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Autore: Dazel    06/04/2010    2 recensioni
Questa oneshot può considerarsi un continuo di "Scogli, esperienze da perdere il fiato, baci e crema solare", appartenente alla serie Crepuscolo di una storia (estiva);
Accarezza il bracciale colorato che gli aveva dato Marco prima della partenza, insieme si erano fatti una promessa che Gioele sapeva benissimo di non poter mantenere.
Scritta per 1Frase
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi, che fatica xDD allora, ho visto questa iniziativa di Fiumi di Parole e non ho potuto resistere... in oltre dovevo scrivere la seconda oneshot della serie “Crepuscolo di una storia (estiva)” quindi mi son detta, perché no?
Se tutto va bene la prossima oneshot dovrebbe essere un capitolo normalissimo, questo è un po' speciale, ma anche un po' scemo, dato che per farci stare tutte le parole ho scritto un bel po' di boiate... Spero che vi piaccia comunque, un bacio<3
Un profondissimo abbraccio e ringraziamento alla bravissima Becky che ha betato in modo eccezionale questa storia... grazie ♥
LadyCroix


Crepuscolo di una storia (estiva);
Se devo vedere questo, allora preferisco chiudere gli occhi.
[Seconda – difficilissima – parte]
Cinquanta momenti di Me, e anche se un po' meno, te.

#01 - Gelosia
E' una di quelle cose che semplicemente sarebbe meglio non ci fossero, pensa Gioele sospirando e aggiustandosi con una mano la camicia; e quelle cose che sarebbe meglio non ci fossero sono semplicemente quelle oche, stupide ragazzine frivole che toccano qualcosa che mai e poi mai dovrebbero toccare, per il semplice fatto che lui non può proprio sopportarla quella sensazione che gli invade lo stomaco e lo stordisce – no, non è proprio il tipo adatto per sopportare una cosa terribile come la
gelosia.

#02 - Lenzuola
Si stringe all'asciugamano che ha steso sopra il suo copro a mo' di
lenzuolo tra le braccia – non ha mai amato particolarmente l'abbronzatura, non sul suo corpo almeno – e fa fuggire lo sguardo a pochi metri da lui, in un posto dove proprio non dovrebbe posarsi: su Damiano, una ragazza di cui nemmeno conosce il nome – ed è certo che nemmeno l'altro lo conosca – e la sua lingua che quasi certamente è infilata per qualche metro giù per la sua trachea – davvero raccapricciante.

#03 - Caffè
E nonostante nella vita sia sempre stato un ragazzo calmo e tranquillo, sente uno strano nervosismo invaderlo: è come se si fosse bevuto sette tazzine di
caffè consecutive, ma non le ha bevute e questo è parecchio preoccupante perché, se non è un agente esterno a farlo sentire in quel modo, allora è sicuramente colpa di quel ragazzo; non è una cosa che lo rende tanto fiero, insomma – provare certe cose per un ragazzo non è una cosa normale, non nel mondo e nel modo di vivere che i suoi genitori fin da bambino gli hanno infilato nel cervello, ma teme di doverci fare l'abitudine: se prova quelle emozioni le prova, punto e stop.

#04 - Interrogatorio
Si alza dal lettino sospirando pesantemente, tutto quello che vorrebbe fare è camminare velocemente verso l'albergo dove alloggia, entrare nella sua stanza, spogliarsi, gettarsi sotto le coperte e nascondersi per l'eternità; invece, molto semplicemente va al bar a prendersi un gelato – sparire comporterebbe quasi
sicuramente un odioso interrogatorio da parte di Damiano.

#05 - Melodia
Il bar è un posto tranquillo, dove la gente si riunisce per bere un caffè e chiacchierare con gli amici; Gioele adora il bar, lo adora anche per un motivo particolare ormai quasi totalmente dimenticato dalle persone: una scatola alta poco meno di un uomo con un'infinità di canzoni degli anni passati; sorridendo Gioele infila una monetina e fa partire una canzone, sperando che quella dolce
melodia lo distragga da pensieri scomodi.

#06 - Lavoro
«Ciao» la sua voce cattura subito l'attenzione di Gioele, che si gira curioso verso il ragazzo che gli rivolge la parola – non ne è assolutamente certo, ma dal grembiule con la marca del gelato può intuire che quel ragazzo
lavori proprio lì, al bar.

