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Autore: MelCullen    25/03/2010    1 recensioni
L'amore visto con gli occhi di una cinica. La protagonista non si è mai innamorata e fà riflessioni sull'amore che conosce solo di "vista". All'inizio l'idea era di scriverne solo una one shot, ma poi mi è venuto in mente "perchè non vedere tutte le possibilità?". Ogni innamorata ha varie scelte di atteggiamento, e io voglio illustrare le più conosciute, anche se in generale.. Capitoletti corti, ma spero che piacciano!:D
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so lo so, esagero. Ho tante cose da scrivere, ma voglio cimentarmi anche in questa sfida... Spero vi piaccia! Però vi avverto, io penso queste cose, lo ammetto, ma non è autobiografica.

Buona lettura :P




Cupido's game



L'amore, un sentimento basilare che cambia le persone che lo provano in modo strano, quasi irriconoscibile a volte. Un ragazzo che si innamora di una ragazza a volte riesce a nasconderlo, continuando a scherzare e giocare con i suoi amici; le ragazze sono peggio. Per esperienza personale, ho visto le mie amiche innamorarsi follemente e vivere nel dubbio di non essere ricambiate.
Esse vivono in modi diversi questa attrazione, a volte quasi opposti! C'è chi rimane in disparte e guarda l'oggetto del desiderio con occhi bramosi, ma non osa allungare una mano per prenderlo e portarlo a se, senza nemmeno riuscire a parlargli per paura; oppure c'è una variazione in questo caso, cioè chi fa finta di nulla.
Continua a scherzare con l'essere che le ha rubato il cuore, parlarci sembra normale agli occhi di chi non conosce la realtà dei sentimenti dell'interessata, ma se la osservassero più attentamente avrebbero l'illuminazione: quando parla con lui sembra più allegra, pimpante, come se si fosse svegliata dopo una bella dormita rigenerante!
Poi c'è un altro tipo di innamorata; quella che nega. Nega a tutti e a se stessa che gli piace quel certo ragazzo, a volte proprio quello con il quale litiga spesso o che odia all'inverosimile per dei suoi comportamenti; non è raro trovare questo tipo di innamorata, spesso è quella ragazza orgogliosa e a volte un po' troppo puntigliosa, che poi per evitare ancora di pensare al ragazzo da cui è attratta si impunta su un altro, e di solito è il solito belloccio perfetto che tutte aspirano. Ma purtroppo per loro, il cuore non cede al volere della mente e continua a battere per quel ragazzo che reputano scemo, incivile...
Però ammetto che le innamorate più comuni sono le prime, le ragazze “fantasma”. Il colpo di fulmine che le brucia, che infiamma i loro cuori destinati per la gran parte ad essere sofferenti a causa della cotta improvvisa. Il ragazzo molto, molto spesso non è della loro cerchia di amici, quindi con le amiche più fidate di sabato sera cerca di incrociarlo o almeno di vederlo; non hanno il coraggio di avvicinarsi per timidezza, per la terribile paura di essere rifiutate. Un no detto dalla persona di cui si è innamorate credo proprio che sia la cosa peggiore che possa capitare ad una povera ragazzina in balia di un colpo di fulmine per la persona sbagliata.

“ Tu non puoi capire!”, ecco ciò che mi è stato detto una volta, una sola e unica volta, da una amica quando stavamo parlando d'amore. Lei è la tipica innamorata del secondo tipo, che continua a scherzare con il ragazzo che le piace senza avere il coraggio di rivelargli i propri veri sentimenti; ho provato a incoraggiarla a invitarlo per una uscita, visto che lui è proprio TONTO, non riuscirebbe mai a pensare che lui possa piacere a lei, non ci riesce.
Io non mi sono mai innamorata, e non è bello dirlo. In questo lasso di tempo chiamato adolescenza sembra che sia d'obbligo innamorarsi di qualcuno, baciarlo, farci l'amore.. Ma io nulla; certo, qualche ragazzo carino c'è, ma ciò che provano le mie conoscenti, le mie amiche per un ragazzo.. Oh, no. Proprio quello non l'ho mai provato. L'ansia e la voglia di vederlo, anche di sfuggita.. La gelosia quando parla con altre, che spesso reputi le più sgualdrine della città.. Il sorriso ebete che ti si stampa in faccia quando ti parla o riesci a vederlo e ti saluta..
Sinceramente, non ci trovo nulla di eclatante. Che senso ha innamorarsi di una persona che non ricambia? Perchè dovrei perdere il mio tempo, il mio sorriso e passare le notti a piangere inconsolabilmente per un ragazzo che nemmeno mi guarda?
Ci ho messo un po' per capire che chi non è innamorato sta meglio: ho dovuto passare notti con gli occhi pronti a riversare mari di lacrime perchè non riuscivo a vedere un ragazzo speciale ai miei occhi, ho dovuto sopportare l'idea di non piacere a nessuno... Ma sono arrivata all'illuminazione.
Fregarsene, ecco che bisogna fare; volevo avere un ragazzo solo per conformarmi con il resto delle ragazzine piene d'ormoni, per sentirmi ancora quella bambina che sogna di sposarsi e avere tanti bimbi in una bella casa... Che cosa dà un bacio? è un semplice atto, delle labbra che si toccano, delle lingue che giocano.. Bah.
Scrivo d'amore, ma non l'ho mai provato e nemmeno ho tanta fretta di provarlo, curioso eh? Forse è perchè ho letto tanti libri basati sull'amore, da brava ragazzina dolce e innocente, che ne scrivo in un modo così appassionato. Perchè nella scrittura puoi far accadere quel che vuoi, puoi rendere la bruttina imbranata la più amata del mondo, puoi scrivere di un amore che nonostante le differenze e i problemi continua a andare avanti ed a esistere..
Si, puoi essere molto romantica nella scrittura anche se nella vita sei molto cinica riguardo certe cose. È uno strano complotto tra ciò che pensi e sostieni e ciò che vorresti sostenere e che desideri che accada; diciamocelo, quale scrittrice di romanzi non vorrebbe vivere le storie che scrivono in prima persona? Anche di avventura, fantasy... Ma soprattutto d’amore.
Forse è qualche cosa di inconscio che ci porta a scrivere certe cose. Scriviamo ciò che vogliamo che accada, come se scriverlo può rendere la cosa che si desidera più abbordabile..

