Discalimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza
alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del
carattere dei personaggi, nè offenderli in alcun
modo.
Note: So people.. Sono
mesi e mesi che non pubblico qualcosa su questo sito. Torno dagli abissi con l’RDJudsie \o/ Non rimarrò qui a
spiegare il fatto che, dopo aver visto Sherlock Holmes a Santo Stefano, nulla è
più stato come prima (bhe, no, dai.. Ho avuto solo
una nuova coppia da aggiungere ai miei OTP xD).
Sappiate
che questa è la mia prima (ma non ultima) fanfic su
di loro; spero di non aver commesso gravissimi OOC (se l’ho fatto chiedo scusa
.__.), devo ancora prenderci la mano, ma appena lo farò mi darò alla pazza
gioia x°DD. Questa ff non
mi convince quasi per nulla, ma tant’è xD C’ho messo
un bel po’ per finirla xD
Ewan
McGregor è dentro perché io ho una cotta per lui
perché il mondo lo ama \o/ ed ama anche Jack Black e Ben Stiller quindi ho fatto di tutto per inserire
anche loro xDD
Il
titolo, come parte dell’ispirazione è © dei Kill Hannah.
E’
ambientata nel 2009, finite le riprese di Sherlock Holmes. Ho fatto casino con
le date ed ho rimediato in extremis =) Diciamo che si trovano tutti ad una
festa per l’uscita del dvd di Tropic Thunder, okay?
*l’autrice promette che la prossima volta controllerà meglio wikipedia >.<*
Conteggio parole: 2.212
believer
(At that moment when time stops all at once, see the
pressure drops.)
Believer- Kill Hannah
-Okay,
ricordami perché siamo qui..- mormorò Ewan accendendosi una sigaretta mentre
con la mano girava la manovella ed apriva il finestrino del taxi.
Jude chiuse gli occhi, l’aria gli
arrivava direttamente in faccia. Prese dalla sua tasca il proprio pacchetto di
Marlboro accendendosene una a sua volta. –Avevo bisogno di un supporto morale.-
-E
fin qui ci sono arrivato ma..- Ewan si passò una mano tra i capelli. –Voglio
sapere come hai fatto ad infilarti dentro questa situazione del cazzo.. Voglio
dire, lo sanno tutti che non si può
ritornare amici dopo..-
-Sì,
okay, tu che avresti fatto?- esclamò Jude cominciando
a gesticolare. –Mi ha invitato a questa cazzo di festa, che avrei potuto fare?
Dargli buca? Sarebbe stato come ammettere che ci sto ancora male..-
-Tesoro,
tu ci stai ancora male.- Jude si morsicò un
labbro senza rispondere e Ewan gli strinse una mano, sorridendogli leggermente.
-Va bene, ti aiuterò ad arrivare in fondo a questa serata-
-Grazie..-
-Ma
poi, tu almeno lo hai visto questo film?- domandò Ewan buttando il mozzicone
fuori dal finestrino.
Jude ridacchiò. –Perché, tu no?-
-No..
Perfetto, ora non ho nemmeno un argomento di conversazione decente. Lo faccio
proprio perché ti voglio bene.-
***
Appena
entrato nell’hotel, Jude si diresse velocemente verso
il bar, ordinando un whiskey.
Ewan
lo seguì e si mise a ridere. –Ci vai giù pesante già da subito, eh?-
Jude scosse le spalle. –Mi biasimi?-
-Nah. Però stati attento, i casini
peggiori si combinano quando si è ubriachi..-
Jude bevve qualche sorso di Jack Daniel’s, giocherellando con il bicchiere. –Sì, bhe, magari è la volta buona che gli do un pugno sul
naso..-
-Ne
dubito. Per fare una cosa così non ti basterebbe una distilleria..-
-Non
è vero!- replicò Jude colto sul vivo. –Mandarlo affanculo non è mica una missione impossibile per me!- Ewan
alzò un sopracciglio e Jude finì il whiskey. –Ci sto
lavorando, okay?!-
Ewan
guardò verso il salone e tirò una gomitata nel fianco dell’amico.
-Ahia!
Perché l’hai fatto?!-
-Guarda
un po’ chi sta arrivando..- Con un gesto del viso indicò un uomo che si stava
avvicinando verso di loro con un sorriso smagliante.
Eccolo.
-Judesie!- esclamò
abbracciandolo forte.