#07 - Denti
Nonostante non sia proprio dell'umore giusto per fare nuove conoscenze – dato che le ultime gli hanno causato non pochi problemi e paranoie mentali varie – cerca di comportarsi, come sempre del resto, nel modo più cortese possibile: tira un po' le labbra in un sorriso falsissimo, e con finto entusiasmo ricambia il saluto;
Devo avere qualcosa trai denti, pensa incuriosito dal modo in cui il ragazzo lo scruta.

#08 - Libro
«Come va?»
Ma chi ti conosce,pensa un po' infastidito, pentendosi di essere andato al bar e di non essere rimasto sul lettino – dopotutto, per distrarlo da Damiano e Miss Ho La Lingua Più Lunga Della Spiaggia sarebbe bastato un buon libro, un thriller magari, con tanto sangue, con tanta violenza e senza la minima traccia di baci, bacetti e altre cose da ragazzine in periodo di esplosione ormonale.

#09 - Chiave
«Bene, tu?» non che gli interessi minimamente, ma se cinque minuti di conversazione sono la
chiave per sbolognarsela e tornarsene in spiaggia – o meglio ancora, in albergo – allora è disposto a sacrificare il suo prezioso tempo.

#10 - Sguardo
E mentre la chiacchierata sfocia in un banalissimo
cosa ti piace fare, dove vivi, qua 'è il tuo colore preferito Gioele si scopre più debole di quanto nemmeno nelle sue meno rosee aspettative avrebbe mai immaginato: sfugge un paio di volte con lo sguardo verso la sagoma lontana dell'amico, ancora intento ad accertarsi che le tonsille della ragazza siano in buona salute usando il suo attrezzo migliore: la lingua.

#11 - Biancheria
«Comunque,» dice il ragazzo che ha scoperto chiamarsi Ludovico «che tipo di
biancheria preferisci?» Gioele socchiude la bocca stupito – come diavolo sono finiti a parlare della sua biancheria?!

#12 - Massaggio
«Senti, grazie di tutto ma davvero, devo andare» e non gliene importa un fico secco se non ha finito di ascoltare la canzone che ha profumatamente pagato, ma davvero, un altro secondo di conversazione con quella specie di decerebrato e si ritroverà così teso da dover andare da un massaggiatore, giusto per non rischiare l'ospedale per paralisi nervosa.

#13 - Sete
Per quanto la visuale non possa essere la migliore – stanno ancora abbracciati come se si conoscessero da una vita e si volessero un gran bene, ma almeno, per fortuna, hanno smesso di baciarsi – Gioele pensa che alla fine il posto più tranquillo della spiaggia si trovi proprio lì, sotto il suo ombrellone; preso da un'improvvisa
sete prende a frugare nello zaino che ha portato in spiaggia, quando frugando incappa proprio nell'ultima cosa che si sarebbe immaginato di trovare...

#14 - Regalo
Deve essere rimasto nello zaino l'ultima volta che lo ha usato, pensa, e l'ultima volta se non sbaglia è stata durante una gita scolastica piuttosto significativa: aveva conosciuto così il suo migliore amico, lui gli aveva fatto un
regalo, una matita in legno con scritto il suo nome; per la prima volta da quando è arrivato al mare pensa un po' nostalgicamente a Marco.

#15 - Fotografia
Chiude gli occhi, e come una collezione gli attimi di quel momento gli passano davanti agli occhi:
fotografia dopo fotografia ripensa a dettagli di quel periodo che aveva scordato.

#16 - Istante
Qualcosa gli tocca la spalla e in un
istante, quell'idilliaco momento pieno di ricordi e nostalgia viene interrotto – si gira aggrottando la fronte pronto a lamentarsi, ma tace sorpreso di vedere Damiano «Eri, tipo, in trance?».

#17 - Cane
«Qualcosa del genere. Cosa c'è?» Damiano parla, ma non appena nomina la ragazza il cervello di Gioele si spegne e tutto ciò a cui riesce a pensare è al padrone sulla riva che lancia un frisbee e il
cane obbediente che lo va a raccogliere.

#18 - Rossetto
Solo dopo qualche istante – quando si rende conto di poter sembrare maleducato con quel suo comportamento menefreghista – si volta un po' e finalmente lo guarda, e se ne pente subito: poco sotto il collo c'è un segno di
rossetto inconfondibile.

#19 - Orologio
Così, istintivamente e in modo parecchio sospetto abbassa lo sguardo fissandolo sull'
orologio di Damiano, perché c'è davvero qualcosa di strano in lui ma proprio non ce la fa a guardarlo, non con quel segno sul collo.

