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Autore: kia84    04/08/2005    1 recensioni
Lo squillo incessante del telefono la svegliò improvvisamente. Era una torrida giornata di fine luglio e, seguendo la sua tabella di marcia già programmata durante gli esami, tra qualche settimana doveva tornare a Boston. Sapeva che appena sarebbe arrivata sarebbe rimasta sola visto che tutti i suoi amici erano ancora in vacanza o si cercavano di evitare. leggete e recensite
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo squillo incessante del telefono la svegliò improvvisamente. Era una torrida giornata di fine luglio e, seguendo la sua tabella di marcia già programmata durante gli esami, tra qualche settimana doveva tornare a Boston. Sapeva che appena sarebbe arrivata sarebbe rimasta sola visto che tutti i suoi amici erano ancora in vacanza o si cercavano di evitare. Audrey e Dawson erano partiti per Los Angeles, Jack era scappato in Italia a trovare Andie, Jen era partita con il suo nuovo ragazzo per la Scozia mentre Pacey si era rifugiato a Parigi da solo. Da quando Jen aveva lasciato Dawson e litigato con Jack il gruppo aveva iniziato a dividersi.
Il telefono continuava a squillare. Joey non aveva proprio voglia di rispondere né di sapere chi fosse quel pazzo che rompeva alle 6 di domenica mattina. Controvoglia, si girò nel letto e alzò la mano per prendere il cordless prima di svegliare tutto il Bed and Breakfast Potter.
Joey: Pronto?
Jen: Ciao, sono Jen.
Joey: ti rendi conto di che ore sono?
Jen: Già, scusa…ho un piccolo problema.
Joey: Piccolo quanto alle 6 del mattino?
Jen: Diciamo che tra circa sei mesi e mezzo potrai constatarlo di persona.
Joey: Cosa!? Oh mio Dio!
Jen: Quella sconvolta dovrei essere io e non tu. Lo so che ti ho preso alla sprovvista e che magari non te lo saresti mai aspettata da me ma…a quanto pare non tutti i preservativi sono resistenti.
Joey: Dawson lo sa?
Jen: Perché dovrebbe saperlo?
Joey: Perché sappiamo entrambe che tu non lo hai tradito durante la vostra storia anche se lui crede il contrario. E se sei già incinta da due mesi e mezzo il padre non può essere che Dawson.
Jen: Arguta come al solito! No, non lo sa…tu sei l’unica a cui l’ho detto…neppure la nonna sa nulla…oh mio Dio! La nonna! E adesso come faccio a dirglielo…l’ho delusa troppe volte…
Joey: Jen dove sei adesso?
Jen: Sto tornando a Capeside…tra venti minuti l’aereo decollerà. Arriverò verso sera al vostro Bed and Breakfast. Adesso devo andare, ci vediamo stasera.
Joey era ancora sconvolta dalla notizia mentre appoggiava il cordless sul comodino. A quanto pare poteva succedere di tutto come rinunciare alle proprie vacanze estive per rifugiarsi in una piccola cittadina, o vedere amicizie sgretolarsi per futili menzogne, oppure come sentire che il tuo ex ragazzo e migliore amico stava per diventare padre. Non riusciva ancora a credere che tra breve avrebbe visto scorrazzare per le strade di Capeside un piccolo Leery. Fin da piccola aveva sempre pensato che lei e Dawson sarebbero rimasti insieme per sempre, ma dall’entrata in scena della bionda e sexy Jen Lindley appena sbarcata da New York quell’idea aveva iniziato a sbiadire sempre più nella sua mente. L’aveva detestata subito accorgendosi solo più avanti che si era fatta da parte per farli stare insieme pur amando Dawson. Solo durante il terzo anno avevano iniziato a diventare amiche, Jen era diventata persino la sua confidente durante la sua relazione con Pacey, visto che a quel tempo si era un po’ raffreddata la sua amicizia con Dawson che si sentiva ancora tradito. Dopo altri ritorni di fiamma e nuovi amori, la loro amicizia si era consolidata finché Jen e Dawson erano tornati da un weekend di passione come coppia. Da quel momento, Joey aveva fatto buon viso a cattivo gioco credendo in cuor suo che a Dawson avrebbe fatto bene distrarsi con Jen dopo la morte del padre. Come aveva pensato, Jen lo aveva fatto tornare a vivere risvegliandolo da quel doloroso torpore che si portava dietro da mesi e Joey era stata felice per aver ritrovato il suo miglior amico. Formavano una bella coppia e tutto il gruppo concordava compresa Joey che però era rimasta un po’ gelosa di Jen e della sua storia. Le cose belle non sempre durano e Dawson si era fatto sospettoso di un ragazzo della stessa stazione radio di Jen che le gironzolava intorno. Jen era venuta a confidarsi con lei e Joey cercava di far rinsavire l’amico finché la ragazza non si fu stufata e lo piantò senza dargli alcuna motivazione.