E se desiderassi il principe azzurro? Non credo che basti scriverlo per farlo comparire nella mia vita.. Poi chissà che tipo di principe azzurro mi potrebbe capitare di questi giorni! Forse un ragazzo con i capelli azzurri, oppure un truzzetto che ha un cappellino azzurro, ma per il resto del principe non ha nulla. Ormai i ragazzi son tutti così, e le ragazze si accontentano di questi ragazzini che bevono e fumano da quando avevano 13 anni, che hanno un dizionario limitatissimo e che passano intere nottate in discoteca a muovere la testa a ritmo, che è sempre lo stesso alla fin fine.
Che strazio. Certo, può essere divertente andare in un posto dove c'è tantissima gente intenta a bere e a rompersi i timpani con musica a volume altissimo, ma non mi ispira.. Purtroppo fin da piccola ho aspirato sempre a qualcosa di meglio. Ma questo meglio sembra non esistere qui, dove abito io... O forse sono così cieca da non vederlo.
Bah, alla fine meglio così. Niente delusioni, niente gelosia, niente di niente. Solo indifferenza verso le coppiette che si baciano in mezzo alla piazza per farsi vedere, verso i mazzi di rose che portano le mie compagne a scuola pavoneggiandosi di stare con un ragazzo che si ricorda il loro mesiversario..
Sì, un po' di invidia c'è, dopotutto non sono completamente vaccinata dal pensiero “amore, amore, amoreee!!”che hanno tutte le single, ma poi riesco a pensare di nuovo razionalmente: cosa me ne faccio di un mazzo di fiori? Poi appassisce e lo devo buttare.
Anche se sotto sotto continuo a desiderare di avere sottomano un accendino per bruciare ogni rosa che trovo. Sopratutto a san valentino. Mielosa festa dove tutti gli accoppiati perdono sia un po' di soldi che dignità.
Ovviamente gran parte della mia generazione la dignità l'ha persa già da un po, conciandosi come pagliacci o come prostitute, i maschi che si truccano e usano la piastra e le femmine che fin dai 13 anni, nei quali io ancora facevo collezione di polly pocket, si vestono con minigonne e vanno con 17enni, rovinando la piazza a tutte le ragazze normali. Si, la dignità l'hanno persa da un pò, ma chiamare “pucci pucci” o “patato” il ragazzo davanti tutti e lui che ride e lo accetta.. Andiamo, è ridicolo. Ok dirlo in intimità, quando si è da soli, e per le femmine è ovvio che faccia piacere farsi chiamare anche in pubblico “bellissima” o “piccola”.. Ma a tutto c'è un limite. E a San Valentino si supera grandiosamente.
Diventano tutti scemi, manco fossero in luna di miele; ti giri da ogni parte e vedi gente con in mano rose o pupazzetti con scritte sul pancino. Sinceramente, mi fanno venire il diabete, oltre la solita voglia di diventare una piromane professionista. Si, sono una sconciagiochi, la solita acida, ma non me ne vergogno. Preferisco rimanere sola che cadere in questi tranelli strani che tende cupido.
Sospiro e finisco di bere il caffè guardando fuori dalla vetrata. Si, oggi è San Valentino, e in piazza non si vedono altro che coppiette che si sbaciucchiano sulle panchine o i soliti gruppetti di ragazzi che ridono e scherzano. Almeno un pizzico di normalità c'è...
Vado alla cassa, pago e esco rimettendomi bene la sciarpa affrontando il vento gelido; ora dovrei incontrarmi con le mie amiche, proprio lì, in mezzo agli innamorati famelici di baci e varie, che a quanto vedo sembrano intenzionati a ingoiarsi a vicenda. Mi stringo nel cappotto e mi avvio nel punto prestabilito, ringraziando ancora una volta il cielo per avermi donato una mente razionale e non particolarmente annebbiata da ragazzi and company..
Stò per arrivare alle scalinate ma mi fermo vedendo per puro caso un viso.
Un ragazzo. Occhi scuri, capelli castani.. Alto, corporatura tipica di chi stà per ore in palestra o a fare sport, che ride con gli amici.
Sento il cuore battere più in fretta, primo trillo d'allarme. Un calore strano che mi invade, secondo trillo d'allarme.
Gola secca e bocca incapace di parlare. Ultimo trillo d'allarme.
Oh no.
   
 
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