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Autore: Rima_    26/03/2010    6 recensioni
Avete presente il punto in ci è arrivato il manga in italia? ecco fate mooolti passi indetro. la storia è ambientata un paio di mondi dopo quello di Oto. il gruppo festeggia per aver recuperato un'altra piuma di Sakura, qualcuno alza un po' il gomito, e poi... beh non posso certo rovinarvi il finale u.u [KuroFay]
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breve premessa: prima di leggere partiamo da presupposto che è la prima fanfiction che pubblico, che dopo più di un anno sono riuscita a concluderla (non so con quali risultati direi ^^) solo perché ho cambiato il pc e l'ho ritrovata tra vari bozzetti e che, anche se ne sono parecchio soddisfatta (cioè è la prima fanfic che finisco... XD), non so definire se mi sia riuscita bene o meno.

Sommiamo a tutto questo che mi sento molto emozionata per la mia prima pubblicazione e che sto parlando a vanvera... allora è meglio che stia zitta e che vi lasci alla lettura. ^^

Rima

 

 

 

 

"A Mali estremi, estremi rimedi"

 

 

 

- Dobbiamo festeggiare! Devono scorrere fiumi di alcool stasera!-

esclamò gioiosamente Mokona, ricevendosi un’occhiata truce da Kurogane, l’unico che si mostrasse contrario, non tanto alla bevuta in sé stessa ma all’effetto che le bevande alcoliche avevano sul resto del gruppo. Ricordava perfettamente Shaoran che chiedeva ad una sedia di insegnargli a combattere con una spada-mestolo, e Sakura che miagolava allegra insieme a Fay e Mokona. Tuttavia sembrava l’unico contrariato, perché alla proposta di Mokona risposero tutti molto entusiasticamente, soprattutto il Mago.

- Eddai Kuro-pon che ci divertiamo!-

- Taci stupido mago! Non sei tu che poi deve portare a letto i mocciosi e la polpetta quando sono ubriachi fradici!- sbraitò il ninja rivolto al mago che esibiva il solito sorriso anche mentre rispondeva:

- Kuro-papino si preoccupa per i suoi pargoli!-

tuttavia non fece in tempo a finire la frase che già Kurogane aveva estratto la katana e cominciava a rincorrere Fay lungo tutto il perimetro del salotto della casa in cui alloggiavano.

Erano infatti rimasti parecchio in quel mondo che, a detta di Mokona, somigliava molto a quello in cui viveva con Yuuko e Larg tanto da dover prendere alloggio in un piccolo appartamento. E dopo aver cercato la piuma della principessa in lungo e in largo per settimane l’avevano trovata per caso la mattina stessa durante un nuovo tentativo di ricerca. I festeggiamenti erano quindi più che indicati.

Fu stabilito che Fay, Kurogane e Mokona andassero a prendere da bere, mentre Shaoran e Sakura sarebbero rimasti a casa, nonostante le proteste del ninja.

Poche ore e parecchi bicchieri dopo l’unico del gruppo ancora relativamente sobrio era appunto in ninja che cercava di limitare i danni causati da Shaoran, il quale, improvvisatosi spadaccino brandendo un cucchiaio di legno da cucina, sfidava a duello ogni essere animato o inanimato presente in casa e stava attualmente combattendo ferocemente con una pianta spargendo foglie ovunque.

Fay e Mokona, bottiglia alla mano, intonavano allegramente le più disparate canzoncine, alternandole a miagolii, a cui a volte, riprendendosi dal torpore in cui stava lentamente scivolando a causa dell’alcool, partecipava saltuariamente anche la principessa Sakura.

”NON STA BENEEEE, è UNA COSA PAZZAAA, TRADIRE IL CUORE DI UNA RAGAZZAAAA…”

- E fatela finita! -

Sbraitò Kurogane mentre trascinava verso la sua camera Shaoran trattenendolo per la collottola, il quale, sempre mestolo alla mano, continuava imperterrito la sua battaglia personale con qualsiasi cosa gli capitasse a tiro.

Quando in ninja fece nuovamente la sua comparsa nel salotto, Fay era sparito, mentre Sakura e Mokona dormivano sul divano, decise così di riportarle in camera e che avrebbe cercato dopo il mago. Dopo aver deposto sul suo letto Sakura sentì la principessa lasciarsi scappare un miagolio in risposta al miagolio di Mokona.

