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Autore: DileGinny    31/03/2010    2 recensioni
Un'adolescente e i suoi problemi d'amore, una storia appena finita e un cuore infranto. Il desiderio di evadere dal mondo e di stare da sola. L'aprirsi inaspettato e straordinario di una nuova porta su una nuova vita tutta da gustare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuova Vita

Dopo quattro mesi non poteva ancora credere che tutto quello stesse succedendo a lei. Il suo primo amore, quello che credeva dovesse durare per sempre l’aveva abbandonata: Will se n’era andato proprio il primo giorno di dicembre e l’aveva lasciata sola col suo destino. Adesso sembrava che un anno e mezzo insieme non fossero mai esistiti. Adesso esisteva solo quella che lei aveva soprannominato “la biondina” o meglio, “la strega”: Helen. Nel disperato tentativo di allontanare le colpe da lui, soleva appiopparle tutte ad Helen, anche se sapeva che la causa del suo male non era affatto lei, ma la persona che per più di un anno era stata la più importante della sua vita.

Penny se ne stava seduta da sola sul davanzale della finestra della sua classe. Se qualcuno si avvicinava e le chiedeva se andava tutto bene sfoderava il più bel sorriso che in quel momento riusciva a scovare nel suo limitato repertorio e tornava a volgere lo sguardo verso il cortile cercandolo inconsciamente e fissandosi spesso sul suo motorino rosso, quello che anche lei aveva guidato, scoraggiando così ogni tentativo di attaccar bottone. Le sbarre che accomunavano tutte le finestre del suo piano la facevano sentire come in prigione.

Se ne stava seduta con la schiena appoggiata al muro e le gambe piegate raccolte al petto. Era dimagrita molto negli ultimi mesi. Non che questo le dispiacesse: finalmente si piaceva esteriormente; poteva indossare quello che voleva, compresi vestiti che portava alle medie e persino il numero di scarpa era diminuito. Peccato che ciò non bastasse a curare anche il suo animo.

I pantaloni di jeans chiari le fasciavano perfettamente le cosce, la felpa grigia era un residuo di quattro anni prima che la madre fortunatamente non aveva né buttato né dato via, ed era un vero miracolo che fosse abbastanza lunga. Le scarpe un tempo di velluto rosa avevano assunto un colore indefinito; ricordava che risalivano al suo decimo compleanno e considerando che da poco era passato il sedicesimo era perfettamente comprensibile che avessero quel colore. I capelli rossi e crespi erano faticosamente domati da una passata nera ornata da due fiori azzurri di pietre finte e gli occhi verdi non avevano più quella luce insita che li aveva sempre caratterizzati. Al collo portava una collana con un ciondolo a forma di sole molto particolare che conteneva insito un messaggio: “Un giorno tornerò anche io a splendere come questo sole”.

< Ehi Penny! > Keira aveva fatto irruzione nella classe in compagnia di Franzine e Alice. Penny sfoderò uno dei suoi soliti sorrisi forzati < Ciao care! > Non le piaceva far vedere agli altri che stava ancora male per lui, specialmente se questi erano soliti frequentarlo. Keira sembrava aver stipulato con lei un tacito accordo e provvedeva a lasciarla stare senza chiedere niente.

< Dov’è Sophie? > Chiese ottenendo così la scusa per andarsene senza sembrare scortese < Credo sia fuori in cortile > Rispose Penny, che in realtà non aveva idea di dove fosse l’amica, ma aveva voglia di stare da sola. < Okay, vado a cercarla, grazie! > E così dicendo si dileguò il più in fretta possibile scoccandole un bacetto sulla guancia, seguita a ruota dalle altre due, troppo imbarazzate per proferir parola.

“Perché proprio a me?” continuava a chiedersi lei, di nuovo da sola con se stessa. Ricordava amaramente tutte quelle promesse di amore eterno. Tutti quei complimenti. Dovevano essere la coppia perfetta, lo erano. Eppure quel giorno un semplice “Ti devo parlare” era bastato per far crollare tutte le sue certezze. Ricordava fin troppo bene quelle parole “Mi dispiace ma credo di non amarti più” e quel sonoro schiaffo che gli aveva affibbiato. E quelle maledette lacrime che non volevano smettere di scendere annebbiandole la vista anche mentre guidava.

Protetta dal casco integrale che proprio lui l’aveva convinta a comprare, si poté finalmente sfogare e per tutto il tragitto non smise un attimo di urlare a tutti e a nessuno la sua rabbia, la sua disperazione.