Controllò la sveglia e decise che ormai non sarebbe più riuscita a chiudere occhio dopo quella notizia bomba. Si alzò dal letto e andò in cucina a prepararsi la colazione continuando a sbadigliare. Improvvisamente, bussarono alla porta della cucina e Joey si affrettò ad aprire con l’intento di mandare a quel paese chiunque volesse disturbare. Ma si fermò appena vide due delle più improbabili persone che si sarebbe mai aspettata arrivassero alle 8 di domenica mattina.
Joey: Andie! Che bello rivederti!
Disse la ragazza abbracciando forte la nuova venuta tutta abbronzata ma un colpo di tosse s’intromise.
Jack: Grazie tante! E io non esisto?
Joey: Già…ora che mi ci fai pensare credo di averti già visto da qualche parte…tu non sei per caso uno dei miei ex ragazzi? Ma si…quello gay!
Jack: Divertente! Molto divertente signorina Potter!
Andie: Oh poverino, gli hai spezzato il suo piccolo ego!
Jack: Con te farò i conti più tardi sorellina, adesso fammi abbracciare questa bellezza di Capeside che non vedo da più di due mesi.
Così dicendo abbracciò con affetto l’amica.
Joey: Da quanto tempo non ci vediamo! Entrate e raccontatemi delle vostre vacanze…ma in particolar modo voglio sapere tutto di te, Andie.
Andie: Mi dispiace fratellino! Per non lasciarti solo…che ne dici di fare il gentiluomo e portare le valige dentro? Saremo impegnate in chiacchiere femminili almeno per un po’!
Jack: Tiranno!
Le due ragazze entrarono ridendo e lasciarono la porta aperta per Jack. Joey li fece accomodare e preparò loro una frugale colazione mentre ascoltava i resoconti degli ultimi anni della vita di Andie in Italia.
Andie: Adesso studio medicina all’università di Firenze e vorrei fare la specializzazione in pediatria.
Joey: Sono felice per te…hai trovato la tua strada e stai realizzando il tuo sogno.
Jack: Già, peccato che quell’idiota con cui stava usciva anche con quella che doveva essere la sua ex ragazza.
Andie: Mi sono ritrovata una serpe in seno come fratello! Grazie tante.
Jack: Non c’è di che, dovere. Così la smetti di cercarmi un ragazzo.
Il telefono iniziò a squillare e, pregando in cuor suo che non fosse di nuovo Jen, andò a rispondere ma nessuno diede risposta dall’altro capo del filo. Provò a chiamare di nuovo ma sentì soltanto un leggero respiro e come sottofondo il rumore delle onde del mare e il suono dei gabbiani. Erano inconfondibili per lei quei suoni, l’avevano tormentata per tre mesi durante la più bella estate della sua vita e successivamente ogni volta che pensava a lui. Sperava fosse lui, ma aveva paura di crederci e prima che dicesse il suo nome aveva già riappeso.
Jack: Chi era?
Joey: Non so…forse hanno sbagliato numero.
