Fanfic su attori
Segui la storia  |       
Autore: Sognatrice85    27/03/2010    4 recensioni
"I passi lenti, pesanti, trascinati. Il battito di un cuore impazzito. Impazzito perché l’amore ha bussato alla sua porta. Un amore impossibile. Una sofferenza che nasce con esso. Le lacrime che sanno di sale, amare, com’è amaro il turbamento che scuote il petto e lo dilania, fino a farlo sanguinare. Può l’amore creare dipendenza? Può l’amicizia esser portatrice di liete notizie? A volte basta un niente, uno sguardo e tutto s’accende. A volte, anche solo gli occhi sanno parlare. E i suoi occhi racchiudevano un segreto. Un segreto che la tormentava. Le rubava l’aria. Ma voleva provarci, doveva farlo. Un’amicizia. Quella vera, quella che ti dona se stessa, senza pretendere niente in cambio. Un incontro di anime che danzano allegre e si sfiorano appena, complici. Guidano l’altro verso la meta proibita, sperata, attesa… E quando lei le lasciò la mano, il suo spirito incontrò il suo: bello e maledetto. Come l’amore che la nutriva. Un viaggio alla scoperta di sé stessi, delle proprie emozioni. Quanto può fare il destino? Esiste davvero “l’altra parte di noi”? Sarà lei a scoprirlo…e ne pagherà tutte le conseguenze, sulla sua pelle…" Robert viene in Italia per il Festival del cinema di Roma, insieme a Kristen e Taylor per promuovere "New Moon". Una ragazza e la sua migliore amica vanno a vederli...un intreccio di punti di vista, di narrazioni, di sogni, di desideri, di sentimenti...cos'accadrà?
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5

Ed eccoci qui,
un nuovo fine settimana è giunto…
Un’altra settimana è quasi finita e quanto è stata dura uff.
Ieri finalmente è uscito il film di Robert, “Remember me”, siete andate a vederlo? Io andrò oggi, non sto più nella pelle!!! È l’unica cosa positiva e meravigliosa di questi ultimi 7 giorni! Come vi è sembrato??? Sono curiosa di sapere le vostre opinioni, poi la prox settimana vi dirò le mie :).

 

Sophief88: mi fa piacere non essere la sola a contestare “quest’unione”! Dici che Robert ha interesse per Marghe??? Fammi sapere cosa pensi dopo aver letto questo capitolo. Bacio

 

Doddola93: no, non mi rendo conto di cosa faccio, accidenti!!! E poi ogni volta, di fronte alle tue recensioni, mi ammutolisco, non so mai cosa dirti, mi spiazzi puntualmente u.u, in positivo, ovviamente. Ti adoro tesoro mio, vorrei solo esserti più vicina!!!

 

Nana_death: eheheheeh noto che Kristen non è simpatica a tutti come pensavo :P. ma su non facciamo le cattive, almeno nelle nostre storie tentiamo di farla restare lontano da Robert, visto che nella realtà ci è impossibile uff. Grazie per la recensione, mi ha fatto piacere leggerla e sapere che capisci i sentimenti che ho tentato di racchiudere in questa piccola storia. Mi auguro continuerai a seguirla :).

 

Vampiretta Cullen: eheheheh la Reggia di Versailles addirittura!!! Eheh, Malù sei uno spasso!!! Tranquilla per la recensione, le leggo volentieri anche se sono fatte in fretta, non importa, ciò che conta è che siano scritte col cuore :). Bacio

 

L’ultimo capitolo ragazze…la prossima volta posterò l’epilogo…vi piacerà??? Ai posteri l’ardua sentenza…Ps: solita canzone da ascoltare ;)

