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Autore: _tifaa_    15/04/2010    1 recensioni
Charlotte si trasferisce all'università e perderà l'unico amore della sua vita,che ha sempre amato fin dalle medie. Ma qualcosa cambierà. Tratto da una storia vera e assurda (quella della mia amicaxD)
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed era passata già passata l’estate,così svelta eppure così profonda. I miei amici avevano cercato tutti i modi di distrarmi per togliermelo dalla testa,ora che non potrò più vederlo. Ma lui sembra vivere in me,non posso tagliare via un pezzo del mio cuore,farebbe molto male. Il suo nome mi rimbomba in testa,come un rubinetto chiuso male. Plic,plic,plic ;Jack,Jack,Jack. Ancora ora che guardo fuori dalla finestra rivedo il suo sorriso e i suoi capelli,biondo platino,così scompigliati,così da ragazzino ribelle. Quest’anno è diverso,io sono in una scuola diversa e il suo sorriso non c’e più.

- Charlotte! Svegliati! – Mi richiamò Sylvia,scuotendo dolcemente il mio braccio. Mi girai verso di lei,sorridendole.

- Se non segui non capirai mai nulla,sai anche tu che il Greco è difficile.. no? – Continuò lei,prendendo nuovi appunti sul foglio già tutto scritto. Posai lo sguardo sul mio quaderno,scoprendo di aver scritto il suo nome circondato da tanti,forse troppi cuori. Cercai la cancellina per eliminarlo. Non volevo che il professore mi chiedesse gli appunti.

L’ora passò alquanto in fretta,forse perché tutto il tempo l’avevo passato a ricordarlo guardando fuori le mimose in fiore. Oggi era la festa della donna,ma io non avevo nessuno che mi facesse gli auguri o,per lo meno,qualcuno di veramente importante con cui condividere la mia vita per sempre. Mi guardai intorno,ero in una università e c’erano molti ragazzi,almeno qualcuno doveva piacermi. Ma non trovai nessuno alla sua altezza. Qualcuno aveva i capelli troppo ispidi,un altro era troppo alto,l’altro troppo muscoloso,uno aveva i denti troppo sporgenti. Oramai cercavo in un ragazzo qualcosa che mi ricordasse lui.

Lui che ora non studiava più,con il diploma. Lavorava,ma in un’altra città. Io invece stavo sempre lì,nel mio paese a rimuginare su di lui. Chissà se prima o poi l’avrei di nuovo incontrato.

                                              *-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Mi ostinavo a pulire il bancone già abbastanza lucido,con molta foga,suscitando l’attenzione delle persone sedute ai tavolini. Non badavo molto a loro,per lo più ero arrabbiata con me stessa,stavo morendo dentro. Mi serviva un po’ di svago,ma il lavoro e lo studio me lo impedivano. Vidi una coppia felice,mentre si tenevano le mani e parlavano vicini,separati solo dalla candela sopra il tavolino,lui le aveva regalato un mazzo di mimose e un pacchetto di cioccolatini,mentre lei lo lodava,facendo crescere ancora di più la mia irritazione. Non resistivo più,dovevo andarmene. Buttai lo straccio sul bancone e uscii dalla porta del retro,cadendo con le ginocchia sull’asfalto duro. Il vento muoveva  i miei lunghi capelli,facendomi venire i brividi di freddo. Incominciai a piangere,cercando di strozzar e i singhiozzi che accompagnavano le copiose lacrime che solcavano il mio viso,per poi assorbirsi nella maglietta nera che indossavo. Quella strada era completamente buia,solo un lampione lontano faceva arrivare un po’ di luce,sfigurando le ombre.  Poi,dei passi,sempre più vicini,sempre più forti. Leggeri,lenti,stanchi. Un fruscio seguito dal respiro pacato,e poi una mano calda sulla mia spalla. Alzai lo sguardo verso la persona che mi consolava,vedendo il suo viso,come un’illusione.

- Jack?- Balbettai,rialzandomi piano in piedi. Seguii tutti i miei movimenti,fino a quando gli angoli delle sue bocche si curvarono all’insù.

- Charlotte. Questo è per te- La sua voce così melodiosa era una droga per me, l’avrei fatto parlare a  vanvera solo per sentirla e riempirmi il cervello fino a non dimenticarla più. Lo guardai sconvolta quando mi porse un pacchettino blu,un po’ ovalizzato.

- Jack .. ma –

- Aprilo. Poi mi risponderai. So che sembrerà strano ma proprio questo … - Non riuscì a finire la frase perché fu bloccato dalle mie labbra,che premevano sulle sue con forza insistente. Portai le mie braccia dietro il suo collo,intrecciando le mani con i suoi capelli biondi. Lui portò le sue alla mia vita,sollevandomi un poco per prendermi in braccio. Sentivo già il peso del suo regalo su di me. Mi aveva regalato un anello con un diamante sopra,splendido,con un bigliettino con su scritto ‘’Ti amo ’’ . Sorrisi,in un momento di distacco tra noi due.

- Ti è piaciuto?- Chiese,aggrottando le sopraciglia.

- Ti aspettavo da tempo,stavo per perdere la speranza. Ora che sei qui,non ti voglio perdere- Risposi,stringendomi ancora di più a lui,fino a sentire il battito del suo cuore sul mio petto.

- Sai,non l’avrei mai detto. Ma la tua lontananza mi fa stare male. Ti amo –

- Ti amo – Ripetei io,per poi perderci nel nostro piccolo e nuovo mondo.

 

Two years Later.

- Charlotte ..- Disse lui,con ancora la voce impastata nel sonno.

- Tocca a te andare … - Continuò,coprendosi completamente la testa. Sbuffai,per poi alzarmi e ciabattare fino alla sua stanza. Il suo pianto giungeva ormai distinto alle mie orecchie,rendendomi felice allo stato puro. La sua stanza era completamente illuminata,le tendine rosa rendevano il colore della stanza ancora più armonioso. Mi avvicinai alla culla per prenderla in braccio e cullarla. Si calmò un pochino,ma non del tutto per riaddormentarsi. Mi guardava con i suoi grandi occhi verdi,come se aspettasse che io facessi qualcosa. Le sorrisi,ricambiata immediatamente da lei e tornai da Jack.

Lilly,forse la cosa più bella che mi sia mai capitava,con Jack. Gli occhi verdi del padre e i capelli marroni della madre. Così simile a me,ma totalmente uguale a lui.

Mi coricai nel letto,tenendo Lilly tra le mie braccia,quando mi strinse a se,baciandomi il collo e coccolando la testa della bambina che nel mentre si era addormentata.

- Buongiorno amore … - Sussurrò,dandomi un altro bacio nella guancia.

- Buongiorno ..- Risposi io,ridendo.

La mia vita,così dolce e perfetta.

  
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