Andie: Forse un ammiratore segreto…
Il telefono squillò di nuovo e scambiandosi un’alzata di spalle con gli amici andò a rispondere sperando ardentemente che prima non si fosse sbagliata.
Joey: Pronto?
Audrey: Coniglietto! Che bello sentire una voce amica.
Joey: Audrey! Anche per me è bello sentirti ma sono appena le 9…cosa ci fai in piedi a quest’ora? Di solito non ti svegli prima delle 12 di domenica.
Audrey: A chi lo dici, infatti sto dormendo in piedi. Sai, la tua cara anima gemella mi ha letteralmente buttata giù dal letto 4 ore fa per prendere un maledettissimo aereo.
Joey: Aereo? Ma dove siete?
Audrey: Siamo su un taxi diretto a casa Leery. Sai ci mancavi tanto e a Los Angeles ormai ci annoiavamo.
Joey: Ma tu non ti annoi mai a Los Angeles!
Audrey: Questo è vero ma dopo che sono andata a tutti i party legali e non, trascinandomi dietro quell’anima santa del nostro cinofilo preferito, non sapevo più che fare.
Joey: Ma non mi dire! Audrey Liddel, la più ragazza sfrenata di Boston, che non sa più come divertirsi? Non è che è successo qualcosa a Los Angeles? Magari ne parleremo a quattrocchi…a proposito, sono arrivati Jack e sua sorella Andie dall’Italia.
Audrey: Finalmente conoscerò la tanto menzionata Andie Mcphee. Adesso devo lasciarti prima che Dawson mi freghi il cellulare per parlare con te. Stasera ci vediamo tutti da te per una rimpatriata, ciao!
Appena l’amica riattaccò, Joey si accorse che era troppo tardi per disdire e inventare una balla all’ultimo momento risultava patetica e ipocrita. Non sapeva che fare adesso che si era messa nei casini da sola. Voleva il suo aiuto, lo voleva al suo fianco perché era l’unico che sarebbe riuscito a sdrammatizzare la situazione lasciando un sorriso a tutti. Ma lui non c’era, era lontano mille miglia a causa sua.
Jack: Era Audrey?
Joey: Già…lei e Dawson tra qualche ora arriveranno a casa Leery.
Andie: Sono anni che non vedo Dawson…in realtà nessuno di voi e mi siete mancati. Dimmi cosa avete fatto negli ultimi tempi. Jack si è rifiutato di tenermi aggiornata.
Jack: Lascia perdere Andy! Joey salgo su a disfare le valigie e a farmi una bella dormita. Ci vediamo più tardi.
Joey ed Andie lo seguirono con lo sguardo attento di una mamma chioccia mentre scompariva dalla cucina.
Andy: Scusa i suoi modi, ma è nervoso da un mese e io non so proprio che gli è successo.
Joey: Ha litigato con Jen a causa di Dawson. Quando si erano messi insieme l’aveva avvertita di non prendere quella storia alla leggera perché Dawson era appena uscito traumatizzato dalla tragica morte di Mitch e in quel periodo era fragile. Jen si era incazzata perché lui l’aveva trattata quasi da un’estranea senza cuore. Comunque, hanno fatto pace ma Jack si sentiva sempre più escluso dalla vita di Jen…anche perché in quel periodo aveva rotto con David. La presenza di un terzo ragazzo l’ha fatto irritare ulteriormente e lo ha picchiato. Jen e Jack si sono messi a litigare e lui si è trasferito da Pacey, adesso non si parlano da febbraio. Qualche mese dopo, sempre a causa di quel ragazzo e delle ossessioni di Dawson su un possibile tradimento, Jen lo ha mollato buttando le sue cose fuori dalla finestra.
Andie: Non ci posso credere! Qui dobbiamo trovare un piano affinché quei tre si riparlino.
Joey: Mi è venuta un’idea…adesso mando un messaggio sul cellulare di Audrey, sarà una degna alleata per i nostri scopi. Ceneremo al Leery’s Fresh Fish e ci sarà pure Jen visto che sta tornando dalla Scozia.
