Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Cat Can Play Cello    02/04/2010    9 recensioni
Feliciano Vargas ha in mente un piano che preoccupa Ludwing seriamente. "Lud, secondo te, cosa si ottiene mescolado la scurrilità e la violenza tipica di mia sorella Romana all'instabilità e alla poca delicatezza tutta firmata Russia?" "Non ne ho idea ma io non lo farei..." "Ok passami il telefono!" Attenzione Crack pairing e gender swap (su Romano Vargas). HO RISPOSTO ALLE RECENSIONI DEL CAPITOLO 4.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Russia/Ivan Braginski, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivano i guai


Desclaimers: I personaggi non mi appartengono, la storia non ha connotzioni storiche.



"L'aria della campagna romana a mezzogiorno in piena estate è la stessa di un forno a duecento gradi, solo che a differenza del forno qui c'è la polvere che ti si appiccica addosso per il sudore e il sole che ti spacca la testa."
Questa era la descrizione della sua casa d'estate per Romana Vargas mentre tornava a casa dal lavoro nei campi.
Quel giorno era stizzita più del solito, il caldo la infastidiva come non mai, i vestiti vecchi e laceri che portava le si incollavano per il sudore che scorreva a fiumi, la terra che aveva alzato lavorando le faceva prudere ogni centimetro del corpo, sabbia e sassolini le ingombravano l'interno delle scarpe.
Come se non bastasse aveva scordato l'acqua a casa e le girava la testa per il sole a picco, il suo braccio si stava per staccare colpa di quella maledetta zappa. Per strada nessuno avrebbe nemmeno potuto aiutarla, pastori, contadini erano già nelle loro case e persino gli animali erano tutti rintanati al fresco sotto gli alberi. Le cicale di solito le davano compagnia sulla strada, quel giorno anche loro avevano deciso di tacere.
L'antico casale dove viveva non era molto lontano per sua fortuna: una costruzione ristrutturata da poco e munita di ogni comodità si potesse desiderare tra cui docce, condizionatori, cucina...
Lo stomaco borbottava rabbioso.
Oltrepassò un alto cancello dalle inferiate fermandosi poco dopo. Aveva individuato due macchie di colore anomale davanti al portone d'ingresso. Una macchia nera e una macchia rosso fuoco, la cosa non le piaceva per niente...
Quei due colori insieme portavano solo guai, arrabbiature, mobili rotti e tanto mal di testa.
Si costrinse a risalire il pendio, con la vana speranza di avere solo un miraggio che non faceva altro che consolidarsi sotto i suoi occhi febbricitanti di stanchezza e caldo.
"Cazzo.."
Fu l'unica cosa che biascicò davanti allo stemma del cavallino rampante di una ferrrari e a quello di una ford stationvagon.
Cosa poteva guastare una giornata già partita male?
Bastava...
Girare la chiave nella toppa, aprirla, entrare, chiuderla il più silenziosamente possibile, cercare di salire le scale di soppiatto..
"Sorellina!!!" un lampo e con un colpo fu a terra a faccia avanti.
"Feliciano, bastardo!! Per chi diamine mi hai preso per placcarmi così?" ringhiò la ragazza.
"Sorellina!!! Sei felice di vedermi? Ti abbiamo portato tantissime cose buone!!! Sei felice? Eh?"
"Si Felì sono felice! Ma non è una buona ragione per stendermi così! Cosa avevi detto..."
Ma il fratello non le permise di proseguire:
"E' l'abitudine scusami! Posso lanciarmi contro Lud con tutto il mio peso senza che lo sposti di un millimetro, lo sai?"
"Oh cosa incredibile, ma qualcosa mi dice che una montagna di salsicce non la sposti nemmeno se gli lanci contro il colosseo! Ma non dirmi che..."
Qualcuno fuori dalla sua visuale si schiarì la voce.
Romana lasciò che la sua fronte battesse a terra.
"Buongiorno, Italia."
"Vee Lud!"
"Immagino che tu mi abbia sentito, stupido crucco mangia patate." ringhiò la ragazza contro le scale.