#20 - Computer
E la sua testa improvvisamente sembra un
computer con troppa poca ram, che ci prova davvero a distrarsi, a pensare ad altro, a vedere Damiano come l'idiota che qualche ora prima lo aveva quasi ucciso facendo saltare entrambi da una scogliera, ma proprio non ci riesce – si blocca per istanti sul fatto che Damiano ha qualcuno e quel qualcuno a quanto pare non è lui.

#21 - Salato
Non che gliene importi eh, a lui di Damiano non importa assolutamente nulla, è solo – beh, non sa che cos'è, e non vuole nemmeno saperlo; socchiude gli occhi cercando di concentrarsi sul piacevole odore
salato della pelle dell'amico.

#22 - Pelle
No, seriamente: qualcosa in lui deve essersi rotto, perché proprio non è possibile che il dolce, innocente e casto Gioele pensi – seppur involontariamente – cose come “
chissà come sarebbe assaggiarla, la sua pelle”; e Gioele, così come lo ha pensato, lo rinnega a sé stesso, arrossendo come se avessero appena fatto leggere in pubblico il diario segreto che teneva alle elementari.

#23 - Dolce
«Ehi, va tutto bene?» Dice Damiano posando una mano sulla sua spalla, mentre Gioele pensa che davvero quel ragazzo è la cosa più
dolce del mondo.

#24 - Maglia
Gioele scuote velocemente la testa, per poi togliersi la
maglia dicendo che il suo colorito è dovuto solo ad un'improvvisa vampata di calore.

#25 - Gelo
Damiano ridacchia «Ci credo, stai coperto come se si
gelasse», Gio arrossisce, lui non è il tipo da mostrarsi come fa Damiano.

#26 - Pallone
Qualcosa lo colpisce sulla testa, sbarra gli occhi e sente il lontananza un «Ma proprio qua dovevate tirarlo quel cazzo di
pallone?!»

#28 - Oscurità
E poi, come durante un'eclissi inaspettata, l'
oscurità prende il sopravvento su di lui.

#27 - Alba
Quando le cose riprendono ad avere un colore ma soprattutto una forma è ormai l'
alba e Gioele si rende conto di non essere più sulla spiaggia, ma nel suo letto.

#29 - Lacrime
Sgorgano a fiotti dai suoi occhi candide
lacrime di cui non sa darsi una spiegazione, probabilmente è solo lo stress della giornata, di tutte le emozioni contrastanti, le situazioni scomode e le brutte avventure che ha avuto, o forse è semplicemente una specie di femminuccia con la sindrome premestruale che piange per ogni cosa senza spiegarsi nemmeno il perché.

#30 - Tatuaggio
La cosa sinceramente non gli va molto a genio; sposta lo sguardo - annacquato come quello di una madre al matrimonio della figlia - e si fissa il braccio: uno strano segno viola – un livido forse? - se ne sta orgoglioso poco sotto la spalla, più o meno nella posizione dove i vecchi marinai si
tatuavano un ancora celeste avvolta da una spessa corda dorata.

#31 - Occhiali
Allunga le mani sul comodino, alla ricerca dei suoi occhiali da lettura e del suo amato libro con sangue e violenza e completamente privo di cose che possano ricordargli
qualcuno e la sua passione per qualcosa.

#32 - Latte
Lo apre esattamente dove un grande segnalibro con stampata sopra una vallata piena di girasoli divideva le pagine; prima di cimentarsi nella lettura accarezza con la punta delle dita le lisce pagine color
latte, come in un segreto e silenzioso rituale.

#33 - Taglio
Inizia a leggere e subito la sua mente prende a viaggiare lontano, in un mondo immaginario incredibilmente bello e totalmente diverso da quello reale, ed è così assorto dalla lettura da non accorgersi nemmeno di star girando pagina – si risveglia da quella specie di sogno solo quando avverte l'indice pizzicargli: fissandolo si accorge di piccolo
taglietto, probabilmente procurato dalla carta di una pagina.

#36 - Ripetere
Per quanto tenti di distrarsi non ci riesce veramente; continua così a
ripetersi che quello che è successo quel giorno è un fatto isolato, che le vacanze sono quasi finite e che una volta a casa tutto tornerà esattamente come prima – lui tornerà in tranquillo ragazzo senza quel tipo di pensieri e Damiano tornerà nella sua fantastica casa chissà dove a baciare tutte le ragazze che vorrà senza che Gioele possa pensare cose acide.