Capitolo 5

 
Neanche 12 ore erano passato che Marghe  e Dalia si ritrovarono nuovamente davanti a quel grande albergo, questa volta salutavano Taylor e non c’era nessuno per cui sentire il batticuore, almeno per Marghe.
Stavano per andare via, quando si sentirono chiamare, si voltarono entrambe meravigliate “Robert!” esclamarono all’unisono “Fermatevi!” gridò lui correndo loro incontro in modo impacciato “Volevo parlarvi” disse affannato, si piegò sulle gambe per riprendere fiato “Inspira ed espira” scherzò Dalia, prendendolo in giro, lui sorrise appena, sfiorandosi il sopracciglio “Volevo scusarmi per oggi” disse una volta recuperata la lucidità “Non devi scusarti” rispose Marghe con una punta di durezza. Robert la fissò, negli occhi un espressione delusa “Le promesse vanno mantenute” aggiunse “Spero che almeno i posti che dovevi mostrarle le siano piaciuti”, lui sussultò trovandosi a disagio, in realtà erano semplicemente tornati in albergo, Kristen improvvisamente, si era sentita stanca. Di cosa poi era stanca, se non aveva fatto nulla? Per Robert, quella ragazza sarebbe rimasta sempre un mistero. Marghe lo scrutò attentamente, amava perdersi tra le pieghe del suo viso, quando era pensieroso, si sentiva accarezzare dal tocco della sua mano che delicata, si scompigliava i capelli, indice di imbarazzo e moriva sulle sue labbra, quando si aprivano in un dolcissimo sorriso. Ah l’amore è pura follia, ti prende, ti porta via, ma è quello che piace: è l’essere completamente suo succube.

“Mmh” mugugnò Robert, non sapendo cosa dire “Noi ora andiamo” intervenì Dalia “Posso farvi compagnia?” domandò il ragazzo, mordendosi subito dopo la lingua, Dalia sorrise soddisfatta e annuì “Certamente!”, Marghe, invece, tacque.

“Vi porto a vedere uno dei posti più romantici di Roma, vi va?” chiese Dalia entusiasta, Marghe e Robert sussultarono nello stesso istante, ma non riuscirono a contraddire la ragazza, la sua gioia era evidente e la sua amica si trovò a domandarsi, quale fosse il motivo di tanta ilarità. “Questo è il Pincio, uno dei colli di Roma!” proferì Dalia, teatralmente, accompagnando le parole con un gesto ampio della mano e i due ragazzi si guardarono attorno, con gli occhi luccicanti per la meraviglia “Venite!” li incitò Dalia “Saliamo in cima” e loro la seguirono volentieri.
“Wow!” esclamò Marghe “Ma la vista da quassù è stratosferica!” aggiunse, ammirando il panorama  “Quella è Piazza del Popolo?” chiese rivolgendosi alla sua amica “Esatto!” rispose lei contenta “Le persone da qui, sembrano tutte piccole formiche” ridacchiò divertita, avvicinandosi a Dalia e mettendole una mano sulla spalla “Grazie” le disse poi sincera, l’amica scosse il capo “Non c’è bisogno di ringraziarmi. Io non ho fatto nulla, è il posto che parla da solo” e lo indicò, Marghe le sorrise “Sono testarda, quindi ti ringrazio ugualmente” e le mise un finto broncio. La sua mimica facciale, piaceva a Dalia, diceva molto di lei e di che persona fosse. Robert nel frattempo era rimasto poggiato alla terrazza a rimirare il paesaggio e pensava a quante cose quel lavoro gli stava donando. Si sentiva bene, sereno, non avrebbe mai creduto che a 23 anni la vita gli avrebbe riservato tanto successo, tanta affermazione! Con il suo amico Tom ci avevano sempre scherzato sopra, ma per ironia del destino, si erano ritrovati entrambi coinvolti nel mondo del cinema. A Robert non interessava far soldi, lui amava recitare, certo gli facevano comodo tutti quei dollari, non li schifava mica! Tutt’altro! Ma non era a quello che puntava.
Si voltò d’un tratto verso le due ragazze e le vide intente a guardarsi, sorrise, perché il loro rapporto gli infondeva sicurezza e gli ricordava che l’amicizia esisteva. Ci credeva poco, nonostante ciò aveva lasciato intatti i rapporti con Tom e altri pochissimi amici fidati, ma Marghe e Dalia gli dimostravano che anche se si resta delusi, gli amici, quelli veri, restano sempre al tuo fianco, ti seguono come un’ombra, ti capiscono con uno sguardo, non hanno bisogno di grandi parole o discorsi. Basta poco. Molto poco.

Marghe si accomodò su una panchina, si gettò sopra, era stanca, ma contenta, Dalia era a telefono con il suo ragazzo e si era allontanata per chiacchierare tranquillamente. Dalia, Dalia…mai avrebbe creduto che il loro rapporto potesse crescere in quel modo smisurato e divenire così importante da donarle serenità ed equilibrio. Robert si accomodò accanto a lei, catturando il suo sguardo…

 

”Sei un bambino a cui devo insegnare
le cose base prima di partire
sei un continente ancora da scoprire
un'occasione che deve arrivare.”

