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Autore: Assassin Panda    07/04/2010    1 recensioni
[Danimarca/Svezia] *diamine sono mesi che volevo scrivere su questa coppia!
Non erano sempre stati come cane e gatto, lui e Svezia. Erano stati amici un tempo, e Danimarca custodiva gelosamente i ricordi anche più appararentemente insignificanti degli anni in cui lui e Berwald navigavano per mari ancora sconosciuti, combattevano fianco a fianco contro barbari nemici e bevevano insieme, scoprivano nuove terre ed erano entrambi temuti dagli altri come vichinghi. Ma quei tempi felici non torneranno più.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Titolo: »Times and friendships that were and will never return
- Personaggi: Danimarca (Mathias Køhler), Svezia (Berwald Oxenstierna) [Danimarca Centric]
- Genere:Slice of Life, Angst -poco poco- introspettivo
- Rating: Verde PG
- Avvertimenti: Shonen Ai, One Shots
- Note:
1. Mathias Køhler è il nome che il fandom estero ha dato a Danimarca -presumo-
2. La fict cita vari fatti storici, come le conquiste vichinghe, l'Unione di Kalmar tra Danimarca, Norvegia e Svezia, e i tentativi di conquista della Svezia da parte dei danesi. Si dice infatti che dopo che la Svezia si distaccò dall'Unione di Kalmar, la Danimarca tentò di conquistare l'altra nazione per farla tornare unita ad essa.
Molteplici furono i tentativi di conquista e sottomissione da parte del Regno della Danimarca, ma la Svezia si ribellò sempre e ottenne sempre l'indipendenza.
3. Secondo l'UNESCO la Danimarca può ritenersi il paese più felice della Terra


Non erano sempre stati come cane e gatto, lui e Svezia.

Erano stati amici un tempo, e Danimarca custodiva gelosamente i ricordi anche più appararentemente insignificanti degli anni in cui lui e Berwald navigavano per mari ancora sconosciuti, combattevano fianco a fianco contro barbari nemici e bevevano insieme, scoprivano nuove terre ed erano entrambi temuti dagli altri come vichinghi.
Ricordava ancora come se fosse accaduto di recente, il giorno in cui, quasi due milleni prima, toccarono per la prima volta quella terra vergine che, tra una risata e l'altra, avevano chiamato vinland -forse perchè  avevano bevuto troppo-, e che il mondo ora conosceva come Terranova. Erano amici, erano felici, e Mathias avrebbe voluto che le cose non fossero mai cambiate, che il mondo si fosse fermato al tempo in cui le loro scorribande erano famose nel mondo, ai tempi in cui ridevano insieme.

Ma il mondo non girava attorno alla Danimarca, per quanto avesse voluto che ciò accadesse.
E il tempo cambiava le persone, cambiavano i Regni, cambiavano le abitudini, cambiavano le religioni, le culture, i popoli, cambiava la storia.
E ogni era era destinata a finire prima o poi, così come anche l'era dei Vichinghi era tramontata il giorno stesso in cui il suo Re aveva abbracciato quella Religione che riteneva immorali le razzie e i soprusi.
Il giorno in cui Danimarca abbandonò la sua lunga ascia argentata finì anche l'amicizia con Svezia. Non sapeva come, ma Berwald non aveva mai visto di buon occhio il fatto che l'amico danese avesse rinunciato alla loro amicizia in quel modo.

Svezia non sopportava il comportamento infantile di Danimarca, non sopportava il fatto che era diventato una Nazione vanesia e sciocca, non riconosceva più il valoroso Vichingo che lo aveva accompagnato in mille avventure per gli oceani, vedeva solamente un bambino che non ne voleva sapere di crescere, capriccioso e testardo, oltre che antipatico.
Mathias invece non vedeva più in Berwald l'uomo che un tempo stimava, l'uomo che avrebbe anche affrontato un orso a mani nude, che aveva una grinta da vendere, il freddo conquistatore del Nord. Lo svedese non era più il ragazzo burbero ma allegro che con lui la notte si ubriacava di acquavite e, soprattutto, rideva con lui. Era solamente un uomo freddo e apatico, che parlava poco e che era fissato con quei mobili che lui amava costruire e che quando li comprava non sapeva mai da che parte partire a montarli.

E avevano cominciato a litigare, come due belve, due orsi affamati.
Danimarca era egoista nel suo modo di pensare infantile, ed era una caratteristica che Svezia aveva attribuito solo a due persone; a lui e a Russia -e che quindi non riteneva il migliore dei paragoni-.
Talmente egoista che più volte aveva tentato di unire la Scandinavia sotto un unico regno, in modo che poi tutte le attenzioni fossero concentrate su di lui.
Quel suo modo di fare Berwald lo detestava fin nel fondo del suo cuore,  e poi era lui il dominatore del Nord. Quando nel cinquecento Mathias aveva deciso, insieme a lui e Norvegia, di unirsi in un unione -che lo svedese riteneva più un matrimonio disgustoso e non consensuale, oltre che poligamo- resistette solo due anni prima di mandarlo a quel paese e di far cadere ogni ultima speranza del danese di stare di nuovo insieme.

Era insistente, Danimarca, lo aveva cercato di convincere a tornare al passato in tutti i modi, persino ferendolo, persino cercando di conquistarlo, invano.

Più volte l'ascia danese si era scontrata conto le armi svedesi, sapendo che non sarebbero più tornati i tempi dei vichinghi che Danimarca tanto amava e che tanto desiderava tornassero.
Si erano feriti a vicenda, aveva sentito il sangue di Berwald scorrere copioso sull'impugnatura dell'ascia allo stesso modo in cui il suo scorreva freddo sulle spade di Svezia. 
Il sangue non era caldo in Scandinavia...



Danimarca voleva Svezia, voleva il suo vecchio amico di sempre; forse per questo infantilmente con chiacchiericci ad alta voce cercava di attirare anche l'attenzione dello svedese che, assorto nei suoi pensieri, non lo considerava mai, e che quando parlava guardava sempre da un altra parte, finchè non ci pensava Islanda a farlo tacere con un pugno sul naso.
Svezia un tempo era un amico, un fratello, una persona che stimava più di ogni altra, che voleva eguagliare. Lo voleva perchè, in fondo, non sapeva nemmeno come, lo amava.
E un pizzico di gelosia verso Finlandia, che era al centro dei pensieri di Berwald, infondo la provava.

Che senso aveva essere chiamato Il paese più felice della Terra, quando il Regno di Danimarca in realtà, senza Svezia, era la persona più triste del globo?







  
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