-Ci siamo svegliati, piccolo baro?-
Fluttuante, la voce di Tyki riempì le orecchie di Allen, invadendo la sua coscienza senza chiedere il permesso, come il cancro che mangia il corpo di un morente.
Il suo sorriso comparve dall’ombra, stagliandosi per netto contrasto fuori dal colore omologato con forza ineluttabile. E gli occhi – quegli occhi così simili a quelli di un demone – si posarono in maniera sfacciata sopra la sua persona, fissandolo con insistenza.
Puzzava di fumo.
Per steste che compie gli anni (L)