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Autore: yuki21    11/04/2010    4 recensioni
Chi ha paura del vampiro cattivo? Non certo le gemelle Chan,o almeno, non entrambe.
Genere: Romantico, Dark, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi!Al via una nuova fanfic basata stavolta sulla storia narrata nel fumetto Hellsing di Kota Hirano. Ne ripercorrerò i 10 tomi, riscrivendone la storia con nuovi personaggi, ma senza tralasciare quelli originali che sono indispensabili. Spero vi piaccia e vi incuriosisca abbastanza da attendere gli aggiornamenti. Please commentate :) Yuki

 

Londra.
Lady Integra Farburke Wingates Hellsing.
La padrona. L’erede del casato dei Cavalieri Reali dell'Ordine Protestante.
Camminava nella residenza con passo fiero e veloce. Dietro di lei, il fedele Walter, il maggiordomo, la seguiva senza dir parola.
Entrò nella sala da pranzo praticamente spalancando la porta. Come immaginava, una delle due era lì.
Integra la scrutò velocemente sentenziando – No, non sei tu. Giuro che stavolta appena la trovo la uccido con le mie mani! – urlò furibonda.
La figura se ne stava raggomitolata su un enorme poltrona di velluto scuro, posta di fronte al caminetto acceso. Teneva in mano un libro che evidentemente stava leggendo in tutta tranquillità. Si voltò un istante disturbata dalle urla della bionda. Rivelò un viso regolare e molto bello. Pelle liscia e bianca come la neve, occhi verdi chiari brillanti, capelli lunghi e lucidi, dello stesso colore del fuoco che scoppiettava nel grande camino. Le due giovani donne si osservarono per un istante, poi la rossa tornò a concentrarsi sulla sua lettura.
Integra tuonò nuovamente – An Leen dove è tua sorella?
Sempre concentrata sul suo libro la ragazza rispose – Non ne ho idea.
A quelle parole Integra sbuffò e uscì rapidamente dalla stanza. La ragazza sulla poltrona si strinse ancor di più le gambe al petto. Aveva tolto le scarpe per adottare quella posizione così inusuale. Indossava un lungo vestito bianco di lana finemente lavorata. Sentì i passi di Integra allontanarsi, e sorrise fra se.
Dopo quasi un ora di ricerche, Lady Integra era sudata e stanca. Tornò nel suo studio ordinando a Walter di avvisarla non appena l’altra si fosse fatta viva.
Se c’era una cosa in cui Inaho era brava, era far perdere le sue tracce.
- Maledetta ragazzina! Glielo avrò detto un milione di volte che non deve prendere armi dal poligono, ma continua a fare di testa sua! Maledizione a quando le ho prese in casa quelle due!
Erano passati ormai dieci anni da quando le due ragazzine erano state prese in casa Hellsing. Integra ripensò a quel giorno……
Suo padre era morto da circa un mese e lei aveva ereditato la Hellsing e con essa, tutto il suo potere, inclusa l’oscura presenza di "lui". Non venne avvisata nemmeno con una lettera. Le due ragazzine le furono praticamente recapitate in casa accompagnate da un legale che aveva illustrato la complicata situazione come meglio poteva.
Integra si massaggiò gli occhi ricordando le parole di quel giorno.
- Lady Integra, queste sono Inaho e An Leen Chan. Sono sue cugine, figlie della sorella di suo padre, cioè Lady Mary Van Hellsing. So che siete a conoscenza che vostro padre avesse anche una sorella, anche se non la vedeva da anni..
- Si lo sapevo. Mio padre parlava poco della zia, ma ho sempre saputo della sua esistenza. Quel che non sapevo è che la zia avesse avuto delle figlie...loro due...sono identiche.
- Si, le bambine sono gemelle e sono nate dal matrimonio di sua zia con il Sig. Chan. Come avrà intuito dal nome, il Sig. Chan era originario della Cina
- Era?
- Già, veniamo al punto. Sua zia è morta due anni orsono. Qualche giorno fa, il Sig. Chan ha avuto uno “strano” incidente ed ha perso la vita. Nel suo testamento, oltre ad aver lasciato tutti i suoi averi alle due bambine, ha lasciato scritto che desidera che siate voi a prendervi cura di loro in quanto siete l’unico parente in vita che resta alle due.
- Coosaa! Io ho solo 14 anni, non posso prendermi cura di due ragazzine!!
- Noi abbiamo 12 anni…non siamo tanto più piccole di te e siamo pienamente autosufficienti! - A parlare era stata la bambina di destra, quella coi capelli corti.
Osservandole bene, Integra aveva cominciato ad accorgersi delle differenze tra le due. A prima vista, a parte la lunghezza dei capelli erano identiche. A quanto aveva capito, Inaho, che era quella che aveva appena parlato, aveva i capelli a caschetto corti e i suoi occhi erano di un celeste chiaro molto bello. La sua gemella An Leen, aveva i capelli lunghi oltre le spalle e i suoi occhi erano di un bel verde chiaro. Fino ad ora quest’ultima non aveva parlato e si era limitata a rimanere in piedi accanto alla sorellina, tenendola per mano.
Integra si rivolse al loro legale – Che tipo di incidente ha avuto…lo zio?
- Il Sig. Chan è o meglio era proprietario di una risaia molto nota in Cina. Chiaramente l`attività è ancora in piedi ed ogni provente finirà direttamente in un conto bancario intestato alle due signorine. Compiuti 25 anni, potranno prendere la direzione dell’attività del padre. Fino ad allora, mi occuperò io di amministrare tale finanze...io e il Sig. Chan..eravamo amici. I termini dell’incidente sono presto detti. L’altro ieri il Sig. Chan è stato ritrovato in ufficio morto con la gola squarciata. La morte è sopraggiunta a causa della perdita di sangue.
Integra osservò le due bambine stringersi l’una all’altra. Era particolarmente interessata a quella morte misteriosa, forse perchè per lei non c’era niente di misterioso in quello che era successo. Alla fine, fece la cosa più sensata che poteva fare – Va bene allora. Le due ragazzine possono rimanere qui, almeno fino a quando non avranno 25 anni. Allora decideranno se tornare in Cina e prendere ufficialmente il posto del padre. Nel frattempo che si mettano in testa sin d’ora che dovranno studiare e lavorare. Non le tengo qui a sbafo!
Questo accaddeva dieci anni fa. Adesso le cose erano notevolmente cambiate. Per quanto a Integra desse fastidio ammetterlo, ora era lei ad aver bisogno delle due gemelle per certi lavori di "pulizia". Sospirò guardando fuori dalla finestra. Era già sera, il cielo era scuro e si intravedevano poche ma brillanti stelle.
Walter bussò alla porta dello studio ed entrò - Lady Integra, la cena è servita. Se volete accomodarvi nel salone troverà anche entrambe le sue cugine che l’attendono.
La padrona di casa si alzò di scatto - Quella maledetta…ruba, scappa ma quando si tratta di mangiare è sempre pronta a tornare a casa! - Ed uscì dallo studio per andare nella sala da pranzo.

   
 
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