looking for the missing place



 ~ prologo




La delicata luce lunare illuminava le pagine raggrinzite del libro, posato con noncuranza sul tappetino multicolore della terrazza.
Pagina 279. L’ultima parola scritta in maiuscolo: FINE.
Un lieto fine. L’ennesimo.
Si girò lentamente, appoggiandosi alla ringhiera in ferro battuto, il delicato viso tra le piccole mani.
Davanti a lei il campo di grano si estendeva senza confini, creando un’unica macchia dorata. Il grano si lasciava accarezzare leggero dal vento fresco e profumato d’estate.
Un altro libro. Un’altra fine. Sempre diverse, ma semplicemente le stesse.
Era questa la magia. Il sapere che nonostante tutto, l’amore avrebbe sempre vinto. I libri parlavano chiaro.
Erano la fonte di sapere più preziosa che avesse. Erano tutto ciò che le serviva, insieme al vecchio I-Pod , Mela.
Mela. Un aggeggino verde chiaro, sbiadito, consumato, che conteneva centinaia di canzoni. Le più svariate e strane melodie.

Musica che riempisse i vuoti della sua vita. Vuoti che lei stessa si era imposta e che ardentemente aveva desiderato.
Musica e libri. I due piedistalli di un’intera esistenza.


Musica per esternarsi da una realtà che ormai da troppo tempo aveva rifiutato di vivere. Il suo eterno pessimismo si era evoluto, diventando pian piano semplicemente puro menefreghismo. Quel mondo non le apparteneva, come lei non apparteneva ad esso.


Libri per poter vivere.
Vivere nei suoi sogni, nella sua fantasia senza confini, ammaliata soltanto dalla sua vastità e dall’intensità delle emozioni di cui si nutriva.
Senza futili preoccupazioni, causa della falsità della fragile ed ambigua natura umana.
Preferiva vivere nei suoi sogni,  eternamente innamorata dei personaggi dei suoi libri, sognando creature leggendarie, respirando polvere di fata, ascoltando i consigli dell’Eterno Bambino, mentre le dolci melodie di Mela accompagnavano il suo perenne viaggio alla ricerca dell’amore.
- L’Amore..- sussurrò sospirando.
Quel sentimento si era come cristallizzato in lei.
Non ne poteva fare a meno, si nutriva di esso, respirava le sue parole, saggiava ogni sfumatura di esso.
Nel suo mondo, fatto di sogni e speranze senza attese, era follemente innamorata dell’Amore.


Una piccola parola alleggiava nella sua mente.
Un piccolo però.

- Come vorrei essere ancora nel mio mondo dei Sogni…-
Di nuovo, un sospiro infranse la magia dell’aria incantata d’estate.






Mah. Eccomi qui. Sono viva e vegeta, spiacente.
So benissimo di aver infranto le speranze di molti di voi con questo mio ritorno, ma ahimè, sono provvista di istinto di sopravvivenza.
Hem. È vero. Avete ragione. Da vendere. Ho ancora tre fan fiction da finire, ma vedrete che m’impegnerò per portarle avanti, dovessi rimanerci secca.
E, dato che ci siamo, annuncio l’uscita di una nuova storia originale.
Prego, mettersi in fila, prendere il numerino e attendere il proprio numero per scagliarsi addosso e massacrare la sottoscritta, grazie.

Questa storia sarà diversa dalla prima. Scema. È palese.
Indubbiamente questo è lo stile di scrittura in cui mi ritrovo di più.
La storia sarà romantica//introspettiva. Ma comunque anche comica. La trama girerà attorno alla ragazza, di cui non vi svelo il nome-sadica, sadica, sadica!-ma comprenderà personaggi secondari molto importanti che influenzeranno l’andata della storia.
Personalmente tengo molto a questa mi creaturina. Mi identifico in questa ragazza. Rappresenta ciò che sono, in un certo senso.  
Il suo vivere nel mondo dei sogni. Il viaggiare con la fantasia. L’adorazione per Peter Pan. Un mondo tutto suo, da scoprire.
Bè, che dire. Questo è solo un prologo.
Ahimè. Non mi resta che aspettare le vostre opinioni, rodendomi le unghie.
Tocca a voi, ora.

Vostra,

   Sugar.