 

Marghe si maledì mentalmente, le mancò di nuovo il fiato, rimirare quegli occhi le faceva male, un male piacevole, però…

Robert spostò lo sguardo verso la borsa di Marghe e notò un libro, inarcò un sopracciglio “Leggi?” chiese curioso, Marghe seguì i suoi occhi e ricordandosi di quel libro, annuì arrossendo “Mi piace. Almeno per qualche ora, mi immergo in un mondo nettamente più piacevole del nostro” ammise “Che libro è?” domandò lui, Marghe lo prese e glielo mostrò “Brida di Coehlo” disse lui “Buon gusto” le sorrise “Grazie” rispose lei, avvampando “L’ho letto anche io” confessò “Davvero?” chiese Marghe, voltandosi improvvisamente verso di lui e fissandolo sconvolta. Proprio con quel libro, Marghe aveva compreso la natura dei suoi sentimenti e preso coraggio. Dopo averlo letto, aveva deciso che sarebbe andata a Roma al Festival del Cinema, occasione che non solo le permetteva di vedere finalmente, la sua amica, ma anche di incontrare dal vivo, la sua ossessione.
“Non ti facevo così romantico” confessò Marghe, facendolo ridere “Ma infatti non lo sono” rispose lui, continuando a sorridere “Sono un passionale io, ma chissà forse potrei anche essere capace di fare gesti romantici” e alzò le spalle “Mmh!” mugugnò Marghe pensierosa “Tu credi nell’amore vero?” chiese poi, non essendo sicura di aver posto la giusta domanda. In realtà voleva domandargli se credeva nell’anima gemella, la parte di noi che si dice, sia destinata a completarci…

Robert alzò il viso verso il cielo e chiuse gli occhi, inspirando a pieni polmoni “Non lo so…” bisbigliò, schiudendo di poco la bocca, Marghe lo osservò estasiata e la voglia di lui, la fece fremere, tanto che dovette distogliere lo sguardo, temeva di perdere il controllo “Ho paura dell'amore, perché esso implica cose che vanno a di là dell'umana  comprensione: la sua luce è immensa, ma la sua ombra mi spaventa” soffiò poi, aprendo il libro ad una pagina che aveva evidenziato. Robert portò subito l’attenzione verso di lei, aveva colto nel segno! Lui temeva l’amore. Temeva di affezionarsi e poi soffrire, era un libertino, uno che amava godersi la vita, seppur nel rispetto di quella altrui. Quante volte s’era ubriacato di birra insieme al suo gruppo di amici, fregandosene delle regole, ma il suo era anche e soprattutto un modo per evadere, per rifuggire da una vita che non soddisfa e a quel tempo, Robert e Tom non erano per niente contenti di come andavano le cose…

Marghe si godé il venticello fresco sul viso, sorridendo beata. Aveva letto quella frase che significava così tanto per lei e ora percepiva lo sguardo di Robert, arderle addosso e le piaceva. Più del dovuto.

“Deve averti colpito molto questo libro, per esserti sottolineata dei trafiletti” mormorò dopo un po’, il ragazzo, Marghe si ridestò “Beh si. Ammetto che la trama mi ha particolarmente sorpresa e…coinvolta” sussurrò appena l’ultima parola “Posso fare io una domanda a te?” chiese Robert giocherellando con le mani “Certo!” rispose la ragazza “Secondo te l’anima gemella esiste?” il suo tono di voce sembrò esser più rauco del solito e questo condusse il cuore di Marghe alla pazzia, ella sobbalzò incredula, lui le aveva posto quel quesito, proprio quello! La ragazza si ritrovò a fissarsi le mani, agitata sul da farsi…la paura voleva dominarla: cosa avrebbe pensato se avesse risposto in modo affermativo? L’avrebbe derisa? Se così fosse stato, lei ci sarebbe rimasta fin troppo male, ma dall’altra parte sentiva che non voleva mentire. Non a lui.
Prese un respiro profondo, rinfrescando le membra, pronta a formulare la giusta risposta. Lui attendeva pazientemente, di ascoltare la sua voce.
“Si” soffiò socchiudendo gli occhi “Esiste” aggiunse, Robert la scrutò meravigliato: non doveva sentirsi così, infondo era una ragazza e loro credevano nell’amore vero. Eppure fino a quel momento, molte delle sue colleghe e compagne, gli erano apparse a quanto ciniche. Sorrise soddisfatto “Tu l’hai trovata?” insisté ormai troppo curioso, Marghe spalancò le sue pupille che, irradiate dai raggi del sole, sembravano quasi vive. Avrebbe voluto gridargli “Si! È seduta proprio accanto a me”, ma non poteva, non ne aveva alcun diritto, non ora che sapeva che lui stava con un’altra. “Non è detto che due anime gemelle debbano incontrarsi e amarsi” quelle parole proruppero inaspettate dalla sua bocca. Si guardò le mani nervosa, consapevole di aver appena commesso una cavolata. Ma come poteva la sua testolina bacata, dire quelle stupidate? Davanti a lui, per giunta! Quante se ne disse e quante se ne sarebbe dette ancora se non fosse intervenuto prontamente Robert “Questo è triste però” disse, Marghe si girò dalla sua parte per guardarlo “Due anime destinate ad amarsi, dovrebbero incontrarsi e poter stare insieme” ammise convinto, la ragazza sospirò “Sai…” mormorò triste “Uno dei due potrebbe anche non riconoscere l’altro come la propria Parte di Sé” disse citando le parole del libro. Lui le fece segno con la testa verso l’oggetto tra le sue mani, le lo alzò “Posso?” domandò, Marghe annuì.