Erano passati quattro mesi da quel giorno ma il dolore non era scemato quasi per niente e minacciava di continuare così ancora per molto. Una lacrima solitaria le percorse la guancia. Non la asciugò. Due, tre, un fiume che la separava dal mondo circostante.

< Penny? > Una voce timida e fievole ruppe il silenzio del suo animo. La ragazza si destò di scatto, si asciugò le lacrime che già le inumidivano il viso e si riavviò velocemente i capelli togliendosi e rimettendosi la passata con gesti confusi e frenetici.

La prima cosa che vide furono due occhi azzurri che la fissavano preoccupati.

< Jack... Ehm... Tutto bene. E’ solo... Allergia > Si affrettò a giustificarsi lei con la prima scusa che le venne in mente e che, poteva accorgersene da sola, suonava alquanto improbabile.

< Ah... Okay > Il ragazzo fece per andarsene.

Tra tutti i suoi compagni era forse l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere.

Con il suo buon metro e ottantacinque di altezza era tra i più carini della classe, almeno a suo parere, e anche a parere di Keira.

Era un ragazzo estremamente semplice e gentile, uno di quelli che riesce a farti sorridere in ogni singolo momento, in ogni singola situazione. I capelli castani e mossi erano spettinati come al solito e contrastavano con l’eleganza disinteressata del vestiario: pantaloni di jeans scuri, camicia e maglioncino nero.

Penny era già tornata con lo sguardo verso la finestra cercando di far passare il tempo valutando i buoni parcheggi o meno della distesa di scooter davanti ai suoi occhi quando sentì di nuovo la sua voce. Se qualsiasi altra persona l’avesse fatto si sarebbe sicuramente indispettita, ma lui aveva qualcosa di diverso, qualcosa di speciale, qualcosa che le impediva di essere triste.

< Sicura? No perché... Mi sembra che tu sia... Ecco... Triste >

< No, no... Solo allergia > Ribatté lei, ma a quanto pare non fu abbastanza convincente. Forse volutamente: le piaceva la sua compagnia. Era come un disinfettante per la sua ferita, come una boccata d’aria fresca dopo una lunga immersione.

< Beh... Okay. Comunque... Se non vuoi parlarne tranquilla, ma se tu volessi sfogarti beh... Io sono qui >

Qualcosa di strano stava accadendo dentro di lei. Qualcosa di nuovo e straordinario. Da quanto tempo non si sentiva così? Forse anche da molto prima che quella stupida storia finisse. Un momento... Stupida? L’aveva davvero definita stupida?

Per la prima volta dopo mesi Penny sorrise di gusto.

Jack la guardò a mezzo tra lo stupito e lo sconcertato.

< Jackie... Tu sì che sei un amico >

Lui non sapeva bene come reagire. Sorridere o no? Ringraziare o no? Ma lei fu più veloce: scese dal davanzale con un balzo e lo abbracciò.

Fu un gesto talmente naturale che non provò alcun imbarazzo nel farlo. Come se fosse una cosa scontata in lei, che sapeva di dover fare prima o poi.

Lui, se all’inizio sembrò rimanere letteralmente di sasso, poi ricambiò sentendosi stranamente... Felice. Una sensazione nuova. Mai provata veramente. Era quello che definivano... Amore?

Quando l’abbraccio si sciolse Penny lo guardo dritto negli occhi ed ecco che accadde l’impossibile: nessuno dei due capì come ma le loro labbra erano unite in uno splendido bacio.

Lei in punta di piedi, lui leggermente abbassato. Gli occhi chiusi e i cuori che sembravano essersi sintonizzati sullo stesso ritmo.

Proprio in quel momento in cortile passarono Will ed Helen mano nella mano e, ironia della sorte, dopo tutto quel tempo in cui aveva continuato a cercarlo ovunque, proprio il giorno in cui l’avrebbe finalmente visto, non ci fece minimamente caso.

Da quel momento aveva inizio per lei una nuova vita.

 

Ecco un'altra storia sfornata fresca fresca dalla lezione di Promessi Sposi di stamattina xD

Che ci volete fare? Quando l'ispirazione colpisce è impossibile fermarla =)

Comunque... Di nuovo mi ritrovo a scrivere storie d'amore... Chissà, magari è un buon segno xD

Spero comunque che vi sia piaciuta e che abbiate un secondino di tempo per cliccare qua sotto e lasciare un commentino ^^ Un grazie in anticipo alle sante persone che troveranno quel secondino! Un bacione a tutti e alla prossima ^^

  
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