Il dolore di una
donna
A volte pensava Chichi che sposare Goku
fosse stato l’errore più romanticamente stupido della sua vita.
Da giovane aveva desiderato una
famiglia, un uomo che le facesse da cavaliere e le stesse sempre accanto, dei
figli da crescere e amare.
Aveva sognato Chichi una vita che fosse
normale, di essere felice e rendere felici i suoi cari. Quello che aveva
ottenuto era ciò che aveva chiesto, ma in modo completamente e
intollerabilmente diverso da quello che avrebbe voluto che fosse.
Perché il suo cavaliere non lo era solo
per lei, ma per il mondo intero e i figli tanto voluti le erano stati strappati
dalle braccia sin da bambini per far loro seguire le orme paterne, perché
quella casa tanto ambita le era crollata addosso come un misero castello di
carte ancor prima che venisse consolidata, perché, ancora una volta, era
rimasta sola, maledettamente abbandonata a se stessa e dimenticata da chi tanto
aveva amato e continuava a desiderare solo per sé.
Continuava a guardare all’orizzonte
Chichi, paziente e fiduciosa, ma consumata dalla speranza e l’attesa che non
pareva finire mai, languida e fioca come una candela, cullandosi nell’illusione
dolceamara che un giorno sarebbe tornato chi di dovere a consolarla e ad
abbracciarla rassicurante, a riempire il vuoto, ma nessuno era arrivato, non ancora.
Continuava a fantasticare e a pregare
nel frattempo, in previsione di quel futuro remoto e lontano di felicità,
lottando nel presente contro i ricordi del passato fugacemente assaporato e
tentando di conquistarselo e rendersene meritevole.
Ogni nuova guerra e battaglia da
combattere però riapriva la ferita faticosamente ricucita, portandosi via un
pezzo di cuore.
Ad ogni nuovo nemico da abbattere le
veniva sottratto qualcosa, ma Chichi era madre oltre che moglie e nei figli
aveva riscoperto la dolcezza di un sorriso che mai davvero le avrebbe piegato
le labbra incurvandogliele verso l’alto o illuminato lo sguardo.
Chichi poteva lasciare andare Gohan pur
se a malincuore, ben sapendo che in un modo o nell’altro lui sarebbe sempre tornato
al nido.
Poteva perdonarlo perché voleva esplorare
e conoscere, provare e assaporare la libertà.
Lo comprendeva e ne capiva i motivi,
senza rammarico o rancore.
Era normale, logico che lui volesse vedere e conoscere quel Mondo; la sofferenza
della separazione diventava in quel caso tollerabile.
Poteva graziare Gohan, escludendolo
dalla sua delusione risentita, ma non lui.
Goku era l’eroe che aveva salvato il
pianeta, ma di cui nessuno conosceva l’esistenza, il paladino che giustizia non
cercava, ma se la creava da sé, l’angelo vendicatore dalla forza sovrumana che
sempre li avrebbe protetti nel suo amore incondizionato.
Goku era il difensore della Terra, ma era anche l’uomo di cui si era innamorata, il
marito sulla cui assenza non poteva fare a meno di versare lacrime amare di
frustrazione e ora, osservando la testa scura di Gohan china sui libri, si
ricordò che era anche un padre.
Goku c’era sempre per gli altri, ma mai
per loro e questo Chichi non glielo
avrebbe mai davvero perdonato.
*
N/A:
Non so bene come sia nata questa
flashfic..Immagino sia un po’ colpa di mia madre penso.
Ieri sera stavamo cenando e parlando
del più e del meno come al solito, butta come se nulla fosse la frase che ha
dato inizio a tutto questo..Ho guardato mio padre a cui la ripicca era rivolta
e ci siamo messi tutti a ridere come stupidi, poi da sola ho cominciato a
riflettere.
Come sarebbe stata la mia vita senza
mio padre che ogni mattina dacché ho memoria viene a svegliarmi con un cornetto
caldo al cioccolato?Senza le espressioni buffe di ironico stupore che rivolge alle
domande a volte insensate che mia madre gli rivolge?E come avrebbe dovuto
sentirsi lei a crescere noi tre screanzati senza di lui?Mia madre mi ricorda in
modo adorabile Chichi per il suo carattere autoritario e per la fissazione
nello studio, ma anche per l’amore che nutre per mio padre. Ho sempre amato il suo
personaggio, la trovavo così bella da ragazza e teneramente manesca e
minacciosa con quel povero Goku e nel corso delle serie la mia ammirazione non
ha fatto altro che aumentare. E’ rompiscatole a volte, ma forte, una mamma e
una moglie con la M maiuscola ed ha una pazienza davvero infinita. Santa donna
davvero ad aspettare gli uomini di casa che se ne vanno sempre a zonzo a
salvare il mondo.
Ho provato perciò ad immaginare quale
dovessero essere i suoi pensieri al riguardo. Io non credo Chichi ami meno Goku
nella sua perenne assenza, ma che sia frustrata dalle aspettative non
realizzate sì e se c’è una cosa che forse non perdonerà mai al marito è la
quasi totale assenza della figura paterna nella vita dei figli..povero Goten a
tal proposito..
Gohan forse la sente maggiormente perché
lui ha dei ricordi a cui aggrapparsi mentre Goten solo i racconti fantastici
del fratello e della madre o più probabilmente ne soffrono in modo uguale non
lo so. Scrivendo però ho avuto l’impressione del rancore covato e trattenuto
per quel torto fatto ai figli, vittime innocenti dell’essere eroe di Goku.
Insomma essere la moglie di un Super Saiyan non deve essere certo semplice come
neanche il vedersi sempre mettere al secondo posto. D’accordo che si parla
della sopravvivenza dell’umanità intera, ma non deve essere affatto facile
stare in silenzio e sopportare perché poi altrimenti si potrebbe pure venir tacciate
ed essere considerate donne egoiste e bisbetiche. E ci si rende conto che a
forza di resuscitare come Lazzaro, Goku ogni volta si sia perso gli anni
migliori da trascorrere con la moglie?Ho il pallino per i rapporti vagamente
angst e quello tra Goku e Chichi non è da meno. Penso di adorarli
semplicemente.
Spero la lettura sia stata di vostro
gradimento, per le note mi sa un po’ meno XD..
A presto e un ringraziamento a tutti
coloro che avranno la bontà di leggere e magari anche darmi un’opinione a tal proposito
=)