Robert lo sfogliò con accuratezza e quando trovò ciò che cercava si fermò, si schiarì la voce, portandosi una mano alla bocca e chiudendo gli occhi "<< E come posso sapere chi è l'Altra Parte di me?>> << Correndo dei rischi. Correndo il rischio del fallimento, delle delusioni, delle disillusioni, ma non cessando mai di cercare l'Amore. Chi persevererà nella ricerca trionferà >>”. Robert sorrise, stupendosi di sé stesso, poi fissò Marghe “Non importa se l'essere umano finge di perseguire la sapienza, il denaro o il potere, in realtà qualsiasi cosa risulterà incompleta se non riuscirà a incontrare l'altra parte di se” aggiunse poi tornando a fissare le pagine, avendo trovato un  altro passo interessante. Non aspettò molto e si rivolse alla ragazza che al suo fianco, s’era irrigidita “Mi sa che tu hai solo paura di trovarla” confessò, lei sobbalzò e sorrise amara. Con un movimento della testa gli fece capire che si sbagliava “No, non è così” proferì poi “Io…non ho paura…è solo che…” si fermò e sospirò “Che?” chiese lui “Se mi sbagliassi?” domandò spaventata più a se stessa che a lui “Se non fosse lui, l’anima mia? Come…come potrei reagire? Soprattutto se mi sono già affezionata all’idea di…noi” mormorò con la voce incrinata dal pianto. Marghe si coprì il volto con le mani, nascondendo le lacrime, non voleva apparire sciocca o infantile, ma si sentiva realmente male, in quel momento. La consapevolezza che poteva sbagliarsi, si stava radicando nel suo animo.

Robert si sentì a disagio, non sapeva che fare, cosa bisognava dire quando una ragazza scoppiava in lacrime??? Si grattò la testa imbarazzato e si maledì per non aver letto manuali sulle donne “Ma che caspita vado a pensare” pensò tra sé “Ehm…” sussurrò appena “Scusami, non volevo farti piangere”, le sue parole servirono a poco, perché le lacrime di Marghe continuarono a scivolare copiose, sulle sue gote e quando alzò la testa per asciugarsi gli occhi, Robert avvertì un pizzico al cuore, vedendoli gonfi e rossi e si sentì impotente “Tu non hai colpe, Rob…” era la prima volta che lo chiamava così, ma era come se da sempre sentisse vibrare in sé, quell’abbreviazione così confidenziale “Sono io il problema” e sorrise guardandolo e rispecchiandosi nel mare dei suoi occhi “Io amo e quando lo faccio investo tutta me stessa, amicizia o rapporto d’amore che sia, io ci son dentro fino al collo. E sbaglio” fissò il suo sguardo verso l’orizzonte “Sbaglio perché mi faccio solo del male, poi quando arriva il momento di pagare il conto, mi ritrovo puntualmente a fare i conti con il dolore. Non pretendo di ricevere tanto quanto cerco di dare, ma voglio solo sentirmi amata…” sospirò fremendo “C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo?” chiese lasciandosi sfuggire un singulto “Capisci quello che voglio dire?” disse osservando Robert. Lui la fissava, gli occhi leggermente lucidi, il cuore braccato da una morsa rigida di tristezza. Alzò il braccio e a rallentatore si avvicinò a lei, con la mano le accarezzò la gota calda e lei chiuse gli occhi, inspirando il suo profumo, troppo vicino…”Marghe!” esclamò Dalia, Robert scostò la mano come scottato e Marghe spalancò le palpebre, sbattendole più volte incredula e fissò lui abbassare gli occhi a terra e per una frazione di secondo, il battito cardiaco s’arrestò. E provò nostalgia per l’assenza di quel contatto.

