Altro estremo ritardo.

Buon compleanno Ghià.

Goditi la tua primavera^^

Winter is Over

[Prende bene stare fuori oggi che è primavera 
prende bene andare in giro con il sole che saluta la sera 
oggi che è primavera 
E ho buttato via i pensieri via la noia e il magone 
li ho buttati tutti quanti stamani tutti dentro a un bidone 
e fuoco col kerosene

Negrita – A modo mio] 

Hanamichi si infilò velocemente una maglietta bianca a caso, mentre con lo sguardo cercava le scarpe da basket.

Le trovò, come al solito, ovunque tranne che al loro posto. Nella fattispecie a questo giro una era sul comodino, l'altra in bagno. Sbuffò sonoramente, mentre guardava il sole filtrare dalla finestra. Era la prima giornata di sole dopo un inverno da incubo. La prima giornata dopo il calvario della riabilitazione.

La prima volta di nuovo al campetto.

E aveva un appuntamento di quelli che non puoi proprio saltare.

“Ciao Mà, io esco!”

Si catapultò fuori, senza aspettare risposta, in un bagno di luce accecante.

In strada si mise a correre, senza motivo apparente. Non era in ritardo, non era in anticipo. Solo l'aria sulla faccia sembrava lavargli via tutto. Rancore, sofferenza, paranoie, menate e quant'altro. Via tutto in un cassone, trascinato dal vento.

Svoltò l'angolo e, in lontananza sentì le voci dei ragazzini che giocavano al parco, dopo un intera stagione di prigionia. E poco dopo sentì anche un ritmico rimbalzare di sottofondo, il rumore di una corsa sull'asfalto. Lui accellerò.

“Palla!”

L'altro lo seguì con lo sguardo di ghiaccio - un sorriso doveva ancora guadagnarselo - e alzò la palla in zona anello.

Il rosso stacco poco dopo la linea dei tiri liberi e schiacciò dentro con forza, insieme a rabbia, magone.

E si sentì subito meglio.

Il moro alzò un sopracciglio con stupore.

“Vedo che non hai dimenticato molto, do'aho.”

Hanamichi sorrise e lo guardò felice.

“Gli altri?”

“Arrivano tra poco...” Rispose il Rukawa. Riprese il palleggio svogliatamente, mentre l'altro non riusciva a stare fermo e saltellava per tutto il campetto.

“Posso sapere cosa ti prende, Scimmia? Non mi picchi, non rispondi agli insulti, sei iperattivo e hai un sorriso a 32 denti stampato in faccia...”

Il rosso si girò, sentendosi chiamare. Un tappo a caso sventolava la mano. Rispose al saluto, poi fissò Kaede.

“Sono in buona, Kit. Oggi si smette il ghiaccio. Oggi si esce. Oggi è primavera.”

Raggiunse Miyagi, mentre il moro non potè far altro che sorridere.

Un incubo, durato mesi, era appena terminato.

Era ora di svegliarsi, e scaldarsi ai primi raggi del sole.

Owari

Rieccomi sul mio fandom prediletto con una storia relativamente “gioiosa” (implica che dovete aspettarvi prossimamente sincopi e quant'altro).

Ovviamente è un regalo in ritardo, ma spero di essere perdonato.

I copyright blablabla

Che ne dite di un commentino?

See ya

Arka