-Rob..- Per Dio, si disse, sei un
attore. Perché ti è così difficile
far finta che non ti importi? Sorrise. –Lui è Ewan, ti ricordi? E’ venuto
qualche volta sul set di Londra a salutarci.. Ewan, lui è Robert-
Ad
Ewan parve che per un attimo gli occhi di Robert fossero attraversati da uno
strano guizzo. Gelosia? Si trattenne
dal ridere. Per quell’uomo tutto era finito quanto lo era per Jude.
-Ma
certo che mi ricordo- sorrise Robert ricomponendosi subito e porgendogli la
mano.
A
che gioco stava giocando? Chi pensava di prendere in giro? Poteva fare fesso Jude forse, ma non lui.
Ewan
sapeva come muoversi e di sciuro non l’avrebbe lasciato vincere con troppa
facilità. Jude era stato abbastanza male per le sue
stronzate.
-Allora,-
cominciò –Dov’è la festa?-
Robert
annuì mettendo un braccio intorno alla vita di Jude.
–Nel salone, venite-
Arrivarono
davanti a due uomini che stavano ridendo sguaiatamente seduti davanti ad un
tavolino.
-Ragazzi,
loro sono Ewan e Judesie- disse facendo le presentazioni.
–Judesie, Ewan, loro sono Ben e Jack-
-Da
come ce ne ha parlato, il famoso Jude non poteva che
essere una bomba sexy!- esclamò Jack mentre quest’ultimo sorrideva e gli
stringeva la mano.
-Allora
ragazzi, ammetto che non ho visto il film.. Riassunto della trama..?- cominciò
Ewan, sforzandosi di ignorare le risate di Jude
mentre Robert gli sussurrava qualcosa all’orecchio, il modo in cui la sua mano
stava accarezzando il braccio dell’americano.. Dio. Okay, Ewan avrebbe potuto
condurre la partita anche da solo mentre Jude lo
aspettava all’angolo, ma questo.. giocare per l’altra squadra..
Non
poteva vincere se nemmeno Jude voleva che lui vincesse..
Lo
guardò cercando di fargli ricordare tutti le ore passate al telefono a
spiegargli che era uno stronzo, uno
stronzo sposato, e che era solo un bene che tra di loro fosse finita.
Niente.
Nell’Universo-Jude ora esisteva solo la Stella-Robert;
tutti gli altri non erano che buchi neri.
-E’
una figata, l’ho scritto io, guardalo. Fine
riassunto- decretò Ben bevendo un sorso di vino.
-Bhe, vorrà dire che affitterò il DVD-
sorrise -Jude, tesoro, mi accompagni a fumare una
sigaretta?-
Al
‘tesoro’ Ewan vide gli occhi di
Robert socchiudersi per qualche secondo, per poi liberare Jude
dall’abbraccio e lasciare che si mettesse in piedi.
Ewan
sorrise. Trattava Jude così da quando si erano
conosciuti, ma provava un brivido di piacere nel farlo davanti a quello stupido
yankee.
Il
minimo che poteva fare adesso era far si che gli rodesse un po’ il culo.
-Allora,
che c’è?- chiese Jude stringendosi nella camicia mentre
Ewan si affacciava sulla terrazza lasciando che la cenere cadesse in strada.
-E’
tutto finito tra di voi, vero?-
Jude si morse un labbro e si accese a sua
volta una sigaretta. –Dove vuoi arrivare?-
-Okay,
senti, ti faccio un breve riassunto di come stanno le cose in caso avessi perso
per strada qualche passaggio: è uno stronzo, è sposato e ti ha già spezzato il
cuore una volta, che diavolo pensi di fare? Non uscirà nulla di buono da questa
storia-
Jude fissò il pavimento in marmo bianco.
–Sì, sì. Lo so che è sposato. Ho conosciuto Susan, è una donna adorabile e..
Dio, lo so. Pensi davvero che mi sia dimenticato di tutto? Che diavolo potrei
fare, eh?-
Ewan
aveva anche solo un’idea di come ci sente? No, certo. Pensare a tutte le volte
in cui era stato male per lui ed arrivare alla conclusione che, nonostante
tutto, lo rivoleva indietro, perché il gioco valeva la candela.
Se
la cosa più vicina a riaverlo erano qualche bacio sulla guancia e qualche
carezza, si sarebbe accontentato.
-Tesoro..-
mormorò l’altro tentando di avvicinarsi.
-No,
Ewan, lasciami in pace- esclamò Jude tornando dentro.
