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Autore: Maggie_Lullaby    11/04/2010    4 recensioni
[...] «Ammettilo e facciamola finita, mi sto per annoiare io a furia di chiedertelo», fece il maggiore, vagamente irritato.
«MA LEI NON MI PIACE!», gridò Nick, attirando su di sé le occhiate curiose della troupe di JONAS che stava preparando la scena da girare di quel giorno. «Scusate», aggiunse lui e tutti distolsero lo sguardo pian piano.
«Oh, ma davvero? Allora perché su twitter è da tre settimane che non fai altro che scrivere che “la vita è bella”, “oggi è una giornata bellissima”, “sono felice”, “che bella giornata” e, proprio oggi, “sono sempre stato insicuro sul mio sorriso, ma è in giorni come questi che non smetterei mai di sorridere”? E sarà una casualità che questa frase sia stata scritta proprio oggi che, fortuna vuole, è il giorno del bacio tuo e di Nicole in JONAS?», recitò Joe, letteralmente, facendo variare il colorito del fratello di tutte le tonalità di rosso note al genere umano.
«È che... insomma... c'è il sole! Quindi è una bella giornata, no? Se piovesse sarebbe una brutta giornata», tentò Nick, arrampicandosi sugli specchi.
«Oh. Mio. Dio. Notizia flash: a Los Angeles c'è il sole. Wooooow», scherzò Joe.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dunque, prima di leggere questa sottospecie di shot vi devo dare qualche spiegazione.

Non so se avete sentito ma gira voce che il nostro caro signor Nicholas Jerry Jonas provi qualcosa per la sua collega di set Nicole Anderson (Macy Miza di JONAS). Nulla di confermato, eppure la mia mente malata ama già i Nikole o NickNic o come cavolo li vorranno chiamare! Davvero, amore incondizionato *w*! Ce li vedo tantissimo insieme! Per cui ho voluto scrivere questa shot che, avverto come al solito, non mi piace, ma ho voluto ugualmente pubblicarla perché ormai ci ho perso tre ore della mia vita per scriverla, quindi tanto vale pubblicarla (al limite la cancello ù.ù) e comunque non sarei stata io se non mi fosse piaciuta xD.

Ad ogni modo, dato che amo spudoratamente i Nick&Nicole (già!, non mi piacciono i nomi come Nikole e NickNic quindi li chiamo così!) questa potrebbe non essere l'unica shot su di loro che troverete, ovviamente se mi dite che li apprezzate! Altrimenti le scrivo per me... :)

Anyway, spero vi piaccia <3

A Diletta, dato che ama moltissimo questa coppia (xD come no!) e perché io conosco Bill dei Tokio Hotel :D Per la sua compagnia durante le mie monotone giornate e le nostre chiacchierate di sms interminabili! Per i consigli, le risate e... Ho già detto che le voglio bene? <3

Four Seconds

~ Nick&Nicole ~

«Allora è vero», sorrise Joe, sornione, stringendo gli occhi scuri e trafiggendo Nick, una strana luce che glieli illumina.

«No che non lo è», sussurrò Nick, tenendo gli occhi bassi ad osservare con estremo interesse i lacci delle scarpe.

«Sì, invece».

«No, ti dico».

«Nicholas, non sei mai stato bravo a mentire», gli rammentò il ventenne, trattenendo a stento una risata.

Il diciassettenne alzò lo sguardo sul fratello e incrociò gli occhi con i suoi, per poi abbassarli di nuovo con uno scatto deciso. Perché doveva essere un libro aperto con suo fratello, perché?

«Niiiicho...», cominciò di nuovo Joseph, canticchiando.

«E se anche fosse?», lo interruppe il riccio. «Cosa ti importa?»

«Potrebbe diventare la mia futura cognata, deve importarmi!», ridacchiò il maggiore, giocherellando con un laccio della sua maglietta.

«Evita...», sbuffò l'altro, passandosi una mano tra i ricci pettinati e scrollando le spalle.