Andie: Però non mi hai detto niente di te…e di Pacey.
Joey: jack ti ha detto qualcosa?
Andie: Solo che tu stavi con un certo Eddie che poi hai lasciato per rimetterti dopo alcune settimane con Pacey.
Joey: La storia è più complicata. È successo tutto all’improvviso…uno sguardo…un bacio…abbiamo iniziato a frequentarci di nuovo desiderosi di stare insieme ma con la paura di soffrire ancora e rifare sempre gli stessi sbagli. Stavolta c’erano di mezzo Audrey ed Eddie…forse un segno. Avevamo progettato perfino un viaggio a Parigi per quest’estate ma le cose non sono andate nel verso giusto. Eddie torna all’improvviso e mi chiede di ricominciare. Direi una menzogna se ti dicessi che non provavo più nulla per lui, ero confusa e mi allontanai involontariamente da Pacey. Lui notò questo distacco finché non mi vide, nel retro del bar dove lavoro, mentre parlavo con Eddie e capì tutto. Quella sera tornai a casa frastornata con la proposta di Eddie di viaggiare per tutta l’Europa. Pacey come al solito non mi dette nessun ultimatum ma mi lasciò il mio biglietto per Parigi sul letto. Non sapevo che fare…un tempo l’avrei detto anche per Dawson. Comunque decisi di non illudere nessuno e due giorni dopo partii per Capeside. Queste sono le ultime notizie che ho su Pacey…non mi sorprenderei se ce l’avesse a morte con me.
Andie: Non è da Pacey portare avanti un rancore così grande…specialmente con te e tu lo sai. Comunque non mi dispiacerebbe rivederlo qui a Capeside. Adesso hai capito? Si insomma…la tua confusione, i tuoi sentimenti per Eddie e Pacey.
Joey: Si, ci ho messo un po’ come al mio solito ma ho capito…come con Dawson. Ma credo sia ormai troppo tardi e voglio vedere tutti felici.
Andie: Speriamo…che ne dici di fare jogging? Jack mi ha detto che vi incontravate spesso la mattina al parco…spero che tu non abbia perso questa sana abitudine.
Joey: Ti farò mangiare la polvere!
Durante la corsa al parco, si fermarono all’improvviso vedendo un’auto della polizia, vagamente familiare, parcheggiata di fronte al piccolo market. Le ragazze decisero di aspettare lo sceriffo all’uscita del negozio per salutarlo come si deve. Dieci minuti dopo, Doug Witter uscì sistemandosi gli occhiali da sole sul naso ignaro che un secondo dopo sarebbero caduti dall’impatto di una bionda che gli si era attaccata al collo urlando come una matta. Cercando di reprimere la voglia di scrollarsela di dosso indispettito, si concentrò sull’altra ragazza mora di fronte a lui che gli sorrideva con in mano gli occhiali da sole recuperati. Si calmò subito sorridendole con affetto.
Doug: Joey è uno scherzo?
Joey: No agente Witter…mi scusi, volevo dire sceriffo. Il nostro Jack ci ha portato un regalo dall’Italia.
Andie: Doug, non mi riconosci più? Eppure non sono cambiata molto in due anni e mezzo.
Doug: Andie! È bello rivederti in salute e contenta. Che ci fai qui a Capeside?
Andie: Sono in vacanza per un altro mese, poi tornerò a Firenze. Ho convinto Jack a prendere d’impulso il primo aereo ed eccoci qui…mi mancava questa città.
Pacey: Già…c’è chi scappa perché la sente troppo stretta e chi torna perché vuole rifugiarsi o farsi soffocare. Mcphee è stupendo che tu sia tornata!
Andie: Pacey! Oh mio Dio!
