING WRONGS

DI

mtm

 

 

 

Il caso era chiuso e Lisbon non poteva esserne più felice.

Odiava i giorni passati alle scuole superiori e ritrovarsi costretta in quella riunione le aveva riportato alla mente tanti vecchi ricordi.

Quel giorno aveva imparato qualcosa di nuovo sul suo biondo consulente, come non avesse mai frequentato le scuole superiori. Ciò avrebbe potuto spiegare la sua curiosità quasi morbosa per quanto era accaduto in quella giornata.. anche se allo stesso tempo era riuscito comunque a tormentare Lisbon con domande sui suoi anni di scuola, domande che lei aveva di punto in bianco ignorato.

Fortunatamente ciò che era accaduto era stato più che sufficiente a tenere occupata la mente di Jane e lui non l'aveva assillata con altre domande per alcune ore.

Lisbon, in piedi in fondo alla pista da ballo, stava osservando le coppie. Persa nei suoi pensieri, riflettè su come per lei la scuola superiore avesse significato badare ai suoi fratelli ed essere derisa per via dei suoi abiti vecchi. Anche se, quando Lisbon mostrò loro cosa significa esattamente crescere con tre fratelli, cessarono immediatamente di tormentarla.

Non era mai andata al ballo di fine anno dal momento che non aveva i soldi per il vestito, non aveva ricevuto neanche un invito. E alla fine si era ritrovata attaccata e picchiata da suo padre che era  tornato a casa di nuovo ubriaco e per una qualche ragione si era sfogato su suo fratello più piccolo finchè lei non era intervenuta.

Lisbon sorrise amaramente. No, il periodo delle superiori era stato un incubo.

Sarebbe stato meglio tenere quei ricordi lontani da Jane altrimenti non l'avrebbe fatta più finita.

Lisbon venne riscossa dai suoi pensieri da una tiepida presenza appena dietro la sua spalla destra.

"E' stata una giornata molto interessante, non credi Lisbon?", la voce di Jane provenne da vicino il suo orecchio, facendola sobbalzare.

Poco dopo sentì la mano di Jane posarsi sul fondo della sua schiena per bloccarla ed il volto leggermente preoccupato di lui sbirciò il suo profilo.

"Mi dispiace, non avevo intenzione di spaventarti" disse tranquillamente.

"Si, certo. Per quale altro motivo potresti strisciare alle spalle delle persone allora?", sbottò  Lisbon nascondendo velocemente i suoi pensieri precedenti.

Azzardò un'occhiata veloce al viso di Jane vicino alla sua spalla, ma subito distolse lo sguardo e si concentrò sulle coppie di fronte a lei. Non avrebbe fornito a Jane più indizi di quelli che già aveva.

Con sua sorpresa lui rimase tranquillo e lasciò la sua mano dove si trovava.

Lisbon dovette ammettere che la presenza confortevole dietro di lei la faceva sentire bene. Non che l'avrebbe mai detto a Jane, l'ego dell'uomo era già troppo grande così com'era.

La canzone cambiò in un lento e le luci si abbassarono. Lisbon, non trovandosi più a suo agio in quella situazione, cominciò ad allontanarsi.

Ma Jane aveva altri programmi, visto che la sua mano la trattenne lì.

"Balla con me", la voce di Jane divenne bassa e seria.

"Non puoi dire sul serio. No!", esclamò Lisbon tentando di allontanarsi da lui.

Jane spostò la mano e l'afferrò per le spalle mentre si trovava ancora dietro di lei, confortandola con il suo tepore.

"I tuoi ricordi delle superiori non sono felici. Non hai mai partecipato al ballo, non hai mai avuto la possibilità di andare a letto con quel ragazzo speciale", la sua voce divenne più vicina al suo orecchio, abbastanza da non poter essere udita da qualcuno nelle vicinanze.

Lisbon arrossì perchè aveva ragione. Come sempre. Dannato Jane.

Non ne aveva proprio bisogno in quel momento. Ma le mani calde di lui sulle sue spalle la bloccavano. Era un comportamento così atipico per Jane, che solitamente evitava di toccare gli altri, che era curiosa di vedere dove sarebbe andato a parare.

"Non ho mai frequentato le superiori, perciò non sono mai andato neanche al ballo. Per favore, balli con me?" continuò Jane con tono di lieve supplica.

Lisbon era combattuta, sarebbe stato bello anche solo se l'avesse tenuta stretta, ma non era un comportamento professionale e rimaneva il fatto che diffidava di Jane quando montava su una storia originale come quella.

Mentre lei era ancora in dubbio sulla risposta, Jane l'aveva già trascinata sulla pista da ballo e le era girato attorno così da trovarsi l'uno di fronte all'altro.

Esitante, Lisbon portò la mano sinistra sulla spalla di lui e mise la destra nella mano che Jane le offriva. Lo sentì attirarla di più a sè con gentilezza e spostare la sua mano destra fino a raggiungere, come pochi secondi prima, il fondo della sua schiena.

Lisbon era tesa, era in un territorio così sconosciuto che non sapeva come comportarsi.

Stava danzando con il suo consulente mentre era in servizio, per l'amor del cielo!

Jane naturalmente si accorse della sua esitazione e di quanto fosse tesa.

"Rilassati. Siamo rimasti gli unici qui. Ho detto agli altri della squadra di andarsene che noi li avremmo raggiunti poi", Jane si allontanò lentamente da lei per riuscire a guardarla negli occhi.

