Fanfic su attori > Cast Twilight
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Autore: Annina88    07/04/2010    9 recensioni
Non è una fan fiction...Non è nemmeno una one shot...è semplicemente un mio sfogo...Però se vi va di leggerla, accomodatevi pure!
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Rob…

Caro…sai che è una parola che non sopporto? Non in generale…non sopporto quando viene usata per qualificare una persona. Forse perché mi sembra così antiquato…o forse perché semplicemente sono talmente strana che nello scrivere una lettera alla persona che mi ha rubato il cuore perdo tempo a questionare su una parola di quattro lettere…Bo…

Forse la questione è che, se solo potessi parlarti, non riuscirei mai a chiamarti “caro”, né “gioia”, né “tesoro, né “baby”…Da quando sei entrato nella mia vita, ossia il 16 maggio del 2009, quando ho visto per la prima volta “Twilight”, quelle volte in cui non eri semplicemente Rob ti ho chiamato “il mio pulcino”, oppure “amore”. Imbecille fino al midollo, dirai tu…Ti immagino mentre sgrani gli occhi ed aggrotti le sopracciglia in quel modo tutto tuo, mentre leggi queste mie baggianate (altrimenti dette stronzate, solo che non voglio dire parolacce in tua presenza…). Perché pulcino? Perché sei talmente dolce e spaesato che mi ricordi un pulcino bagnato dalla pioggia…Ma se vuoi sapere perché ti chiamo amore, sappi che qui la faccenda è molto ma molto più complessa…

Sono davanti al pc, nella mia stanza. Se guardo alla mia destra, c’è una tua foto appesa nell’unico buco libero lasciato dal mobile e dal televisore. Se guardo alla mia sinistra, ci sono le ante dell’armadio quasi completamente coperte da tuoi poster, che sommati a tutti gli altri, fanno 9, escluse le locandine di “Twilight” e “New Moon”. Su una mensola, accanto ai libri della saga di “Twilight”, c’è un raccoglitore ad anelli, del peso di circa mezzo quintale che custodisce tutti gli articoli di giornali in cui si parla di te. Ho ben cinque, e dico, cinque tue biografie non autorizzate che raccontano esattamente le stesse cose, ovviamente, ma le ho volute tutte. Mi sono alzata un secondo ed ho quasi rischiato un infarto perché mi sono ricordata che oggi è il primo aprile e non avevo ancora cambiato la pagina dei due calendari che ho appeso. Ah, nel caso non lo avessi capito, sono tuoi…E le due foto di Aprile sono a dir poco meravigliose.

Ho visto tutti i tuoi film, tutti. In inglese senza sottotioli, sforzandomi per capire tutto quello che dicevi…Pensa te, cosa ho dovuto fare per te…Quali pazzie non si fanno per amore…Ma se li ho voluti vedere è anche perché per me tu non sei mai stato Edward, ma solo l’attore che interpreta Edward Cullen. Lo stesso attore che, allo stesso modo, ha interpretato Cedric Diggory, o Arthur, o Salvador Dalì…Chissà quante, sapendo che odi essere identificato con Edward, ti hanno già detto che per loro tu non sei Edward…E poi magari a vedere “Remember Me” non ci vanno perché non hai la pelle che brilla al sole ed accanto a te non c’è Kristen…Io te lo dico perché per me è vero. Sei Robert, e lo sei in modo meraviglioso. E dopo aver visto “Remember me”, ti adoro ancora di più. Perché la tua intensità mi ha commosso. Perchè hai dimostrato di essere un attore, e un attore di talento.

Scrivo di te. Scrivo fan fiction che parlano di te ogni santo giorno. Scrivere è una passione che spero diventerà un lavoro, un giorno. E tu sei la mia Musa. No, non sentirti onorato…non ce n’è bisogno…L’onore è mio, che posso permettermi di immaginarti nelle situazioni più assurde, di immaginare i tuoi pensieri, di immaginare quello che faresti…Per me è un modo per conoscerti.

So che dicendoti queste cose sto facendo la figura della pazza fan isterica e ossessionata e che tu sarai certamente inorridito da tutto ciò (ti conosco, non fare il furbo). Però, te l’ho voluto dire lo stesso. Concedimi di essere così, ti prego. Concedimi di trovare qualunque escamotage, che sia un poster o che sia una fan fiction, per annullare un po’ le nostre distanze. Per sentirti vicino. Perché da quando ti ho visto entrare in quella mensa, è un bisogno costante, pulsante, vitale. E’ vero, è così. E’ stupido, è insensato, è da pazzi, ma io ho bisogno di te, in qualunque modo. Ho bisogno di te in qualunque forma ti è possibile concederti a me. Una foto, un film, un video, un’intervista, una delle tue frasi stupide che poi tanto stupide non lo sono mai. Un tuo sguardo, un tuo sorriso, una tua risata. Le tue mani tra i capelli, il tuo perenne gesticolare, il tuo dischiudere le labbra. Il tuo modo di camminare, il tuo essere scoordinato, la tua insistenza nel voler inciampare. La tua autoironia, la tua intelligenza, la tua profondità. Il tuo modo di guardarti attorno e di chiederti come tutto questo sia possibile. La tua ingenuità, la tua umiltà, la tua curiosità. Tutto quello che mi è possibile conoscere di te attraverso uno schermo o un foglio di carta.

