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Autore: Anicemirto    12/04/2010    2 recensioni
Sono passati dieci anni dall'arrivo dei Keroniani sulla terra.
Ormai il plotone si è sfaldato i vari membri stanno andando alla deriva abbandonati a se stessi, frustrati per il totale fallimento della loro missione.
Natsumi e Fuyuki sono due giovani adulti desiderosi di farsi una vita, non c'è più il tempo di seguire i keroniani nei loro cervellotici piani.
Il pianeta Keron non si è arreso. La conquista deve pervenire comunque, e stavolta i mezzi e i modi verranno scelti dalle alte gerarchie di Keron. La terra non ha scampo.
Genere: Introspettivo, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Era passato troppo tempo. Ce ne rendemmo conto quando ormai era diventato impossibile scongiurare l’inevitabile…

 

 

 

 

Keroro platoon:

The last mission

De arimasu!

 

 

 

Quella mattina sarebbe potuta essere uguale a tutte le altre.

Vivevamo su Pekopon da dieci anni, nessun progresso era stato fatto nella conquista del pianeta, su Keron i nostri continui fallimenti venivano insabbiati, le nostre piccolissime conquiste erano gonfiate fino al limite della decenza. In patria, agli occhi dei più eravamo degli eroi che combattevano per espandere i domini del nostro pianeta.

Ma noi del plotone eravamo perfettamente consapevoli di quanti e quanto poveri fossero stati i nostri piani, e di quanto iniziassero a pesare i nostri numerosi fallimenti.

 

Le grandi forze militari del pianeta Keron sembravano averci dato per dispersi, non ricevevamo comunicazioni da diversi anni ormai.

Fummo abbandonati a noi stessi, probabilmente fu per tale motivo che il Sergente Keroro iniziò a diventare ancor più negligente. Passava le giornate a montare Gunpla e a pulire la casa, ormai schiavo dei Pekoponiani.

La figlia maggiore, Natsumi Hinata la quale aveva ormai raggiunto la maggiore età, iniziò a lavorare e dopo poco incontrò un uomo affine a lei per carattere ed interessi e dopo diverso tempo passato a frequentarlo finì per andare a vivere con lui.

Il figlio minore, Fuyuki Hinata partì proprio quell’anno per un viaggio studio in America. Sarebbe tornato solo dopo parecchi mesi.

Infine la capofamiglia, Aki Hinata, finì per rimanere a vivere da sola assieme a noi. Nessuno pretese che lei se ne andasse…e ammesso che fossimo riusciti a sfrattarla comunque non avremmo avuto la forza di contrastare la volontà del nostro sergente, il quale non volle neanche sentir parlare dell’ipotesi di cacciare Aki per fare dell’intera casa una base ancor più efficiente.

 

Tutti noi ci eravamo affezionati ai Pekoponiani al punto da non riuscire più a pensare al nostro bene individuale, purtroppo ci eravamo ridotti ad avere un rapporto affettivo con quelli che avrebbero dovuto essere i nostri nemici.

Finimmo per diventare indisciplinati, nessuno andava alle riunioni per i piani di conquista, ognuno di noi si era chiuso in se stesso finendo per pensare solo agli affari propri.

 

Il sergente maggiore Kururu entrò nel suo laboratorio il giorno della partenza di Fuyuki, per non uscirne solo dopo parecchio tempo, ormai potevamo comunicare con lui solo attraverso i computer. Si era barricato lì come per rifiutarci, altezzoso e distante come sempre. Fu l’unico a rendersi conto del nostro sbaglio, eppure egoista come sempre decise di non avvertirci chiudendosi in un lungo mutismo.

Il soldato scelto Zeroro il quale, come sapete, aveva ormai assunto il nome di “Dororo”dopo essere arrivato su Pekopon, finì per frequentare il quartier generale più per abitudine che per necessità. Viveva da solo ormai, Koyuki Azumaya scomparve pochi giorni dopo che Natsumi andasse a vivere con il suo compagno. Nemmeno Zeroro seppe più nulla di lei difatti finì con il rattristarsi molto, ma essendo per carattere molto mite non compì nessun atto sconsiderato, semplicemente si rinchiuse nuovamente in se stesso, diventando addirittura scostante. Di tanto in tanto veniva a trovarci, probabilmente quando la solitudine iniziava a diventare troppo forte.

Il sergente Keroro come ho già detto prima, divenne ancora più infantile e incompetente di prima, si era omologato così bene allo stile di vita pekoponiano da diventare praticamente uno di loro.

“Se Aki-dono ha bisogno di me sarò sempre disponibile ad aiutarla!” Diceva di tanto in tanto. Sapevo che Keroro era di indole buona, sapevo anche che il suo grado militare era assolutamente immeritato, in quanto non era mai sceso direttamente sul campo ne tantomeno aveva mai guidato un plotone all’attacco. Era riuscito a raggiungere la sua posizione solo grazie alle conoscenze del padre, famoso per il suo valore in battaglia, esponente assai importante dell’esercito di Keron.

