2.
Coincidences
-Oh
Santi Numi!- imprecò Scatàch.
-Svegliatevi, svegliatevi, vi prego, svegliatevi!-
“Cosa ho fatto stavolta? Perchè la
nonna mi
manda in questa gabbia di matti? Prima il servo moro che mi dice come
mi devo
comportare, poi quest'uomo che perde i sensi... Nonna, che ho fatto per
meritarmi questo??...
Va
bene, calmati. Il vecchietto è
svenuto. D'accordo. Calmiamoci. Non c'è nulla di cui
preoccuparsi.
Oh,
ci sarà un letto qui da
qualche parte”
-Gaius...Gaius...GAIUS!!
Ma
che...TU!!! Un momento...ma tu chi sei?- “Oh diavoli, il
babbione di prima! E
che ci fa questo qui? Oh, no, ho un vecchietto in braccio, ed
è SVENUTO! Per
diamine, dì qualcosa!!” -Allora? Chi sei? Cosa
vuoi?- Bè, d'accordo. Sono
venuta a Camelot, per consegnare a lui una lettera, vedi, ce l'ha in
mano. L'ha
letta e poi...è svenuto. Tu sai come farlo rinvenire?-
-Certo.
Basta una secchiata
d'acqua, di solito. Ma di certo non è svenuto
così perché gli andava di farlo.
Quindi mi nascondi qualcosa. Bè, me lo dirà
Gaius.-
La
secchiata d'acqua gelida fece
riprendere immediatamente Gaius. -Oh, devo essere svenuto-
“Poco ci manca che
lo faccia di nuovo” pensò Merlino, ma quella frase
se la tenne per sé. -Ah.
Merlino. Giusto te. Ti presento...ehm...-Scatàch- Ah,
sì, Scatàch. Ti presento
Scatàch, studierà medicina qui con me. Bene.-
Gaius fece per andarsene -No, non
va bene!!! Gaius, non potete...insomma... vi ricordate di quel piccolo
problema
della...ehm...vi ricordate che sono...gravemente malato??- Disse
Merlino -Ah,
davvero? Non lo sapevo. Finora, mi avevi solo detto che eri un mago
e...-
GAIUS!!!!!!!- Tranquillo, non sei il solo a nascondere segreti, ora.-
*
*
* * * * * * * *
Merlino
scrutò bene quella
ragazzina.
Lunghi
capelli rossi, occhi verdi
scintillanti, piccole labbra rosee, pelle bianca come il latte.
Indubbiamente
molto affascinante. Ancora non riusciva a spiegarsi come avesse potuto
tenere
in braccio per così tanto tempo Gaius. Insomma, il suo
Maestro non era mica uno
stecchino! Lei sì però. Qualcosa non tornava.
Da
quanto aveva capito, era una
strega. E aveva molto buonsenso. Se non fosse stato per lei, a
quell'ora
sarebbe già bell'e fritto.
Già,
perché mentre lui e Gaius
discutevano, la porta era aperta. Se non fosse stato per quella strana
Scatàch
e il suo bisbigliato “Tospringe”,
Sir
Leon (che in quel momento passava di lì) avrebbe potuto
sentire qualcosa, e andare
di corsa dal re, Uther Pendragon, e riferirgli tutto quanto. In
più, c'era la
sua spada. Merlino era il servo del principe, di armi se ne intendeva.
Una
spada come quella non l'aveva mai vista. Era bellissima, brillante e
sembrava
pericolosa solo a guardarla. Una ragazza come Scatàch non
avrebbe mai potuto (e
dovuto) possedere una spada, figuriamoci quella.
Dal
canto suo, Scatàch era
rimasta a dir poco basita dal comportamento degli uomini, d'ora innanzi
suoi
coinquilini. “-Finora mi avevi solo detto che eri un mago!-
Sbandierare ai
quattro venti una cosa del genere! Com'è possibile? Dire
queste cose con la
porta aperta...Aperta! Da non credere. E poi:- Così,
pratichi la magia- Io,
Scatàch, l'Ombrosa, PRATICARE la magia? Io SONO la magia. E
poi, i miei poteri
non sono affatto quelli di questo maghetto da quattro soldi!
Incredibile. Se
questo falco* sapesse...Eppure, qualcosa non torna. Io...lui...non
può essere
lui il personaggio dei miei sogni, la causa dei miei incubi...non
può essere
Emrys. Oh nonna, perchè mi hai cacciata
qui?”
Little coincidences bigger
Then fame and glory
Carrying all the secrets...
It feel so strange and though so good...
It's not about us at all...
It's something we just can't control...
Elisa,
“Coincidences”
(Trad:
Piccole
coincidenze; ma più potenti della fama e della gloria. Che
portano, con loro,
tanti segreti. È inspiegabile eppure rassicurante non avere,
da soli, tutta la
responsabilità. È quella parte che sfugge al
nostro controllo...)
* * * * * * * * * *
Eccomi al secondo capitolo!Grazie mille a _Valux_!!!