"Ja, Feliciano non credo che tua sorella sia così felice di vederci come avevi pensato."
"Sta zitto! Feliciano alzati immediatamente!"
Il ragazzo italiano scattò in piedi: il tono della sorella non gli piaceva per niente e si strinse al fianco di Ludwing.
Lentamente quasi stesse pesando ogni movimento la ragazza si alzò in piedi.
"Fratellino..." la sua voce era calmissima, terribilmente calda "Mi vuoi spiegare..."
Più rapida di un serpente afferrò la camicia del fratello iniziando a scuoterlo come un cencio.
"Mi vuoi spiegare che cazzo ti frulla in quel poco di cervello che hai?? Ti sei già scordato del fatto che in casa mia non ce li voglio i crucchi? Sai che non lo sopporto e me lo porti qui??"
Germania gli strappò letteralmente Feliciano di mano.
"Torno a ripeterti Felì, che tua sorella non è per niente felice di vederci, quindi andiamo via."
"Nooo! Voglio stare con te, Romana!!!" strillò il ragazzo "E poi cosa diciamo a Russia? Tra due orette sarà alla stazione qui vicino.."
"Chi?" L'urlo di Romana aveva qualcosa di isterico "Cosa c'entra Russia?"
"Ho pensato che se io e Lud fossimo venuti a trascorrere qualche settimana soli tu ti saresti sentita sola e così..."
La ragazza con un urlo poco umano gli si avventò di nuovo contro strappandolo dalle mani del tedesco.
"Io ti ammazzo a mani nude, bastardo! Ti presenti qui senza dirmi nulla, ti porti il crucco e poi mi dici che deve venire anche quello psicopatico per 'darmi compagnia'?? Feliciano!!!" il fratello si fece piccolo piccolo "Mi spieghi che cazzo ti passa per quella testaccia, maledetto idiota?"
Lui la guardò con gli occhi pieni di lacrimoni.
"Io voglio solo stare con la mia sorellona..."
"Se volevi stare con me non ti portavi loro!!! Cos'hai in mente?"
"Vacanze per tutti? Tu sei stressata, Lud anche e Ivan peggio di tutti... E poi pensa poveretto! Non lo invita nessuno.. Abbi pietà..."
La ragazza lo lasciò cadere a terra come un sacco, soffiando.
"Ho pietà di te, Feliciano... Ti avverto: combinate un qualsiasi disastro, uno solo, e vi caccio a calci nel..."
"Va bene! Va bene! Abbiamo capito, Italia! Quando sarai un po' più gentile?"s'intromise Germania.
"Vaffanculo tutti e tre! Fate come vi pare! Mi avete rotto tutti, in particolare tu!" Indicò Ludwing e se ne andò via salendo le scale.
Feliciano alzò il visetto tutto allegro verso Germania e con una vocetta squillante proclamò:
"Tesoro lo vedi che alla fine avrebbe detto di si?"
Ludwing fece per rispondere ma prima che potesse aprire bocca si sentì un urlo dal piano superiore:
"E ricordati, Feliciano, che lo faccio solo per l'educazione che mi ha dato nonno Roma!"
"Che educazione..."
"Ti ho sentito, mangia patate! Vaffanculo!" Poi la porta sbatté forte.
Germania sbuffò.
"E adesso chi glielo dice che deve andare lei a prendere Ivan alla stazione, Feliciano?"
L'altro si batté un mano sulla fronte sospirando.
"Ci penserò. Ma tu non farti venire in mente di andare, mio caro Lud. Per te ho altri progetti, sai?"
Lo afferrò per il colletto e lo attirò a se per baciarlo con passione. Piani inequivocabili: impossibile sottrarsi per Germania, neanche volendo.
"D'accordo... Mi fido di te, Felì." Poi lo sospinse verso la camera in fondo al corridoio.
Risposta inequivocabile.


*** Spazio Autrice***
Ehm...
Si ok...
Allora non mi uccidete... E' un vero è proprio esperimento... Nato da un bicchiere di vodka e succo di frutta e dalla convinzione che Romano sta meglio da ragazza (perché un'Italia ragazza ci vuole!)...
Un gender swap + un crack pairing + uno yaoi = ?
Boh... sinceramente non so cosa può uscire... Che ne dite allora se mi rimetto alla vostra sentenza?
RECENSITE e decidete della mia sorte, lettori!
Vi aspetto in tanti, Fra'.
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Cat Can Play Cello