Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: Nano    14/04/2010    7 recensioni
Mmh. Scritta ieri in un momento di 'follia'. E' per una persona.. che lo sa che è per lei. E so che le piace. ;) Non uccidetemi. Non troppo, perlomeno.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Maybe
Something could not go how we wanted it to finish..


Non credeva fosse possibile una cosa del genere.
Non era stata messa in conto questa possibilità.
Lo amava.
E se lo amava.. Perché doveva finire così?

Due fogli e una biro.
Era tutto ciò di cui aveva bisogno quella notte.
Per lasciarla.
Per dimenticare di averla avuta con se, anche solo per poco.

Eppure non poteva non farlo.
Era più forte di lei.
Nonostante avesse lasciato tutto quanto il resto indietro per lui.
Ora doveva lasciare lui indietro per tutto quanto il resto.
Resto che non aveva la minima importanza, da un certo punto di vista.

Il suo cuore non poteva reggerlo.
Vedere quegli occhi che tanto amava dirgli di no.
Dirgli l'ennesimo no, dopo che finalmente era riuscito a farsi dire di si.
Ma altre cose chiamavano.
Più che una chiamata era un ricatto.

Lo amava.
Continuava ad amarlo.
Anche se..
Anche se doveva andare.

La notte non serviva ad un cavolo.
La sentiva.
Sentiva la sua presenza in quella casa.
Era stata la loro casa.
Per quasi tre anni.
Ed ora diventava la casa di una qualche vecchina accompagnata da un barboncino.

Se non avesse chiamato.
A lei che importava?
Era solo una questione di rispetto.
L'aereo partiva la mattina seguente.
Lei non aveva intenzione di prendere il posto di suo padre, però.

Seduto al tavolo della cucina pensava.
Il mese prima il telefono aveva squillato.
Ziva era passata davanti a lui, seduto al tavolo della cucina e gli aveva stampato un bacio sulle labbra prima di rispondere.
Il suo volto era sbiancato prima di mettere giù la cornetta.
E nulla sarebbe mai più stato come prima.

Morte.
La morte rovinava sempre tutto.
Per quanto fosse riuscita a staccarsi da suo padre, la sua morte aveva rovinato tutto.
E ora non poteva sapere cosa la aspettava.
Sapeva solo che per rispetto doveva tornare a casa.

Litigare con lei era la cosa che odiava di più.
Da quando le aveva confessato di amarla non avevano mai litigato seriamente.
E una sola settimana aveva mandato il loro matrimonio in pezzi.
Nonostante i suoi sforzi non era riuscito a salvarlo.
E ora stava per mettere fine alla sua felicità.
E al suo amore.

Non sapeva perchè lo aveva fatto.
Era stato più forte di lei.
Ed ora non poteva più tornare indietro.
Per quanto il suo cuore gridasse di andare da lui e mettere a posto tutto non poteva.
Il suo cuore era già in frantumi e un colpo in più non avrebbe fatto molto.. Oppure no?

L'aereo partiva di li a poco.
Le carte erano firmate.
Le lacrime versate.
Il cuore in pezzi.
Guidò fino all'aereoporto e la vide.

Era venuto.
Aveva le carte in mano.
La speranza che almeno lui la sollevasse era svanita.
La speranza che lui tornasse era svanita.
Il suo cuore era svanito.

"Ecco qua."
"Le hai firmate?"
"E' quello che volevi, no?!"
"No."
"Eppure è quello che hai detto tu."
"No."
"Ziva..."
"Mi dispiace."
"Non farlo."
"Tony..."
"L'hai voluto tu. Io ho solo fatto ciò che tu volevi. Ciò che mi hai chiesto."
"Vai via."
"No."
"Vattene a casa, DiNozzo."
""Voglio che mi guardi mentre mi lasci."

Ziva piegò il capo, trattenendo le lacrime.
Tony la guardò un istante prima di voltarsi e lasciarla lì, sola.
Ziva scoppiò in lacrime, che scesero calde sulle sue guance arrossate.
Guardò Tony allontanarsi di qualche passo, poi il dolore la sopraffece.
Chiamò piano il suo nome e lo vide voltarsi leggermente.
Si sentì stringere i fianchi da quelle braccia forti e sentì il profumo così familiare che le inondava il naso.
Sentì il volto di Tony tra i suoi capelli come mille volte in quegli anni.
Sentì il cuore scoppiarle nel petto.
Sentì le lacrime finalmente scendere libere sulle guance.
Tony posò leggermente le labbra su quelle morbide di Ziva e la baciò teneramente, come se fosse l'ultima volta.
Probabilmente lo era.
La amava.
E sarebbe stato così per sempre.

"Devo andare."
"Ti aspetterò."
"Non so cosa succederà, laggiù."
"Sai però che io non ci devo essere."
Ziva nascose il viso ai suoi occhi.
Raccolse la sua borsa.
"Ti amo, Tony."
"Io sono con te."
"Ti amo."
"Ti aspetterò."
"Ti amo."
"No."
"Ti amo."
Ziva fissò i suoi occhi nelle iridi chiare dell'uomo mentre pregava che credesse alle sue parole.
"Tornerò. Ti amo, Tony."
"Non mi avresti lasciato."
"Devo farlo. Ma ti amo."
"Vai ora."
Ziva si girò. Fece qualche passo, poi si voltò nuovamente.
Lo guardò con dolcezza e sbatté le palpebre, bagnate.
"Ti amo, Ziva."
La ragazza sorrise e camminò verso il suo imbarco.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: Nano