Urlò la ragazza correndo a riabbracciare il suo ex ragazzo. Joey rimase impietrita alla sola vista dell’unico ragazzo, ormai uomo, che l’aveva sempre capita e tormentata fin dall’infanzia. L’uomo che l’aveva fatta vivere, l’uomo che l’aveva amata e fatta soffrire, l’uomo che era scappato due volte per poi tornare a casa. Joey si chiese il perché di quell’arrivo improvviso, dopotutto aveva ancora un altro mese libero per stare a Parigi prima di cercarsi un altro lavoro, invece era di nuovo lì nella soffocante Capeside a stringere con affetto il suo primo amore. Un moto di gelosia l’attraversò mentre li guardava insieme e, accorgendosi che lui faceva finta che lei non esistesse, un dolore lancinante le trafisse il petto. Dopo gli ultimi convenevoli tra gli ex piccioncini, l’insofferenza di Joey si fece così acuta che la percepì tristemente Duog.
Andie: Abbiamo due anni arretrati da raccontarci.
Pacey: Già. Dove alloggiate?
Andie: Al Bed and Breakfast di Joey…abbiamo lasciato Jack a dormire e siamo venute qui a farci una corsetta.
Pacey: Hey…
Joey: Hey…
Si dissero a mò di saluto senza guardarsi negli occhi. Andie spostò lo sguardo dall’una all’altro e decise, se pur a malincuore, di lasciarli soli.
Andy: Credo sia meglio che torni da Jack e vi lasci un po’ soli.
Doug: No Andie, resta pure con Pacey a parlare visto che avrete tante cose da dirvi. Io ho bisogno di parlare con Joey da solo.
La ragazza acconsentì subito e, ringraziando l’amico con lo sguardo, lo seguì a braccetto lungo il fiume.
Joey: Grazie dell’aiuto, ti devo un favore.
Doug: Servono a questo gli ex cognati. So che hai dei problemi con il mio fratellino rompiscatole.
Joey: Da sempre…fin da quando Dawson ci ha fatti incontrare per la prima volta da bambini.
Doug: Ritengo che tu abbia fatto la cosa giusta ritornandotene a Capeside, solo che mio fratello è un po’ orgoglioso. Dagli tempo e si sistemerà tutto.
Joey: Non chiedo molto, vorrei che tornassimo gli amici di prima…anche se non siamo mai stati veramente e soltanto amici. Adesso non mi parla neppure.
Doug: E’ un testone, per questo siete una coppia perfetta. Comunque adesso era concentrato sul ritorno di Andie.
Joey: Un po’ troppo concentrato. Dopotutto chi scorda il primo amore?
Doug: Nessuno, neppure tu. Andie è stata la prima a fargli capire che poteva migliorare. Farete una rimpatriata?
Joey: Si, stasera al Leery’s Fresh Fish diglielo a tuo fratello…e vieni anche tu. forse ho trovato qualcuno da presentarti…o per meglio dire, da farti conoscere meglio. Ciao, adesso torno a casa. Ci vediamo stasera.
Arrivata la sera, propose ai fratelli Mcphee di aspettarla al ristorante di Gail perché avrebbe fatto un po’ di ritardo. Mezzora dopo, arrivò finalmente al Brek and breakfast Potter una giovane newyorchese dall’aria alquanto stanca. La bionda, dopo aver abbracciato l’amica, mise giù il borsone ed iniziò a raccontarle della sua fuga in Scozia con C.J. e della scoperta del nuovo arrivo. Joey riuscì a convincerla ad andare al ristorante omettendo però la presenza di Dawson e Jack. Appena arrivarono a destinazione, si diressero al solito tavolo e l’atmosfera iniziò a farsi tesa appena i tre ragazzi si guardarono a vicenda. Dawson e Jack si alzarono di colpo, quasi a voler aggredire Joey.
Dawson: Cosa ci fa lei qui?
Audrey: Dawson calmati e non fare scenate!
Joey: E’ appena tornata dalla Scozia e ha tutto il diritto di esserci.
Dawson: Non nel mio ristorante!
Andie: Per la precisione è il ristorante di tua madre.
Jack: Sono solo dettagli! Joey come hai potuto farlo? Noi ci fidavamo di te!