Joe scosse il capo, esasperato, non stava cavando un ragno dal buco con tutte quei monosillabi e domande evitate.

Era da due settimane che stava cercando di far ammettere a suo fratello di essere innamorato, esattamente da quando gli aveva chiesto se al concerto dei Blink-182* poteva invitare la loro cara e semplicemente amica collega Nicole. Anderson.

«Beh, ma anche Chelsea ovviamente!», aveva aggiunto rosso in faccia non appena Joe l'aveva guardato con un sorriso malizioso. «Due nostre amiche... ad andare solo noi due ci si annoia, no?».

Da quel momento non era passato un momento senza che Joseph chiedesse a Nick se si fosse preso una piccola cotta per Nicole. Senza ricevere una risposta soddisfacente.

«Ammettilo e facciamola finita, mi sto per annoiare io a furia di chiedertelo», fece il maggiore, vagamente irritato.

«MA LEI NON MI PIACE!», gridò Nick, attirando su di sé le occhiate curiose della troupe di JONAS che stava preparando la scena da girare di quel giorno. «Scusate», aggiunse lui e tutti distolsero lo sguardo pian piano.

«Oh, ma davvero? Allora perché su twitter è da tre settimane che non fai altro che scrivere che “la vita è bella”, “oggi è una giornata bellissima”, “sono felice”, “che bella giornata” e, proprio oggi, “sono sempre stato insicuro sul mio sorriso, ma è in giorni come questi che non smetterei mai di sorridere”? E sarà una casualità che questa frase sia stata scritta proprio oggi che, fortuna vuole, è il giorno del bacio tuo e di Nicole in JONAS?», recitò Joe, letteralmente, facendo variare il colorito del fratello di tutte le tonalità di rosso note al genere umano.

«È che... insomma... c'è il sole! Quindi è una bella giornata, no? Se piovesse sarebbe una brutta giornata», tentò Nick, arrampicandosi sugli specchi.

«Oh. Mio. Dio. Notizia flash: a Los Angeles c'è il sole. Wooooow», scherzò Joe, afferrando un bicchiere e utilizzandolo come finto microfono.

«E piantala!», gli intimò il minore, trattenendo un sorriso, lanciandogli sulla testa una bottiglietta d'acqua.

«Oh, questo non dovevi farlo... Nicole! Ma lo sapevi che...», iniziò, con tono canzonatorio, voltando la testa verso il punto in cui la ragazza stava parlando con Linda McKinnon, una comparsa di quel giorno.

Nick gli saltò addosso tappandogli la bocca.

«Zitto, zitto, zitto, zitto, zitto!», gli gridò a raffica in un orecchio.

«Nick! Sto diventando sordo!», strillò l'altro, e ancora una volta parecchie occhiate si diressero verso i due fratelli Jonas.

Nick si allontanò un poco dal ventenne, continuando a tenerlo d'occhio con un espressione di puro odio fraterno.

«Smettila, Joseph, te ne prego!», gli sussurrò.

«Ah-ah, quindi ammetti che lei ti piace!», esclamò Joe, esultante, prendendo a pugni l'aria.

«Dopo due settimane che mi stressi me la sarei fatta piacere comunque», sorrise l'altro. «È che lei è così dolce...».

Joe gli fece cenno di stare zitto.

«Non mi importa il motivo, al momento. Ho raggiunto il mio scopo, ora posso anche andarmene, Demi mi aspetta, necessitiamo entrambi di un gelato», spiegò molto semplicemente alzandosi dalla sedia di plastica su cui era abbandonato fino a qualche istante prima.

«Oh-oh, mi nascondi qualcosa anche tu, Joey?», sorrise Nick. «Tu e Demi...».

«Già, ci piacciamo e ci metteremo insieme proprio oggi!», sorriso Joe.

«E come fai a saperlo?».