Eravamo un gruppo di soldati con grandi capacità capitanati da un comandante incompetente ed egoista. Sì, perché Keroro ha sempre dimostrato di pensare solo a se stesso, a salvare la propria pelle a discapito di quella altrui.

Immagino che informazioni di questo tipo vi siano già pervenute dai documenti e dalle testimonianze degli altri membri del plotone.

 

 

Come pensavo.

Comunque, il soldato semplice Tamama finì per legare ancora di più al sergente e trasferirsi a casa Hinata assieme a noi.

Decise di lasciare sola Momoka Nishizawa, poiché questa dopo aver avuto una relazione con Fuyuki Hinata (durata diversi anni e finita qualche mese prima della partenza del ragazzo) decise di trasferirsi in Europa assieme al padre, in seguito Tamama ricevette molte e-mail da parte della ragazza dove lei raccontava con entusiasmo della sua vita in Germania.

Dopo qualche tempo Tamama si stufò di risponderle e finirono per non sentirsi più.

Il soldato semplice fu così condizionato da Keroro da iniziare a comportarsi esattamente come lui, divenne distratto e superficiale. Posso assicurarvi che per un mese non l’ho visto alzarsi dal divano neanche una volta. Mangiava dolci e dormiva. Solo questo.

Era così apatico da non rendersi conto neanche dei cambiamenti che si stavano verificando in lui. Ormai dopo tutti quegli anni era riuscito a maturare anche fisicamente arrivando in pari con i suoi coetanei rimasti su Keron. Difatti perse la coda proprio in quel periodo. Non riesco però a spiegarmi come mai non avesse perso i tratti infantili anche dal volto, che al contrario era rimasto uguale a quando era un girino.

La perdita della coda coincise con l’arrivo del comunicato da parte del tribunale militare di Keron, fu come se il tempo avesse voluto sottolineare il nostro fallimento.

 

Quanto a me…anche io ho subito fortemente l’influsso negativo di quel periodo. Dopo l’allontanamento della Pekoponiana Natsumi Hinata finii per entrare in quella che su Pekopon è definita “depressione”.

Fu un fortissimo smacco constatando il sentimento provato per il soggetto in questione, ma fortunatamente riuscii a superare la cosa anche grazie ai medicinali inviati da voi, vi ringrazio ancora. Riflettei a lungo sul rapporto tra me e Natsumi e mi resi finalmente conto di quanto fosse utopistica la mia visione del mondo a quel tempo. Lei era una pekoponiana, essendo appartenenti a due specie opposte non avremmo mai potuto instaurare una relazione normale. Sarebbe stato stupido sacrificare il piano di conquista per un mio capriccio…

 

Vidi il compagno di Natsumi una volta sola, quel giorno fummo costretti a nasconderci tutti quanti nella base sotterranea, la famiglia Hinata voleva conoscere quel ragazzo senza dover incappare in problemi procurati da noi.

I miei compagni furono molto sollevati quando il fidanzato di Natsumi se ne era andò, finalmente avrebbero potuto lasciarmi ed essere lasciati in pace. Difatti dopo quel giorno, per diverso tempo fui scontroso e poco collaborativo. Iniziai ad evitare Natsumi. Quando se ne andò di casa fui molto rasserenato.

 

 

Ricevemmo il vostro comunicato durante una mite giornata d’autunno, il primo ad essere chiamato fui io, ricordo che fui alquanto sorpreso di risentire la voce del sergente maggiore Kururu, ci chiamò tutti tramite interfono chiedendoci di raggiungere Keroro nella sala di ritrovo, ci disse subito che era arrivato un comunicato da Keron. Ci informò inoltre che avrebbe presenziato anche lui.

Capimmo subito che si trattava di una cosa seria, Keron non avrebbe aspettato anni per contattarci per poi dirci qualcosa di insulso.

 

 

Il mio stato d’animo in quel momento?

Intimorito.

 

 

 

 

 

Registrazione vocale del rapporto del caporale Giroro. Parte prima. Fine.

In attesa di ulteriori dati da elaborare.

Archivio di Keron, data terrestre: ventisei gennaio duemilaquattordici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tobichan dice:

 

Sono estremamente soddisfatta di questo primo capitolo!

Si tratta di una long fic, ebbene sì.

Come avrete probabilmente notato non sto tenendo un tono demenziale che probabilmente sarebbe più idoneo per un manga come Keroro Gunso, ma penso che ci voglia una fanfic che mostri che in effetti loro sono militari!

Loro dovrebbero essere i cattivi in teoria, ed è assurdo che vadano contro persino al plotone di Garuru e di Shurara pur di salvare la terra, soprattutto in un ambiente gerarchico e militarmente efficiente come quello di Keron.

Quindi ho deciso di scrivere questa storia come un interrogatorio a cura delle forze militari Keroniane.

Spero possa piacervi, non penso che conterà molti capitoli, al massimo quattro se riuscirò a scriverla come progettavo!

Un saluto da tobichan. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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