Bella mossa, si disse Ewan
mentre tornava dentro.
Fece
in tempo a vedere Jude che si scusava con gli altri e
se ne andava verso i bagni
-Che
è successo a Jude?- domandò Robert con un leggero
tono accusatorio nella voce.
Ewan
sospirò senza rispondere nulla e si risedette, ordinando qualcosa da bere.
Litigare con quel coglione sarebbe stata la mossa peggiore che avesse potuto
fare, Jude non gliel’avrebbe perdonato e
probabilmente contro Robert avrebbe avuto lui la peggio.
Robert
non disse nulla per spiegarsi. Semplicemente si alzò e lo seguì ai servizi.
-Che
è successo al tuo amico?- domandò ancora Jack.
-Nulla..
Abbiamo discusso- cercò di tagliare corto Ewan bevendo un sorso di champagne.
-Mhn.. Ti do un consiglio, amico.
Rinunciaci.- disse Ben addentando una tartina.
-Come,
scusa?-
Ben
sospirò. –Qualsiasi cosa ci sia quei due, rinuncia a fermarla. E’ tipo un cazzo
di campo magnetico, un Triangolo delle Bermuda, cazzo ne so.. sta di fatto che
è potente-
Jack
annuì versando a se stesso e a Ewan dell’altro champagne nel bicchiere. –Almeno
se l’è trovato carino. Pensa se a sta festa si portava Woody Allen.. Lì si che
sarebbe stato imbarazzante-
-Quindi
a voi sta bene?- domandò Ewan.
-Sì,
cioè, che ne so.. Non è un mio problema.- esclamò Ben. –Hanno quanto?
Cinquant’anni? Se vogliono giocare a fare Romeo e Giulietta sono problemi loro.
L’ultima cosa di cui ho voglia è essere immischiato nei cazzi di Robert-
-Letteralmente-
aggiunse Jack. –E qui torniamo all’argomento di prima. Perché, se il cazzo di
Robert si fosse invischiato con Woody Allen, avresti ancora meno voglia di
averci a che fare..-
Ben
si girò verso di lui con l’espressione più schifata che gli riusciva. –Tu sei
malato, lo sai, vero?-
-Eh,
Benny, questa è la vita. E’ così che funziona, magari per te non più tanto
spesso, ma ti assicuro che è tutto naturale!-
Ewan
si appoggiò allo schienale del divano.
Ed
ecco che aveva fatto la figura dell’idiota. Si preparò alle ore che avrebbe
passato al telefono con Jude a parlare di quel
maledetto yankee perché probabilmente se le meritava.
***
Jude si diresse verso il lavandino,
buttandosi sul volto più acqua gelata possibile.
Forse Ewan ha
ragione.
Forse
doveva tirarsi fuori da tutto questo prima che lo risucchiasse del tutto.
-Ehi,
Judsie, che è successo?-
-Nulla..-
mormorò facendo per uscire. Poi si fermò. Sì, perché se da un lato la sua testa
gli diceva che probabilmente Ewan aveva ragione, dall’altro gli urlava che non
ce l’avrebbe mai fatta a metterci una pietra sopra se Robert continua a
flirtare con lui in quel modo.
Aveva
deciso che doveva darci un taglio.
-Devi
darci un taglio!- esclamò guardandolo negli occhi.
Robert
alzò un sopraciglio. –Pardon?-
-Oh,
non fare il finto tonto, hai capito a che mi riferisco. Sai una cosa? Ewan ha
ragione, sei solo uno stronzo!-
L’americano
si passò ridacchiando una mano tra i capelli. –Ah, grazie. Mi fa piacere stare
simpatico ai tuoi amici..-
-Incredibile!-
dichiarò Jude alzando le braccia. –Riesci a fare il
coglione anche adesso.. Peccato che a me tutto questo non stia più bene. Notizione: penso ancora a te e questo tuo atteggiamento mi fa
male. Fai l’amico, ma il fatto è che noi non siamo mai stati solo amici, e di sicuro non lo
saremo in futuro, quindi fammi un piacere, fottiti, perché io passo il turno-
Wow,
ce l’aveva fatta. Certo, aveva fissato un punto non meglio decifrato della
parete dietro Robert, senza guardo in faccia nemmeno per un secondo, ma ce l’aveva fatta.
E
ora si sentiva un patetico idiota. Era l’ultima volta che dava retta a Ewan.
-Woah! Ferma tutto!- esclamò Robert.
