Storia scritta per la “Caccia alle uova!” di Fanworld.it
Uovo #4 | Prompt: scegli una canzone che ti piace come prompt. Scrivi una storia lunga esattamente quanto la canzone.

Io ho scelto “Questa Primavera” di Pino Daniele ** => 5:01 -> 501 parole secondo Word.

Questa storia fa parte di una raccoltina di flash/oneshot originali che girano tutte attorno ad uno stesso luogo: L’Università :3

Questa Primavera

Paolo è seduto sul muretto; la schiena appoggiata alla colonna di piperno.
Ha le gambe distese ed un libro, lasciato aperto su di esse, viene sfogliato dalla brezza di Marzo. Ma Paolo non se ne accorge nemmeno, pensa ad altro.
Lo sguardo rivolto all’insù, alle fronde oscillanti dello scortecciato eucalipto che s’erge alto e antico nell’aiuola. C’è da quando era solo una matricola.
Paolo vede oltre, attraversa con gli occhi i rami e l’intrico di foglie, spostandoli al cielo blu e terso.
Passa un gabbiano gracchiante proveniente dal mare che non è troppo lontano; si riesce a vedere, su, dal quarto piano del Dipartimento.
L’animale vola sulle teste di tutti gli studenti che oziano liberi sotto i porticati prima di riprendere le lezioni. Vola come il suo amore, solitario, perché quello di Marta ha smesso di volare assieme al suo già da un po’. Un bel po’, ammette Paolo, durante il quale le stagioni si sono evolute, lentamente, ma nulla è cambiato per lui, perché ci pensa ancora e non sa come fare. Anche adesso è distratto; potrebbe dare la colpa al profumo della bella stagione, ma sarebbe troppo facile.
L’esame di Strutturale è tra soli due giorni e lui non sa niente. Fissando l’azzurro limpido sopra di lui, cerca di ricordare i tipi di foliazione, ma confonde il clivaggio con la scistosità, e tra un thrust e un duplex si insinua quel motivetto che Diego stonava sempre durante la campagna geologica che aveva cambiato quella che era nata come una semplice amicizia tra colleghi.
Ricorda un tuffo a mare dopo ore di cammino sotto al sole, con gli zaini carichi; un quaderno nella mano, il martello nell’altra, il Prof che parla e parla e Laura che si prende l’insolazione.
Nell’acqua, fresca e calma, Marta è così minuta accanto a lui e Paolo ricorda ancora il suono della sua risata mentre la prende sulle spalle. Guerra di spruzzi con Diego e Grazia; chi perde paga il caffè a tutti e loro perdono, ma sono felici lo stesso perché hanno vinto qualcos’altro: la complicità.
E poi ricorda il tepore del mare tutto per loro a mezzanotte, nella più classica delle tradizioni, ma unica per lui; il viso di Marta sempre più vicino mentre gli fa scivolare le braccia attorno al collo, per stringerlo, e lui le avvolge la vita per sentirla interamente contro di sé. Le labbra sanno di sale dolcissimo.
Non lo dimenticherà, ne è consapevole, e in fondo non vuole, perché riesce a sbrinare un po’ di quel freddo che sente, adesso che vola e sogna da solo.
«Il nostro amore sona forse un vecchio refrain che resta in testa e allora tu cantalo per me…»
Paolo canticchia, e abbassa di nuovo gli occhi sul libro, lasciandosi coccolare dai ricordi ancora un po’, mentre cerca di memorizzare il concetto di geosinclinale. Dopotutto, tenta di convincersi con un sorriso, due giorni non sono così pochi.
«…pecché ‘sta primavera, a te me fa penzà. Chissà addo staje stasera… si m’aje scurdato già…»

Fine

NoteFinali: thrust, duplex, scistosità, clivaggio e foliazione sono tutti termini appartenenti ad elementi di Geologia Strutturale. Mentre il ‘piperno’ è un roccia magmatica usata anche per costruire.