Ti sogno, Rob. Ti sogno spesso. E quando nei sogni mi concedo il lusso di baciarti, la mattina mi sveglio con le labbra ancora intrise del tuo sapore. Anche se poi mi rendo conto che non è stato vero,io sono felice, perché anche quello è un modo fortissimo per averti accanto, per stare con te. Un’illusione, ma viverla compensa mille realtà.

Tra poco più di due mesi compirò 22 anni, e nell’arco di questo tempo mi è capitato di dire ad una persona “ti amo”. Gliel’ho detto guardandolo negli occhi, perché ci credevo, eccome se ci credevo…Poi sei arrivato tu e quello che sento per te non è nemmeno paragonabile a ciò che provavo per lui. Non è normale, lo so. Ma non posso farci nulla, è così. Non è normale perché tu sei impossibile, sei irraggiungibile…Ma forse è proprio il tuo essere impossibile e raggiungibile che mi porta ad amarti così, in modo ingenuo ed innocente, in modo totale ed incondizionato come dovrebbe essere sempre l’amore. Per quel ragazzo non era così…ma per te si. E per questo ti devo ringraziare, perché amare una persona in questo modo, per quanto doloroso possa essere a tratti, è la cosa più bella che possa esistere. Grazie Rob, non sai che regalo mi stai facendo…

E’ triste non poter dimostrare ad una persona quanto la ami. Sono qui con il cuore che scoppia ogni volta che ti vedo, perché vorrei sussurrarti che ti amo. Sussurrarti, non urlarti. Troppe ragazze urlano di fronte a te e la cosa ti spaventa, perciò cercherò di evitare, promesso. Chissà…magari mi noteresti. Noteresti che tra una falla impazzita di femmine che urlano e sbracciano, ce n’è una che se ne sta zitta ed immobile a guardarti. Potrei anche essere io quella, sai? Magari riuscirei a colpirti, magari riuscirei a non essere una delle tante…e non puoi neanche immaginare cosa significherebbe questo per me.

Potresti avvicinarti a me e chiedermi “Why aren’t you screaming?”. Ti risponderei che è perché non ti voglio spaventare, e so che rideresti. Magari potresti chiedermi come mi chiamo. “Anna”. Vorrei che te lo ricordassi…in fondo è un nome semplice. Quattro lettere che in realtà sono solo due. Dovresti solo ricordarti la successione…Ma tu non hai una grande memoria, vero? Perciò sarei felice anche se mi chiamassi Nana…Purchè tu ti ricordi di me. Remember me…giusto? Sono io che te lo chiedo. Solo questo, null’altro. Non voglio che mi mordi. Non voglio metterti le mani nei capelli. Però non ti nascondo che mi piacerebbe abbracciarti. Si…si mi piacerebbe da morire. L’idea di sentire il tuo calore e le tue braccia che mi stringono, anche solo per un secondo, mi fa impazzire…”Hug me, Robert”. Posso chiedertelo? Così ti sarei abbastanza vicina da bisbigliarti un sincero “I love you” all’orecchio. E so già cosa risponderesti…”Thank you”.

No Rob. Grazie a te. Mille grazie per mille motivi.

Grazie per essere una luce in questo mondo che fa schifo per quanto a volte riesce ad essere buio.

Grazie per essere bello, ma non solamente bello.

Grazie per essere bello, ma senza sapere di esserlo, e senza fare nulla di speciale per esserlo.

Grazie per ogni tasto di pianoforte che pigi e ogni corda di chitarra che pizzichi.

Grazie per quando inciampi, per quando arrossisci, per quando fai le gaffe, perché mi ricordi che in fondo sei umano.

Grazie per quelle notti in cui mi vieni a trovare in sogno.

Grazie per l’amore che hai fatto nascere in me.

Grazie per tutti i vuoti che riempi, per tutti i sorrisi e le risate che mi strappi anche quando sono triste.

Grazie per tutto quello che hai fatto, che stai facendo e che farai.

Grazie per scegliere solamente i ruoli che ti interessano davvero.

Grazie perché nonostante tutto trovi sempre il tempo per tornare dalla tua famiglia e stare con gli amici di sempre.

Grazie per non aver fatto nulla per farmi innamorare di te, perché io ti amo per ciò che sei e non per quello che fai.

Grazie per essere sempre e solo Rob.

  
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