#37 - Sfumature
E' sempre stata così la sua vita, tranquilla, monocolore; improvvisamente si rende conto che è sempre stato solo un gran bene, perché tutte quelle
sfumature lo confondevano, lo stordivano, lo facevano soffrire e gli facevano pensare cose che un ragazzo di sedici anni non dovrebbe pensare – certe preoccupazioni si addicono di più a una crisi di mezza età, no?

#38 – Significati
O forse, cosa molto più probabile, era una semplicissima crisi adolescenziale, dove non si è soddisfatti se non si capisce ogni cosa, se non se ne apprende il
significato e se non se ne ha la perfetta sfumatura sulla punta della lingua, una di quelle crisi dove tutto deve essere certo e niente può essere lasciato al caso o al dubbio, insomma, una di quelle cose da mandarti in scimmia il cervello in maniera pesante.

#39 – Ossessione
E se magari ai vostri occhi il povero Gio sembrerà un
ossessionato, ai suoi, molto più pessimistici, sembra semplicemente un pazzo.

#40 - Sabbia
Perché davvero, è assurdo per lui che tutto ciò che si era costruito nella mente, tutti i suoi fantastici castelli eretti con certezze ereditate da libri e genitori ossessivi cadessero giù per della semplice salsedine,
sabbia e un ragazzo.

*

#41 - Aereo
Salutarsi era stato più traumatico di quanto Gioele potesse immaginarsi, ma lo ha superato; certo, non gli sta ancora comoda l'idea che quello è un addio vero, un crepuscolo di una storia estiva mai nata, ma deve accettarlo – quell'
aereo lo riporterà nella sua amata Milano, lontano da tutto ciò che lo aveva scosso durante la vacanza.

#34 – Anniversario
E' quasi come un
anniversario, ogni anno lo stesso giorno prende lo stesso aereo e aspetta che i ricordi di ciò che abbandona sfumino via, lentamente.

#42 - Viaggio
Socchiude gli occhi e si appoggia contro l'oblò, mentre la spiaggia su cui aveva passato gli ultimi quindici giorni si rimpicciolisce, sparendo mano a mano che l'aereo si alza; quel
viaggio se lo ricorderà per sempre, ne è certo.

#44 - Bracciale
Accarezza il bracciale colorato che gli aveva dato Marco prima della partenza, insieme si erano fatti una promessa che Gioele sapeva benissimo di non poter mantenere.

#45 - Sesso
«Torneremo più uomini di quanto non lo siamo ora» aveva detto con un sorriso smagliante stringendogli il mignolo, «e faremo un sacco di
sesso» Gioele si era messo a ridere e aveva annuito, senza convinzione.

#50 - Manette
Ma quelle promesse infrante erano come catene,
manette che non lo avrebbero mai liberato fino a che non le avrebbe mantenute davvero.

#47 - Penna
Prende una
penna e inizia a scrivere il modulo di iscrizione, concentrato e attento a non sbagliare a inserire i suoi dati anagrafici.

#35 – Quadro
Finito di compilare il modulo ci mette una firma e lo posa sul tavolo, dove nota un quadro degli alunni iscritti in quella scuola per quell'anno; ne legge rapidamente qualche nome, cercando quello di sua cugina che tanto ha insistito per averlo lì, con lui in quella scuola.

#46 - Polvere
Una volta trovato, con un mezzo sorriso, aggiunge il suo nome sotto il suo sperando che i professori prendano in considerazione di metterlo in classe con lei, e con non chalance apre il cassetto della scrivania del preside per metterci dentro la penna e il fascicolo con tutti i moduli di iscrizione –
deve lavorare tanto pensa sarcasticamente facendo caso alla polvere.

#48 - Lingua
Si affaccia alla finestra dell'ufficio del preside, quel vecchio gli ha detto di aspettarlo lì mentre parlava con i genitori di qualcuno; sbuffa pesantemente, facendo poi un suono quando per sbaglio si morde la lingua.

#49 - Note
Canticchia sereno le
note di una canzone che non sa quando ha sentito, mentre il passi dal corridoio si fanno più vivi – probabilmente, quell'uomo sta arrivando.

#43 - Bosco
La porta si apre e lui chiude le finestre, dicendo addio al
bosco che si affaccia sul retro della scuola e preparandosi a un colloquio con il preside.


   
 
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