Sorridendo chiuse la porta e tornò in salotto a cercare Fay, il quale era ora tranquillamente seduto sul divano con una bottiglia piena e appena aperta in una mano e un bicchiere stracolmo nell’altra. Accorgendosi di Kurogane disse:

- Kuro-chuu! Dov’eri finito? -

- Ho portato a letto i marmocchi e la polpetta prima che combinassero altri disastri - così dicendo in ninja si abbandonò pesantemente sul divano accanto al mago, il quale illuminandosi rispose:

- Sei davvero un bravo padre, Kuro-papino. Così responsabile… -

Con quest’uscita Fay si beccò un’occhiataccia dal ninja:

- Vuoi piantarla con questa storia stupido idiota? -

Ignorando le parole del ninja il mago proseguì:

- Quindi i bambini sono a letto? - ricevendo un grugnito in risposta da Kurogane continuò:

- E quindi Kuro-papi e la mammina-Fay sono soli ora? -

Kurogane alzò un sopracciglio chiedendosi dove l’altro volesse andare a parare, e rivolse il viso verso il mago che nel frattempo si era sporto verso di lui con uno sguardo malizioso mentre aggiungeva:

- È  tempo per Kuro-papino e per mammina-Fay di dedicarsi alle cose da grandi... -

N-non si aspetterà che…” al solo pensiero il ninja assunse una colorazione tendente al bordeaux tentando di formulare un pensiero coerente.

Il mago sorridendo maliziosamente, come ad aver intercettato i pensieri di Kurogane, esplose in una risata fragorosa.

- A cosa stavi pensando, Kuro-myu?! Allora Moko-chan ha ragione quando dice che sei un pervertito. -

Kurogane diventò, se possibile, ancora più rosso e cominciò a urlare contro il mago, che sempre ridendo gli coprì la bocca con la mano.

- Così sveglierai i pargoli, Kuro-run. -

Tuttavia l’unica cosa che ottenne fu quella di far sbraitare ancora di più in ninja, così decise di passare a metodi più drastici: prese il volto dell’altro tra le mani e appoggiò le sue labbra su quelle di Kurogane, il quale, sconvolto smise di fare ogni cosa, perfino respirare.

Fay, si staccò dopo poco, e tornò seduto nella sua posizione si prima, imponendosi di guardare il pavimento.

Kurogane, riprendendosi, dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato da parte di entrambi sbottò con un tono più scocciato di quanto forse avrebbe voluto:

- Perché diavolo l’hai fatto, mago? -

Fay si girò con il suo solito sorriso triste, che ormai il ninja aveva imparato a conoscere, rispondendo con finta allegria:

- Dovevo farti stare zitto e mi sembra di esserci riuscito…“a mali estremi, estremi rimedi” no? -

Kurogane sbuffò. Sapeva perfettamente che Fay gli stava nascondendo qualcosa. Non si bacia la gente solo per farla stare zitta.

Fay intanto era tornato a fissare con insistenza il pavimento. Non era da lui reagire così male a una cosa del genere. Che si aspettava dopotutto? Era già conscio che il ninja non avrebbe risposto al bacio, quindi perché faceva così male il suo tono scocciato? A pesare ulteriormente sul mago era quel silenzio fitto che era sceso tra loro due, che nessuno sembrava intenzionato a rompere. Più di una volta Kurogane aprì al bocca come per parlare, ma ogni volta tornava a sprofondare nel divano con un sonoro sbuffo.

Fay incapace di sopportare ulteriormente quella strana situazione si appoggiò la bottiglia e si diresse verso la stanza che condivideva con il ninja, ma prima che riuscisse ad aprire la porta sentì il respiro di Kurogane sul suo collo e la mano del ninja che si appoggiava sulla porta di fronte a lui. Si girò con il solito finto sorriso e sempre sorridendo si rivolse all’altro:

- Perché mi sbarri la strada Kuro-chu? -

Il ninja si limitò a fissarlo torvo:

- Perché diavolo l’hai fatto? -

- Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda Kuro-run… non te l’hanno mai detto? -

- Dannazione, Mago, voglio una risposta sensata! E la voglio ora! -

Kurogane fissò Fay negli occhi azzurri con aria determinata, mentre il mago, lasciandosi sfuggire un sospiro, abbassava lo sguardo non riuscendo a sostenere quello penetrante del ninja.

Improvvisamente Kurogane fece proprio ciò che Fay non avrebbe mai immaginato, prese con una mano il mento del mago alzandogli il viso e poggiò delicatamente le sue labbra su quelle dell’altro, che arrossiva vistosamente, incerto sul significato di quel gesto.

Ancora vagamente confuso Fay alzò lo sguardo su Kurogane sollevando un sopracciglio, e chiese:

- E questo perché, Kuro-pon? -

Il ninja si lasciò sfuggire un sorriso, prima di rispondere:

- Ti ho visto triste e volevo farti stare maglio, l’hai detto tu “a mali estremi, estremi rimedi” -

E per la prima volta da tanto il viso di Fay si aprì in un sorriso sincero.

 

 

 

 

Piccolo angolino buio dell’autrice:

Se siete arrivati fin qui vuol dire che allora la storia ,o almeno il mio modo di scrivere, non è del tutto un disastro, quindi oltre a ringraziarvi, non posso fare altro che spronarvi a recensire per farmi sapere cosa ne pensate ^^ *occhioni pucci*

Rima

   
 
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