“Tutto bene?” domandò Dalia avvicinandosi e intercettando lo sguardo confuso di Marghe “Si, si, tutto bene. Te hai risolto con Giacomo?” annuì, ma non le sfuggì il rossore attorno agli occhi dell’amica. La scrutò leggermente irritata, poi si girò verso Robert che continuava a mantenere la testa china e capì che lui centrava qualcosa in tutta quella storia “Andiamo!” disse con decisione, Marghe annuì e si accostò a lei, mantenendo un atteggiamento di insana malinconia.

Camminavano da mezz’ora ormai, Robert era lontano da loro, il sole era calato e si avvicinava l’ora di separarsi definitivamente da lui. “Mi dici cos’è successo?” proruppe quasi furiosa, Dalia “Abbiamo parlato e…” perché maledizione le veniva ancora da piangere? Non aveva versato tutte le sue lacrime, ne erano rimaste ancora? Quanto si detestava!  

Nel frattempo, Robert camminava a testa china, le mani affondavano rigidamente nelle tasche dei jeans e la sua mente era partita ormai verso un viaggio di non ritorno. Cosa gli stava realmente accadendo? Ma la risposta lui ce l’aveva ed era proprio davanti a sé, in carne ed ossa. Alzò la testa e fissò la ragazza che in quei giorni, gli aveva fatto crollare ogni certezza, riempiendolo di dubbi

“In altre occasioni, aveva sperimentato l'amore ma, fino a quella sera, esso significava anche paura. Per quanto esiguo, quel timore rappresentava una sorta di velo, attraverso il quale le era preclusa una visione totale: poteva scorgere tutto, ma non i colori. In quel momento, davanti all'Altra Parte di sé, comprese che l'Amore era una "percezione" intimamente legata i colori, qualcosa paragonabile a migliaia di arcobaleni sovrapposti” (“Brida” Paulo Coehlo).

“Ragazze” le chiamò Robert, loro si voltarono all’unisono “Io dovrei andare, a breve dobbiamo essere in aeroporto e credo che i miei colleghi si stiano preoccupando per la mia assenza prolungata” disse tutto d’un fiato, senza ascoltarsi per quanto si considerava ridicolo in quel momento “Va bene”, Dalia si avvicinò e gli porse la mano “E’ stato un piacere conoscerti!” ammise “Anche per me” e le strinse il palmo, poi alzò gli occhi verso l’altra ragazza che era rimasta in disparte e con le braccia conserte si guardava la punta dei piedi.

Marghe odiava gli addii, ma quello gli sembrava il saluto più difficile in assoluto, come se le stessero per portar via una parte del suo corpo e presto, troppo presto, avrebbe cominciato a sanguinare.

Fu lui ad andare da lei, seguì l’istinto, anzi no, il cuore e lasciò che almeno in parte, lo guidasse. Quando le fu davanti, trattenne il fiato, chiuse gli occhi, provando a racimolare un po’ di coraggio “Marghe” mormorò suadente, lei lo fissò sconvolta “Mi sono divertito in questi giorni” aggiunse scrutandola con intensità affinché quel viso così dolce, potesse rimanergli impresso nella memoria per sempre “Grazie per le tue spiegazioni ai fori, mi ha fatto piacere scoprire qualcosa in più di questa città che mi ha ospitato per ben due volte…” sorrise imbarazzato, non sapendo cos’altro dire. Si portò la mano tra i capelli, quel maledetto gesto fece sentire Marghe come in un sogno, le sembrò quasi di non aver vissuto tutto quello “Non devi ringraziarmi” soffiò, socchiudendo le labbra “Sono stata bene con te” confessò. Non aveva nulla da perdere, lui sarebbe partito e non l’avrebbe rivisto mai più. Si guardarono, o meglio, si rapirono con lo sguardo, tentando di inglobarsi l’uno nell’altro, pur di non dimenticare neanche un dettaglio.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori / Vai alla pagina dell'autore: Sognatrice85