"Per favore, lasciami fare questo per te" continuò tranquillamente guardandola serio ed ottenendo da Lisbon la conferma di ciò che stava pensando.

Era triste per non aver partecipato al ballo di fine anno, ma non sarebbe stata la sua Lisbon se l'avesse ammesso con lui.

Jane rafforzò la stretta, avvicinandola a sè finchè i loro corpi non aderirono completamente. Stava disegnando dei piccoli cerchi sulla schiena di lei e aveva incosciamente spostato le loro mani intrecciate per appoggiarle vicino al proprio cuore.

Lisbon cedette e si abbandonò all'abbraccio di Jane. La sconvolgeva ancora quanto quell'uomo potesse essere dolce, quando voleva.

Si calarono senza problemi in un loro ritmo lento, senza pestarsi i piedi e senza alcuno scontro imbarazzante.

Jane aveva preso il comando e per una volta Lisbon glielo lasciò fare.

Presto la canzone finì, ma cominciò un altro lento e continuarono a danzare senza fermarsi, ondeggiando delicatamente al suono della musica.

Lisbon era così presa dal momento che, senza pensarci, appoggiò la testa sulla spalla di Jane. Dopo essersi resa conto di ciò che aveva fatto divenne tesa per un secondo.

Jane l'attirò più vicina, appoggiò la guancia sulla sua testa e lei si rilassò nuovamente con un sorriso sognante e soddisfatto sul volto.

Lei sapeva che stavano giocando con il fuoco: entrambi erano a conoscenza della loro attrazione reciproca ma tra loro era stato stipulato una specie di accordo silenzioso. Anche se sembrava che Jane avesse dei ripensamenti riguardo quell'accordo.

In quel momento, però, era così bello per lei essere così vicina ad un altro essere umano che Lisbon azzittì la vocina nella sua testa che la metteva in guardia di non passare il confine che avevano tracciato.

Così danzarono. Il resto del mondo venne  dimenticato mentre godevano ognuno della presenza dell'altro. Lisbon sentì il corpo caldo di lui sotto la sua mano e la guancia, il modo in cui la teneva stretta, gentile ma allo stesso tempo capace di tenerla a stretto contatto con il suo corpo, il modo in cui le loro mani si intrecciavano.

Poteva sentire il battito regolare del cuore di lui sotto le loro mani, poteva sentire l'odore inconfondibile del suo essere Jane.


Jane aveva dimenticato quanto potesse essere sensuale, come fosse in grado di coinvolgere tutti e cinque i sensi in ciò che faceva.

Aveva trascurato il senso del tatto troppo a lungo e ora la sensazione stava minacciando di sopraffarlo.

Lisbon era così piccola e delicata tra le sue mani, così disposta a seguire i suoi comandi. I capelli di lei vicini alla sua guancia erano morbidi e profumavano debolmente di cannella, anche dopo una lunga giornata di lavoro. La sua mano si adattava così perfettamente a quella di lui e la sua pelle era così liscia..

Jane era così sopraffatto dalle sensazioni che Lisbon gli trasmetteva che si sentì stordito. Chiedendole di ballare avrebbe voluto regalarle un ricordo felice ma non aveva tenuto in considerazione come avrebbe reagito lui.

Non poteva fingere che lei non gli interessasse, che non si preoccupasse per lei. Non poteva lasciarla andare ora, dopo averla avuta finalmente così vicina..


La canzone finì, trovando Lisbon e Jane molto riluttanti nel separarsi. Con grande sorpresa di lei, Jane la teneva ancora stretta anche se aveva lasciato andare la sua mano, ora ferma sul petto di lui.

Jane  le accarezzò i lineamenti con un tocco leggero come una piuma rendendole difficile tenere gli occhi aperti. Jane evidentemente voleva che lei lo guardasse, così si fermò e sfiorò la sua guancia. Quando lei incontrò i suoi occhi li vide scuri ed intensi.

"Alla fine del ballo la ragazza riesce ad andare a letto con il ragazzo", le sussurrò Jane, mentre i loro occhi rimasero come incatenati. Lisbon non sarebbe riuscita a guardare altrove neanche se l'avesse voluto.

Lentamente Jane abbassò la testa per riuscire a comprendere la sua reazione e ciò che vide sembrò soddisfarlo a tal punto che chiuse la distanza che li separava.

Il suo bacio dolce risvegliò qualcosa in Lisbon, che rispose avidamente approfondendo il contatto fino a lasciare entrambi senza fiato.

Erano ancora vicini l'uno all'altro, con le fronti che si toccavano, quando Lisbon disse scherzosamente "Sai, di solito si fa in auto"


Jane si animò ed un sorriso splendente comparve sul suo volto quando le chiese, "La tua auto o la mia?".

Da Lisbon si sarebbe aspettato un pugno ma, con sua grande meraviglia, sul suo volto spuntò un sorriso diabolico mentre allontanandosi rispose

"La mia è più grande"

 

 

 

 


NOTE: Questo è un piccolissimo esperimento compiuto tra uno studio e l'altro... Ringrazio infinitamente mtm che mi ha permesso di tradurre la sua storia.. Mi è piaciuta tantissimo fin dall'inizio e la volevo rendere disponibile anche in italiano...

Spero di aver fatto un buon lavoro...

Fatemi sapere cosa ne pensate... e W JISBON!!!

 

Cinfri

  
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