–Davvero ti da fastidio il mio atteggiamento? Cioè, Judsie,
è solo un gioco..-
Jude ebbe la sensazione di sentire il
rumore del suo cuore sgretolarsi. Aveva sempre pensato che per Robert fosse
solo quello, ma era un’idea che aveva tenuto ben nascosta negli angoli della
sua mente, mentre ora, cazzo, faceva davvero male sentirgliela dire ad alta.
Era
davvero l’unico a crederci ancora, in loro?
-Figlio
di puttana!- urlò e non gliene fregava un cazzo se quei maledetti produttori di
Hollywood l’avessero sentito nell’altra stanza. Magari rimediava un po’ di
lavoro e qualche copertina. Già le
immaginava, ‘L’amante idrofobo di Robert Downey Jr.
Dettagli a pagina 7’.
Non mi basterebbe
una distilleria, eh? Guarda e impara, Ewan.
Chiuse
gli occhi e gli sferrò un destro sulla sua mascella.
-Ahia!-
esclamò Robert portandosi una mano sul viso. –Cristo, ma sei impazzito? Mi hai
fatto male!-
Jude cercò di riprendere fiato. Forse
adesso aveva ristabilito l’ordine cosmico. Forse era il karma.
Forse..
Ma anche no.
-Vaffanculo!-
Robert
gli si avvicinò. In un istante le sue braccia erano immobilizzate e il suo viso
così vicino a quello di Jude da far si che il suo
alito gli solleticasse il naso.
Merda.
-Lasciami!-
-Ora
tu stai zitto- disse Robert con voce ferma, stringendo la presa sui suoi polsi.
Jude deglutì. –Ti comporti come una principessina del
melodramma del cazzo.. Che cosa credi, di essere l’unico a stare male? Notiziona: non lo sei. Tu lo sai che cosa vuol dire essere
ossessionati da qualcuno al punto tale da.. Dio, ho persino comprato quel tuo
maledetto profumo! Eppure, nonostante tutto, ti ho lasciato andare. Era la cosa
giusta da fare ed io l’ho fatta. E ora tu vieni qui con quel tuo amichetto del
cazzo; mi dai un pugno e dici un sacco di stronzate ed io riesco solo a pensare
a quanto mi piacerebbe scoparti la faccia.. Perciò no, non sei l’unico
incasinato. Quindi fammi un piacere e vacci tu affanculo!-
Fu
questione di pochi istanti. In un attimo le sue braccia erano libere e lui
dovette arretrare di qualche passo per rimanere in piedi perché Robert gli era
praticamente addosso, la lingua che si faceva strada, incurante di qualsiasi
protesta, nella sua bocca.
Forse è arrivato il
momento di smetterla di pensare.
Blackout.
Nell’Universo-Jude brillava di nuovo la Stella-Robert
e tutt’intorno era tornato il buio.
Erano
di nuovo a Londra, in quella camera d’albergo che si affacciava sul Tamigi, a
scambiarsi promesse che profumavano d’eternità, sapendo che non avrebbero
potuto mantenerle. Erano in quel piccolo mondo che si erano costruiti e che
erano stati costretti a lasciare cinque mesi dopo.
-Non
è mai stato un gioco per me..- mormorò Robert con la bocca premuta contro il
suo collo, mentre armeggiava con i suoi pantaloni. –Altrimenti non mi avrebbe
fatto così male quando te ne sei andato..-
Jude annuì voltandosi per baciarlo.
Non
riusciva a vivere con lui, ma non riusciva a farne a meno; le sue labbra lo
facevano impazzire, e il modo in cui gli morsicava leggermente il collo quando
faceva entrare in contatto le loro erezioni attraverso i jeans..
Magari
era per questo che Robert era diventato un tossico.. Fa orribilmente male e tu
lo sai, ma è anche la cosa migliore che tu abbia mai provato.. Il giorno giusto
per smettere è sempre il giorno dopo, tanto non è difficile, eppure..
Drogato di Robert Downey Jr? Dio, sto proprio impazzendo.
-E
quindi? Che cosa conti di fare?- sapeva che avrebbe dovuto rimandare quei
discorsi a dopo, ma lui aveva bisogno di sentirselo dire.. Sperò di non
averglielo fatto ammosciare.
Robert
si morse un labbro. –Non lo so. Tu fidati di me-
Si
ricordò le parole di Ewan. Non uscirà
nulla di buono da questa storia.
-Okay-