«Sono Joe Jonas, porca miseria, decido io tutto quello che c'è da decidere!», spiegò sorridente. «Ci vediamo, fratello. Più tardi dimmi se avrò una cognata con il tuo nome al femminile, per favore!».

Gli diede un coppino sulla testa e lo abbracciò stretto.

«Buona fortuna, Nick», gli sussurrò con tono più fraterno e si allontanò in silenzio, sorridendo come un bambino.

Il diciassette lo seguì con lo sguardo per qualche istante, poi voltò la testa verso la figura di Nicole che, bontà divina, si stava avvicinando pericolosamente a lui!

«Ehi Nick», lo salutò lei con la sua voce melodiosa, muovendo la mano destra in segno di saluto.

«Ciao Nicole», deglutì lui. Averla così vicina gli mandava il sangue al cervello e glielo faceva andare in tilt.

«Come stai?», domandò la diciannovenne, spostando il peso da un piede all'altro.

«B...bene», mormorò il ragazzo. «Tu?».

«Nervosa», ammise. «Per... sai, la nostra scena di oggi».

Nick annuì, rigido, incapace di fare altro.

«Eh... già», proferì infine.

«Comunque è tutta recitazione», annuì Nicole. «Pura e semplice finzione».

«Purtroppo», si lasciò sfuggire.

La diciannovenne lasciò cadere a terra il proprio copione che teneva tra le mani e lo fissò negli occhi.

«Cosa hai...», iniziò, gli occhioni castani spalancati.

«Nicholas! Nicole! Siamo pronti per girare la scena! Sbrigatevi, dobbiamo mantenere questa luce!», gridò verso di loro Tom Ryce, il regista.

I due ragazzi si avvicinarono a lui sulla spiaggia lanciandosi sguardi nervosi.

«Nicholas, infilati un paio di ciabatte, svelto. Nicole, vai benissimo così. Allora, ragazzi, questa è una scena che molti spettatori attendono da tempo: il bacio tra Nick e Macy. Ora non vogliamo niente di troppo mieloso o altro. Quattro secondi di contatto al massimo ci bastano, e se lo fate bene la prima volta eviteremo di fare un secondo ciac, d'accordo? Perfetto», spiegò con un sorriso tirato l'uomo.

Nick, che nel frattempo si era cambiato le Converse con un paio di ciabatte da spiaggia, annuì e si allontanò dal resto della troupe tenendo il capo chino, seguito a ruota dalla sua collega.

«Nick, cosa mi stavi dicendo prima?», chiese lei con tono strozzato.

Il ragazzo non rispose e continuò a camminare.

«Tre, due, uno, AZIONE!», strillò Tom in loro direzione.

Nick e Nicole iniziarono a camminare in silenzio, l'uno accanto all'altra.

«È molto bello, vero?», cominciò il diciassettenne, accennando al mare.

La ragazza gli lanciò un'occhiata di sottecchi e si trattenne appena dallo strangolarlo seduta stante.

«Già, bellissimo», annuì.

Nick la guardò mentre il suo volto si distendeva in un sorriso beato.

«Devo dirti una cosa», disse, guardandola fissa negli occhi castani e prendendole dolcemente una mano.

Sentì il suo cuore che stava andando a duecento chilometri orari. In quel momento non stava recitando, le parole erano le stesse, sì, i gesti anche, ma in quel momento le stava semplicemente rivelando la verità.

«Nick, cosa...?», cominciò Nicole, con occhiata perplessa, seguendo il copione.

Avrebbe capito che non stava recitando?, si chiese il ragazzo. Che in quel momento le sue parole erano pura realtà? Doveva ribaltare la situazione.

«Ho capito una cosa», iniziò, deglutendo, il cuore che gli batteva all'impazzata. «Sai, ho sempre pensato che tu fossi una semplice amica, un'amica un po' pazza, probabilmente, ma una vera amica. Tu sei...».