Audrey: Non prendertela con lei! Sta solo cercando di aiutare voi tre cocciuti.
Jack: Bell’aiuto, potrebbe benissimo farne a meno.
Andie: Jack smettila di fare così! Non ti riconosco più. ( Jack esce furibondo )
Pacey: Basta ragazzi!
Dawson: Pacey non fare un ruolo a cui non sei portato e non cercare di difenderla sempre, non fare il cavaliere errante che lei di certo non ti ringrazierà come credi!
Pacey: Hey amico, ti sei messo da solo in questa situazione quindi non dare colpe a nessuno. Non ti ho fatto nulla ma a quanto pare il rancore è rimasto.
Dawson: Non siamo più i vecchi amici d’infanzia da molto tempo, quindi non intrometterti. Joey, sapevi come la pensavamo io e Jack ma te ne sei fregata. Non dovevi farlo…me ne vado.
Jen: Basta. Smettetela di accusare Joey…Dawson resta, questo è il tuo ristorante…i tuoi amici…la tua casa. Sono io ad andarmene, non ho più niente qui per restare…non ho mai avuto niente. Joey apprezzo che tu ci abbia provato…grazie anche a voi Audrey, Andie…è bello rivederti. Mi dispiace che non abbiamo potuto parlare…Doug, Pacey ci vediamo un’altra volta forse. Joey…grazie di nuovo, ci rivedremo a Boston o forse A New York. Ciao e scusate per il disturbo.
Detto ciò, prese le chiavi dell’auto di Joey e uscì in lacrime e tutta tremante dal ristorante. Il resto del gruppo era ancora paralizzato dalle parole della ragazza.
Dawson: Joey non dovevi… ( Dawson esce di corsa infuriato )
Andie: Joey mi dispiace!
Joey: Andie ti prego…cerca Jack e fallo ragionare, adesso ha bisogno di te. Audrey segui Dawson e calmalo. Non voglio che commettano qualche errore madornale.
Andie: Io…
Audrey: Andie muoviamoci!
Disse trascinando la ragazza fuori. Guardando in faccia la sua migliore amica aveva intuito quanto fosse sconvolta in quel momento e sapeva che l’unica persona che le avrebbe alleviato il dolore era Pacey. Ormai erano rimasti solo in tre e, dopo aver inventato una banale scusa, Doug uscì lasciandoli soli.
Pacey: me ne vado anch’io.
Joey: No, aspetta! Dobbiamo parlare.
Pacey: Non ho niente da dirti…abbiamo sprecato parole inutili per nulla.
Joey: Ci credi davvero? ( lui non rispose ) Guardami ti prego. Mi fa male sapere che per te è come se non esistessi.
Lui la guardò con espressione torturata e irosa.
Pacey: Non so se riusciremo a tornare amici…ho sofferto molto anch’io.
Joey: Lo so e mi dispiace. Non vuoi parlare di ciò che è successo tra di noi…va bene lo accetto, ma devi aiutarmi con Dawson Jen e Jack. Hanno bisogno di noi.
Pacey: hanno bisogno di un calmante e di un miracolo. Voglio bene a quei ragazzi, ma non vogliono che ci intromettiamo. Devono risolvere tutto da soli.
Joey: Non lo faranno mai. Dimentica quello che ha detto Dawson, era solo arrabbiato. Va a parlare con Jack io cercherò Jen.
Improvvisamente squillò il cellulare di Joey. La ragazza si sorprese di sentire lo sceriffo e non riuscì a proferire parola mentre lui continuava il suo monologo sempre più allarmante. Dall’espressione di Joey, Pacey intuì che fosse successo qualcosa di brutto.
Pacey: Cos’è successo?
Joey: Devo andare in ospedale…Jen ha avuto un incidente e adesso l’anno portata in sala operatoria.
Pacey: Andiamo.
Joey: No…tu devi andare da Jack.
Pacey: No, andiamo in ospedale…non puoi raggiungerlo a piedi completamente sconvolta. Chiameremo tutti appena arrivati.

   
 
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