26/03/2010
2 recensioniForse no...
Questa non è una lettera d'amore, ne rivelazione di qualcosa in particolare. E' una mia riflessione. Fatta fra me e me. Durante una lezione di matematica mortalmente noiosa in cui l'unica cosa che mi appare interessante si trova tre banchi più in là, alla mia sinistra, seduto scompostamente. Eccolo. E' lo sguardo perso di Takao Kinomiya. Possibile che il suo modo di fare mi porti così tanto a scrutarlo in ogni sua minima posa ed imperfezione? Mi "attrae", se così posso definire questa sensazione, il suo portamento elegante ma disordinato, a volte femmineo, la sua concentrazione nello sfogliare il proprio quaderno leccandosi le labbra secche e picchiettando, forse per nervosismo, il piede sotto il banco. Mi ritrovo ad osservarlo, sempre più intensamente, incantato dalla sua presenza, dal suo scrivere dubbioso, senza alcuna sicurezza, quasi avesse paura di rovinare le pagine con l'inchiostro. Basta il suo girarsi verso di me a farmi vacillare proprio come lui con quella penna. Cosa porta il mio sguardo a posarsi sulla sua persona? Eppure, mai una sola parola gentile gli ho rivolto, neanche una gentilezza, al contrario di lui che non fà altro che dedicarsi a me. Giro il mio sguardo indifferente, senza esprimere le mie emozioni, non voglio dimostrarmi debole davanti a nessuno tantomeno con lui che ha la presunzione di venire a scuotermi, di prendermi la mano pretendendo chissà cosa da me. In realtà. Io sò già cosa stà succedendo anche se non voglio ammetterlo. Forse neanche lui vuole. Con la coda dell'occhio noto il suo capo chino a scrivere. Takao Kinomiya. Cosa vuoi da me? Perchè mi scompigli la vita con il tuo modo giocoso di porti? Con quel sorriso da ragazza innamorata cosa pensi di ottenere? Mi desto dai miei pensieri costantemente rivolti a te sentendo il suono della campanella. E' ora di andare, ormai la giornata scolastica è finita e tu ti affretti a mettere i libri nello zaino. C'è una forza strana in me che mi obbliga ad aspettarti sul ciglio della porta, fissandoti. Perdutamente preso dalla tua figura. E sò che sono i miei occhi ad agitarti, a renderti impacciato, ma non sò perchè mi piace che ti succeda in mia presenza, solo con me. Esci sorridendo come un ebete, quel sorriso che anche se stupido sul tuo volto sembra perfetto. Cammini affianco a me parlando per entrambi. E se questa mia riflessione, questo pensiero che ora stà passando per la mia testa avesse raggiunto le tue orecchie, mi chiedo quale reazione tu avresti potuto avere. Ma forse è meglio che tu non sappia e che io non comprenda a fondo ciò che sento. Soffriremmo entrambi. E non sò neanche il perchè. Per ora mi basta averti accanto a me. Mi basta ascoltare la tua risata e bearmi del tuo profumo. Mi basta osservare i tuoi occhi e fissare le tue labbra. Mi basta possedere la tua presenza. Mi basta. Mi fermo. E lo fai anche tu guardandomi confuso. Sento qualcosa crescere sempre più facendosi prepotentemente strada dentro di me. Ti afferro il polso. Mi guardi indifeso. Tutto ciò.... Mi basta.... O forse no....
Owari
Bhè... Spero che vi piaccia.... Ho provato a mettermi nei panni di Key/Kai.... Spero che qualcuno recensisca la mia one-shot... Grazie della lettura!!! Un bacio a Veve Blader Girl e a giuly_pattinson che si è scordata di me...
Questa non è una lettera d'amore, ne rivelazione di qualcosa in particolare. E' una mia riflessione. Fatta fra me e me. Durante una lezione di matematica mortalmente noiosa in cui l'unica cosa che mi appare interessante si trova tre banchi più in là, alla mia sinistra, seduto scompostamente. Eccolo. E' lo sguardo perso di Takao Kinomiya. Possibile che il suo modo di fare mi porti così tanto a scrutarlo in ogni sua minima posa ed imperfezione? Mi "attrae", se così posso definire questa sensazione, il suo portamento elegante ma disordinato, a volte femmineo, la sua concentrazione nello sfogliare il proprio quaderno leccandosi le labbra secche e picchiettando, forse per nervosismo, il piede sotto il banco. Mi ritrovo ad osservarlo, sempre più intensamente, incantato dalla sua presenza, dal suo scrivere dubbioso, senza alcuna sicurezza, quasi avesse paura di rovinare le pagine con l'inchiostro. Basta il suo girarsi verso di me a farmi vacillare proprio come lui con quella penna. Cosa porta il mio sguardo a posarsi sulla sua persona? Eppure, mai una sola parola gentile gli ho rivolto, neanche una gentilezza, al contrario di lui che non fà altro che dedicarsi a me. Giro il mio sguardo indifferente, senza esprimere le mie emozioni, non voglio dimostrarmi debole davanti a nessuno tantomeno con lui che ha la presunzione di venire a scuotermi, di prendermi la mano pretendendo chissà cosa da me. In realtà. Io sò già cosa stà succedendo anche se non voglio ammetterlo. Forse neanche lui vuole. Con la coda dell'occhio noto il suo capo chino a scrivere. Takao Kinomiya. Cosa vuoi da me? Perchè mi scompigli la vita con il tuo modo giocoso di porti? Con quel sorriso da ragazza innamorata cosa pensi di ottenere? Mi desto dai miei pensieri costantemente rivolti a te sentendo il suono della campanella. E' ora di andare, ormai la giornata scolastica è finita e tu ti affretti a mettere i libri nello zaino. C'è una forza strana in me che mi obbliga ad aspettarti sul ciglio della porta, fissandoti. Perdutamente preso dalla tua figura. E sò che sono i miei occhi ad agitarti, a renderti impacciato, ma non sò perchè mi piace che ti succeda in mia presenza, solo con me. Esci sorridendo come un ebete, quel sorriso che anche se stupido sul tuo volto sembra perfetto. Cammini affianco a me parlando per entrambi. E se questa mia riflessione, questo pensiero che ora stà passando per la mia testa avesse raggiunto le tue orecchie, mi chiedo quale reazione tu avresti potuto avere. Ma forse è meglio che tu non sappia e che io non comprenda a fondo ciò che sento. Soffriremmo entrambi. E non sò neanche il perchè. Per ora mi basta averti accanto a me. Mi basta ascoltare la tua risata e bearmi del tuo profumo. Mi basta osservare i tuoi occhi e fissare le tue labbra. Mi basta possedere la tua presenza. Mi basta. Mi fermo. E lo fai anche tu guardandomi confuso. Sento qualcosa crescere sempre più facendosi prepotentemente strada dentro di me. Ti afferro il polso. Mi guardi indifeso. Tutto ciò.... Mi basta.... O forse no....
Kai Hiwatari
Owari
Bhè... Spero che vi piaccia.... Ho provato a mettermi nei panni di Key/Kai.... Spero che qualcuno recensisca la mia one-shot... Grazie della lettura!!! Un bacio a Veve Blader Girl e a giuly_pattinson che si è scordata di me...