«Nicholas COSA STAI DICENDO?!», strillò Tom, la vena sul collo che pulsava terribilmente vicino alla soglia del pericolo, sfogliando il copione febbrilmente. «QUESTE NON SONO LE BATTUTE GIUSTE!».

Nick lo ignorò e continuò a fissare gli occhi di Nicole.

«Non so cosa tu abbia fatto per farmi sentire in questo modo, d'avvero, non ne ho idea, so solo che ogni volta che ti guardo, o che sento la tua voce, o anche che vedo una ragazza per strada che ha la tua bocca, o il tuo naso, o i tuoi occhi, il mio cuore comincia a battere all'impazzata e non la smette più. E insieme a quello arriva la terribile voglia di abbracciarti, di tenerti stretta a me e di non lasciarti più andare. So che hai un paio d'anni più di me...».

«MACY HA LA TUA STESSA ETA' NICK! COSA STAI FACENDO?!», continuò a gridare il regista e ugualmente Nick continuò ad ignorarlo.

«...e che probabilmente non provi le stesse cose per me, ma da qualche tempo io...», prese un gran respiro, «io credo di essermi preso una cotta per te».

Silenzio. Persino Tom tacé. Tutti guardavano Nicole.

La diciannovenne fissò il ragazzo a lungo.

«Cotta?», esalò infine. «Non sa tanto da ragazzini?».

Nick sbatté le palpebre un paio di tutti, si era immaginato ogni genere di reazione, ma quella no.

«Ragazzini?», domandò, la bocca asciutta.

«Esatto», annuì Nicole. «Io non credo di avere una cotta per te».

Il diciassettenne abbassò il capo, sentendosi come se qualcuno l'avesse appena preso a botte.

«Nick...», sussurrò Nicole, dolcemente. «Io credo di essere innamorata di te».

«Non capisco, stanno recitando e sbagliando ogni sacrosanta battuta o è la realtà?», domandò Tom al cameraman, confuso.

«Innamorata?», ripeté il cantante. «Non è un po' troppo da adulti?».

Si avvicinò a Nicole, tenendole sempre la mano e avvicinò il proprio viso al suo.

«Nah», sorrise lei, «innamorata è perfetto».

Nick sorrise e mentre una creatura esultava dentro di sé fece aderire le labbra a quelle rosee di Nicole.

Un secondo.

Due secondi.

Tre secondi.

Quattro secondi.

Cinque secondi.

Sei secondi.

Sette secondi.

«AVEVAMO DETTO QUATTRO SECONDI!», sbraitò Tom, lanciando a terra i propri appunti. «Non c'è più religione!».

Nick sorrise, dipingendo una smorfia felice anche sul viso di Nicole.

Dieci secondi.

Undici secondi.

Dodici secondi.

È tutta questione di secondi, in fondo.

Quattordici secondi.

Di un fratello asfissiante.

Sedici secondi.

E, sì, anche l'amore fa la sua parte.

 

The End

Sempre che voi sappiate Nick Jonas e Joe Jonas non mi appartengono (io so tutt'altro ma manteniamoci sulla versione ufficiale xD) e con questo mio scritto non voglio in nessun modo descrivere i loro veri caratteri.

Nemmeno Nicole Anderson mi appartiene ed è idem che per Nick e Joe, solo che non ho voglia di scriverlo perchè sono stanca ù_ù

Questa fic non è a scopi di lucro, serve dirlo? (← ho mangiato limoni per questo sono così acida... o forse è la prospettiva di dover andare a scuola lunedì -_-').

Se ci sono eventuali errori di battitura/ripetizioni/qualsiasi errore di sintassi perdonatemi, ho riletto questa fic sette volte ma non ne ho trovate e se sì corrette, le altre il mio cervello si rifiuta di vederle perché è stanco *aww* Chiedo venia <3

*Nick e Joe sono stati davvero a un concerto con Nicole e Chelsea ma non dei Blink-182 ma di un altro gruppo che momentanemante non ricordo e cercando su internet non ho trovato, sorry :/

  
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